mercoledì 12 novembre 2014

CONTINUA LA MALATTIA DELLE LAVORATRICI SOCIALMENTE UTILI

fo to di archivio: le mamme che provvedono alla pulizia delle aule Sta diventando un caso la prolungata assenza per malattia delle tre donne chiamate a sopperire alla mancanza di personale dell’asilo Padoan tramite l’istituto del lavoro socialmente utile che prevede per i lavoratori in mobilità o in cassa integrazione di lavorare per la pubblica amministrazione. La vicenda era scoppiata due settimane fa quando le mamme dei bambini dell’asilo di calle San Nicolò hanno iniziato ad essere richiamate da casa per provvedere ai bisogni fisiologici dei loro figli in quanto le maestre, per mancanza di personale, non riuscivano. “ Sono tre ex dipendenti della Comet, quando hanno chiuso lo stabilimento erano in prima fila con i cartelli a protestare per la perdita del lavoro ma ora si prendono l’assegno senza lavorare “ erano le esplicite critiche lanciate da alcune mamme molto irritate per il disagio a cui erano stati costretti i loro figli. Qualcuno anche aveva cercato un po’ di difenderle asserendo che le tre erano state prese d’assalto dal personale “ scaricando “ su di loro gli impegni più gravosi mentre qualcun altro diceva che non volevano neppure rispondere al telefono, fatto sta che dopo due settimane queste tre ancora mancano all’appello. “ Confermiamo che le signore hanno rinnovato i certificati medici - ammette a denti stretti la dirigente dell’istituto - è ovvio che continuiamo ad essere in difficoltà, anche se grazie all’impegno del personale docente e non in qualche modo assicuriamo un’assistenza completa ai bambini “. Per gli addetti ai lavori suona strano che i medici possano aver fornito certificati compiacenti perché le sanzioni previste sono molto pesanti (si arriva anche alla radizione dall’albo ) forse queste tre signore sono effettivamente ammalate ed è tutta una pura coincidenza, qualcuno ha proposto di organizzare una processione alla chiesa di San Domenico nella speranza che guariscano presto.

10 commenti:

  1. Che dire.......una seria visita fiscale potrebbe appurare la patologia.
    La malattia sembrerebbe contagiosa, visto che ha colpito contemporaneamente tre lavoratrici a stretto contatto tra loro. Una sana quarantena in isolamento potrebbe portare a miracolose guarigioni.

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  2. E invece che cosa ne pensa Lei di una bella querela che metta in moto la Procura? perchè se nessuno lo fa,ste cose pazzesche continueranno. PAGHEREI PER SAPERE VERAMENTE COSA C'Eì SCRITTO SUI CERTIFICATI EMESSI DAI DOTTORI E SE TUTTO E' REGOLARE,MA NE DUBITO SERIAMENTE.

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  3. tra un paio di giorni dovremmo avere altre notizie più precise, una segnalazione si può sempre fare

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  4. Mi sembrava di aver letto che il primo giorno le tre ex dipendenti Comet si siano presentate al lavoro e quindi si suppone che fossero in condizioni di salute idonee a svolgere l'attivita' richiesta.
    Se fosse davvero successo questo, allora e' IMPOSSIBILE che tutte e tre siano state colte da malattia o infortunio il giorno dopo
    Sono proprio curioso di capire come va a finire questa storia, soprattutto dal punto di vista dei dottori che hanno certificato i problemi
    RobertoA

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  5. CONTINUA LA MALATTIE DELLE LAVORATRICI SOCIALMENTE UTILI?????
    Magari scrivere in italiano corretto il titolo potrebbe aiutare.

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  6. Se la comet ha chiuso probabilmente lo si deve anche a parte delle persone che ci lavoravano con scarsa produttivita' e senza amore per il loro lavoro.

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    1. La Comet ha chiuso per la congiuntura mondiale, non per i suoi dipendenti, la maggior parte di loro molto legati all'azienda e al suo fondatore il signor Achille Ballarin ( un chioggiotto eccezionale ) non dobbiamo confondere le responsabilità di poche persone con una squadra che in tanti anni dell'azienda non hanno mai avuto il minimo problema.

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  7. Almeno una fa la furba, ma e' probabile che lo facciamo tutte e tre. I medici potrebbero essere in buona fede essere stati raggirati, vanno cmq richiamati, nn si puo' essere leggeri sulla pelle del prossimo.

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