24/4/2023
Dovremmo essere un po’ più bravi a dare a ciò che abbiamo nel nostro territorio il giusto risalto, soprattutto a ciò che ci distingue dalle altre comunità, a ciò che ha fatto parte della nostra cultura, della nostra tradizione e della nostra devozione.
Il turismo cerca sempre di più ciò che è peculiare, da anni non giungeva a Chioggia un turismo così attento alla parte storica della nostra città come ora.
Vediamo tantissimi turisti girare per Chioggia accompagnati da una guida a vedere i vecchi palazzi, le chiese, l’immancabile pescheria e tutto ciò che ci distingue e che rende Chioggia unica. Ma a Marina Vecia il tour tra la laguna e i capitelli, se questi ultimi fossero in condizioni di essere visitati, potrebbe essere la ciliegina sulla torta.
Il tasto dolente purtroppo è questo, a parte il Capitello dei Netti che si trova in buone condizioni, accudito da una famiglia, gli altri due, quello in Corte Grande e quello dei Berti mostrano molte criticità, a partire dalla manutenzione, che lascia molto a desiderare e all’impossibilità di vederne l’interno, che ora in entrambi i casi non avrebbe neppure senso vedere.Un restauro deve essere fatto sia esternamente che internamente. Si tratta di luoghi che un tempo erano sacri per i fedeli e che ora non sembrano essere rispettati come dovrebbero, usati per gettarci cartacce e bottiglie, come fossero delle pattumiere.
Eppure per il territorio, restaurati e giustamente pubblicizzati, potrebbero rappresentare un’altra ricchezza da offrire ai turisti da raccontare.
Probabilmente la cifra necessaria per la loro sistemazione non dovrebbe essere così proibitiva e il rientro in immagine potrebbe essere molto importante.
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