Il governatore della Regione Veneto, Luca Zaia, anche ieri al quotidiano punto stampa che si tiene nella sede della Protezione Civile di Marghera, ha comunicato la situazione attuale Covid.
Si deve continuare a mantenere i comportamenti corretti, ha concluso, e quindi continuare con l’uso delle mascherine e del distanziamento oltre che procedere con la campagna vaccinale.
Ha confermato, inoltre, che l’80% delle persone ricoverate in terapia intensiva sono persone non vaccinate.
Nei giorni scorsi Zaia ha affermato di caldeggiare la terza dose di vaccino, invitando il governo a decidere, iniziando dalle persone più fragili, quali gli ospiti delle case di riposo, che in Veneto comprendono circa 30mila persone. Queste sono state le prime a vaccinarsi, cominciando a gennaio, e ora che sono passati quasi dieci mesi dalla vaccinazione, la copertura del vaccino potrebbe cominciare ad affievolirsi. Questa fascia di persone potrebbe essere quindi a rischio contagio e si deve cominciare a pensare quindi di mettere in sicurezza anziani e categorie fragili.
Al momento il Ministro Patrizio Bianchi ha lanciato la possibilità che il vaccino venga reso obbligatorio per gli studenti delle scuole italiane, lo ha riferito in un’intervista a Sky TG24, pur affermando che la fascia d’età che riguarda gli studenti è quella che ha risposto in maniera più immediata all’appello alla vaccinazione. Nel caso in cui ci sia una risalita dei contagi il Governo sarà costretto a prendere provvedimenti.