Ieri si è svolto un significativo intervento interforze presso i cantieri del Mose alla bocca di porto di Chioggia. Sebbene l'operazione sia stata presumibilmente coordinata dalla DDA, al momento non sono emerse informazioni ufficiali in merito.
Durante tutta la mattinata, a partire dalle 8 circa, carabinieri, polizia e guardia di finanza hanno condotto controlli nell'area.
L'amara vicenda delle tangenti legate alla realizzazione di questa importante infrastruttura ha suscitato forti sentimenti negativi verso la politica nell'opinione pubblica sin dal 2013, alimentati anche in modo strumentale dai sostenitori del movimento contrario al Mose.Solo dopo l'entrata in funzione delle dighe mobili, che hanno dimostrato l'efficacia dell'opera nel proteggere le città della gronda lagunare da gravi inondazioni, l'opinione pubblica ha cominciato a rivalutare l'importanza del progetto.
Con rispetto nei confronti della magistratura e delle forze dell'ordine che svolgono il loro dovere, si spera che i controlli svolti ieri siano stati semplici verifiche approfondite. Nella mattinata di oggi, forse per mera coincidenza, un elicottero della guardia di finanza ha sorvolato l'area del Mose e di Sottomarina per diversi minuti, spostandosi in un evidente ricognizione aerea.
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