martedì 7 settembre 2021

GIUSEPPE CONTE A CHIOGGIA: "LA CITTÀ È STATA AMMINISTRATA BENE"

«Ricordatevi chi è stato ad autorizzare il deposito gpl. Chiedetevi come sia stato possibile realizzare quell’impianto a pochi metri dalle case». Chi conosce Daniele Stecco si sarà un po’ stupito dei toni da lui usati durante la visita dell'ex presidente del consiglio, Giuseppe Conte. Quest'ultimo è arrivato a Chioggia martedì pomeriggio per sostenere la candidatura di Stecco a sindaco ma l’assessore uscente della giunta Ferro, non ha voluto brillare solo di luce riflessa e ha tirato fuori le unghie, uscendo dal ruolo compassato, competente e ragionevole che gli viene riconosciuto un po’ da tutti. La polemica sul gpl è stato il momento più “forte” della manifestazione elettorale, ripresa anche dal ministro Federico D’Incà e dallo stesso Conte, anche perché rappresenta, probabilmente, il “miglior” risultato raggiunto grazie alla collaborazione tra il Comune e il Governo di allora (estate 2020, Conte 2) e, anche se non tutti i giochi sono ancora fatti, i Cinquestelle possono (e lo fanno) intestarsi il “blocco” dell'impianto, almeno fino a questo momento. Ma, al di là della vicenda specifica, lo scopo della visita di Conte era dimostrare che, contrariamente alle accuse degli avversari politici, i Cinquestelle sono “bravi”: bravo Stecco, come assessore al bilancio, a risolvere molte criticità del Comune (il deficit di 3 milioni di Sst, ad esempio), a reperire fondi per lavori pubblici (2 milioni al mercato ittico), ad avviare l'efficientamento energetico dell’illuminazione stradale e delle strutture pubbliche e così via. Bravo Conte a farsi dare dall'Europa 200 miliardi con i quali finanziare la ripartenza post pandemia. «Sapete cosa mi ha dato la forza, in quattro giorni di trattative ininterrotte, per ottenere quei fondi? La dignità del popolo italiano. “Se dovete farci l’elemosina – ho detto all’Europa – lasciate stare, possiamo farne a meno». Applausi e slogan gridati con il suo nome, hanno sottolineato quella frase. Quasi le stesse cose Conte aveva risposto a una contestazione plateale che gli era stata fatta, appena arrivato a Vigo, da una candidata di una lista concorrente. La nostra ben nota concittadina, Sonia Montefusco, lo ha accusato di aver messo in ginocchio molte famiglie, con la sua “dittatura” (i famosi Dpcm). Conte ha risposto, con calma, che il suo governo ha distribuito più aiuti alle aziende e alle famiglie, di qualsiasi altro. Più piacevole, per lui, l’interruzione davanti al bar Jolanda, dove gli è stata offerto uno spritz con brindisi, insieme alle cameriere, alla ripartenza dell’Italia. Politicamente, comunque, la manifestazione è riuscita, forse anche con l’apporto di attivisti non solo chioggiotti. Che impatto avrà sulle elezioni comunali lo vedremo. Su una possibile alleanza, al ballottaggio, con il Pd Conte è stato possibilista: «il Pd resta l’interlocutore privilegiato ma se, nelle singole realtà non si trova l’accordo, è inutile forzare», mentre sui vaccini ha criticato l’atteggiamento di Salvini e della Lega: «Non si può giocare a ostacolare i provvedimenti contro la pandemia, un giorno sì e uno no. Non è questione politica, ma sanitaria e ci vuole chiarezza verso i cittadini».

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