sabato 8 febbraio 2014

ARRESTATO IL RAPINATORE SERIALE: W I CARABINIERI

Il rapinatore seriale è stato arrestato dall'arma dei carabinieri di Chioggia, presto l'aggiornamento I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Chioggia (VE), a conclusione di una rapida e intensa attività investigativa, sono riusciti a dare un nome ed un volto al rapinatore seriale che in una settimana aveva seminato il terrore tra i negozianti della città, colpendo per ben tre volte in sette giorni. Il rapinatore agiva sempre da solo, travisato ed armato di coltello. Il primo colpo e’ stato messo a segno la sera del 30 gennaio 2014, quando il rapinatore e’ entrato all’interno di un’agenzia assicurativa di viale Tirreno di Sottomarina (VE), e sotto la minaccia di un coltello, si faceva consegnare la somma di 300 euro, scappando a piedi. Il secondo colpo messo a segno la sera del 4 febbraio 2014 ai danni di un negozio di abbigliamento in viale Mediterraneo di Sottomarina (VE), dove sotto la minaccia di un coltello si faceva consegnare dalla commessa la somma di 250 euro; Il terzo colpo messo a segno la mattina del 5 febbraio 2014 ai danni di un’agenzia immobiliare di viale Mediterraneo di Sottomarina (VE), dove sempre sotto la minaccia di un coltello si faceva consegnare dall’impiegata la somma di 100 euro. In tutti e tre i casi ad agire era stato un giovane con accento locale il quale colpiva gli esercizi commerciali, quando all’interno c’era solo una persona, preferibilmente donna. Dalle descrizioni fornite e dagli elementi raccolti, si accertava i tre colpi avevano la stessa mano. Le indagini avviate immediatamente dai militari del Nucleo Operativo di Chioggia, consentivano di indirizzare le attenzioni tra i giovani tossicodipendenti della zona e tra questi veniva individuato W.Z. 23enne tossicodipendente disoccupato di Chioggia, residente poco distante dai luoghi di commissione delle rapine. Acquisiti inconfutabili elementi di prova nei confronti del giovane, questa mattina alle prime luci dell’alba, i militari hanno proceduto ad una perquisizione domiciliare della sua abitazione, rinvenendo e sequestrando gli indumenti da lui utilizzati per commettere le rapine. Lo stesso accompagnato presso gli uffici del Comando Compagnia di Chioggia, forniva ampia confessione dei fatti, giustificando le sue azioni con lo stato di indigenza nel quale versava la propria famiglia, dovuto alla perdita di lavoro di un familiare ed alla conseguente difficoltà di pagare l’affitto dell’appartamento e garantirsi il sostentamento alimentare quotidiano. Lo stesso riferiva di aver subito gettato a terra nella vie cittadine nell’immediatezza delle rapine i vari coltelli da lui utilizzati per la commissione dei reati. Il giovane, non essendoci pericolo di fuga, veniva deferito a piede libero con l’accusa di rapina aggravata continuata. Chioggia, 8 febbraio 2014 - Cap. Antonello SINI

7 commenti:

  1. ho aspettato un po' per inserire questo commento. Ero stupefatto dalla mancanza di interventi da parte dei sempre attenti frequentatori del blog. C'e da pensare sul fatto che siano velocissimi i commenti contro sindaco e amministrazione comunale (sempre e comunque anche quando fanno qualcosa di buono) mentre nessuno dei lettori si sia degnato di fare i complimenti ai nostri carabinieri per il risultato ottenuto. Ma allora si puo' pensare che il blog serva solo a provocare attacchi e offese a chi amministra la citta', invece io penso che possa servire a raccogliere spunti e riflessioni di senso civico e anche di cultura. evidentemente cosi' non e' e resto solo io (e Comparato) a dire a gran voce BRAVI I CARABINIERI

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  2. LO DEFINIREI UN POVERO DISPERATO CON PROBLEMI SOCIALE PIU CHE UN RAPINATORE SERIALE VIO CHE NON L'HANNO NEANCHE ARRESTATO BISOGNEREBBE A VOLTE USARE I GIUSTI AGGETTIVI

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    1. che sia un poveraccio possiamo essere d'accordo, ma ha confessato tre rapine, di cui due in due giorni, direi che seriale può essere utilizzato

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  3. Non c'è pericolo di fuga,ma lo stato di indigenza del soggetto non è cambiato e rientrando nel "gruppo" dei "tossicodipendenti della zona",dovra' ingegnarsi per mantenersi il vizio.Bravi i Carabinieri sicuramente ,li stimo molto,ma la gestione di tali soggetti,messi a piede libero di fronte a quelle persone che spaventate a morte,hanno temuto il peggio per se e per i propri familiari,rivela una giustizia goffa e spesso incapace di colpire secondo civiltà' e morale.

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  4. allora possiamo dire che DrugoDan e' uno sparac....te seriale

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  5. ah ah, non dai, ne dice anche tante di giuste, e poi ha ragione questa persona pur sbagliando è più uno che ha bisogno una mano, il senso era questo dai.

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