sabato 28 febbraio 2015
DA LUNEDI' IL NUOVO DIRIGENTE DEL COMMISSARIATO E' IL DOTTOR ANTONIO DEMURTAS
La dottoressa Barbara Nori durante un convegno sulle pari opportunità
Cambio della guardia al commissariato di Chioggia, da lunedì in sostituzione della dottoressa Barbara Nori ( si era insediata a gennaio 2012 ) arriverà il commissario capo Antonio Demurtas, originario di Ravenna ha operato per alcuni anni all’ufficio prevenzione sicurezza pubblica della questura di Venezia. Entrato nella polizia da giovane, ha prestato servizio nella polizia stradale dopo aver vinto il concorso da commissario è entrato nelle volanti.
Il ritorno alla questura di Venezia della dottoressa Nori non potrà non essere notata infatti, anche se la sua permanenza è durata poco più di tre anni la dirigente si era conquistata la stima di molti esponenti dell’associazionismo e di semplici cittadini e cittadine che in lei vedevano anche un esempio per il raggiungimento delle pari opportunità del mondo femminile, con il suo avvicendamento in commissariato rimangono solo due donne poliziotto e una civile.
Da lunedì l’insediamento del nuovo dirigente Demurtas
giovedì 26 febbraio 2015
MORTALE DI PIOVE DI SACCO: E' MATTIA DAL GESSO IL GIOVANE CHE HA PERSO LA VITA
Mattia Dal Gesso, 39 anni, di professione architetto, figlio dell’architetto Gianni Dal Gesso e della maestra in pensione Emilia De Marchi ha perso la vita giovedì pomeriggio in un incidente stradale avvenuto in direzione di Piove di Sacco, in prossimità della zona industriale di Tognana.
La dinamica dell’incidente è al vaglio della stradale scontata, purtroppo, l’alta velocità.
Mattia era una persona veramente bella, un bravo ragazzo, una persona che se poteva aiutava la gente,gioviale, estroverso, era sposato da meno di due anni con Francesca, di professione restauratrice, la notizia ha lasciato si sasso tutti.
“ Era una persona poliedrica, stava bene con tutti e riusciva a mettere a proprio agio tutti - riferisce di lui il cugino Rudy - le sue grandi passioni erano la pesca e la eno-gastronomia, la sua scomparsa ci lascia veramente distrutti “
Mattia collaborava nello studio professionale del padre, ma aveva sempre cercato di trovare un suo sbocco professionale, ultimamente aveva confidato a degli amici che aveva delle trattative avanzate per spostarsi nel vicentino per una nuova attività.
PASSERELLA DELLA DISCORDIA: ACCOLTO L'ESPOSTO DI DONIN PER PRESUNTO ABUSO D'UFFICIO
L’esposto per presunto abuso d’ufficio depositato dal consigliere comunale Renzo Donin alla procura della repubblica, accompagnato dai rilievi del difensore civico regionale sulle anomalie relativo alla “ passerella della discordia “ sul canal Vena è stato accolto.
Torna così alla ribalta la controversa vicenda sulla passerella metallica realizzata per il passaggio dei disabili e delle carrozzelle che aveva sollevato una vera e propria sollevazione popolare quando era iniziata la posa nel marzo dell’anno scorso.
Fu estremamente duro il grido di accusa di Don Giuliano Marangon, il responsabile del polo culturale diocesano, per lo sfregio di una costruzione che oltre ad impattare sull’estetica di un contesto settecentesco aveva anche danneggiato parti della chiesa della Santissima Trinità ( patrimonio artistico tutelato da decreto legislativo) nel piantare pali di cemento armato nella fragilissima struttura del canale.
Vennero raccolte oltre 1.500 firme in pochi giorni per fermare i lavori , per la stragrande maggioranza dei cittadini era incomprensibile come fosse possibile che un’opera così impattante potesse essere realizzata quando in centro non è possibile, per legge, esporre neppure un condizionatore mobile.
L’iter per la realizzazione dell’opera risale a molti anni prima, sotto l’amministrazione Guarnieri ma il progetto iniziale era ben diverso e allora si parlava di una struttura in legno.
“ Non siamo assolutamente contro i disabili - argomentò nel marzo scorso lo stesso Guarnieri - anzi anche molti disabili concordano che l’impatto è devastante”.
“ L’opera ha ottenuto tutte le prescrizioni urbanistiche - fu la difesa dell’assessorato ai lavori pubblici - comprese quelle della sovrintendenza, da un punto di vista urbanistico ha tutte le autorizzazioni “.
Il giudice Alberto Scaramuzza respingendo la richiesta di archiviazione del pubblico ministero e fissando l’udienza per il prossimo 8 aprile, evidentemente, qualche dubbio che sia tutto in regola lo deve avere infatti con il procedimento si chiede la verifica se c'è stato l'abuso di ufficio ( art.323 del codice penale ) e 434 ( crollo di costruzioni o altri disastri dolosi )
Quando il consigliere Donin aveva annunciato l'esposto, qualcuno ne aveva riso...
martedì 24 febbraio 2015
FORTE SAN FELICE E' PRIMO NEL VENETO NELLA CLASSIFICA DEI LUOGHI DEL CUORE FAI
Il Forte San Felice è primo nel Veneto nella classifica dei Luoghi
del Cuore del FAI- Fondo Ambiente Italiano
Mercoledì 18 marzo è stata resa pubblica la classifica definitiva del censimento
2014 dei Luoghi del Cuore del FAI- Fondo Ambiente Italiano. Una straordinaria
partecipazione ha visto ben 1.658.701 persone esprimere un voto per
proteggere, salvaguardare, valorizzare luoghi ed edifici di grande valore
culturale, storico e ambientale lasciati purtroppo nel degrado o dimenticati da
chi dovrebbe conservarli. E’ un risultato che dimostra come il censimento del FAI
si sia diffuso e radicato come strumento incisivo di sensibilizzazione a favore del
nostro patrimonio culturale in tutta Italia.
Il primo sito classificato è il Convento dei Frati Capuccini di Monterosso al Mare,
sulle Cinque Terre in Liguria: ha raccolto ben 110341 voti.
Ma anche il nostro Forte San Felice, seppure in una dimensione minore, ha
ottenuto un eccellente risultato: al 17° posto a livello nazionale con 16317 voti
certificati, è PRIMO tra i siti del Veneto. Un significativo premio morale, un
riconoscimento alla grande partecipazione e adesione immediata e spontanea
nella nostra cittadina di tante persone, di ogni età e livello sociale e culturale che
hanno voluto con la loro firma e il voto on line gridare: “Non lasciamo morire il
Forte San Felice, non vogliamo perdere il nostro patrimonio comune!”
E’ un risultato che era impensabile quando all’inizio dell’estate 2014, poche
persone senza mezzi ed organizzazione, senza appoggi, ma animate da grande
passione, abbiamo dato il via alla raccolta di firme.
A dir la verità, sulla consistenza del risultato finale esiste una piccola disparità
tra i nostri conteggi e quelli del FAI nazionale, che abbiamo fatto subito presenti:
secondo noi i voti avrebbero dovuto essere circa 18000, ed abbiamo richiesto
un controllo fornendo i dati precisi su cui noi basiamo i nostri conteggi.
Dal conseguente controllo effettuato dal FAI è risultato che non erano stati
effettivamente calcolati, per un disguido informatico, 706 voti inviati il 28
ottobre: ci hanno assicurato che saranno inseriti nella graduatoria ufficiale, e
questo porterebbe il Forte a guadagnare il 15° posto. Al FAI non risultano invece
1104 voti inviati col sistema wetransfer il 28 novembre, di cui noi abbiamo
riscontro mail di invio; è probabile che negli ultimi giorni della campagna,
quando si sono riversate sul FAI centinaia di migliaia di firme sia successo
qualche inghippo informatico. Noi siamo sicuri che i voti effettivamente raccolti
dal nostro Forte sono circa 18000 e ne abbiamo le firme originali.
Tutto questo non cambia il grande significato del risultato.
Nel mese di marzo il FAI pubblicherà per i luoghi più votati le linee guida
di intervento, stabilite in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali e del Turismo – MiBACT, secondo le quali sarà chiesto a tutti
i proprietari e i portatori di interesse di presentare una specifica richiesta di
intervento, legata a progetti concreti. Sarà il momento in cui gli Enti competenti
dovranno confrontarsi, e non saremo più soli a sostenere le ragioni del Forte
San Felice. Essere arrivati primi nel Veneto ci permette di essere sostenuti ad
un livello più alto, di riuscire ad avere l’appoggio di altre Associazioni ed Enti. Il
nostro impegno continua, sicuri del sostegno di tante persone.
Erminio Boscolo Bibi, referente Comitato Forte San Felice per i luoghi del cuore
FAI
lunedì 23 febbraio 2015
RAID NOTTURNO AL BRICO IO: IN CINQUE MINUTI SI PORTANO VIA LA CASSAFORTE
Raid notturno al Brico io di Brondolo, sradicata nella notte tra domenica e lunedì la cassaforte del BRICO IO di Brondolo.
Alle tre del mattino una banda di professionisti composta da tre, forse quattro persone è penetrata all’interno dell’esercizio forzando una porta di emergenza, buttando giù poi due porte e sradicando la cassaforte con un piccone, abbandonato poi sul posto.
Il colpo, sicuramente pianificato con cura, è durato in tutto una manciata di minuti, i malviventi incuranti delle telecamere della video sorveglianaza e degli allarmi oltre ad un’evidente esperienza sono stati anche aiutati dalla fortuna.
Infatti sono sfuggiti alla cattura per ben due volte, la prima volta ai carabinieri che pur avvertiti da un camionista di passaggio ( aveva notato i movimenti sospetti) sono arrivati con qualche minuto di ritardo e una seconda volta quando mentre scappavano per la romea in direzione Padova sono stati incrociati da una volante della polizia che in quel momento non era ancora stata allertata del furto.
Ovviamente il gruppo avrà raggiunto un posto sicuro dove aprire la cassaforte con tranquillità.
Riserbo da parte degli operatori del brico io ma sembra che i valori depositati nella cassa raggiungano valori importanti, considerando gli incassi di sabato e domenica.
Alle forze dell’ordine sono rimasti i filmati e il piccone utilizzato per la cassaforte, probabilmente le immagini verranno confrontate con quelle di altri colpi-fotocopia avvenuti nel veneziano ma anche in altre località non troppo distanti.
Malgrado i danni e il disagio i dipendenti della filiale di proprietà della Coop nelle prime ore del mattino avevano già fatto riparare tutti i danni e continuato la normale attività commerciale.
sabato 21 febbraio 2015
CONVEGNO 5 STELLE SU AMBIENTE E PESCA: " SIAMO QUI PER SENTIRE I PROBLEMI DI TUTTI "
Si è svolto sabato mattina in sala del consiglio un interessante dibattito organizzato dal movimento 5 stelle sul tema dell’ambiente, sulla pesca e sulle trivellazioni che la Croazia sta facendo sulla soglia di casa nostra. Alla presenza del parlamentare europeo Marco Affronte e della candidata chioggiotta al consiglio regionale del Veneto, Erika Baldin categorie, pescatori e semplici cittadini hanno espresso le preoccupazioni che la comunità ha nel suo assieme ha nei confronti dell’Unione Europea, ovviamente ognuno nel proprio ambito, dall’ex insegnante che assieme al marito porta a casa più di 3.000 euro al mese e “ non capisce” perché i pescatori si lamentino della maglia larga agli ex verdi che hanno ricordato le loro passate battaglie ( ma ancora attuali ) per l’ambiente alle problematiche concrete di chi cerca di portare a casa DA MANGIARE per la propria famiglia e si trova sempre più strozzato da leggi e regolamenti che fatica a capire. “ Ho un ruolo adesso - è intervenuto il parlamentare - che devo tener presente TUTTE le variabili esistenti, lo dico da ambientalista, fuori dalle istituzioni, come ero prima, è molto facile dire proteggiamo l’ambiente senza se e senza ma….è molto facile, ma quando sei dentro e ti confronti con le problematiche capisci che è tuo preciso dovere sentire la voce di tutti… “ . Erika Baldin: “ Siamo qui per sentire i problemi della città, da parte di tutti “ Il parlamentare si è impegnato a ritornare a Chioggia ringraziando delle informazioni ricevute dalle categorie e dalla gente comune, prossimo appuntamento probabilmente per aprile.
I VARI INTERVENTI SARANNO CARICATI IN TARDA SERATA
Cristian Varisco - comandante di nave
venerdì 20 febbraio 2015
LADRI SCATENATI NELLA NOTTE: DUE AUTO E UN FURGONE RUBATI...
il portabagagli dell'audi pieno di attrezzi da scasso
Banditi scatenati nella notte tra giovedì e venerdi nelle frazioni comprese tra Sant’Angelo di Cavarzere, Cavanella e Canal di Valle. I ladri, molto probabilmente un gruppo ben organizzato ha iniziato a colpire nella notte in diverse abitazioni e attività della zona rubando biciclette e carburante e altro materiale.
Purtroppo per loro però sono stati incrociti da una volante della polizia di stato a canal di Valle che insospettiti hanno cercato di fermarli, gli occupanti, sicuramente professionisti hanno abbandonato il mezzo fuggendo a piedi nella notte. Gli agenti verificando che nel furgone c’erano attrezzi da scasso, il mezzo è risultato poi rubato in provincia di Rovigo, hanno chiamato in rinforzo carabinieri e guardia di finanza malviventi sono riusciti a far perdere le proprie tracce.
Sempre durante la notte è stata recuperata anche un’audi a6 anche questa piena di attrezzi addatti allo scasso: mazze, piedi di porco e grimandelli, sembra che l’auto sia stata rubata nel corso della stessa notte, non è chiaro se le persone nel furgone e quelli nell’audi facciano parte dello stesso gruppo anche se sembrerebbe un po’ improbabile che che ci fossero due gruppi distinti in azione con le stesse modalità praticamente nella stessa zona.
La notte brava dei malviventi però non era ancora finita infatti nella mattinata successiva un residente della zona ha sporto denuncia per il furto della sua y 10, l’auto era parcheggiata nel giardino di casa con le chiavi a bordo.
giovedì 19 febbraio 2015
CORTE DEI CONTI, A GIUDIZIO MATTEO PENZO, GIULIANO BOSCOLO SALE e GIORGIO GARBIN
Matteo Penzo, ex presidente del cd ipab
La procura della corte dei conti ha citato in giudizio per presunto danno erariale l’ex presidente del consiglio di amministrazione dell’ipab Matteo Penzo, degli ex consiglieri Giuliano Boscolo Sale e Giorgio Garbin , l’ex direttore Matteo De Marchi e la la signora Anastasia Boscolo allora capo del personale mentre sono state archiviate le posizioni degli ex consiglieri Elena Ballarin, Roberto Pizzo e dell’ex direttore Emilio Camuffo nonché dell’intero collegio dei revisori dei conti.
“ Sono fiducioso e sono impaziente di andare in udienza per supportare la mia tesi - riferisce l’ex presidente del cda, Matteo Penzo, nonché neo presidente del consiglio comunale di Chioggia - voglio sottolineare che si tratta di un procedimento amministrativo e non penale, che tutti gli atti del cda da me presieduto hanno sempre avuto tutti i pareri di regolarità contabile, tecnica e dei revisori dei conti che, per inciso,sono stati stralciati dal procedimento “.
Le contestazioni della corte dei conti riguardano l’uso delle risorse finanziarie per la gestione delle assenze di malattia del personale con un ricorso importante delle agenzie interinali , però, lo stesso pubblico ministero, ha ridotto di un buon 40% l’iniziale richiesta in solido da oltre 860.000 euro a 398.178.
Le posizioni dei consiglieri Pizzo e Ballarin - riporta il documento del tribunale - “sono state archiviate in quanto gli stessi hanno ripetutamente votato contro le statuzioni del cda in particolare sulla questione dell’interinale” .
Tornano così nuovamente alla ribalta le vicende che avevano letteralmente incendiato la politica chioggiotta tra il 2010 e 2012, è presumibile che da calle
La prima udienza è fissata il prossimo 11 novembre 2015, qualcuno stapperà bottiglie di champagne in calle Padovani.
Giorgio Garbin
Giuliano Boscolo Sale
RICOGNIZIONE AEREA DEI DANNI IN DIGA: E QUANDO SARA' OPERATIVO IL MOSE?
La fortissima bora del 5 e 6 febbraio scorso, alcune raffiche hanno superato anche i cento chilometri all’ora, oltre ad aver lasciato visibili segni della sua forza un po’ dappertutto ma anche sulla diga foranea di Sottomarina ha anche lasciato qualche segno sul dibattitto, che non manca mai, sulla realizzazione delle opere di salvaguardia dalle alte maree eccezionali.
La diga è un posto molto frequentato anche d’invero e gli abitué della passeggiata si chiedeono : “ Ma se con tutto quel maltempo la diga ha subito questi danni, cosa accadrà quando le paratoie del Mose saranno alzate? “
In attesa di un responso ufficiale dei tecnici del magistrato alle acque, che nei giorni scorsi hanno fatto una perlustrazione con il comandante della capitaneria di porto, tenente di vascello Luca Cardarello, vogliamo ricordare che la grande diga foranea a est della diga di Sottomarina è stata realizzata per far da barriera al vento di Scirocco e non a quello di bora.
Altrimenti avrebbero dovuto praticamente chiudere l’entrata del porto.
Probabilmente per poter capire bene il funzionamento idraulico della diga foranea e di tutto il sistema ci vorranno anni, per il momento però è evidente a tutti che il sistema di salvaguardia del centro storico di Chioggia, denominato Baby Mose, fino a 135 cm di marea funziona benissimo.
mercoledì 18 febbraio 2015
HACKER ANCHE A CHIOGGIA: GLI ENTRANO NELLA RETE WI-FI PER FARE ACQUISTI SU AMAZON
Violata la rete della casa bianca, haker cinesi pronti alla guerra informatica, la minaccia viene dal web...tutti titoli che, molto probabilmente, al titolare di un’azienda del centro storico di Chioggia fino al giorno prima rappresentavano fatti di cronaca distanti invece nel ritornanare nel suo ufficio, martedì sera, si è reso conto che, al contrario, possono essere situazioni molto ma molto vicine.
Infatti l’artigiano si è accorto che dal suo computer, normalmente lasciato acceso anche di notte, qualcuno stava navigando all’interno di amazon, il noto sito specializzato in vendite on line, e stava compiendo delle operazioni su internet, sicuramente non oneste, attraverso la sua rete.
Pur sbalordito da quello che stava accadendo sotto i suoi occhi il quarantenne non ha perso la calma ha fotografato con il suo palmare diverse videate dello schermo e ha, ovviamente, spento la connessione ad internet.
La mattina dopo si è recato alla polizia di stato per segnalare l’evento e dopo alcune verifiche ha constato che qualcuno era riuscito a violare la sua rete aziendale molto probabilmente riuscendo a “ craccare “ la rete wifi. “ Per fortuna me ne sono accorto, penso che se si tratta di una truffa, mi sarebbe stato molto difficile dimostrare di non farne parte visto che questi sconosciuti operavano dall’esterno e navigavano con il mio numero di ip “
Al momento, analizzando i risultati della navigazione tramite la cronologia, sembra certo che gli “ anonymous “ non siano riusciti a concludere nulla di che è preoccupante però che per la città ci sia qualcuno usi queste competenze sicuramente per scopi poco puliti.
E’ estramente importante - consiglia un esperto di informatica - di dotarsi di protezioni adeguate tra le quali di utilizzare non solo la password tradizionale ma anche il “ secondo passaggio” che consiste in una seconda autentificazione tramite sms. Per entrare nell’account gli haker dovrebbero rubare anche il nostro telefonino.
martedì 17 febbraio 2015
VIDEO: CONTINUANO I LAVORI SUL LUNGO MARE - SI RIUSCIRA' PRIMA DI PASQUA??
Stanno continuando i lavori per la posa del mega tubo sul lungo mare, le categorie turistiche premono, giustamente, affinché i lavori vengano terminati prima di Pasqua.
Ricordiamo che si tratta di un’opera che complessivamente costerà 22 milioni di euro e servirà per salvaguardare il territorio da improvvise cadute meteoriche che ciclicamente allagano il centro storico di Sottomarina e il lungo mare.
Si tatta di un accordo di programma tra regione Veneto, comune di Chioggia, Veritas e consorzio di Bonifica, il comune di Chioggia è uno dei pochi comuni del Veneto ad essere già ad una fase esecutiva di un progetto per l’invarianza idraulica da molte altre parti , anche molto vicine al nostro territorio, si è ancora alla fase progettuale.
“ La speranza è quella di finire il prima possibile - riferisce l’assessore ai lavori pubblici Riccardo Rossi - si spera anche prima di Pasqua, in ogni caso il cantiere verrà chiusa prima della stagione balneare e si ricomincerà dopo settembre
“
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venerdì 13 febbraio 2015
OPERATRICE SCOLASTICA ALLONTANATA PER AVER FOTOGRAFATO I BAMBINI DELLE ELEMENTARI
la scuola intitolata ad Aldo e Dino Ballarin di Valli di Chioggia
Più genitori della scuola primaria di valli Aldo e Dino Ballarin si sono rivolti ai carabinieri segnalando che un’addetta temporanea alle pulizie dei bagni della scuola aveva fotografato i loro bambini durante l’orario scolastico.
I fatti risalgono a lunedì scorso quando alcuni bambini hanno riferito ai genitori che una delle operatrici scolastiche, una signora di origine thailandese, che stava operando nella scuola per svolgere dei servizi socialmente utili li aveva fotografati.
“ Ci ha detto che le foto sarebbero state trasmesse in tv - riferisce uno dei genitori, arrabbiato e preoccupato per il fatto “ Non abbiamo nulla contro gli stranieri, sia ben chiaro, ma aver fotografato i bambini è un fatto gravissimo che non può essere sminuito “.
“ Non c’è nessuna volontà di nascondere quanto è accaduto - riferisce la professoressa Chiozzotto, insegnante fiduciaria del plesso di Valli - i genitori allarmati si sono rivolti ai carabinieri ai quali mercoledì abbiamo ampiamente riferito, in tre ore di colloqui, tutta la vicenda “
In seguito alla segnalazione dei genitori l’istituto ha accertato che le foto erano state scattate “ mentre i bambini si lavavano le mani prima del pranzo dalla signora che è sposata con un chioggiotto e madre di due bambini.
“ La signora si è difesa - continua la professoressa Chiozzotto - dicendo che voleva conservare un’immagine a ricordo della bella esperienza, come siamo venuti a sapere della cosa le abbiamo fatto cancellare le immagini e per motivi di quieto vivere abbiamo preferito interrompere il rapporto di collaborazione “.
Esiste da tempo una procedura di sicurezza che prevede per ogni nuovo rapporto una verifica del casellario giudiziario in modo da impedire a chi ha avuto precedenti di un certo tipo di potere lavora con i bambini, è probabile che si sia trattato di una leggerezza fatta in buonafede.
immagine presa da internet
giovedì 12 febbraio 2015
VIDEO: ANCHE A CHIOGGIA LO SCIOPERO DELLA POLIZIA MUNICIPALE
Anche la polizia municipale di Chioggia ha aderito allo sciopero nazionale indetto dai caschi Bianchi di tutta Italia.
Le motivazioni dello sciopero sono tante: per sintesi e per far meglio capire alle gente le motivazioni della protesta cerchiamo di spiegare quelle più eclatanti.
Gli agenti di polizia municipale nel corso degli anni, con la riduzione delle altre forze dell’ordine, hanno via via assunto sempre più compiti di polizia e meno di vigili urbani, non si occupano più solo di dare le multe alle auto in divieto di sosta ma svolgono compiti di attività giudiziaria: fermano gli abusivi, partecipano alle operazioni di polizia per i ladri nelle abitazioni o nei supermercati però all’aumento delle responsabilità non c’è un equivalente aumento delle garanzie.
Se un carabiniere o un agente della polizia di stato rimane ferito in un incidente, viene colpito da un malvivente ha , giustamente, una serie di tutele: l’equo indenizzo, un adeguato trattamento infortunistico se invece l’infortunio grave , magari svolgendo un servizio di viabilità in romea dovesse capitare ad un vigile...rischia di perdere il lavoro.
Praticamente tutti gli agenti di Chioggia, uomini e donne comprese, nella repressione del commercio abusivo hanno avuto spiacevoli aggressioni: pugni a tradimento, MORSI...anche gravi...alcuni hanno avuto anche difficoltà a vedersi riconosciuto l’infortunio.
Per questi motivi, ed altri, anche gli agenti di Chioggia oggi hanno scioperato ( più del 40% di partecipazione) avendo però l’attenzione di garantire il servizio alla cittadinanza mantenendo i piantoni alla Loggia dei Bandi ( la sede della polizia municipale) e garantendo il servizio per gli incidenti stradali ( durante la mattinata c’è stato un incidente a borgo e sono stati i nostri vigili ad effetture rilievi ed assistenza).
Anche se lo sciopero è nazionale, non ha nulla a che vedere con la nota vicenda di Roma con la significativa l'assenza per malattia di quasi l'85% della polizia locale di Roma, la notte del 31 dicembre. Un dato inspiegabile dal punto di vista medico e scientifico.
Ma la nostra polizia municipale non ha nulla a che fare con certe situazioni, ci sono state situazioni di agenti che hanno continuato a prestare servizio, magari con incarichi meno pesanti, pur avendo avuto interventi ospedalieri anche rilevanti.
Purtroppo però noi tutti quando pensiamo ai vigili pensiamo quasi sempre a lamentarci perché fanno troppe multe oppure che ne fanno troppo poche.
agenti di polizia municipale in alta uniforme con il gonfalone comunale
mercoledì 11 febbraio 2015
LADRI ROMENI " SFORTUNATI " ARRESTATI DAL COMANDANTE DEI CARABINIERI IN BORGHESE
il supermercato LIDL di Sottomarina
Arrestati dai carabinieri di Chioggia tre giovani, tra i 21 e 25 anni, tutti di origine romena e domiciliati a Roma colti in flagranza di reato con un bagagliaio pieno di generi alimentari rubati da diversi supermercati del clodiense.
Per loro sfortuna uno dei supermercati oggetto delle loro “ attenzioni “, il LIDL di Sottomarina, era lo stesso dove stava facendo la spesa ( in abiti borghesi ) il comandante della stazione dei carabinieri di Sottomarina, il luogotenente Sergio Basso, che anche se molto probabilmente era con la famiglia a fare le spese ha iniziato a tenere d’occhio un gruppo di quattro giovani seguendo così le loro “ evoluzioni “ per uscire dal supermercato con le borse della spesa senza però passare per la cassa.
Il comandante, che evidentemente non è mai “ fuori servizio” li ha inseguiti con la propria auto dando le indicazioni alla pattuglia della radiomobile che li ha potuti fermare a colpo sicuro.
Dal controllo è risultato che i quattro taccheggiatori avevano razziato anche all’eurospin e alla Pam, nel bagagliaio sono stati rinvenuti generi alimentari e cosmetici dai quali erano già state tolte le etichette con i relativi codici a barre allo scopo di impedirne la tracciabilità.
I malviventi sono stati arrestati per la flagranza di reato, erano già noti alle forze dell’ordine e dopo il processo per direttissima che si è svolto il giorno dopo, Tre sono stati condannati alla pena di anni 2 e mesi 2 di reclusione con custodia in carcere mentre un quarto con pena minore di anni 1 e mesi 2 veniva rimesso in libertà.
La tecnica dei “ taccheggiatori seriali “ viene utilizzata da cittadini Romeni organizzati a colpire in gruppo specializzati a asportare generi alimentari occultandoli sotto i vesti. La merce viene poi smistata a prezzi abbattuti del 50%.
Qualche sera fa c’è stato un altro arresto da parte dei carabinieri, presso il supermercato BILLA hanno arrestato un altro romeno di 18 anni anche lui colto in flagranza di reato.
Forse è il caso per i “ taccheggiatori seriali “ di cambiare città??
il comandante di stazione, il luogotenente Sergio Basso
lunedì 9 febbraio 2015
RACCOLTI 20.000 EURO PER GIADA GRAZIE ALLA GENEROSITA' DEI CHIOGGIOTTI E DEGLI ITALIANI
Veramente grande è stata la solidarietà in risposta alla richiesta di aiuto dei genitori della piccola Giada che è arrivata dalla città di Chioggia ma anche da molte altre parti del Veneto.
L’appello era stato lanciato per primo dal gazzettino ma poi il tam tam si è moltiplicato grazie anche ad altri mezzi di informazione come il tg 3 regionale, su internet e grazie a tante mamme che si sono mobilitate in tante iniziative, tanti rivoli che sono poi arrivati alla famiglia.
“ Non so come ringraziare tutti, i nostri concittadini ma anche tantissima gente da tutta italia - riferisce Michela Perini, la mamma di Giada - vorrei precisare che abbiamo deciso di rivolgerci alla stampa non con l’obiettivo di impietosire la gente ma quello di stimolare l’amministrazione sanitaria , non avremmo mai pensato di una risposta così forte, così bella, così coinvolgente, anche oggi il direttore della filiale unicredit dove ci hanno aperto il conto corrente senza spese ci ha comunicato che anche loro tramite la Onlus Unicredit di Treviso contribuiranno con mille euro.”
Ricordiamo che Michela e Fabrizio, genitori di Giada, non hanno mai pubblicizzato la loro vicenda, Michela ha sempre lavorato ma da quando è nata Giada, nove anni fa, la bambina aveva bisogno di un’assistenza continua da impedirle di poter svolgere qualsiasi lavoro.
“ Pensiamo che sia giusto che la gente sappia quanto abbiamo ricevuto per una questione di trasparenza, a oggi sono arrivati circa 20.000 euro, siamo felici di far sapere a tutti della generosità e del buon cuore dei Chioggiotti e degli Italiani.
sabato 7 febbraio 2015
LA BORA FA INCAGLIARE LE NAVI DELLA ALLIBO ADRIATICA
Chioggia 07/01/2015
Il forte vento di bora di giovedì e di venerdì non ha risparmiato neppure le grandi navi della società Allibo Adriatica, a causa delle fortissime raffiche di vento ( superavano i 100 all’ora ) nella notte di giovedì si sono rotti gli ormeggi della ROMANO P e della LEOPARDO che dal consueto ormeggio nei pressi del canale della Perognola spinte dal vento si sono incagliate nei bassi fondali a ovest del canal Lombardo Esterno.
Purtoppo però la bora non si è “ accontentata “ e nonostante le cime di ormeggio fossero di grandi dimensioni quasi subito si sono staccate tre delle grandi chiatte utilizzate per l’allibaggio delle sementi andando a finire addosso al ponte delle Trezze del ponte trans-lagunare. Nella zona ben due casoni adibiti alla coltivazione delle cozze sono andati distrutti, uno dei casoni era attrezzato con macchinari e gruppo elettrogeno e avrebbe dovuto iniziare tra qualche mese la stagione delle cozze.
Ma non era ancora finita, venerdì pomeriggio una alla volta si staccavano altre quattro chiatte e tutte andavano a finire insieme alle altre al ponte delle Trezze.
Le operazioni di recupero sono iniziate nelle prime ore di sabato pomeriggio con un primo tentativo infruttuoso di disincaglio della Romano P e della Leopardo ( sono unite) , il secondo tentativo è programmato per le 21 di questa sera con l’alta marea.
Non sarà facile il recupero delle chiatte in quanto oltre al fatto che si tratta di “ mostri “ di 70 metri per 10 che da scariche pescano meno di un metro e si sono incagliate in un basso fondale ad aggravare il quadro è il fatto che si sono arenate quando la laguna era colma di un’acqua alta eccezionale.
Nel frattempo il personale della ditta è riuscito a mettere in sicurezza tutte le chiatte e allo stato attuale solo una è appoggiata al ponte sul trans lagunare tramite parabordi adeguati.
ULTERIORI AGGIORNAMENTI IN SEGUITO
le chiatte tutte addossate al ponte delle trezze sul trans lagunare
la posizione della Romano P nel suo ormeggio prima della tempesta di bora del 5 febbraio 2015
8/02/2015 Questa notte la ROMANO P e la LEOPARDO sono state disincagliate dai rimorchiatori IVONNE e PARDUS ora sono nei loro ormeggi nei pressi del canale della Perognola
venerdì 6 febbraio 2015
IL SINDACO CHIEDE LO STATO DI CALAMITA' NATURALE - CONTINUA L'ALLERTA
Spiaggia erosa dalle mareggiate, centri storici sott’acqua e allagamenti a Punta Gorzone. Il vento e l’acqua alta eccezionale mettono in ginocchio Chioggia e il sindaco Casson chiede lo stato di crisi.
L’onda di marea eccezionale, spinta dalla forza del vento, è arrivata a toccare la punta massima di +1,45 - 1,50 nella notte tra il 5 ed il 6 Febbraio 2015 ed ha invaso completamente i centri storici di Chioggia e della zona vecchia di Sottomarina. Nella mattina del 6 Febbraio si sta verificando un ulteriore episodio di alta marea che sta interessando nuovamente l’insula di Chioggia. La fortissima mareggiata inoltre ha eroso l’intero arenile di Sottomarina ed Isola Verde. Precipitazioni intense ed abbondanti e venti molto forti hanno interessato tutto il territorio comunale, mentre ci sono esondazioni di canali in zone rurali e nelle frazioni esterne.
Il sindaco ha quindi inviato alla Regione la richiesta che per l’evento meteorologico delle giornate del 05 e 06 Febbraio 2015 venga dichiarato lo stato di crisi per calamità naturale per l’intero territorio del Comune di Chioggia.
“Sono ore drammatiche per la città. Da 24 ore la Protezione civile di Chioggia sta lavorando, affiancando le autorità preposte, per allertare la popolazione e per fronteggiare le molteplici emergenze. Il telefono squilla di continuo - spiega il sindaco Giuseppe Casson – I punti critici del nostro territorio, il litorale e Punta Gorzone, necessitano di soluzioni urgenti e definitive. Per il nostro litorale è necessaria un’azione risolutiva per difendere la costa dalle mareggiate improvvise, mentre nell’immediato sono necessari interventi di ripascimento per ripristinare la spiaggia. Il turismo è uno dei principali motori della nostra economia e i nostri operatori devono essere nelle condizioni di poter svolgere la loro attività in tranquillità per la prossima stagione balneare. Anche le case di Punta Gorzone, una zona fragilissima del nostro territorio, sono state allagate dalla piena dei fiumi. I nostri ripetuti appelli alla Regione per trovare una risoluzione sono caduti nel vuoto. Esiste un progetto che deve essere finanziato per la messa in sicurezza dell’area. E’ tempo di agire”.
Completamente allagati risultano anche i locali interni della scuola Marchetti di Chioggia dell’Istituto comprensivo Chioggia 1 per lo scoppio di un tubo, conseguente alla rottura di una finestra per le forte raffiche di vento. La scuola rimane inagibile oggi e domani, 7 Febbraio, per permettere gli interventi di sistemazione e la messa in sicurezza della struttura. Qualche disagio si è registrato anche alla scuola Padoan di Sottomarina. Il servizio mensa è infatti stato sospeso oggi a causa dell’acqua alta che ha invaso il refettorio.
A Punta Gorzone i volontari della Protezione civile hanno supportato la popolazione, mettendo a disposizione sacchi di sabbia per fronteggiare l’esondazione dei fiumi Brenta e Bacchiglione.
Sempre a causa delle forti raffiche si sono registrati interventi per la sistemazione degli alberi, dei segnali stradali, delle recinzioni dei cantieri e lamiere e dei cassonetti dell’immondizia. Al limite dell’esondazione anche il canale Novissimo nella frazione di Valli che ha rischiato di tracimare dagli argini sulla Statale Romea. L’allarme per il momento sembra rientrato.
L’allerta rimane alta anche per questa notte. Molto dipenderà dall’attenuazione o meno del fenomeno ventoso che sta interessando la città. Il centro maree prevede infatti un picco di marea di +110 alle ore 12.30 per Venezia , mentre per Chioggia al momento è previsto un livello di marea superiore di +20 – 25 cm, in base alle raffiche di vento.
BORA, ACQUA ALTA, INCIDENTI E' UN VERO DISASTRO ....
il corso del popolo, foto di emanuele brollo bar corsino
Vento, pioggia, acqua alta e ovviamente incidenti: tanti. Una notte e una mattinata di passione per tutto il territorio comunale. Alle 22 di giovedì sera l’acqua ha iniziato ad allagare il corso del popolo dalla parte di vigo, è arrivata a 1,51 ma all’interno del corso per effetto del vento è arrivata anche a 1,60.
Il centro storico di Chioggia è rimasto allagato fino alle 7 del mattino, quando finalmente le pompe e le paratoie del baby mose sono riusciute a liberare il corso dalle acque.
Il vento di bora fortissimo, oltre ad essere la causa prinicpale dell’acqua alta eccezionale ha causato tantissimi danni, il più evidente e più importante forse, il tir capottatosi sul trans lagunare all’altezza del km 90 circa che ha costretto la circolazione a senso unico alternato.
Sempre sul trans-lagunare si sono incastrate delle chiatte che potrebbero diventare un problema ancora maggiore in quanto tra marea e vento la massa delle loro grandi dimensioni potrebbero causare seri danni al ponte. L’anas è subito intervenuta ma la forza del vento impedisce di poter operare in sicurezza.
Anche molti piani bassi di sottomarina vecchia sono stati allagati, alcune auto che non erano state spostate dai proprietari ( malgrado le previsioni metereologiche fossero state ampiamente annunciate ) sono finite sotto acqua.
via vecchia romea
La strada per Ca’Lino ( isola verde ) quelle che in parte costeggia il Brenta ( entrando dove ristorante al ranch) è stata bloccata alle 9 del mattino i pali e i cavi della corrente elettrica sono caduti e sono intervenuti i vigili del fuoco.
La situazione dovrebbe leggermente migliorare nel pomeriggio, ma il condizionale è d’obbligo.
ULTERIORI AGGIORNAMENTI IN SEGUITO
quello che rimane del capanno da pesca del bacucco - isola verde
DARSENA DA MEO FOCE DELL'ADIGE
Notte di passione anche per i residenti di isola verde, in particolare alla foce dell’Adige ci segnalano : “ siamo sotto acqua peggio di chioggia e l'acqua non vuole fermarsi e tutta la notte che siamo svegli e bagnati “
giovedì 5 febbraio 2015
QUARTO RAID VANDALICO ALLA COLONIA MATERNA PADOAN - L'ASSESSORE RISPONDE
“ Quarto ingresso di vandali o ladri alla materna Padoan, dobbiamo aspettare che entrino quando ci sono i bambini prima che il comune faccia qualche cosa? “ E’ il critico commento di uno dei genitori che questa mattina hanno avuto la sgradevole sorpresa di trovare la scuola con la porta scassinata.
“ Capisco che l’amministrazione comunale abbia tanti problemi, capisco la difficoltà di installare allarmi e serramenti adeguati ma faccio presente che è la quarta volta che succede nel giro di pochi mesi , l’altra volta si sono rubati le mancette dei bambini e una fotocamera, questa mattina grazie a queste persone erano aperti tutti i balconi, con il tempo che c’è possiamo solo immaginare in che condizioni era la scuola “.
“ Il problema dei raid vandalici e dei furti - ci risponde il dirigente De Perini nella duplice veste di dirigente scolastico e di neo assessore con delega alla scuola e all’edilizia scolastica - viene segnalato continuamente alle forze dell’ordine, sono maggiori l’entità dei danni che il valore delle cose rubate. Rispondendo da assessore posso dire che sono allo studio misure più importanti per la sicurezza ma non solo per la colonia Padoan di Sottomarina ma anche per gli altri istituti del territorio.”
“ Oltre ai problemi legati alla sicurezza riceviamo da molti genitori tante segnalazioni per problematica legata alle piccole manutenzioni: tapparelle che non funzionano, maniglie, sciacconi e varie - presegue il Dott De Perini - a questo scopo abbiamo programmato un incontro per il giorno 10 febbraio con tutti i dirigenti scolastici per azzerare la situazione precedente ed individuare le priorità dove intervenire “.
Sempre relativamente alla colonia Padoan di Sottomarina alcuni genitori si erano lamentati anche per una giostrina per bambini che non era mai stata montata.
“ Ringrazio l’associazione GESTI per il dono con il quale dimostra attenzione alla scuola, purtroppo c’era un problema tecnico per gli attacchi, problema che è stato risolto, sst ha l’incarico di montarla come inizierà la bella stagione, ci dispiacerebbe che si rovinasse per il maltempo “ Ha concluso l’assessore.
il dottor Luigi De Perini dirigente del secondo circolo e neo assessore alla scuola
martedì 3 febbraio 2015
PIROMANE COLTO SUL FATTO SI ROMPE UN BRACCIO E SI LESIONA UN TESTICOLO NELLA FUGA
La CLODIA FER DI VAL DA RIO
Un balordo di Chioggia, una nota conoscenza delle forze dell’ordine, è stato colto in flagrante pochi minuti dopo aver incendiato un mezzo della ditta Clodia Fer martedì mattina poco prima dell’alba.
La ditta Clodia Fer situate in val da rio, confinante con il grande svincolo di via Maestri del Lavoro, aveva già subito due attentati incendiari a gennaio ed a agosto dell’anno scorso, era stato distrutto un container e danneggiata una gru per la movimentazione del ferro.
Evidentemente, qualcuno, pensava che i danni arrecati con i due danneggiamenti non fossero sufficienti e questa mattina era in programma il terzo attentato.
Questa volta però le cose sono andate storte, dipendenti e titolari della ditta da tempo sorvegliavano la proprietà dormendo a turno nel cantiere.
Quando il 42 enne ha appiccicato il fuoco con un liquido infiammabile i guardiani si sono svegliati e in due si sono precipitati all’esterno, uno con l’estintore in mano e si è diretto subito per spegnere le fiamme l’altro ha rincorso il piromane che è nel fuggire deve essere caduto più volte tanto da procurarsi una frattura ad un braccio e una lesione ad un testicolo.
Da alcune voci, non confermate, sembra che l’uomo si sia pentito del suo gesto e abbia confessato di “ non c’entrare “ e che “ lo avevano mandato “ sembra anche che abbia riferito il nome del “ mandante” e che sarebbe una persona ben nota ai titolari dell’azienda.
I carabinieri, intervenuti poco dopo, hanno fatto intervenire il pronto soccorso che ha riscontrato per lo “ sfortunato “ incendiario traumi probabilmente inferiori ai 40 giorni e che però non gli hanno evitato di essere denunciato e tradotto in carcere, mercoledì il giudice deciderà per l’eventuale convalida dell’arresto.
Il camion è stato posto sotto sequestro ora i carabinieri svolgeranno le indagini per capire le responsabilità e se anche gli altri due incendi dolosi erano collegati alle stesse persone.
L’arrestato è un balordo domiciliato presso la casa comunale, denunciato più volte per atti contro il patrimonio, e nulla tenente ma se venissero accertate le reali responsabilità la ditta clodia fer potrebbe rivalersi dei danni subiti in questi ultimi mesi. la gru incendiata nell'attentato di gennaio scorso
FEDERICA BOSCOLO GNOLO - RIFIUTATA LA CAUZIONE : RIMARRA' IN CARCERE FINO ALL'UDIENZA DI APRILE
Federica Boscolo Gnolo
Compare in aula via videolink, respinta richiesta cauzione
(ANSA) - LONDRA, 3 FEB - È apparsa oggi via videolink di
fronte alla Old Bailey, il tribunale penale centrale di Londra,
Federica Boscolo Gnolo, la 31enne di Chioggia accusata di aver
ucciso la figlia di due mesi. È quanto hanno confermato
all'ANSA fonti del tribunale. La donna ha parlato dal carcere
femminile di Holloway nella capitale, dove si trova sotto
custodia dopo il suo arresto. Si è limitata a confermare le sue
generalità. La richiesta di cauzione è stata respinta.
Il giudice Peter Rook ha quindi aggiornato l'udienza al 21
aprile. Il processo dovrebbe iniziare nei primi giorni di
luglio. Secondo i media britannici, gli inquirenti continuano a
cercare la bambina, di nome Farah, nata il 22 novembre dello
scorso anno a Chioggia, in provincia di Venezia. Fra le ipotesi
quella che il corpo sia stato gettato nella spazzatura.
il carcere femminile di Hollowey
domenica 1 febbraio 2015
31 ENNE CHIOGGIOTTA ARRESTATA A LONDRA CON L'ACCUSA DI INFANTICIDIO
La notizia che una chioggiotta era stata arrestata a Londra con l’accusa pesantissima di aver ucciso la figlioletta di due mesi ha immediatamente scosso la tranquillità di domenica mattina sollevando stupore e incredulità sul presunto infanticidio.
“ Una madre che abitava in un hotel a Londra - riferisce il Daily Record - giornale on-line inglese - è stata arrestata giovedì scorso con l’accusa di aver ucciso Farah Boscolo Gnolo, nata il 22 novembre dello scorso anno “
Lo stesso giovedì la madre aveva denunciato la scomparsa nel quartiere di Hammersmith e Fulham a ovest di Londra. Ma gli investigatori inglesi, non è noto per quali elementi, l’hanno ottenuto la custodia cautelare fissando al 3 febbraio l’incontro con i giudici.
“ Si tratta di una bellissima famiglia - riferisce un’amica - molto riservati ma molto uniti, non arriviamo a conclusioni affrettate aspettiamo che le cose si risolvino, sperando in bene “
In effetti tutte le persone che conoscono l’intera famiglia : Federica, che la sorella minore Flavia che lavora al pronto soccorso di chioggia, che papà Fabiano e mamma Rosanna operatrice socio sanitaria al Lido, ne parlano tutti in modo molto positivo, riferiscono di una famiglia normalissima.
Flavia si era laureata in lingue e come molti altri giovani di chioggia, da qualche tempo si era trasferita a Londra per lavoro.
Poi c’è stata la gravidanza ben accettata dalla famiglia che l’aveva anche sostenuta nel migliore dei modi, sembra che al momento del parto la bambina abbia avuto dei problemi ma tutto era stato accettato e, come in tutte le famiglie, l’arrivo di una nuova vita era stata accolta con un gran bene anche se, da come risulta, ufficialmente la bambina è stata riconosciuta solo dalla madre.
Dopo qualche settimana dalla nascita della piccola Farah, Federica Gnolo è ritornata a Londra portandola con sé, evidentemente ha, aveva un lavoro dal quale non poteva mettersi in aspettativa, oppure aveva qualcuno, forse un compagno, che avrebbe potuto aiutarla nell’accudire la piccola fatto sta che giovedì la bambina è scomparsa.
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