Ieri, finalmente, qualche minuto prima dell’orario prefissato si sono sentiti i primi tre botti annuncianti l’inizio dei fuochi.
Fuochi attesi dalla cittadinanza dopo un anno di fermo causa pandemia, fatti tra mille perplessità a causa dell’ancora attuale stato di emergenza sanitaria.
Sembra che sulla decisione di farli, l’assessore al Turismo Isabella Penzo si sia battuta riuscendo ad ottenere tutte le autorizzazioni del caso, rendendo Chioggia una delle poche città della costa del litorale veneto in cui l’evento si è potuto svolgere, tra mille perplessità.
Già dall’annuncio che per poter accedere ai luoghi da cui li si poteva vedere al meglio, la cornice del Lusenzo, si sarebbe dovuti necessariamente accedere con il Green Pass, mantenendo mascherina e distanziamento, il popolo di Facebook ha fatto sentire il suo parere negativo.
Le perplessità vertevano in particolar modo sulla capacità dell’amministrazione di effettuare un controllo su questa misura intrapresa.
“Oltre alla presenza delle forze dell'ordine e ad una quarantina di volontari che vigileranno l'evento, ci saranno degli addetti iscritti presso apposito albo prefettizio autorizzati al controllo del green pass” recitava il comunicato dato alla stampa ma la fragilità del sistema era balzata all’occhio a tutti. Nessuno sarebbe stato in grado di controllare una così numerosa folla di gente proveniente non solo da Chioggia ma da luoghi anche distanti dove lo spettacolo non sarebbe stato fatto.
Il giorno prima, un ausiliario del traffico ci assicurava che il controllo sarebbe stato effettuato in modo attento e scrupoloso, che tutti i varchi sarebbero stati controllati, che il numero di persone messe in campo per effettuare il servizio sembrava adeguato.
Nulla di tutto ciò.
Chi ha visto i fuochi, affiancato da persone prive di mascherina, strette e assembrate in barba ai distanziamenti, ha potuto verificare che in molti varchi questo controllo non è stato minimamente svolto. Per l’esattezza al varco della De Conti nei pressi del ponte Baden Powell, a quello nell’area dei cantieri Sparissi a Sottomarina e nei varchi a Borgo San Giovanni in molti hanno effettuato l’accesso senza essere sottoposti ad alcun tipo di controllo, tanto meno del Green Pass.
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