CONCESSIONARI UNITI CONTRO LA STANGATA DEL MAGISTRATO ALLE ACQUE ?

Il 14 giugno sono arrivate le lettere del magistrato alle acque relative alla richieste di pagamento delle concessioni lagunari, come noto il magistrato alle acque chiede l'integrazione dei canoni arretrati, in estrema sintesi, dopo anni, per alcuni anche dopo 10 anni, il magistrato ha inviato un canone annuo sempre uguale ora chiede l'integrazione degli anni precedenti con tutti gli anni arretrati, per alcune persone si tratta di un esborso di migliaia di euro, cifre, che oltre ad essere del tutto fuori luogo con l'attuale stato di crisi non è certo corretto richiedere dopo anni. Vi è la possibilità, a nostro avviso è un dovere, di fare ricorso MA essendo la lettera del 14/6 una semplice messa in mora alcuni avvocati interessati a questa diatriba hanno il dubbio se il ricorso esatto è al giudice ordinario oppure al giudice amministrativo. Su questa vicenda c'è stato l'interessamento dell'assessore MAURO MANTOVAN, sono in corso delle azioni di alcuni gruppi per reagire a questa vera e propria ingiustizia, uno degli avvocati che è già stato incaricato da, ci dicono, un centinaio di utenti è l'avvocato DI BLASI , l'avvocato, ci dice una fonte, è molto fiducioso sulla NON retroattività dei cinque anni per quanto riguarda il pagamento degli anni arretrati in riferimento alla lettera del 14 giugno. E' comunque una vicenda molto complessa che non sarà di facile soluzione, il modo migliore di affrontarla sarebbe quella di formare anche più comitati ma che ci fossero pochi interlocutori altrimenti, ci permettiamo di osservare, si rischia di non portare nulla a casa. Altro fattore importante è il tempo, se non si agisce in fretta scadono i termini e non sarà possibile opporsi in nessun modo.
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