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domenica 23 gennaio 2022

CHIOGGIA - È FINITA L'EPOCA DELL'INVISIBILITÀ?

 


Un articolo sul Corriere della Sera scritto da Giuseppe Montanaro, prova a fare luce sulle motivazioni per le quali ora, dopo la pubblicazione sul New York Times dell'elenco delle città da visitare nel 2022, “gli americani stanno andando pazzi per Chioggia”.

Dopo aver fatto un brevissimo excursus sulla storia di Chioggia, riconoscendo le sue origini più antiche di quelle della vicina Venezia, Montanaro descrive il nostro territorio con brevi e decise pennellate sottolineando però che Chioggia NON È un‘altra Venezia (aggiudicandosi per questo inciso il plauso da quasi la totalità del popolo chioggiotto) ma una città con una propria identità, ricca di una vitalità orgogliosa e combattente. Montanaro giudica la bellezza di Chioggia ancestrale, tra il sapore del mare e i pescherecci, le loro reti e i gabbiani, che li seguono al ritorno delle battute di pesca. E ricorda il senso della famiglia che può dare avere in tanti gli stessi cognomi. Tutte cose a cui noi siamo abituati ma che, per chi viene da fuori, identificano la nostra realtà, unica. ed è bellissima l’immagine che alla fine dell’articolo, Montanaro dà della nostra città  la quale “sbuca all’improvviso, in fondo a un lungo ponte che corre sul niente tropicale dell’acqua”.



E quest’articolo viene pubblicato oggi, mentre il sindaco Mauro Armelao, con Alessia Boscolo Nata del gruppo promotore di Chioggia 2024, gira per la città accompagnando le telecamere di Rai 2 per le riprese del programma Si Viaggiare che andrà in onda prossimamente.

Chioggia in queste ultime settimane si sta rifacendo di tutti gli anni in cui è rimasta sepolta nell’oblio, in un contorno di scarsa considerazione, portata alla ribalta solo per i fatti di cronaca nera. È già difficile capire la portata che potrebbe avere la menzione da parte del NYTimes, Prima tra 52. Significa che, chi nel mondo leggerà l’articolo del NYTimes, non dovrà arrivare alla fine dell’elenco per trovare il nome  della nostra città, ma sarà il primo della lista, primo sopra di tutti.



Questo e la candidatura a Capitale Italiana per la Cultura per il 2024 e la visibilità che da tutto ciò sta derivando rappresentano un’occasione più unica che rara per il nostro territorio. Non lasciamocela scappare, cominciamo a lavorare, a lucidare i nostri scorci più belli, ad esaltare le nostre peculiarità, a mitigare i nostri punti deboli e a cercare rimedi ai mille problemi che ci affliggono. Non facciamoci trovare impreparati in quest'anno in cui potrebbe giocarsi l’occasione di una vita.



lunedì 26 luglio 2021

CHIOGGIA: CANDIDATA PER DIVENTARE LA CAPITALE ITALIANA PER LA CULTURA 2024


Se ne sentiva parlare dall’inizio dell’anno, da quando Pino Penzo, ex presidente del Consiglio Comunale, ha gettato un sasso nelle calme acque della laguna, agitandole.

Il sasso era un post su Facebook in cui Pino lanciava l’idea di iscrivere la città di Chioggia al bando per la candidatura a Capitale Italiana della Cultura per il 2024.

Idea nata da un gruppo di persone composto, oltre che da Giuseppe (Pino) Penzo, da Raffaella Perini, Alessia Boscolo Nata e Matteo Doria.

Il post ha scatenato una diatriba tra coloro che vedevano l’idea come positiva e coloro che ne sorridevano al pensiero.



Sembrava essere una provocazione che sarebbe stata dimenticata nell’arco di qualche giorno ma non è stato così. A distanza di mesi il gruppo promotore ha raddoppiato il numero dei suoi membri aggregando Nicola Nicchetto, Alessandra Penzo, Pietro Alfiero e Micaela Brombo.

Nel frattempo ha presentato la bozza all’amministrazione comunale cominciando a raccogliere i primi consensi dal mondo dell’associazionismo locale. In primis il Rotary Club che, con il Lions Club e il Club Panathlon, ha stilato un documento condiviso in cui veniva appoggiata la candidatura.



La presentazione ufficiale dell’idea è avvenuta a Palazzo Goldoni al cospetto del Sindaco Ferro, dell’Assessore alla Cultura Isabella Penzo e dei consiglieri regionali Erika Baldin, Marco Dolfin e Jonatan Montanariello. Durante l’incontro è stata illustrata la peculiarità del progetto, che lo rende unico rispetto a tutte le altre candidature che sono state presentate negli anni: il fatto che provenga “dal basso”. Non dalle istituzioni deputate, quindi, ma dalla società civile. Un desiderio di valorizzarsi, di promuoversi, di poter tornare ad essere orgogliosi di Chioggia, che deve coinvolgere tutte le associazioni, partendo dalle scuole e dai giovani. Proprio i giovani dovranno essere i protagonisti del progetto che li dovrà vedere proiettati verso il futuro. 



Molti gli appoggi all’iniziativa e le manifestazioni di sostegno, arrivate dalle voci più disparate, a favore della candidatura di Chioggia. 

“Una meta talmente ambiziosa da sembrare irraggiungibile” in cui sta credendo anche la Giunta. 

Il sindaco Ferro ha approvato il progetto , proponendolo all’attenzione del Consiglio Comunale , che con voto unanime si è espresso a favore. Appena è uscito il bando emanato dal Ministero dei Beni Culturali, la città ha presentato la manifestazione di interesse.

La supervisione del progetto è stata affidata a un Project Manager, si tratta dell’Agenzia Starting4 di Padova, che ha messo a disposizione alcuni tra i suoi elementi migliori e tutti i vari passaggi vengono valutati dall’Assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione Isabella Penzo e dalla dirigente Daniela Ballarin. 


Due importanti appuntamenti si terranno nei prossimi giorni. Il gruppo promotore incontrerà il giorno 27 le associazioni che costituiscono l’OGD e le associazioni turistiche che vorranno partecipare. Il giorno 29 l’incontro sarà con esponenti di associazioni impegnate culturalmente. Ci saranno incontri de visu e incontri su piattaforma MEET. 

Per tutti coloro che non potranno partecipare ci sarà un questionario a cui si chiede di rispondere. Questo nell’ottica di allargare la rete che deve coinvolgere tutta Chioggia per dare un contributo a questa “idea talmente folle da poter essere realizzabile”.