La Consigliera regionale Erika Baldin, allarmata dalla situazione dei fiumi e dalla risalita del cuneo salino chiede alla Regione Veneto di attivarsi in tre diversi fronti per mitigare gli effetti del cambiamento climatico. Il tema che ha evidenziato riguarda lo sbarramento sul fiume Adige, un progetto che è giunto all’acquisizione dei pareri preventivi di tutti gli enti coinvolti. Le altre soluzioni non sono interessanti o fattibili.
Ora l’Adige vede immessi 150 metri cubi d’acqua , quantità comunque insufficiente, al secondo.
Secondo Baldin la Regione deve dare parere positivo al progetto proposto in modo da accelerare la messa in opera dello stesso.
Propone inoltre una soluzione temporanea che consiste nell’allestire due draghe in modo da condurre l’acqua dal fiume all’idrovora della Busiola di Ca’ Lino. Un progetto da un migliaio di euro al giorno che necessita di un investimento di un milione di euro.
Per il prossimo futuro pensa invece a ripristinare il progetto di un secondo ponte carrabile che andrebbe a collocarsi sullo sbarramento per il quale si potrebbero ottenere altri fondi, cosa, secondo la Baldin, agevolata dalla vicinanza politica tra i comuni di Chioggia e di Rosolina che possono fare affidamento con la filiera in Regione Veneto per agevolare la costruzione dei collegamenti e delle rampe arginali.
E conclude invitando i due enti a formalizzare le richieste per gli opportuni finanziamenti dell’opera.
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