sabato 30 luglio 2022

IL RITROVAMENTO DELLA BICI SOTTRATTA DAL SALVAGNO DIMOSTRA CHE TUTTI POSSIAMO FARE LA NOSTRA PARTE

Ieri mattina grazie a una telefonata di un nostro follower, pendolare, che ci avvisava di aver individuato il noto Tiziano Salvagno mentre portava una bici elettrica all’interno del centro Sociale sotto la cisterna a Borgo San Giovanni la bicicletta è stata riconsegnata alla proprietaria.

Infatti, dopo aver ricevuto la segnalazione è stato chiamato il 112 e si è dato il via alla pubblicazione di ciò che stava accadendo.

tra i commenti al post i ringraziamenti della proprietaria che aveva riconosciuto la sua bici come quella sottratta.

Quella di ieri è stata la dimostrazione che cittadini attenti, senza correre alcun rischio, possono contribuire con le forze dell’ordine perchè reati di piccolo conto questo vadano risolti in breve.

Noi di Chioggia Azzurra invitiamo tutti a utilizzare il proprio cellulare quando si notano situazioni strane o sospette e a contattare le forze dell’ordine senza esitare, logicamente senza azzardare troppo e correre rischi inutili.





LETTERA APERTA DI UN INFERMIERE DEL PRONTO SOCCORSO DI CHIOGGIA

Gli infermieri non hanno bisogno di sentirsi dire grazie per una professione che hanno scelto e che amano. Il loro unico obiettivo è prendersi cura della salute del paziente con scienza e coscienza. Per molti di noi la pandemia è stata un’occasione di crescita perché improvvisamente ci siamo ritrovati ad affrontare una battaglia dove il nemico sembrava invincibile e vi ricordo che in prima linea c'eravamo noi. In prima istanza siamo riusciti a gestire la paura iniziale riuscendo a metterla da parte per dare spazio alla forza che serviva per annientare il nemico che giorno dopo giorno faceva sempre più vittime tra cui anche nostri colleghi. Per fortuna abbiamo superato quel brutto periodo che mai dimenticheremo. Adesso però voglio continuare a lavorare in modo sereno e questo significa che comprendo gli sfoghi contro il personale sanitario che possono essere comprensibili o incomprensibili, legittimi o illegittimi, ma le intimidazioni contro di noi superano ogni limite. Non si può pensare di essere minacciati di morte se capitano eventi a cui anche noi non riusciamo a darci una spiegazione o altre intimidazioni che preferisco non descrivere. Con coraggio, dedizione e senso di responsabilità ci preoccupiamo di dare assistenza alle persone che stanno male anche in condizioni non sempre facili. Un infermiere

ANAS, MOBILITÀ ESTIVA PREVISTO TRAFFICO MOLTO INTENSO NEL WEEKEND

Parte l’ultimo fine settimana di luglio e già da ieri pomeriggio lungo la rete ANAS il traffico è molto intenso, segnalato bollino rosso anche per oggi , sabato 30 luglio e per domani, domenica 31.

La giornata di domenica prevede anche il traffico del rientro.

Sia oggi che domani è fatto divieto di transito per i mezzi pesanti. Nell’area che tocca il Veneto è previsto traffico intenso sulla Strada Statale 16 Adriatica che costeggia la costa Adriatica, appunto e sulla Strada Statale 309 Romea, oltre che sulla Strada Statale 51 Alemagna.

Circa 500 cantieri sono stati rimossi fino al 4 settembre per offrire un viaggio più confortevole all’utenza. Alcuni però sono inamovibili e l’elenco è consultabile sul sito stradeanas.it.

Le strade saranno supervisionate da addetti alla sorveglianza, dal pronto intervento e dall’ assistenza.





ATTENTO A QUELLO CHE FAI risposta: vai a c...

Questa mattina abbiamo effettuato alcune riprese su una certa situazione in canal Lombardo interno, ne daremo notizia più tardi, un individuo si è avvicinato con questa premessa:

”Attento a quello che fai..” purtroppo con questo tipo di approccio di default abbiamo una sola risposta.

Qualcuno si deve cacciare nella testa che non ci faremo MAI intimorire da nessuno, non abbiamo la pretesa di essere simpatici a tutti, NON vogliamo essere amici di tutti saremo sempre disponibili a interloquire con chiunque MAI però con chi minaccia o persevera con atteggiamenti “antipatici”.





CLIMA IN TILT NEI BUS DI ARRIVA, MA È UN PROBLEMA NAZIONALE

Questi giorni di caldo estremo hanno messo a dura prova tutti i trasporti nazionali, le alte temperature hanno spesso mandato in tilt gli impianti di raffrescamento sia degli autobus di linea che dei treni.

Anche i moderni mezzi di ARRIVA VENETO, la società che notoriamente gestisce la linea 80 non fanno eccezione, soprattutto quando i mezzi partono dopo essere rimasti esposti al sole per ore, prima che il clima riporti le temperature a un livello accettabile i pendolari sono ormai arrivati a destinazione.
La situazione è la stessa in tutta Italia, basta fare una ricerca su internet per leggere le stesse proteste che si tratti di Genova piuttosto di Forlì piuttosto che di Lecce.
Inoltre, diciamola tutta, approfondendo la ricerca ci si accorge che ormai sono anni che si verifica la stessa problematica.
Ormai il clima è cambiato, purtroppo in peggio, e la situazione non migliorerà di certo nei prossimi anni.
Poche possono essere le soluzioni: dotare i depositi delle corriere di coperture dal sole e/o aumentare le possibilità di smart working.

È notizia di ieri che la nuova politica aziendale di Twitter mira ad aumentare le ore dei dipendenti in smart working.





LINEA 80 E 85 - MONTANARIELLO: CHE SI RIPRISTINO LE CORSE SOPPRESSE

Molto si parla in questi ultimi giorni del disagio che sta vivendo l’utenza che usufruisce delle linee extraurbane, in particolar modo le linee 80 e 85 di Arriva Veneto che conducono i pendolari a Venezia .

Il disagio che vive l’utenza è quotidiano, aumentato dall’obbligatorietà dell’uso della mascherina FFP2 in un ambiente torrido quale è l’abitacolo prima che il condizionatore faccia effetto.

Dopo che le lamentele sono apparse sulla stampa il consigliere regionale, vicepresidente alla commissione trasporti, Montanariello, ha preso le parti dell’utenza chiedendo all’amministratore delegato di Arriva Veneto che siano ripristinate alcune corse soppresse per il periodo estivo in quanto ritenute per gli studenti.
Queste, nonostante siano ritenute dedicate a una fascia di popolazione ben definita ora a riposo, vengono invece utilizzate. Il consigliere chiede che le corse soppresse siano quindi ripristinate, o che si raddoppiano i mezzi operativi e che l’aria condizionata sia funzionante.
Gli autisti, il volto dell’azienda nell’affrontare il pubblico in primis, non hanno colpa , anzi, si trovano a fare ore di viaggio insultati da un’utenza esasperata.

L’obbligo della mascherina e il caldo sono un mix esplosivo che può portare l’utenza al litigio, il servizio si paga, lamenta un utente e la mancanza dell’aria condizionata è un elemento importante.

Chi si trova nelle alte sfere, conclude, dovrebbe cercare che l’utenza sia trasportata in modo dignitoso, come dovrebbe essere messo in condizione dignitosa di lavoro lo stesso autista.





venerdì 29 luglio 2022

AMICO GIARDINIERE CHIEDE LA PIANTUMAZIONE DI ALBERI CON CHIOMA GIA' FORMATA PER AVERE BENEFICI

L’associazione ambientalista Amico Giardiniere ha presentato al sindaco Mauro Armelao, all’assessore per l'ambiente Massimiliano Tiozzo Caenazzo e al dirigente del settore ambiente Ing. Napetti una nota in cui si chiede che nel territorio siano piantati un numero congruo di alberi con una chioma già formata.

L’associazione sa che da quando si è stabilita questa Amministrazione di alberi ne sono stati piantati veramente molti ma sono ancora troppo piccoli per essere veramente utili sia nella loro funzione di raffrescamento che nell’ombreggiatura delle aree in cui andrebbero ad affacciarsi e sia per l’assorbimento della CO2.

L’associazione ritiene questi nuovi alberi un investimento per il futuro ma è importante anche il presente. Negli anni passati molti alberi sono stati tolti o perchè malati o perchè sradicati a causa del maltempo o perchè pericolosi, ma difficilmente sono stati sostituiti.

L’associazione si fa quindi portavoce di coloro che chiedono la piantumazione di nuovi alberi che siano già in grado di apportare beneficio.
Come postilla alla nota l’Amico Giardiniere chiede che sia applicata la legge che impone un albero piantato per ogni nuovo iscritto all’anagrafe, legge che era già stata appoggiata allorchè ripresentata insieme a un pacchetto di norme per il verde presentato dal consigliere Griguolo.






giovedì 28 luglio 2022

BAGNINO MINORENNE ATTACCATO DAGLI IRREGOLARI CHE PESCAVANO CON LE RETI

Nei giorni scorsi si è verificato un episodio inusuale che ha dato però la dimostrazione che qua i commercianti abusivi e irregolari fanno quello che vogliono e si sentono al di sopra della legge.

Non soddisfatti di posizionare le proprie bancarelle in modo tale che chi transita è costretto a deviare il suo percorso dalla battigia si sono messi a pescare lanciando una di quelle reti che si aprono in aria. L’addetto al salvamento li ha avvertiti che non è possibile mettersi a pescare così sulla spiaggia ma gli irregolari hanno continuato costringendo l’addetto a chiamare le forze dell’ordine.

È giunta quindi la Capitaneria di Porto e la Polizia a bordo delle moto d’acqua facendo desistere i pescatori irregolari dal continuare a procacciarsi così il cibo.. È sorprendente che ci sia chi prende le difese di chi pretende di agire in barba alle leggi a cui tutto il resto della popolazione deve sottostare.

Ed è ancora più sorprendente che, per mettere alla gogna le forze dell’ordine che cercano di far rispettare le leggi italiane si faccia carico qualche figura politica che siede tra gli scanni del municipio.





DOLFIN LA POLIZIA LOCALE VA SOSTENUTA NON MESSA ALLA GOGNA

cinismo: sostantivo maschile 1. La dottrina e la setta dei filosofi cinici. 2.

Atteggiamento di ostentata indifferenza e disprezzo nei confronti di valori morali e sociali.

Non ha fine il cinismo di certi soggetti che pur di essere riesumati non si fanno il minimo scrupolo, dopo le baggianate di Roberto Rossi e della Mariarosa Boscolo, consiglieri comunali eletti grazie alla vergognosa campagna di terrore sul (ex) deposito GPL, dopo le BALLE sull’istituto di riposo da realizzare all’ex colonia Turati ora sede di sbandati e venditori irregolari ieri é stata presa di mira la polizia locale.
Meno male che il consigliere regionale Marco Dolfin non si lascia intortare da questi soggetti che invece di ringraziare la polizia locale che opera in condizioni di un spaventoso sotto organico devono anche subire il dileggio di certi incompetenti.




mercoledì 27 luglio 2022

SICCITÀ - A CA LINO SI SPARA FANGO PER SALVARE IL SALVABILE

Contadini e ortolani del territorio clodiense sono alla disfatta, rassegnati.

Anche per ierii era stata prevista pioggia in tutto il territorio Veneto, per la precisione in tutti i bacini idrografici, con evidenza di una situazione di allerta ma nel territorio chioggiotto non si è vista cadere una goccia.

Il maltempo si è sfogato in altre zone dando in alcuni casi la botta finale al settore agricolo, distruggendo coltivazioni a un passo dall’essere raccolte.

L’unica alternativa, tolti i progetti fantasmagorici, anche respinti dal genio civile consisteva nella concessione che poteva essere fatta dai consorzi più a monte a favore di quelli più a valle in modo che il fiume arrivasse con maggior portata in tal modo sarebbe stato più agevole irrigare anche i campi più distanti dall’alveo.

In questo contesto le piogge che vanno a cadere nel Trentino permetterebbero che una maggior quantitativo d’acqua venisse liberato per far fronte alle esigenze dei territori lungo il corso.

Ora a Ca’Lino i fossi sono arsi, completamente a secco. Le aziende che hanno un numero minore di ettari riescono a ovviare parzialmente scavando canali.

I grandi possedimenti non possono provare a risolvere in questo modo, troppo ampia dovrebbe essere la rete di canali scavata per avere un motivo d’essere ma questa soluzione potrebbe provocare criticità sullo stesso terreno che non sarebbe più stabile.

Un tentativo, per non lasciare nulla di intentato, è bagnare i campi col fango, raschiando quasi il fondo del barile.
Chi aveva previsto di piantare o seminare in questo periodo ha rinunciato, le colture hanno bisogno d’acqua, senza non può crescere nulla e quindi rinunciano a provarci.

Preferiscono aspettare e prepararsi per la prossima primavera pur con la consapevolezza che stare da oggi a gennaio, periodo indicato per gettare le basi per il prossimo raccolto, senza lavorare può essere molto duro. Ci sono aziende esposte per decine e decine di migliaia di euro. Il periodo è molto duro e al momento non si vedono spiragli.






LO SMILZO (FINALMENTE) IN CARCERE DOPO LA DIRETTISSIMA

Questa mattina al tribunale di Venezia si è svolto il processo per direttissima a carico di Andrea Penzo, conosciuto a Chioggia come “lo smilzo”.

In questi ultimi giorni è stato con frequenza agli “onori” delle cronache per vari reati commessi; sembra che un testimone lo abbia anche riconosciuto come autore di uno scippo avvenuto domenica mattina.

Ha violato la sorveglianza speciale, muovendosi indisturbato in giro per la città e turbando l’ordine pubblico con reati predatori. Ora con questa motivazione gli verranno conteggiate tutte le denunce a suo carico, tutti i reati e gli accumuli di pena e sarà costretto ad affrontare le sue responsabilità dal carcere.

Processato per direttissima e portato direttamente dal tribunale al carcere di Santa Maria Maggiore dal motoscafo dei Carabinieri.

Non sappiamo ancora quanto tempo sarà costretto a rimanere in carcere ma ora Chioggia non può che ringraziare il giudice Bertolo, firmatario della pena inflitta.





ANCHE A CHIOGGIA RIAPRE IL CENTRO DIURNO E IL CENTRO DIURNO DOMICILARE A SUPPORTO DELLA FAMIGLIA

Riapre a Chioggia il centro diurno Le muneghette e il centro diurno domiciliare. Il protocollo per la gestione del Covid ha rallentato l’apertura a Chioggia rispetto ai tempi che sono stati necessari per la riapertura del centro diurno di Sottomarina a causa anche degli spazi più angusti, ma l’emergenza Covid non è ancora cessata, ci ricorda il vicedirettore della casa di Riposo, Piergiorgio Penzo

Il servizio torna per far fronte alle necessità delle famiglie a cui serve un supporto per la gestione della quotidianità dell’anziano. Sono 25 i posti a disposizione e 24 quelli per il centro diurno domiciliare.

Si tratta di una nuova opportunità dopo la chiusura per il lockdown del marzo del 2020 e riaprirà a settembre, grazie alla collaborazione con il comune di Chioggia e con la cooperativa Group FVG e con la ULSS.
A quanto anticipa il vicedirettore, si vorrà implementare il servizio anche grazie ad alcune app che dovrebbero contribuire a migliorare la qualità della vita dando ai fruitori un sostegno a distanza, utili anche per far fronte alla mancanza di personale.
L'emergenza Covid, continua, ci ha insegnato che soli non si va da nessuna parte e quindi bisogna fare squadra e collaborare insieme anche all’amministrazione comunale e all’azienda sanitaria oltre che ai soggetti del terzo settore.
Per accedere al servizio ci si deve attivare presso l’assistenza sociale, un tassello fondamentale nel processo che vedrà la famiglia e l’anziano i protagonisti del percorso da attuare.
Il sindaco Mauro Armelao, dopo aver reso noto che altre opportunità si aprendo e vagliando per la gestione della ex colonia Turati, ha voluto dare risalto alle figure degli assistenti sociali in questo contesto.

Uffici ritenuti strategici in quanto in grado di disinnescare bombe sociali quali possono essere le difficoltà che si può ritrovare a vivere una famiglia.

Il loro scopo è dare risposte alle varie emergenze a cui una famiglia si può ritrovare a dover far fronte.
Ora gli uffici stanno vivendo una situazione al limite privi come sono di organico e non in grado quindi di riuscire a dare risposte immediate alle necessità della popolazione più fragile. Gli uffici della sfera sociale si stanno reggendo sulla buona volontà del personale, ha continuato Armelao.

L’amministrazione ha scelto di rinunciare ad assumere forze nella polizia locale per assumere personale per il sociale, proprio per l’importanza strategica data a questo ufficio. Risolvere i problemi nei servizi sociali diventa disinnescare sul nascere altri problemi conseguenti anche nelle attività di polizia.





martedì 26 luglio 2022

INCIDENTE IN BICI ELETTRICA 67ENNE BATTE LA TESTA: INTERVENTO D’URGENZA IN PROGNOSI RISERVATA

Ormai è un bollettino di guerra, dopo il gravissimo incidente di sabato in cui ha perso la vita il giovane Riccardo Ranzato anche nella giornata di domenica non è mancato un altro grave incidente a causa del quale un dipendente Veritas alla soglia della pensione si trova a combattere la sua battaglia più importante in questo momento all’ospedale di Padova.

L’incidente dovrebbe essere avvenuto in via San Marco nei pressi di Campo Cannoni, si sarebbe trattato di una mancata precedenza da parte dell’operaio in bicicletta che si sarebbe immesso senza rispettare lo stop e ci sarebbe stato lo scontro con lo scooter condotta da una donna, nell’incidente l’uomo, che non indossava casco di protezione, è caduto malamente con la testa riportando traumi molto importanti.
Le condizioni dell’uomo sono apparse subito gravissime infatti dopo essere stato stabilizzato dal personale sanitario è stato elitrasportato all’ospedale di Padova dove è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico alla testa.
Purtroppo nell’incidente l’uomo ha subito diverse lesioni cervicali e bisognerà quindi attendere sia il decorso dell’operazione sperando che non ci siano danni gravi né al cervello né al midollo spinale.
C’è una speranza che l’intervento si sia risolto in modo positivo, l’operaio ora è in prognosi riservata. A quanto risulta l’operaio non indossava un casco che gli proteggesse la testa.





ULTIMO SALUTO A RICCARDO RANZATO

Nella notte tra venerdì e sabato Riccardo Ranzato, 32 anni è deceduto nell’incidente stradale all’Isola dell’unione, impattando contro un furgone di trasporto pesce.

Un incidente che ha lasciato un segno in tutta la città non solo tra chi lo conosceva.

Un botto tremendo, lo ha definito il sindaco che lo ha sentito durante le ultime fasi di collaudo del ponte girevole che proprio quella notte si stavano terminando.

Un boato per la risonanza mediatica con cui la notizia si è diffusa rimbalzando tra i cittadini per la violenza dell’impatto che non ha lasciato scampo al ragazzo e sul quale ora si sta indagando per capire le effettive responsabilità.
A Riccardo viene dedicata dalle famiglie Ballarin una veglia di preghiera a cui sono invitati tutti coloro che lo hanno conosciuto e amato.

Un ultimo saluto per chi ha voglia di partecipare. E si svolgerà giovedì 28 luglio dalle ore 21 presso il cortile dell’Oratorio dei Salesiani.
In questa occasione ci sarà una raccolta fondi da devolvere in beneficienza a favore dello stesso Riccardo.





RISCHIA DI ANNEGARE A POCHI METRI DALLA RIVA

Nel pomeriggio di ieri una turista del padovano probabilmente in seguito ad un malore ha rischiato di annegare a pochi metri dalle rive dello stabilimento Astoria.

È stata subito soccorsa dai bagnini e mentre la stavano portando a riva sono intervenuti anche due persone che si sono qualificate come operatori sanitari che hanno gestito gli interventi di rianimazione fino all’arrivo dell’ambulanza del 118.
La donna, una trentenne probabilmente residente nel Padovano è stata poi ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Chioggia.
Sembra che tra le cause che abbiano causato il malore, oltre alle alte temperature che creano difficoltà anche agli individui più forti, ci possa essere stato l’uso di alcuni farmaci.





lunedì 25 luglio 2022

CAPITELLI IN CORTE GRANDA E DEI BERTI - URGENTE IL RESTAURO PER NON PERDERE SIMBOLI DI MARINA VECIA

Nel centro storico di Sottomarina, nella riva Lusenzo, sono storicamente presenti, dal 1926 tre capitelli dedicati alla “Madonna de Marina”:

Il Capitello Berti, il Capitello Corte Granda ed il Capitello Netti, tutelati dalla Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Venezia e Laguna, che ne deve autorizzare l’esecuzione dei lavori di restauro conservativo precisando per ciascun capitello le condizioni di realizzazione degli interventi.

Nel 2015, già era stato restaurato quello dei “Netti”, e ora sarebbe ora di adoperarsi per restaurare e conservare quello di “Corte Granda” e “Dei Berti”. Sia capitello in Carte Granda che il capitello dei Berti a Marina Vecia sono un simbolo religioso ma anche un ricordo per tutti i marinanti nati a Marina Vecia che nei loro pressi vivevano la loro quotidianità.
La Corte Granda era un centro commerciale ante litteram, parliamo fino a una 40ina di anni fa, nell’area si trovavano tutte le attività commerciali e la zona era quindi un luogo di ritrovo e di passaggio.

Ora di ciò che fu è solo un caro ricordo per tutti coloro che qua hanno mosso qui i primi passi. Ora il capitello è il fantasma di se stesso e la corte, Granda in marinante, è diventata un parcheggio.

Di tutti i negozi che c’erano forse un paio sono quelli resistiti al cambiamento. Gli altri sono tutte serrande chiuse.
Ma il capitello, entrambi i capitelli, non possono soccombere allo scorrere del tempo. Per quanto riguarda quello in Corte Granda c’era qualche privato che ne aveva cura ma ora è abbandonato a se stesso.

Al suo interno non ci sono più immagini sacre ma solo spazzatura, vecchi fiori scoloriti dal tempo e intonaco staccato dal muro.
S’era offerto a suo tempo un privato per ristrutturarlo a proprie spese, ma il capitello è sotto tutela e qualsiasi lavoro va visionato e approvato dalla Soprintendenza.
La storia di un popolo viaggia attraverso le sue tradizioni, attraverso ciò che nel tempo ha avuto importanza per la sua formazione.

Simboli che andrebbero tutelati, riqualificati e messi a disposizione della comunità e non lasciati deperire e soccombere alle ingiurie del tempo.
Anche il capitello di Corte Granda e quello dei Berti dovrebbero rientrare tra i desiderata di un popolo e non relegati in un dimenticatoio.





TRE GIOCATRICI DI BEACH VOLLEY DI CHIOGGIA CHIAMATE IN NAZIONALE

Tre atlete dì Chioggia della società Volley Lions Clodia sono state convocate per uno stage con lo staff della nazionale di beach volley al Centro Preparazione Olimpica” di Formia, in vista dell'Europeo U18 e del Mondiale U20.

Si tratta di Giorgia Sambugaro, Ilaria Menon, Lisa Sambin. In bocca al lupo a tutte loro.







domenica 24 luglio 2022

GIOVANE CON MENINGITE IN TERAPIA INTENSIVA: ALTRI 11 SOTTO PROFILASSI ANTIBIOTICA

giovane con meningite in terapia intensiva: in 11 sotto profilassi antibiotica I sanitari dell'Ulss 3 Serenissima hanno messo in atto tutte le necessarie verifiche su un caso di meningite nel distretto di Chioggia, con le conseguenti azioni di ricerca e di monitoraggio dei contatti. Il caso rilevato riguarda una giovane donna non italiana che vive e lavora nel nostro territorio, ricoverata nel reparto di Terapia intensiva dell'ospedale di Chioggia da ieri notte. Mentre verificano con approfondite analisi quale forma di meningite abbia colpito la paziente, i sanitari dell'ospedale hanno sottoposto a profilassi i 3 familiari conviventi. Il Servizio di igiene e sanità pubblica dell'Ulss 3 Serenissima ha invece contemporaneamente attivato la ricerca dei potenziali contatti lavorativi, che si è già conclusa: "Nella mattinata di oggi - spiega il direttore del Dipartimento di prevenzione Vittorio Selle - i nostri operatori si sono recati nella sede in cui la paziente svolge la sua attività lavorativa, hanno selezionato le persone considerate contatti a rischio e le hanno sottoposte a profilassi antibiotica. Si tratta di 8 colleghi che hanno accettato di sottoporsi alla profilassi poiché hanno lavorato a contatto con la paziente ammalata per molte ore condividendo con lei gli spazi operativi. Non sono stati ritenuti a rischio, poiché lavoravano in ambienti completamente separati, alcune decine di persone comunque tracciate dai nostri sanitari". "Ci hanno ringraziato, rassicurati dalla tempestività dell'intervento - continua Selle -, si sono affidati al nostro monitoraggio per l'immediato e per il prosieguo delle attività di profilassi eventualmente necessaria. Ora siamo in attesa dell'identificazione dell'agente patogeno che ha colpito la persona ricoverata, e se accerteremo che si tratta di 'Neisseria meningitidis' proporremo ai contatti stretti la vaccinazione, nelle prossime settimane". I casi di meningite e di meningite batterica grave sono rari e comunque attesi: "Ne registriamo solo alcuni ogni anno - spiega Selle -, poiché da anni è in atto un'efficace prevenzione con la vaccinazione per tutti i ceppi di meningite".

sabato 23 luglio 2022

ANCHE UNA CHIOGGIOTTA CONTAGIATA DAL WEST NILE VIRUS

Nel territorio di competenza della ULSS 3 Serenissima sono stati registrati, ieri, due casi di contagio da West Nile Virus.

Al paziente ricoverato all’Ospedale di Dolo seguono una paziente del Distretto di Chioggia, 70enne, ricoverata all’Ospedale di Rovigo e già dimessa, e una paziente nell’area del Distretto di Dolo Mirano, ottantenne ricoverata all'ospedale di Dolo al reparto di neurologia.
Sono state fatte tutte le segnalazioni e le verifiche di protocollo e tra i pazienti non ci sono collegamenti, ciò ad escludere un qualsivoglia focolaio.
L’ULSS continua a collaborare con le amministrazioni locali per mettere in pratica tutti le azioni che possono limitare la diffusione del vettore.




LA SICCITÀ NON DÀ TREGUA IL RISCHIO PER I CAMPI È UN ULTERIORE RAZIONAMENTO DELL'ACQUA

Ancora qualche giorno e le coltivazioni di Ca’Lino, Bacucco e Pellazza andranno completamente perdute per la completa mancanza di acqua.

Non è possibile né tappare l’Adige con le palancole per impedire la risalita del cuneo salino (impossibile ricevere le autorizzazioni) né stendere una condotta che vada a pescare più a monte possibile da un punto di vista autorizzativo ma non praticabile per i tempi tecnici della posa.
Oltre alla speranza della pioggia, ci sono previsioni di pioggia in Trentino e nel Bellunese, la speranza è che i vari consorzi che attingono all’Adige a monte, Vicentini, Veronesi e Rovigoti, si riducano gli approvvigionamenti del 30% in questo modo arriverebbe abbastanza acqua per salvare i raccolti. Altrimenti sarà tutto perso.




venerdì 22 luglio 2022

CUNEO SALINO ED EMERGENZA IDRICA, ERIKA BALDIN «TRE SOLUZIONI PER L’ADIGE»

La Consigliera regionale Erika Baldin, allarmata dalla situazione dei fiumi e dalla risalita del cuneo salino chiede alla Regione Veneto di attivarsi in tre diversi fronti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico.

Il tema che ha evidenziato riguarda lo sbarramento sul fiume Adige, un progetto che è giunto all’acquisizione dei pareri preventivi di tutti gli enti coinvolti. Le altre soluzioni non sono interessanti o fattibili.

Ora l’Adige vede immessi 150 metri cubi d’acqua , quantità comunque insufficiente, al secondo.
Secondo Baldin la Regione deve dare parere positivo al progetto proposto in modo da accelerare la messa in opera dello stesso.
Propone inoltre una soluzione temporanea che consiste nell’allestire due draghe in modo da condurre l’acqua dal fiume all’idrovora della Busiola di Ca’ Lino. Un progetto da un migliaio di euro al giorno che necessita di un investimento di un milione di euro.
Per il prossimo futuro pensa invece a ripristinare il progetto di un secondo ponte carrabile che andrebbe a collocarsi sullo sbarramento per il quale si potrebbero ottenere altri fondi, cosa, secondo la Baldin, agevolata dalla vicinanza politica tra i comuni di Chioggia e di Rosolina che possono fare affidamento con la filiera in Regione Veneto per agevolare la costruzione dei collegamenti e delle rampe arginali.

E conclude invitando i due enti a formalizzare le richieste per gli opportuni finanziamenti dell’opera.





PONTE GIREVOLE INTERDETTO A TUTTI SABATO NOTTE DALL 1 ALLE 4

Nuovamente chiuso per lavori e interdetto alla circolazione il ponte girevole sul Canale San Domenico sabato 23 dall’una alle 4 di notte.

Il divieto questa volta vale per tutti, non solo per le auto e veicoli in genere ma anche per i pedoni, le biciclette e le moto, i quali, durante l’intervento effettuato nei giorni scorsi potevano passare.
Tutti quindi dovranno, per accedere a Sottomarina, farlo passando per Borgo San Giovanni. L’orario di divieto va dall’una alla 4 di mattina.





SARANNO INSTALLATE 136 TELECAMERE IN TUTTO IL TERRITORIO CLODIENSE

Ieri il sindaco Mauro Armelao ha effettuato alcuni sopralluoghi nelle frazioni di Chioggia con i tecnici della società che sarà incaricata di installare le telecamere per la videosorveglianza del territorio.

Ci vorrà ancora qualche mese ma saranno installate ben 31 nuove telecamere, alcune con lettura targhe, 12 pannelli a messaggio variabile, 4 ponti radio su traliccio e 10 stazioni Smart per il controllo dei parametri ambientali.

Saranno inoltre installate alcune telecamere nelle zone sensibili della città come Piazzale Europa e lungomare Adriatico.

Questo come punto di partenza, il numero di telecamere che andrà a coprire il territorio è ben più alto, 136

Appena saranno completate le pratiche amministrative da parte degli uffici competenti i lavori prenderanno il via.





LETTERA DEL SINDACO CHE VENGA RIPRISTINATO IL GIUDICE DI PACE

Ieri il sindaco Mauro Armelao ha contattato personalmente il Presidente del Tribunale di Venezia dott Laganà, riguardo la chiusura dell’ufficio del Giudice di Pace di Chioggia.

Nel farlo ha ribadito la volontà di tenere aperto detto ufficio prevedendo ulteriori servizi . A prova della buona volontà dell’amministrazione al presidente Laganà è stata inviata una lettera in cui si evidenziavano le attività poste in essere a conferma delle parole pronunciate a sostegno dell’Ufficio, dalla ricerca di una figura professionale con cui integrare il personale dell’ufficio, alla richiesta di ripartire le spese dell’ufficio con i Sindaci di Cona e di Cavarzere, richiesta disattesa per le difficoltà economiche dei due comuni, oltre alla manifestazione di interesse alla Regione Veneto per l’apertura di uno sportello di prossimità.

Tutti elementi indice di una volontà di aumentare i servizi ai cittadini di Chioggia e mantenere i buoni rapporti di collaborazione. Nella lettera inviata il sindaco Armelao ha richiesto al Presidente Laganà di rivedere la posizione espressa revocando l’ufficio del Giudice di Pace, che vanta una storia di 300 anni.
E fa una nota, Armelao, nei confronti di un consigliere dell'opposizione rispondendogli, cito, “che mentre qualcuno ha del tempo da perdere in inutili teatrini, un sindaco di una città come Chioggia impiega il suo tempo a risolvere i problemi della città che si incontrano giorno dopo giorno ed è quello che sto facendo dal giorno dopo della mia elezione a sindaco.”




giovedì 21 luglio 2022

IMMEDIATA LA REAZIONE DEL CONSIGLIERE MONTANARIELLO COLPA DI COMUNE E REGIONE

Immediata la reazione dell’opposizione, il consigliere Jonatan Montanariello ha subito dato la responsabilità della chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace al Comune e alla Regione.

Come afferma a sostegno della sua teoria il presidente del Tribunale si riferisce a vari episodi di malfunzionamento e carenze di organico a cui spetta supplire all’Ente ospite, per cui al Comune di Chioggia.

Le richieste del tribunale, continua Montanariello, sono state completamente disattese e l’amministrazione ha dimostrato disinteresse per un servizio la cui mancanza verrà sentita dalla cittadinanza e sottolinea che un anno fa il Partito Democratico aveva presentato in Regione un progetto di legge per assegnare contributi regionali per coprire parte delle spese degli uffici del giudice di pace, progetto di legge mai discusso che conclude affermando che i primi a pagare le conseguenze della chiusura di questo ufficio saranno i cittadini che dovranno recarsi all’ufficio di Venezia.





ARMELAO OGGI STESSO CERCHERA' CHIARIMENTI CON IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE

Alla reazione del consigliere Montanariello, il Sindaco di Chioggia, Mauro Armelao non ha potuto tacere affermando che il consigliere parla senza cognizione di causa e senza conoscere spara a caso.

Questa mattina il Sindaco si metterà in contatto con il presidente del tribunale di Venezia chiarendo ancora una volta la posizione della sua stessa figura e di tutta la Giunta.

Ribadisce, Armelao, che l’Ufficio del Giudice di Pace va difeso e non deve essere chiuso. L’Amministrazione si sta muovendo in questa direzione da qualche mese.

Ritiene, il sindaco, che le affermazioni del Partito democratico sono inutili e pretestuose e ribadisce che il consigliere parla senza conoscere i fatti. Sentito il Presidente del Tribunale , con documenti alla mano Armelao potrà tornare sul problema che si sta trascinando da anni.

Probabilmente l’amministrazione si augura di trovare la possibilità di far tornare sui propri passi il Presidente del Tribunale e di far annullare la revoca dell’Ufficio del Giudice di Pace e dare la possibilità all’utenza e ai professionisti del foro di non essere costretti a lunghi e costosi in termini di tempo, viaggi fino a Venezia.