martedì 27 luglio 2010

Ecco le cinque ragioni per cui potrei dire sì all' Agenzia sul nucleare

il professor Umberto Veronesi
Caro direttore, Il dibattito che si è sviluppato intorno all' ipotesi di una mia nomina a Presidente dell' Agenzia per la Sicurezza del nucleare appare confuso su 5 punti fondamentali, che tengo molto a chiarire. Primo, la scelta non è ancora fatta: non ho accettato la proposta di nomina a Presidente, ma la sto attentamente valutando. La decisione che ho preso è che, nel caso in cui accettassi, sicuramente mi dimetterei dal Senato. Lo farei non per motivi partitici, ma perché non potrei conciliare attività scientifica, agenzia e lavori in Senato. Dunque al momento continuo la mia attività senatoriale, all' interno della Commissione Istruzione, Ricerca e Cultura, dove si lavora bene intellettualmente e umanamente. Secondo, ho posto precise condizioni al mio sì: il piano deve essere tecnologicamente avanzato, economicamente sostenibile e professionalmente gestito da figure di alto profilo scientifico e non selezionate in base a logiche di partito. Inoltre il mio ruolo deve garantire ampi margini di libertà di decisione e di azione, e deve essere compatibile con la mia attività clinica, medica e scientifica, che non ho alcuna intenzione di abbandonare. Terzo, le mie competenze in qualità di Presidente sarebbero di coordinamento degli esperti in materia di nucleare (prevalentemente fisici), con una responsabilità diretta circa la sicurezza per la salute della popolazione. Chi teme la mia mancanza di sapere ed esperienza tecnica sul nucleare va rassicurato: mi occuperò di rischio per la salute e prevenzione, come faccio da sempre, con impegno. Va detto comunque che ho sempre coltivato l' interesse per la fisica (anzi direi che sono un appassionato); non a caso ho ricevuto la Laurea Honoris Causa in Fisica dall' Università di Milano. Quarto, la motivazione del mio profondo interesse per la proposta è che ritengo che la scelta del nucleare sia un Bene per il Paese, che amo e che vorrei vedere sviluppare in linea con gli standard mondiali più avanzati. La mia posizione ha origini scientifiche «storiche» e non è cambiata nel tempo. Gli Stati Uniti e, proprio ai nostri confini, la Francia e la Svizzera (modello di qualità di vita per noi italiani) hanno da anni investito nel nucleare e continuano a sviluppare strategicamente la loro scelta. Come fonte di energia, il nucleare è al momento la meno tossica per l' uomo: il rischio collegato al suo utilizzo è quello di incidente alle centrali di produzione, ed oggi nel mondo è calcolato vicino allo zero. E' dunque l' alternativa più valida al petrolio, che è altamente inquinante ed è causa di conflitti sanguinosi, oltre che di episodi disastrosi per l' ambiente e la salute, come abbiamo vissuto di recente con la vicenda americana della Bp. Quinto ed ultimo punto, la mia eventuale decisione a favore della nomina non cambia il mio pensiero, la mia filosofia e il mio impegno sociale. Sono legato (in alcuni casi anche iniziatore) ai movimenti che sostengono i diritti dei più deboli e dei più poveri, che lottano contro l' ingiustizia sociale, che si impegnano contro gli squilibri economici, l' indigenza e la fame nel mondo, che promuovono la pace e il rispetto dei diritti umani, che agiscono a favore della questione femminile. Questi sono i temi che applicano i valori della Sinistra, a cui ho aderito per tutta la vita, dalla lontana Resistenza, all' incarico come Ministro in un Governo di sinistra, fino al mio recente impegno in Parlamento. Valori che non rinnego e continuerò a trasformare in atti concreti. Per questo, su caloroso invito di Walter Veltroni, nel 2008 ho accettato di candidarmi al Senato e per questo, sono convinto, sono stato eletto a Milano: portare in Parlamento i miei 50 anni di battaglie per la salute, la scienza e la libertà di pensiero e di ricerca. Come ho dichiarato apertamente, non sono mai stato iscritto ad un partito e non mi sono iscritto al Pd. Il mio contributo alla vita dei cittadini e al Paese sono convinto sia, in questo momento, accettare un ruolo di tutela della salute nell' ambito di una scelta nucleare (che strategicamente condivido) comunque già presa dall' attuale Governo. Per questo, se tutte le condizioni che ho indicato saranno rispettate, accetterò la nomina di Presidente dell' agenzia per la sicurezza del nucleare. Umberto Veronesi

Veronesi Umberto


Pagina 9
(26 luglio 2010) - Corriere della Sera


Questa è la lettera,pubblicata sul corriere della sera di ieri,del professor Veronesi,senatore del Partito Democratico e luminare della medicina,circa un mese fa,sempre sul corriere della sera c'era un'altra lettera sottoscritta da intellettuali e scienziati di sinistra,c'era anche la comunista e atea Margherita Hack,astrofisica di fama internazionale.

Credo che qualsiasi ulteriore commento sia del tutto superfluo

13 commenti:

  1. E su questa intervista dove sono le ragioni a sostegno del nucleare? Lui parla dei motivi per cui lui dovrebbe dire di si all'incarico, il nucleare come ce lo vuole propinare il partito dei lestofanti è una fregatura bella e buona, senza andare a chiamare in causa impatto ambientale e smaltimento scorie è prima di tutto economicamente svantaggioso.
    Il PD poi non ha ancora fatto una scelta chiara, l'ambiguità sembra essere l'unica caratteristica in cui poterlo riconoscere.
    Si va ancora avanti con la mentalità di risolvere i problemi energetici piazzando grosse centrali, un pò come curarsi i denti col martello pneumatico, capillarità di produzione è invece la via giusta, con particolare riguardo alle fonti pulite: fotovoltaico, solare termico, geotermico, ma ancora lo sfruttamento delle maree e delle correnti.
    Chiudere definitivamente la strada al nucleare? Non penso sia una buona scelta, va fatta ancora tanta ricerca, in un futuro nucleare potrebbe significare la soluzione ai problemi energetici senza avere comportare tutta quella stranota serie di problemi che oggi ci sono.
    Investire però pesantemente in un qualcosa che oltre che dannoso è poco conveniente sarebbe una scelta poco lungimirante che lascerebbe in eredità ai posteri le conseguenze di scelte fatte in fretta con l'unico obiettivo del proprio tornaconto.

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  2. egregio
    ti pubblico anche se non dovrei farlo perché è un po' comodo criticare senza dire il proprio nome e poi perché dai dei lestofanti a chi non la pensa come te. Spero che il tuo commento sia una critica fatta da una persona in buona fede.
    Ho inserito la lettera di Veronesi in risposta a molti che cavalcano il tema del nucleare solo a fini elettorali.Non sono in grado di dire se è una scelta giusta o sbagliata,a priori la penso giusta, in quanto il partito del non fare non avrebbe mai consentito la costruzione del degassificatore di Porto Tolle,del passante di mestre e via così.Sono d'accordo con te sulle varie proposte che potrebbero dare al nostro paese almeno un po' di indipendenza economica ma se leggi il posto precedente c'è chi critica anche gli impianti di biogas completamente ecocompatibili.Oggi perdiamo migliaia di posti di lavoro perché l'energia in Italia costa il 30% in più che in altri paesi europei e le centrali le abbiamo al confine. Va bene così? Se scrivi ancora usa un linguaggio più moderato altrimenti mi costringi a non pubblicarti. ti ringrazio anticipatamente

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  3. Bah, penso che scrivere senza identificativo lasci ai miei interlocutori spazio per discutere di ciò che dico più che sulle mie credenziali, forse per l'altra parte ciò può risultare scomodo...
    Pensare che perdere lavoro in Italia solo a causa del costo dell'energia elettrica è riduttivo, il lavoro in Italia è penalizzato da un costo più alto che in altri paesi, sia per quanto riguarda la tassazione sia sia per quanto riguarda il costo della vita, è all'ordine del giorno la delocalizzazione che permette alle imprese di produrre a costi sensisbilmente inferiori, questo un problema sul quale bisogna focalizzarsi.
    Tornando però al fattore energia, la tanta agognata riduzione del costo dell'energia elettrica non avverrà con la realizzazione delle centrali, qualcuno ci guadagnerà, ma non saranno i cittadini, ancora una volta non saremmo peraltro energeticamente indipendenti perché importeremmo altra materia prima, di cui noi siamo sprovvisti; piccolo appunto sulle centrali francesi: la Francia aha una conformazione sia geografica che morfologica diversa da quella italiana, coi suoi pro e coi suoi contro, il tutto sta nello sfruttare i pro che abbiamo invece che fare copia & incolla di quello che avviene oltralpe, al di là del fatto che la situazione francese non si può riassumere solo con l'equazione centrali=risparmio, c'è invece tutta una storia e una politica che va detta se proprio si vuole citare la francia come sempio.
    La lettera di veronesi messa qui mi pare calzi poco: lui parla dei motivi per i quali accettare un incarico, nulla si dice sul perché si dovrebbe percorrere la via del nucleare, d'altra parte non ha la qualifica per avere più voce in capitolo più di altri.
    Fammi capire: tu pensi di si "a priori"? Il partito del non fare ha grosse colpe, ma quello del fare senza pensare fa il passo più lungo della gamba.
    Mi rammarico del fatto che ti sia risentito della parola lestofanti, ma prova a darmi torto: emergono quotidianamente schifezze, corruzione, tangenti, manipolazione, d'altra parte larga parte del partito è composta da quello a cui nel '92 hanno lanciato le monetine...
    Sul fattore energia ma più in generale su tutte le questioni di pubblico interesse l'unica via è quella di informarsi senza preconcetti, alla luce di tanti fatti spiacevoli la fiducia a priori è ingenuità, il tifo da stadio fa bene solo a chi lo pilota.
    PS Io scrivo, poi vedi tu se pubblicarmi o censurarmi, ho utilizzato un blog con le sue funzionalità, spero che il confronto con le mie argomentazioni venga colto o nascosto sotto il tappeto, comunque vabbè, male che vada almeno tu mi avrai letto.

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  4. Caro amico,permettimi di chiamarti così anche se al momento non so chi tu sia,mi sa che condividiamo poche cose.
    E' chi scrive in anonimato che più possibilità,è per questo motivo che quasi sempre pubblico anche chi non si firma,preferisco correre qualche rischio ma dare più opportunità a chi mi conforta della sua attenzione sulle mie iniziative.
    Sicuramente il costo dell'energia è uno dei fattori che incide nel mercato del lavoro,non è un caso che tutte le produzioni in cui il costo dell'energia è quello maggiore ( ad esempio la produzione di alluminio)TUTTE le aziende stanno o chiudendo o si spostano in alti paesi.
    Ti ho fatto l'esempio della Francia ma è solo per un caso il senso è che abbiamo centrali nucleari anche in Slovenia e personalmente non è che mi senta particolarmente così tranquillo per le mie bambine quindi non vedo perché dobbiamo continuare a rimanere fuori da questo mercato costruendono,per esempio, UNA a Caorso dove era prevista o magari in una qualche località idonea dell'Italia dove magari, forse dico una banalità ma forse anche no,i residente sarebbero ben disposti di ospitarla.
    Mi parli di informarsi senza avere preconcetti,mi permetto,non offenderti, che tra me e te,ne manifesti molti di più tu.
    Anche il riferimento alle schifezze che emergono quotidianamente,è vero,alcuni casi sicuramente non mi riempiono di orgoglio,c'è anche da dire che viviamo un sistema dove TUTTE le informazioni vengono "rilanciate" a seconda di quanto colpiscono l'attenzione.
    esempi:1)è più comodo dare risalto a notizie su preti di cui si presume una relazione (anche del tutto infondata)sentimentale con una donna sposata che su tutto quello che lo stesso prete a fatto nella sua vita.
    2) Siamo in prima pagina della Nuova Venezia di oggi per un ristoratore con 10 ripeto 10 addetti completamente non in regola,non mi ricordo che ci abbiano mai messo in prima pagina ad esempio per la Comet,sempre di Chioggia,la cui famiglia Ballarin in credo 40 anni non solo non ha MAI avuto un contrasto sindacale ma non ha MAI spostato la sua produzione.
    Con lo stesso ragionamento è possibile che tutti quelli che si impegnano in politica sono dei farabutti?Io non credo,non perché mi senta un pochino parte in causa,ma perché ne conosco tanti e sono convinto che non sia così.
    Però su questo tema dell'antipolitica,che tira,qualcuno ci sta guadagnando un bel po'.
    Dopo su tutte queste questioni nessuno, certamente non io, ha la verità in tasca e ti assicuro che ascolto SEMPRE i pareri di tutti.
    Anche degli anonimi
    ciao

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  5. ultima precisazione: Veronesi insieme ad altri intellettuali di sinistra E' CONVINTO che bisogna ritornare al nucleare in Italia.

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  6. Eccomi qua, rispondo nuovamente.
    Anonimato: non so che vantaggi abbia nello scrivere in anonimo, se me li esplicito magari ribatto. Credo che una discussione sulle opinioni verte sui contenuti e non su chi scrive, non cambierebbe nulla per me ribattere ad un altro anonimo, quando qualcuno si esprime le sue parole valgono più del suo nome, la sostanza sta nel contenuto e non nella forma.
    Centrali vicine: non voglio neanche mettere in conto l'eventualità di una esplosione nel qual caso di certo non ce la passiamo bene, ma sempre meglio che capiti vicino che non in casa, i problemi di cui ti parlo sono impatto ambientale legati al raffreddamento della centrale (servono grosse portate d'acqua), alla contaminazione degli ambienti circostanti, della falde acquifere, della radioattività, alla centrale stessa.
    Il problema delle scorie? Non è ancora stato risolto il probelma dello smaltimento delle 4 centrali chiuse da più di 20 anni.
    Tutte queste cose potrebbero anche essere ignorate in noe di un tornaconto economico, sarebbe una scelta (che uno può ritenere più o meno cinica), ma il tornaconto economico non c'è, non ci sarà la riduzione del costo dell'energia elettrica.
    Per quanto riguarda l'informazione: è sicuramente vero che lo scandalo cattura più facilmente l'attenzione, bisogna saper contestualizzare. Suoi tuoi esempi non mi sarebeb il caso di divagare, dico solo che un prete fa (meglio dire dovrebbe fare) per vocazione le opere a fin di bene, è il suo lavoro che nessuno lo ha costretto a fare, lo scandalo sulla pedofilia non è invenzione e la cosa più infame è l'omertà della chiesa a riguardo; su chioggia concordo anch'io che la stampa non ci ha mai trattato bene, quando parla delle cotse venete parla di jesolo o caorle, mai di sottomarina, e tende a riportare fatti che portino a conferma i luoghi comuni sulla città.
    Di Veronesi non me ne frega niente, per me è un signor nessuno, non ha le competenze per pretendere più titolo di altri in materia, che sia di sinistra o di destra non ha importanza, perché la questione nucleare è trasversale, perché bisogna capire cosa vuo dire essere di sinistra, lo è il pd? Il pd ammesso che lo sia per poter accontentare tutti non ha ancora preso una posizione chiara, il pd ha perso credibilità e consensi a caausa della sua identità non definita.
    La parola lestofanti è chiaramente riferita agli attuali detentori del potere, non dico che tutti i politici siano farabutti, ma gli ultimi svolgimenti (sia per quanto riguarda le condanne che per quanto riguarda le loro manovre) testimoniano che al governo larga parte lo sia.
    Ah e per i preconcetti penso abbia sbagliato persona, non tifo per nessuno (io), se mi dici quali sono i miei preconcetti chiariamo questa coaa altrimenti mi spiace ma la tua critica ritorna al mittente perché le cose che si dicono vanno giusitificate.
    Ti ringrazio vivacemente per aver dato tutta questa attenzione persino ad un anonimo, ma affinché questa discussione non diventi un "parlo io - parli tu" propongo un confronto tra quelli che secondo me e te sono i vantaggi e gli svantaggi del nucleare:
    Vantaggi: nisba
    Svantaggi: Antieconomicità (l'impegno economico fermerà inoltre molte altre opere, se spendi da una parte non spendi dall'altra), impatto ambientale (radioattività, contaminazione falde acquifere, cemento su cemento...), rischi, problema smaltimento scorie.
    Già che ci siamo esplicitamo anche i vantaggi e gli svantaggi che traggo dell'anonimato
    Vantaggi: Boh (forse non vengo strumentalizzato? Forse nessuno cerca di contestualizzarmi in una parte politica? forse nessuno mi ferma per strada per convincermi? Dai poca roba, il valore di quello che scrivo è nelle parole non nel mio nome.
    Svantaggi: che mi tocca sorbirmi la rottura di chi pare che mi faccia un piacere a pubblicarmi.
    senza accredine, s'intende ;)

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  7. Ma,guarda,non è che voglia sembrare che ti faccio un piacere a pubblicarti,lo faccio perché presumo che molti non scriverebbero quello che effettivamente pensano,con l'anonimato si è più liberi,io non ho problemi ovviamente se chi scrive,e sono sicuro che non è il caso tuo,è per esempio un collega di consiglio che magari in tre anni non ha mai aperto bocca e poi viene qui a scrivere qualche stupidaggine ovviamente lo mando.
    ciao e presto

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  8. Sarò pure pedante, ma la questione dell'anonimato è quella che proprio mi interessa meno (e comunque non sono nè consigliere nè parlamentare nè iscritto in alcuna lista), anche perché i miei interventi erano un invito a mettere a confronto diversi punti di vista sul nucleare, quindi ti ri-invito a scrivermi quali sono per te i pro e i contro (altrimenti con il "secondo me" si va un pò a seconda del vento).

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  9. ma parli delle centrali nucleari o dell'anonimato?

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  10. Mi sono espresso molte volte sulla questione del nucleare,è parere di persolnalità autorevoli,sia di destra che di sinistra,che aver abbandonato il nucleare in Italia sulla scorta dell'ondata emotiva dell'incidente nucleare di Chernobil è stata una follia.Per fare un esempio è come se ad un certo punto avessimo rinunciato a costruire automobili...il resto del mondo è andato avanti e i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
    Non credo che costruire,se ci si riuscirà,una forse due centrali nucleari in Italia andrà a compromettere il futuro dei nostri figli è un'assurdità totale.D'accordissimo di incentivare tutte le fonti rinnovabili,ma come ho già sottolineato,abbiamo resistenze anche per centrali biogas che utilizzano solo SCARTI VEGETALI tutte le varie teorie ( sottolineo teorie) secondo le quali si può raggiungere l'equilibrio energetico con una determinata politica energetica che punti su fonti alternative,sul risparmio energetico e quant'altro sono sicuramente tutte tecnologie che con il tempo porteranno a risultati concreti ma certamentente ci vorranno anni,probabilmente decenni.
    Non credo che ce lo possiamo permettere. le voci di centrali nucleari a Chioggia sono assolutamente prive di fondamento messe in giro ad arte da chi ha interessi a creare terrorismo.
    E' evidente che se costruiranno una centrale nucleare troveranno un sito sicuramente MOLTO più adatto per caratteristiche geografiche che il nostro comune.Posto che se la fanno , solo per fare un esempio, a Porto Tolle piuttosto che a Canicattì,ci cambia qualche cosa?
    Abbiamo una centrale nucleare in slovenia,c'è qualcuno che non ci dorme la notte?

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  11. Non mi hai convinto, perdonami, non voglio essere polemico, ma mi parli da slogan, slogan che ho sentito più di mille volte, mi sarebbe piaciuto che avessi scritto partendo dalla lettura di quello che avevo scritto, mi viene da pensare che non abbia dato la giusta importanza a quello che ho scritto prferendo soffermarti sulla storia dell'anonimato.
    Quando faccio qualcosa lo faccio per un, vantaggio, quali vantaggi potremmo trarre dalla costruzione di queste centrali?
    Dovrei riscrivere quanto scritto sopra, se vuoi lo rifaccio, anzi per sicurezza lo rifaccio.
    - Il rischio di una esplosione in stile chenobyl è un'eventualità remota, che seppur remota, non è da snobbare, il fatto di dire che siccome si hanno già centrali vicine allora tanto vale averne tante in casa perchè è la stessa cosa è nà fesseria: primo perchè si va contro ogni teoria probabilistica, secondo perchè un'esplosione in slovenia non è un'esposione in italia e sfido chiunque a dire il contrario.
    Comunque, non è questo l'unico fattore decisionale a cui affidarsi e, come già detto essendo un'eventualità remota può anche starci che sia uno spauracchio superabile.
    - Quando si entra in un mercato è perchè si sono viste delle possibilità di guadagno, un investimento iniziale costituito dai costi in ingresso viene recuperato in un lasso di tempo dopo il quale si comincia ad avere un utile.
    Ora per entrare nel mercato del nucleare sono necessari ingenti investimenti che impedirebbero investimenti in altri campi, congelerebbero la capacità di spesa, il nucleare però non è economicamente vantaggioso: le stime parlano di break even point alla fine del ciclo di vita delle centrali. Risultato: investimenti bloccati in nome di un miraggio. Notare che l'uranio è una fonte di cui noi non disponiamo, anche'eesa destinata ad esaurirsi (in un periodo di tempo simile a quello che le stime attribuiscono al petrolio), il cui prezzo è in continuo aumento (si veda l'andamento della curva del costo al passare degli anni), fornito solo in parte da paesi ritenuti stabili. Si osservi che gran parte del combustibile nucleare è ricavato dai paesi più nuclearizzati dalla riconversione dell'apparato bellico nucleare.
    Diciamolo in maniera chiara, lapalissiana: la riduzione della bolletta è una balla, è slogan, è populismo, non ci sono minimamente le prerogative perché questo accada, ci terremmo gli stessi costi con oneri aggiunti.
    - Impatto ambientale, qui ci sono vari aspetti da evidenziare, veidamoli insieme.
    Radioattività: la percentuale di morte per leucemia è sensibilmente più alta nelle zone limitrofe alle centrali, il tasso di radioattività è superiore alla norma già in condizioni normali, con le frequenti fughe si arriva a livelli ben più pericolosi.
    Si perchè se gli incidenti vistosi come chernobyl sono eclatanti ma poco numerosi quelli piccoli e all'apparenza insignificanti sono più che frequenti, anzi praticamente normali, vengono considerati rischi sostenibili, lo sapevi che le famigile che abitano nelle vicinanze della cenytrale di tricastin hanno in casa delle pasticche da ingerire in caso di fughe contaminanti?
    Quando poi vengono contaminate le falde acquifere i danni non si limitano alle vicinanze ma sono molto più profondi.
    C'è poi un inquinamento naturale, insito nella natura della centrale: per il suo funzionamento è necessaria una grossa portata d'acqua, l'aumento di temperatura è una cosa che va ad alterare l'equilibrio dell'ecosistema. L'acqua serve poi anche all'agricoltura, ricorderai il black out del 2003, le centrali idroelettriche non potevano disporre del flusso d'acqua necessario al fabbisogno energetico poichè in estate l'acqua serve all'irrigazione dei campi, in francia, questo in tutte le mille volte che la citi non lo dici mai, le centrali sono costrette a soste del funzionamento nei periodi di caldo più torrido, proprio per l'impossibilità di un adeguato raffreddamento.
    Forse in italia andremmo megliod a questo punto di vista?

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  12. L'impegno delle aree è poi enorme, si verrebbero a creare dei mostri da un punto di vista ambientale, cemento su cemento (so che ora starai ridendo, ma questo la dice lunga), l'albero non è solo bello e simpatico ai verdi (e i comunisti, questi dispettosi fanno sempre i bastian contrari per la loro natura intrisa d'odio) assorbono l'acqua delle precipitazioni e rendono il terreno meno fragile e esposto alle frane, poi c'è tutto un discorso sull'anidride carbonica...ma ok, al governo del fare il disboscamento sembra un tema da sessantottini, quindi torniamo a parlare di cose pratiche, cose da fare, una tra le tante: come verrebbe recuperata la zona della centrale una volta finito il ciclo di vita? Quali i costi per la riconversione del posto? Hai idea della struttura di una centrale? Pensa all'impegno di cemento e acciaio per la costruione di mura spesse metri; la zona non la recuperi più.
    - scorie: cosa ce en facciamo? Dove le mettiamo? Come è stato risolto il problema delle scorie delle centrali che l'italia aveva e che hanno smesso di funzionare dall'87? Non è stata trovata alcuna soluzione, le scorie sono ancora lì "provvisoriamente", non se ne parla più ma il problema del loro smaltimento è tutt'altro che risolto. Tu mi spieghi ora come si può pensare di accollarsi un problema senza avere la soluzione, ti ricordo che in italia ci son o mondezzai come napoli e palermo (con colpe rispettivamente di sinistra e destra), se già con i rifiuti normali abbianmo problemi?
    - L'individuazione dei luoghi: dove le mettiamo? L'italia, il paese dei perbenisti, dove tutti sanno come comportarsi, ma nessuno si comporta come predica, la patata bollente chi se la piglia? Chi la vuole in casa la centrale? Tu per primo dici serve e poi tranquillizzi i tuoi elettori dicendogli che tanto noi in casa non l'abbiamo, mi consenta: bella coerenza.
    L'italia ha una conformazioen geologica differente da quella francese, la francia dispone di vaste pianure e ha ampie zone con bassa densità di popoloazione, il teriotrio italiano è meno esteso e molto più densamente abitato, pieno di falde acquifere, zone collinose e montuose, zone esposte a rischio terremoto: la facciamoa l'aquila la centrale? Non mi stupirei che qualcuno venisse fuori con la storia che visto che c'è appena stato un terremtoto è poco probabile che ce ne sia uno di intensità simile per un periodo paragobile al ciclo di vita della centrale.
    - La gestione: chi la gestirebbe, chi la costruirebbe, come verrebbero assegnati gli appalti? Sono plurime le esperienze di cattive gestioni, questa del nucleare è assai delicata, in italia non è una cosa da sottovalutare, specie alla luce di tanti spiacevoli avvenimenti.
    Alla luce di queste considerazioni, come giudichi i tanti paesi che hanno abbandonato la corsa al nucleare? I paesi che stanno investendo maggiormente sul nuke sono quelli che si stanno industrializzando nella maniera più barbara e sconsiderata, come la cina.
    Ti prego, caro kompa, almeno questa volta di rispondere ai miei punti, io ti ho dato le ragioni del mio dissenso, te le posso documentare con libri interviste, pubblicazioni e quant'altro, tu non partire con il disco (e lascis stare l'anonimato che haftto slittare la questione di 10 messaggi), attacca le mie ragioni, smentiscimi ma vai col dialogo, non convincermi ulteriormente delle mie ragioni evdadendo di rispondere alle mie questioni, perchè so che tanto questa scelta mi verrà imposta.

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  13. ti ho convinto per caso?

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