lunedì 18 aprile 2022

SE SEI VITTIMA DI VIOLENZA E RITIENI D'AVER BISOGNO D'AIUTO CHIAMA 1522 OPPURE 800195359

Seppur oggi sia un giorno di festa, visto che il tema è stato riportato alla ribalta proprio da un caso di cui abbiamo dato notizia in mattinata, abbiamo deciso di parlarne. Il tema è la violenza sulle donne, o comunque sull’individuo più debole e più indifeso, in una coppia ma anche al di fuori della stessa.

 

La violenza non è solo fisica, non sono solo le botte vigliacche che si prendono perché l’altro è ubriaco o strafatto o deve prendersela con il primo punchball a portata di mano, che sia tu, un essere umano, la compagna che dici di amare poco importa. 

La violenza può essere fatta di parole, quando ti denigrano, o ti offendono o ti fanno sentire invisibile.

O quando ti fanno vivere una situazione che è disagio, timore, paura, terrore.

Quando chi incute in te questo malessere fisico o psichico, è la persona che dice di amarti, il segno che lascia, la ferita che crea può non smettere mai di sanguinare. Neppure dopo che il rapporto finisce perché lo stesso terrore rischierai per provarlo con chiunque altro.

Il risultato di maltrattamenti continui può sfociare in attacchi di panico, in depressione, nella difficoltà di costruire nuovi rapporti.

Se sei vittima di violenza, fisica, verbale, economica, di stalkeraggio, e senti di aver bisogno di aiuto a Chioggia c’è il Centro Antiviolenza Civico Donna associato ai Comuni di Cavarzere e Cona.

Si tratta di un servizio che si rivolge alle donne vittime di violenza e alle loro figlie e figli, e che offre consulenza psicologica e legale in modo gratuito Per uscire dalla situazione in cui si vive la violenza il centro offre un percorso assicurando l’anonimato e la riservatezza.

L’intervento è gratuito e viene svolto applicando una metodologia di accoglienza basata sulla relazione tra donne.

Il Centro opera in rete con i servizi territoriali del Distretto di Chioggia dell’ULSS 3, Consultorio e Pronto Soccorso, con i Servizi Sociali, con le Forze dell’Ordine, con le Istituzioni Scolastiche e con altri servizi antiviolenza.

Se sei vittima di violenza e ritieni di aver bisogno d’aiuto, se hai paura, per te o per i tuoi figli, di ritorsioni, chiama il numero gratuito 800195359 oppure il numero 1522


IL GIGANTESCO GLICINE IN VIALE VESPUCCI

Il glicine è uno tra gli arbusti ornamentali più belli e diffusi al mondo. Ha la capacità di arrampicarsi su qualsiasi tipo di sostegno e con la sua fioritura a grappoli è una pianta molto scenografica, che ben si presta ad essere utilizzata per decorare pergolati, balconi, terrazze e qualsiasi orpello architettonico ma anche invadendo altri alberi.

A Sottomarina, in viale Vespucci, un mastodontico glicine sta fagocitando un vecchio albergo abbandonato e lo notiamo ad ogni primavera, quando rifiorisce.
Da anni ormai, a vedere la grandezza dei rami dell’arbusto , questo si sta facendo strada tra le terrazze e i balconi del vecchio e abbandonato Hotel.
Si tratta di una pianta robusta e vigorosa che qua sta crescendo apparentemente priva di cure, e che tende a espandersi ovunque, e qui ne abbiamo un eclatante esempio. Ha radici molto robuste che possono arrivare a sollevare i marciapiedi.
Se da un canto si tratta di una bella pianta che può attrarre l’occhio, e in queste dimensioni è certo che lo fa, probabilmente, non curata potrebbe diventare un fastidio in quanto qui troverebbero dimora insetti e i loro predatori, causando problemi agli inquilini delle abitazioni dirimpettaie.
Non sembra che qualcuno si sia mai lamentato a riguardo, pertanto, per ora, resta uno spettacolo da ammirare.

“FESTEGGIA” LA PASQUA UBRIACANDOSI E PICCHIANDO LA FIDANZATA

Le festività legate alla Pasqua dovrebbero significare un momento di serenità, un momento di convivialità con i familiari e gli amici più intimi per qualcuno invece sembra essere l’occasione per riempirsi di alcol, forse di qualcos’altro, per poi scatenarsi nella violenza più assurda verso la fidanzata picchiandola per poi finire a bere ancora in giro per i bar.

Questo è quanto ci riferisce una giovane donna di Chioggia, di cui noi omettiamo le generalità, che in questo momento è a casa piena di lividi e di dolori causati dalle botte del fidanzato ( ormai ex, si spera) di 43 anni.

“Avevamo finito di pranzare con alcuni amici in un ristorante” riferisce la ragazza “ quando per motivi futili ha iniziato prima ad insultare mia madre morta da pochi mesi per poi picchiarmi” .

Dopo averla accompagnata a casa l’uomo avrebbe continuato il suo giro per i bar a bere ancora.
“Voglio che questa notizia venga pubblicata perché non ci deve essere violenza contro le donne e la nostra comunità deve essere al conoscenza di quanto accade”.

Questa ragazza, questa donna, ci ha chiesto di pubblicare anche il suo nominativo ma per opportunità nei suoi confronti abbiamo deciso di non pubblicarlo e l’abbiamo invitata a sporgere denuncia.