venerdì 17 maggio 2013

PONTE SUL BRENTA: LE RAGIONI DI CHI LO VUOLE...IL SINDACO

Un sì, assolutamente convinto quello del sindaco alla realizzazione dell'opera sul fiume Brenta che avrà il duplice obiettivo di contrastare l'avanzata del cuneo salino che ha effetti sempre più importanti sul territorio e di migliorare la viabilità: " Con questo ponte si tratta di trasformare le frazioni in città svincolando CA'LINO dalla Romea" per il sindaco pur ponendo il massimo rispetto alle ragioni delle imprese che si affacciano sul Brenta si tratta di un'opera a cui la città non può rinunciare. Ascoltiamo l'intervento del sindaco GIUSEPPE CASSON Nel frattempo continua la protesta delle darsene sul Brenta, ci è arrivato poco fa un sms da Marino Masiero che riportiamo testualmente : " QUESTA SERA ALLE ORE 21 ALLA TRASMISSIONE TV7 MATCH DI TV 7 TRIVENETA CI SARA' UN COLLEGAMENTO IN DIRETTA DAL PORTICO DEL COMUNE CON GLI IMPRENDITORI ESODATI DALLO SBARRAMENTO SALINO. E' STATO INVITATO ANCHE IL SINDACO. Certo che a oggi di tutte le proteste che abbiamo avuto modo di vedere sotto il municipio sicuramente questa è quella più mediatica e organizzata di tutte.

7 commenti:

  1. Il sindaco è stato invitato per discutere su questa questione, stasera alla trasmissione match in diretta televisiva da TV7 Triveneta alle ore 21,00. Per chi non prende il canale basta reinizializzare la ricerca sulla televisione per un recente cambio di frequenza della Tv. Comitato darsene del Brenta.

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  2. Come mai questa giusta protesta trova tutto questo spazio su Chioggia Azzurra ed altri media,mentre la protesta del comitato piccoli proprietari terrieri con circa 500 famiglie firmatarie dell'esposto,che pagano tasse altissime "Ici-Imu"per i terreni che da anni sono solo VIRTUALMENTE EDIFICABILI e ormai anche quasi invendibili,non trova nessun riscontro?

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    1. Semplice:
      i titolari delle darsene si danno da fare, si fanno vedere, si fanno sentire, si fanno intervistare, si sono messi in pianta stabile davanti al Municipio per difendere i loro diritti (in maniera civile ma decisa).
      Voi invece aspettate, comodamente seduti al bar o in salotto, che siano i politici o qualcun altro a far valere i vostri sacrosanti diritti e darvi quello che vi spetta.
      Volete la pappa pronta lasciando che ad esporsi siano gli altri.
      Continuate così e fra vent'anni sarete ancora qua a lamentarvi...
      Intanto "ciucciatevi" l'Imu suul'erba.

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  3. Si dicono ancora stupidaggini girando intorno al problema. SE SI CHIUDE IL FIUME BRENTA E LE BARCHE NON ESCONO COME PRIMA IN MARE LE DARSENE CHIUDERANNO. Se si fanno danni a chi lavora si devono pagare. SINDACO CASSON FACCIA CHIAREZZA UNA VOLTA PER TUTTE: O LASCIA PASSARE LE BARCHE O SI RIPARTISCONO I DANNEGGIATI!

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  4. Come mai se il Sig. Sindaco non ha niente da nascondere, ha evitato il confronto televisivo? E si continua a negare?

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  5. RISPOSTA AL SINDACO CASSON SUL SUO VIDEO PUBBLICATO SU CHIOGGIA AZZURRA

    Caro Giuseppe, ti devo chiedere scusa dei due post satirici che ho messo sul gruppo facebook "calle tramacci" sull'acqua del Sindaco. Lo faccio perchè non è nel mio modo di fare, deridere chi rappresenta un'istituzione. Ciò al di là, come in questo caso, che chi rappresenti il soggetto pubblico, attui un comportamento gravemente lesivo di interessi legittimi, come nel nostro caso. Il confronto nel mio modo di intendere i ruoli può diventare anche molto duro, ma sempre nel rispetto delle persone e comprendo che in un momento di difficoltà come quello che stai passando, il sarcasmo possa dare fastidio. Nel merito, seguendo la tua intervista: 1) Le soluzioni che avete cercato di adottare per rendere compatibile lo sbarramento con le darsene a monte, sono dei meri paliativi, non minimamente influenti con il disatro economico che ci toccherà a seguito della realizzazione dello sbarramento; 2) L'iter di approvazione concluso, cui abbiamo sempre partecipato NON ha mai tenuto in minimo conto NESSUNA delle nostre istanze. Non è giustificabile nascondersi dietro al tempo passato quando NESSUNO, comune di Chioggia in primis, non ha adottato alcun provvedimento efficace, nè di approfondimento delle nostre istanze, nè tantomeno per la loro soluzione; 3) Le nostre proposte alternative al progetto attuale sono percorribilissime, basta avere il coraggio amminstrativo di ammettere di avere sbagliato e che tale errore graverà sia sullo sviluppo futuro di questa Città, sia sotto il profilo economico; 4) Il cuneo salino, se bloccato ad un km a monte non danneggia i terreni di Isola Verde e di Cà Lino che pescano acqua dall'adige. In questo caso le nostre aziende e la comunità di Chioggia non subirebbero alcun danno; 5) L'intuizione felice, (come la definisci tu), della precedente amminstrazione di portare il ponte previsto in spiaggia fin dal 1973 a 2,5 km dalla stessa non ha alcuna ragione d'interesse pubblico. La gente lo sa. Ciò a maggior ragione quando il ponte laddove posizionato ora, è lungo oltre il doppio di dov'era previsto. 6) Dichiari che le nostre esigenze vengono soddisfatte. Purtroppo ti devo FERMAMENTE INVITARE A SMENTIRE questa affermazione. Nessuna delle nostre esigenze viene affrontata con la dovuta cura di chi fa amminstrazione pubblica seriamente. Nessun ente ha risposto in forma e modo adeguato alla gravità della situazione e su questo si pronunceranno certamente i giudici della Corte dei Conti. 7) Grazie per averci convocati per lunedì, sarà l'ennesima occasione per esporre le nostre ragioni, speriamo utilmente, ma se come affermi la sostanza resterà la stessa, siamo solo preoccupati che diventi l'ennesimo parlare a chi non vuole sentire. Mi permetto di sottolineare una sola questione per concludere questa lettera aperta ad un uomo di legge: quando si fanno dei danni a privati per la costruzione di un'opera pubblica, vi è il dovere del risarcimento. Nella tutela della cosa pubblica vi è certamente l'obbligo di accertarsene seriamente, cosa che nessuno vuole fare. Se così fosse, le soluzioni da mettere in pratica sarebbero ben diverse. Nell'auspicio che questa questione possa trovare soluzioni alternative alla chiusura di un fiume, Ti prego di gradire a nome del comitato del Brenta e mio, i più cordiali saluti. Marino Masiero

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  6. Vorrei sperare , ma credo che ancora una volta queste saranno solamente "chiacchere"passeranno gli anni e tanti ancora e non vedremo nulla di concreto.Il trasferimento del mercato del pesce all'ingrosso in pieno centro storico è la maggior espressione dell'eterno immobilismo locale, compresa la nuova grande strada dei comparti viale Mediterraneo sud,"già finanziata da svariati anni "che gli amici che pagano l'Imu sull'erba ben conoscono" e che privera' tutta la ns. zona di una seconda uscita da collegarsi alla statale Romea, nonchè altissimi livelli di smog da gas di scarico dalle enormi e quotidiane code estive di auto in tutta Sottomarina per almeno ancora un ventennio.

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