giovedì 31 marzo 2016
RIVOLTA DELLE PATATE FRITTE: PACE TRA GESTIONE E MIGRANTI AL BRAGOSSO
Spettabile Chioggiaazzurra,
la direzione del ristorante Bragosso intende precisare quanto segue, per una corretta e precisa informazione in riferimento alla tensione verificatasi durante le festività pasquali con i nostri ospiti.
Da un anno i migranti che prima erano stati sistemati in pieno centro a Chioggia, alla locanda Valdostreghe, sono poi stati trasferiti nella nostra struttura. In questo periodo, con la sola eccezione di un trasferimento -un caso molto particolare- non c’è stata alcuna turbolenza di particolare entità.
Questi ragazzi (quasi tutti molto giovani, con esperienze alle spalle che descrivere come pesanti è il minimo, anche se almeno temporaneamente non hanno il problema dei pasti e di dove dormire) vivono costantemente con l’incubo di non essere accolti dal nostro Paese.
Non entrando nel merito, è comprensibile che aspettare i permessi di soggiorno per tantissimi mesi -alcuni da ben due anni- non aiuta di certo a rimanere sereni.
E quando non lo si è, facilmente la tensione può crescere, favorita anche da incomprensioni reciproche dovute alla difficile comunicazione, sebbene in buona fede.
In questo clima non favorevole, a Pasqua è scattato un certo risentimento. Le forze dell’ordine sono state chiamate più che altro d'ausilio alla soluzione delle controversie, ripetiamo da derubricare al rango di equivoci.
Grazie anche al loro apporto, per il quale continuiamo a ringraziare sentitamente ( si sono adoperati, più che da poliziotti, da buoni padri di famiglia) pensiamo di poter dire che i contrasti si sono risolti: abbiamo parlato, abbiamo chiarito, siamo ottimisti nel credere che non dovrebbero esserci altre turbolenze.
Grazie per la pubblicazione
la direzione del Bragosso
PROTESTA DEI MIGRANTI: DOPO DELLE PATATINE FRITTE E' LA VOLTA DEL PAN BISCOTTO
Sempre più tesa la situazione dei migranti ospitati al ristorante albergo AL BRAGOSSO di Sant’Anna, sfociata a Pasqua con la così detta “ rivolta delle patatine fritte “ ( invece dell’usuale pollo con le patatine fritte era stata servita pasta al tonno ) da quell’episodio i contrasti interni tra gli ospiti e la gestione - pur rimanendo ancora nei confini civili - è via via andata lievitando costringendo più volte le forze dell’ordine ad intervenire per fare da pacieri. Ovviamente ha creato scalpore e indignazione il fatto che queste persone abbiano rifiutato il cibo e abbiano richiesto con forza che la bandiera italiana - esposta all’interno - venisse rimossa potrebbe essere però che tutta questa agitazione sia stata alimentata anche da alcuni malintesi. I migranti provengono da più paesi, con etnie diverse, con lingue diverse e di confessioni diverse, parlando ( e comprendendo ) poco l’italiano alcuni parlano un po’ di francese e d’inglese. “ Abbiamo cercato sempre di venire incontro ai nostri ospiti - riferiscono dalla gestione - tanto per fare un esempio la frutta da contratto dovremmo servirla due volte la settima invece la davamo tutti i giorni “. Secondo i migranti verrebbero trattati con poco rispetto, il cibo fornito non sarebbe il massimo, qualcuno ha accusato di aver dormito al freddo ( c’era stato un grosso guasto alla caldaia che aveva richiesto alcuni giorni per la riparazione ). In sintesi sembra però che di problemi reali non ce ne siano ma si tratti di un cumulo di equivoci generati anche dalla scarsa conoscenza degli usi italiani, a Pasquette, per esempio, essendo i forni chiusi per la festività era stato servito pan biscotto, che era stato scambiato per pane vecchio e hanno chiamato la polizia per mostrare, secondo , loro che vengono trattati male.
ALESSANDRO FERRO ( M5S): SONO STATO ISCRITTO A FORZA ITALIA..e ALLORA?
Prima intervista di Alessandro Ferro, candidato sindaco del movimento cinque stelle, questa mattina al mercato del giovedì il giovane professionista oltre a ricordare alla cittadinanza l'importanza di andare a votare per il referendum trivelle e per l'imminente presentazione della lista dei candidati consiglieri alle prossime comunali non si è sottratto a rispondere sul fatto che alcuni anni fa è stato iscritto a Forza Italia.
Sabato 2 Aprile presso la Sala Consiliare del Palazzo Municipale alle ore
10:00, Alessandro Ferro candidato Sindaco del M5S di Chioggia, presenterà
la propria lista dei consiglieri in vista delle amministrative di quest'anno.
Sono principalmente tutti volti che si affacciano per la prima volta nella
politica, competenti in vari settori e con la voglia di cambiare la situazione
attuale di Chioggia.
Durante l'incontro verranno esposti i punti più significativi del programma
elettorale che sarà pubblicato a breve nel sito www.chioggia5stelle.it
Gli ospiti non mancheranno! Infatti saranno presenti a supporto della lista e
di Alessandro Ferro il consigliere uscente Gilberto Boscolo, i consiglieri
regionali Erika Baldin, Jacopo Berti, Manuel Brusco, Simone Scarabel, il
consigliere metropolitano Flavio Berton, il deputato Marco Da Villa e il
senatore Enrico Cappelletti.
Il M5S si presenta per la seconda volta a Chioggia, libero dal mercato delle
contrattazioni delle altre coalizioni e da condizionamenti esterni.
Etichette:
alessandro ferro,
comunali 2016
LE LUDOTECHE COMUNALI RIAPRONO A METÀ APRILE
Ludoteche, si riparte. Da metà aprile riapriranno le due ludoteche comunali di Chioggia e Sottomarina e verranno riattivati i servizi educativi domiciliare e residenziale diurno per minori, interrotti dallo scorso 23 marzo. In questi giorni è stata avviata con carattere di urgenza la procedura di selezione pubblica per l'affidamento trimestrale dei servizi. Sono già pubblicati e scadranno tra pochi giorni i due bandi che invitano le cooperative interessate a presentare la manifestazione di interesse entro i primi di aprile e nel giro di sette giorni l'offerta economica che la commissione giudicatrice sarà chiamata a valutare.
“E' stata una corsa contro il tempo, a cui siamo stati costretti per insuperabili vincoli legati al bilancio. In questo periodo transitorio abbiamo trovato la soluzione di affidare il servizio per tre mesi ad una cooperativa. Questa verrà selezionata attraverso una procedura ad evidenza pubblica che ci ha permesso, visto l'importo inferiore ai 40 mila euro, di svincolarci dalla Stazione unica appaltante della Città metropolitana di Venezia, che in ogni caso procederà a pubblicare il bando per l'affidamento biennale dei servizi – rassicura il sindaco Giuseppe Casson – Dobbiamo considerare che tra le varie proposte offerte, il centro diurno SMS diventa essenziale per la gestione di minori sottoposti a provvedimenti dell'autorità giudiziaria minorile e per avviare progetti di inclusione sociale e di sostegno educativo. L'assenza di questi servizi nel territorio clodiense rischierebbe di determinare l'attivazione di interventi ben più onerosi per la collettività. I nostri uffici hanno fatto il possibile e come promesso il servizio verrà interrotto solo per pochi giorni”.
mercoledì 30 marzo 2016
RECUPERATO IL CORPO DEL SUB DOPO CINQUE GIORNI DI INCESSANTI IMMERSIONI
Recuperato dopo quasi cinque giorni il corpo del povero Giovanni Pretto, il sub vicentino inabissatosi nel relitto dell'Evdokia il sabato di Pasqua, ricomposto ora all'obitorio dell'ospedale di Chioggia, a disposizione dell'autorità giudiziaria per un esame autoptico prima di venire pietosamente restituito ai genitori.
Le operazioni sono state lunghe e difficili, non solo per ritrovarlo ma anche imbarcare la salma sui mezzi di soccorso non è stato per niente facile: le squadre di sommozzatori si alternavano ogni 45 minuti, complessivamente si sono calati nello scafo una decina di elementi altamente specializzati, provenienti da Vicenza, Venezia, addirittura dal Lazio e da Bari. I vigili del fuoco hanno lavorato in sicurezza, ma il rischio c'è sempre anche per loro, che con abnegazione e senza il clamore dei media fanno il possibile e a volte anche l'impossibile per salvare vite umane.
Ciò che viene esclusa è la responsabilità del diving Isamar, è sicuro che il centro diretto da Narciso Devy Mantovan abbia offerto a Giovanni Pretto e al suo partner di immersione solo un passaggio verso l'area, non mettendo anche a disposizione una propria guida. L'amico è fortunatamente risalito dopo aver perso il contatto con Giovanni, ed è riuscito a uscire dallo scafo quasi per miracolo, non si sa come: le condizioni di visibilità all'interno dell'Evdokia erano davvero minime, confermano i marinai. Che ribadiscono: per accedere a una simile situazione è necessaria l'esperienza da relitto, serve un “filo d'Arianna” per cui se uno si perde sa come rientrare.
Resta ora il problema dell'Evdokia, da sempre un'attrazione per gli esploratori subacquei: l'immersione in loco non è vietata, ma è fortemente consigliato l'accesso solo adoperando le necessarie abilitazioni e precauzioni. Non si esclude del tutto che, a causa del sinistro, il sito possa prossimamente venire interdetto.
martedì 29 marzo 2016
ULTIM'ORA: RITROVATO IL CORPO DEL SUBACQUEO SCOMPARSO NEL RELITTO DELL'EVDOKIA. SOMMOZZATORI ANCORA ALL'OPERA
Purtroppo è arrivata la conferma ufficiale a ciò che si temeva: è stato ritrovato il corpo di Giovanni Pretto, esploratore subacqueo di 34 anni, all'interno del relitto dell'Evdokia, al largo di Chioggia. Il povero sommozzatore di Valli del Pasubio aveva perso contatto con i compagni d'avventura sabato alle ore 16.40. Da allora è stata incessante l'attività dei Vigili del Fuoco di Chioggia per cercare di restituirlo alla superficie: e ancora non si è esaurita, al momento in cui scriviamo, la loro opera all'interno dello scafo. Ulteriori aggiornamenti in seguito. Ai familiari del giovane, il nostro sentito dolore.
ALBERI A BORGO S.GIOVANNI INFESTATI DA PROCESSIONARIA, NECESSARIO RIMUOVERLI
Si succedono sempre più spesso in città le segnalazioni per alberi potati o rimossi, magari dopo una lunga permanenza nel terreno. Dopo la vicenda Mosella, di cui alla infelice interpellanza del consigliere Daniel Tiozzo sconfessato dall'assessora Segato, è ora la volta di un quartiere di Borgo San Giovanni, sviluppatosi dietro l'attuale supermercato Despar: avendo scoperto che numerose piante, messe a dimora circa trent'anni fa, sono state infestate dalla processionaria, quattro assemblee condominiali hanno dato mandato all'amministratore Giampietro Morbiolo di rimuoverle, per sostituirle con esemplari sani, magari meno alti per tutelare in ogni caso l'incolumità dei passanti oltre che di chi vi abita. «La decisione è stata presa a malincuore» assicura il professionista, «e con dei costi non indifferenti a carico di chi vive nel quartiere». La sensibilità ecologista emersa negli ultimi anni porta sì a star male quando vengono abbattute le piante e il verde soprattutto pubblico, ma più di qualche volta non ci sono alternative, ed è opportuno fornire una corretta informazione alla cittadinanza. «Dopo aver riparato il muretto danneggiato nella parte interna, sarà installata una siepe nuova», conclude Morbiolo. «Salviamo solo alcuni alberi perché sono risultati effettivamente sani».
lunedì 28 marzo 2016
MIGRANTI A SANT'ANNA: SCOPPIA LA RIVOLTA DELLE PATATE FRITTE
Ricordate "La carica delle patate", film divertente girato a Chioggia nel 1978? In questi giorni al Bragozzo di Sant'Anna sta andando in scena "La rivolta delle patate fritte", anche se c'è poco da scherzarci sopra. Succede che a Pasqua il ristorante -che da un anno ospita un nucleo di migranti assegnatigli in convenzione- abbia deciso di variare il menu domenicale rispetto al solito pollo e patate fritte, appunto: non lo avesse mai fatto, quasi tutti gli ospiti della struttura hanno protestato e si sono rifiutati di pranzare e di cenare, perché volevano le patate fritte. A quel punto sono intervenute le auto dei carabinieri e della polizia, in quanto si era temuto che la fronda potesse degenerare: grazie all'intervento delle forze dell'ordine, verso le dieci di sera, i migranti si sono risolti a cenare con pasta.
Ma non finisce qui: i più esagitati hanno preso di mira anche la bandiera italiana, che i gestori dello stabile espongono con orgoglio. Sarà anche vero che queste persone vorrebbero ricongiungersi con i familiari in altri Paesi europei, e che fino a ieri non c'era stato alcun episodio negativo (salva l'espulsione di un elemento non mentalmente stabile, concordata con chi ha in carico questa situazione), ma finché stanno qui pare il minimo che debbano ringraziare l'Italia e chi dà loro pasti caldi ogni giorno. La convivenza è sempre delicata e difficile, ma siamo sicuri che da parte dei volenterosi operatori del Bragozzo non vengono mai superati i limiti, ad esempio nel rispetto di tutte le confessioni religiose coinvolte: non si chiede altro che reciprocità di comportamenti da parte degli immigrati, e analogo rispetto per chi lavora e per il nostro Paese. Anche perché non è un business, come qualcuno può essere portato a pensare, ma un lavoro quotidiano di fatica e di servizio. La prossima volta, magari, suggeriamo di fornire ai migranti di Sant'Anna intere padelle di pizza del Leo, e vediamo se avranno da ridire anche su quella, così amata da chioggiotti e "foresti". Forse se ai migranti avessero offerto la pizza dal Leo sicuramente si sarebbero calmati subito
sabato 26 marzo 2016
PROBABILE VITTIMA IN MARE: SUB DISPERSO SUL RELITTO EUDOCHIA
Purtroppo non è stato possibile salvare il sub disperso nel pomeriggio di sabato mentre effettuava delle immersioni presso il relitto della nave Eudokia situato a circa sei miglia dalla costa.
Il trentenne, un istruttore sub di Vicenza era partito nel primo pomeriggio dalla darsena Meo sulla foce dell’Adige assieme al gruppo del diving center di Isola Verde diretto da Narciso Mantovan responsabile e istruttore del centro e sarebbero dovuti rientrare poche ore dopo.
Qualcosa però è andato storto, alle 18 circa la guardia costiera ha imbarcato il personale del suem 118 dall’ambulanza che si è fermata in piazzetta Vigo purtroppo fin dall’inizio si sapeva che le speranze di ritrovarlo vivo erano bassissime.
Al momento non è noto quasi nulla della dinamica dell’incidente, Piero Mescalchin, noto esperto del settore e presidente dell’associazione delle Tegnue di Chioggia riferisce della pericolosità del relitto: “ Si tratta di un relitto pericoloso che sta collassando, avevo più volte parlato dell’opportunità che le autorità vietassero le visite al suo interno “.
Naturalmente non è detto che i motivi della disgrazia siano imputabili a qualche cosa avvenuto all’interno del relitto, il sub era esperto e persone che conosco molto bene il Mantovan lo descrivono come una persona molto attenta e precisa nella sua attività di operatore nautico.
“ Sono tanto dispiaciuta - ha detto una sua amica - perché conosco molto bene Devvy e sarà disperato, è tanto meticoloso e non si darà pace, in più sul gommone c’erano anche i suoi figli “.
Al momento ( ore 22 ) le ricerche sono ancora in corso da parte della guardia costiera e dei sub dei vigili del fuoco.
AGGIORNAMENTO DOMENICA ORE 19 - Interrotte le ricerche del sub, riprenderanno domani mattina con l arrivo di una squadra dei vigili del fuoco specializzati in immersioni speleologiche
STANGATA DI PASQUA PER I RICHIEDENTI DI CONCESSIONE AL MAGISTRATO ALLE ACQUE
Tra le stranezze che rendono tipica Chioggia, ve ne sono alcune incomprensibili e a volte con risvolti spiacevoli. Ad esempio, per due diverse zone dello stesso canale, vigono differenti regimi e autorità nella concessione e amministrazione degli spazi acquei (e che in un terzo canale, il Vena, la potestà sia in capo al Comune): così, nel caso di specie, la zona sud del canal Lombardo è sotto l'egida del Magistrato alle Acque. La premessa perché, da qualche tempo, con il presupposto di mettere ordine alle licenze -auspicato anche dagli stessi proprietari delle imbarcazioni, verso ormeggi ordinati in luogo delle precedenti selve di tubi in ferro- molti pescatori di laguna si sono visti arrivare ingiunzioni di pagamento di canoni arretrati con cifre decisamente pesanti, anche attorno ai 6mila euro. I casi più recenti in questi giorni prima di Pasqua, altri seguiranno dopo la festa, ma si tratta in ogni caso di una vera stangata per i bilanci di molte famiglie: la motivazione risiede nella richiesta da parte dell'ente gestore di conoscere da quanti anni i singoli concessionari avevano occupato abusivamente lo spazio, prima di mettersi in regola. Il Magistrato alle Acque ha giustificato questo comportamento con il dover stilare una graduatoria: solo che -contestualmente al rilascio delle concessioni- viene imposta una sorta di sanatoria per il periodo di morosità sopravvenuta, secondo le autocertificazioni. Ciò nonostante a Chioggia fosse rispettata la consuetudine secolare di ormeggiare le barche dove si trovava spazio: il che, detto chiaramente, non si traduce in alcun diritto acquisito all’ormeggio gratuito.
Coloro che ambiscono a ottenere la concessione sono rimasti spiazzati dall'esosità delle richieste, e stanno pensando a coalizzarsi sul fronte legale: «Nessuno di noi vuole evitare di pagare -riferisce uno dei tanti tartassati- anzi siamo ben contenti che vengano fatte rispettare le regole, ma non è possibile che venga comminato il pagamento per anni e anni di arretrati. Prima di tutto perché prima non avevamo comunque la certezza del posto barca, ma anche perché avremmo potuto rinunciare alla barca, se avessimo saputo di dover affrontare costi così importanti». Le centinaia di persone coinvolte stanno meditando di intentare una class action attraverso un avvocato che segua tutta la pratica, e formulano la loro controproposta: «Siamo anche disposti a pagare gli ultimi cinque anni e senza spese di mora, gli anni precedenti sarebbero prescritti, secondo alcuni pareri legali». Chissà se il Magistrato alle Acque sarà d'accordo.
giovedì 24 marzo 2016
FORZA ITALIA CON LA SEGANTIN
Con questo comunicato stampa vogliamo testimoniare il travagliato percorso che ha portato alla scelta di Forza Italia Chioggia di esprimere l'appoggio al candidato sindaco per le prossime elezioni amministrative della Città di Chioggia.
Forza Italia, con grande senso di responsabilità, ha cercato in tutti i modi di agevolare la ricerca di un candidato sindaco per un centro destra unitario al fine di poter, fin da subito, vincere al primo turno anche rinunciando ad un proprio candidato.
È iniziata, ufficialmente, dal 16/01/2016 (data del congresso) la stagione delle audizioni di tutte le forze del centro destra e liste civiche individuando sulla Lega e Fratelli d'Italia, gli interlocutori privilegiati per la formazione di una coalizione vincente di centro destra, operando scelte all'unisono.
Ma ad un certo punto del percorso, non per cause imputabili a Forza Italia, questo meccanismo si è inceppato a causa di veti, protagonismi eccessivi e corse solitarie alla primogenitura di candidati.
La ricerca di novità, e il senso di coerenza, ha portato il partito dopo numerose riunioni, e discussioni, a poter scegliere in piena autonomia un progetto di rinnovamento, e di speranza, rispetto ad un progetto conservatore che non ha saputo brillare negli ultimi 5 anni, anzi che rischia in futuro di immobilizzare la Città, vista l'esperienza passata.
La scelta di privilegiare la società civile e il mondo dell'impresa, coadiuvandole con persone d'esperienza amministrativa, è stata considerata una scelta migliore rispetto i soliti "compagni di viaggio" dello schieramento opposto.
Serve un primo cittadino decisionista, ma umile, predisposto all'ascolto e presente, serve una squadra proveniente da diversi ambienti e settori della Città, perché siamo convinti che la diversità sia una fonte di ricchezza e non fonte di divisione, e per queste motivazioni la nostra scelta è indirizzata verso l'architetto Marcellina Segantin, attualmente sostenuta da partiti (Fare e Fratelli d'Italia) e liste civiche (Fucsia e Chioggia Viva), con l'arrivo di qualche altro alleato.
A nome del Coordinamento
di Forza Italia – Chioggia
mercoledì 23 marzo 2016
LE MOLTEPLICI " GIACCHE " DI MASSIMILIANO TIOZZO CAENAZZO detto MACI
“Maci“, al secolo Massimiliano Tiozzo Caenazzo, martedì mattina ha protocollato le sue dimissioni da assessore. Fortunatamente ci ha dispensato di inviarci comunicati sulle motivazioni che conosciamo molto bene, c’è chi va dove lo porta il cuore e chi va dove lo portano i soldi... Ricordiamo qualche tappa della carriera politica di questo baldo giovane, che inizia da camerata con Forza Nuova: qualcuno ricorda quando inneggiava a FN come vera “alternativa sociale e nazionale“, e con questo simbolo -da giovanissimo- corse alle regionali del 2005. Poi, maturando -o forse comprendendo che in FN c’era poco da cuccare- passò all’UDC, per correre nella lista civica del candidato sindaco del centrodestra, il ciellino Romano Tiozzo Pagio: in quel momento inizia una "vicinanza" con Giuseppe Casson, allora consigliere comunale di Chioggia Popolare. Qualche fesso, tra cui un certo Comparato, pensò di coinvolgere un così raro esempio di virtù in Forza Italia, nominandolo anche capogruppo, ma poi... si sa come vanno le cose in politica, l’assessore Convento era diventato un fastidio per il sindaco Romano (le malelingue dicono che non gli permetteva di fare le sue marchette) et voila, licenziato Convento entra in giunta il giovane Maci. Però ci rimane poco, per la cacciata del sindaco ciellino. Maci ritorna in giunta con l’elezione di Casson, con addosso la maglietta della lista civica, grazie alla quale amministra per quasi cinque anni un terzo del bilancio comunale attraverso l’assessorato ai servizi sociali. Ma il percorso politico di quasi dieci anni a fianco di Casson si vaporizza in un attimo, con l’arrivo del nuovo doge di Venezia (qualcuno veramente l’ha chiamato podestà), Luigi Brugnaro: eccolo rifare armi e bagagli per rinfoltire la lista fucsia. Forza Nuova, Udc, lista civica Romano, Forza Italia, lista civica Casson e ora lista fucsia… riuscirà anche stavolta ad entrare in consiglio comunale?
martedì 22 marzo 2016
ASSEGNI DI CURA IN RITARDO: LA REGIONE EROGA, L'ASL 14 FRENA, L'ASSESSORE SPARISCE... E POI SI DIMETTE
Non è la prima volta che si presentano problemi riguardo l'erogazione degli assegni di cura per i portatori di handicap. Succede spesso, da quando è stato istituito il passaggio intermedio dalla Regione alle ASL: lo confermano i servizi sociali del Comune, che si dichiarano «pronti alla liquidazione degli assegni, elenchi alla mano», ma «in attesa che l'ASL ci trasferisca i fondi, come fa sempre su base trimestrale o semestrale». Le operazioni contabili, con rispettive iscrizioni a bilancio, frenano i bisogni delle famiglie: il ritardo «comincia ad essere consistente», dicono in Comune, «ammontando a circa un mese». C'è amarezza e impotenza tra gli addetti ai lavori: «Si inventano sempre un passaggio in più, e poi parlano di sburocratizzazione». La palla -e la responsabilità- ora passa al direttore dei servizi sociali di ASL 14, Giampaolo Pecere.
Nel mentre, pare che l'assessore Massimiliano Tiozzo sia “sparito” dalla circolazione: non risponde al telefono né si fa vedere in giro, all'ultima commissione sulla sanità di venerdì scorso non si è presentato. Starà forse pensando a dove situarsi per riuscire ad essere rieletto? Domani sera la trasmissione “Chi l'ha visto?” saprà dire di più.
+++ ULTIM'ORA: alle ore 10.52 di stamane, Massimiliano Tiozzo si è dimesso da assessore...
Nel mentre, pare che l'assessore Massimiliano Tiozzo sia “sparito” dalla circolazione: non risponde al telefono né si fa vedere in giro, all'ultima commissione sulla sanità di venerdì scorso non si è presentato. Starà forse pensando a dove situarsi per riuscire ad essere rieletto? Domani sera la trasmissione “Chi l'ha visto?” saprà dire di più.
+++ ULTIM'ORA: alle ore 10.52 di stamane, Massimiliano Tiozzo si è dimesso da assessore...
lunedì 21 marzo 2016
DOPO LA LIVIERO, VALIGE PRONTE ANCHE PER LA SEGANTIN ?
Centrodestra in fibrillazione. Due importanti riunioni sono convocate domani, per dirimere la vertenza relativa alle elezioni comunali di Chioggia: il comitato comunale Udc, con il segretario Piovesan "costretto" dal federale Ugo Bergamo a convocarlo -e dopo la presa di posizione dei consiglieri, tutto lascia intendere che il partito si schiererà a fianco del sindaco Giuseppe Casson- ma c'è grande attesa anche per l'assemblea serale nella sede di Forza Italia. La quale deciderà se avallare o meno la decisione del livello provinciale, ovvero appoggiare la candidata a sindaco Marcellina Segantin assieme a ChioggiaViva e altre forze, tra cui una ipotetica lista "fucsia" targata Brugnaro. L’adesione di Forza Italia alla candidata, proposta da un gruppo di amministratori, non è così scontata, per numerosi motivi regionali e locali: in regione infatti Forza Italia è il "socio di minoranza" nella giunta a forte trazione leghista. E il rapporto con l'ente è fondamentale, ad esempio nella sanità (segnatamente riguardo il nostro ospedale): quindi la decisione del segretario provinciale forzista Celeghin, di appoggiare una coalizione in contrasto con la Lega, appare quanto meno strana, per non dire incomprensibile. Ma oltre alle questioni regionali, a Chioggia molti in Forza Italia tra i consiglieri comunali e i membri del nuovo coordinamento non comprendono le ragioni di una scelta che, oltre ad essere considerata perdente, presenta ulteriori motivi di criticità: non ultimo, il fatto che il sindaco di Venezia è anche il sindaco della città metropolitana, e la sua entrata nella competizione elettorale chioggiotta come un elefante in un negozio di cristalleria appare poco rispettosa verso la città di Chioggia, secondo comune dell'area metropolitana. Tra l'altro, non è facile valutare la forza elettorale della neonata coalizione: infatti sia ChioggiaViva che una eventuale lista fucsia sono praticamente inedite, mentre sia Fratelli d’Italia dell’ex assessore Nicola Boscolo Pecchie, che Fare (il cui riferimento è il sindaco di Verona, Flavio Tosi) alle ultime elezioni regionali hanno raccolto poche centinaia di voti.
Ai blocchi di partenza, anzi, Casson parte avvantaggiato dall’apporto della Lega, che alle ultime regionali -sommata alla lista personale del presidente Luca Zaia- ha portato a casa il 34% dei consensi in città. Cui va aggiunto il consenso personale del primo cittadino uscente, valutato dagli addetti ai lavori in un range tra il 7 e il 12%. Anche per queste ragioni, sembrerebbe un po’ difficile che gli aspiranti consiglieri comunali si mettano a sgomitare per entrare in una coalizione che sulla carta può essere perdente. Quindi è da ritenere che Forza Italia a Chioggia sceglierà di unirsi alla battaglia del sindaco Casson con alleati centristi, moderati e la Lega, per non regalare vantaggi al Partito Democratico, la cui corsa parte in salita verso il ballottaggio.
sabato 19 marzo 2016
ANCHE L'UROLOGIA DI CHIOGGIA POTENZIATA CON IL ROBOT DI MESTRE
L’Urologia di Chioggia potenzia la sua attività oncologica col Robot Da Vinci di Mestre
Dopo gli interventi di tumore alla prostata si passa a trattare quello ai reni, il tutto con una tecnica laparoscopica all’avanguardia, che comporta innumerevoli vantaggi post operatori per i nostri cittadini
L’Urologia di Chioggia potenzia la sua attività col Robot da Vinci dell’Angelo. E’ trascorso un anno dall’acquisizione di questo Robot operatorio di ultima generazione da parte dell’Ospedale di Mestre con la formula originale, unica in Italia, di un suo utilizzo per tutte le Ulss della provincia di Venezia. E proprio all’interno di questo scenario c’è anche la Ulss 14 di Chioggia che, col suo servizio ginecologico e urologico, ne ha e ne sta facendo utilizzo per dei casi selezionati. In particolare, l’Urologia ha implementato negli ultimi mesi la sua attività chirurgica, passando da interventi di prostatectomia radicale per neoplasia della prostata a quelli per tumore renale (prevalentemente interventi di tumorectomia con conservazione del rene). “Proprio di recente – ha evidenziato il primario di Urologia Giuseppe Tuccitto – abbiamo asportato un tumore renale ad una signora di Chioggia che in questi giorni ha fatto rientro a casa coi suoi famigliari. L’intervento eseguito col Robot da Vinci, infatti, comporta innumerevoli vantaggi per il paziente come la riduzione del trauma chirurgico e della degenza e il rapido recupero delle attività quotidiane”. Il Robot da Vinci costituisce la frontiera più recente della robotica applicata alla chirurgia e della tecnica detta “videolaparoscopia”. In questa tecnica, grazie ai bracci operanti, alle cui sottilissime estremità sono montati strumenti per tagliare, cauterizzare, suturare, il “robot” costituisce in pratica una potente e precisissima estensione del chirurgo, che lo controlla da remoto e lo manovra attraverso una console dedicata.
Una microcamera su un endoscopio restituisce al chirurgo immagini ad altissima definizione degli organi interni del paziente. L’operatore si trova quindi ad operare grazie alle minuscole “mani” del robot, controllando il loro operato su uno schermo e guidandole, con l’uso di joystik e di pedali, a compiere movimenti controllati al millimetro impossibili per delle mani vere". “Con l’aggiunta di questa attività robotica – ha aggiunto il dottor Tuccittto - si viene a completare il mosaico di tecniche chirurgiche utilizzate presso l’Urologia dell’Ospedale di Chioggia dove l’80% degli interventi per patologia oncologica (tumori del rene, vescica e prostata) vengono eseguiti con tecniche laparoscopiche mininvasive”. Soddisfazione del direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben che promuove le collaborazioni interaziendali, “atte a garantire una migliore e più efficace sanità”. “Continuiamo – ha evidenziato il Dg – a mettere a disposizione dei cittadini le migliori professionalità e le migliori macchine, sempre al passo con i tempi e sempre aggiornati su quelle che sono le nuove opportunità diagnostiche e operatorie”.
venerdì 18 marzo 2016
MORTALE A CAVANELLA D'ADIGE: CHIOGGIOTTO PERDE LA VITA IN UNO SCONTRO FRONTALE
Un uomo è morto in uno scontro frontale avvenuto sulla strada Romea -all'altezza del cimitero di Cavanella d'Adige- tra una BMW serie 3 e un tir di proprietà di un’azienda di Bari. L’incidente è avvenuto all'una del del mattino, la dinamica è al vaglio della polizia stradale. Secondo alcune testimonianze, l’impatto è avvenuto mentre il veicolo di M.C., provenendo da Sant’Anna in direzione di Cavanella, è praticamente esploso nell’impattare contro il tir che proveniva da Ravenna. La BMW è poi atterrare in un fossato. I soccorritori si sono trovati di fronte ad una scena apocalittica, con i pezzi dell’auto sparpagliati sull'asfalto per un vasto raggio, e i resti del poveretto in condizioni terribili. La circolazione è tornata quasi alla normalità attorno alle 6 del mattino - ulteriori evententuali aggiornamenti in seguito
Massimiliano Colombo
Il destino ha tarpato le ali a Massimiliano Colombo, 42 anni , chioggiotto, gestiva la scuola di volo di Thiene. “ Un bravissimo ragazzo - riferisce un suo amico, legato da molti anni di amicizia - una persona sempre attiva, gran lavoratore “ . Sposato con Mirca, da alcuni anni abitava a Rosolina , molto attivo nel volontariato con i radio amatori e la guardia costiera ausiliaria. “ Lo conoscevo da anni - racconta il consigliere comunale Beniamino Boscolo -, nel periodo in cui sono stato assessore al demanio ho avuto modo di collaborare con lui era molto bravo nell’organizzare i ponti radio con la protezione civile “.
Massimiliano lascia oltre alla moglie, il fratello Andrea il papà Vittorio e la mamma.
Purtroppo non è il primo lutto per la famiglia Colombo, molti anni fa, a Ca’Lino nei pressi delle chiuse aveva perso la vita un giovanissimo cugino, figlio del fratello del papà, in un incidente con la moto.
MERCOLEDI’ L’ULTIMO SALUTO A MASSIMILIANO COLOMBO
Si svolgerà domani mercoledì 23 marzo il funerale di Massimiliano Colombo scomparso tragicamente venerdì scorso in seguito ad un incidente stradale nei pressi di Cavanella D’Adige. Alle 8.30 il corteo funebre partirà dall’ospedale di Chioggia per Copparo ( FE) presso il giardino della cremazione dove si svolgerà una breve cerimonia come da volontà della famiglia e dei genitori testimoni di Geova.
giovedì 17 marzo 2016
FIORI D'ARANCIO IN COMUNE: LA LEGA " SPOSA " CASSON
La Lega rompe gli indugi e per le prossime elezioni si “accasa“ con il sindaco Giuseppe Casson. Dopo mesi di annunci, ipotesi e candidati improbabili, la Lega accetta la linea di Casson e sottoscrive l’accordo elettorale, consacrato dal segretario leghista Da Re.
E’ un vero colpo da maestro di Casson, che senza urla, gesti eclatanti o tentennamenti, stra-fregandosene di certi elementi pronti a imbarcarsi sul carro dell’ipotetico vincitore, ha tenuto dritta la barra del timone.
Ricordiamo l’intervento fiume nella saletta San Filippo Neri il 7 marzo scorso, durante il quale il sindaco ha elencato il lavoro svolto in questi cinque anni e tracciato le linee guida dei prossimi (ove vincesse le elezioni).
Che la Lega si sia convinta per il programma, per aver compreso la necessità di non buttare a mare cinque anni di amministrazione oppure perché alla fine della fiera si è resa conto di non avere candidati all’altezza né alcuna sicurezza di arrivare al ballottaggio, lo lasciamo decidere ai lettori. Una cosa è sicura: con quel messaggio inviato ai fedelissimi tramite whatsApp la sera del 6 marzo, in cui confermava la sua candidatura con l’avallo della moglie Michaela, Casson ha vinto queste "primarie" interne al centrodestra
Evidentemente il Doge Brugnaro, venuto fino a Chioggia per scaricare Casson alla corte di Chioggiviva, non aveva le idee molto chiare su quale fosse il miglior candidato possibile per la coalizione.
Ora la campagna elettorale per Casson non è più in salita, con il sicuro rientro di Forza Italia e dei vari cambia-casacche di professione, gli stessi pronti a salire sul carro e a tradire senza alcuna esitazione: ogni riferimento all’assessore Massimiliano Tiozzo Caenazzo è puramente voluto.
Nell'altro versante del panorama politico è nebbia fitta: scornato da Chioggiaviva, snobbato dalle sinistre (Guarnieri ha già lanciato la giovane Letizia Campanaro, che si sta facendo conoscere in città), il PD non ha svolto le proprie primarie il 6 marzo come in tutte le altre città. In calle Padovani corre voce di un tentativo in extremis di demandare la scelta agli elettori del centrosinistra, ma pare nessuno voglia gareggiare, attendendo un'investitura dall'alto. Anzi, i calibri da 90 si stanno dileguando dall'impegno politico, forse per non rischiare clamorose bocciature al voto. Ma conoscendo la vecchia volpe Lucio Tiozzo, non è escluso che possa cavare fuori un coniglio dal cilindro e ribaltare ancora una volta la situazione a proprio favore.
Sulla riva del fiume, i Cinque Stelle aspettano di conoscere il proprio fantino, forti di un consenso omogeneo che dovrebbe portarli al ballottaggio. L'incognita, come sempre ormai a Chioggia e in Italia, è data dal numero di persone che deciderà di non andare a votare. Almeno al primo turno.
ROBERTO PELLEGRINI LO AVEVA PREANNUNCIATO AD OTTOBRE DELL'ANNO SCORSO
mercoledì 16 marzo 2016
CITTADINI TRANQUILLI: VERITAS RIMBORSERÀ L'IVA SULLA TIA AGLI UTENTI PRIVATI
Veritas fa chiarezza rispetto alla girandola di voci che negli ultimi giorni hanno riguardato la sentenza della Cassazione in materia dell'IVA versata sulla TIA. I cittadini possono stare tranquilli: l'azienda -per voce del professor Giacinto Pesce, vicepresidente del consiglio di amministrazione- si dice disponibile a restituire tutto a ogni singolo utente per uso privato, ma chiede dallo Stato di sapere come fare, previa smobilitazione dei fondi necessari attraverso un giro contabile. «Nel caso in cui la Corte si esprimesse contrariamente al ricorso presentato -continua Pesce- dimostrando che la richiesta di pagare l'IVA sulla TIA non era legittima, Veritas si rende disponibile a rimborsare non solo l'utente in questione per una cifra molto modesta, di circa 70 euro, ma tutti gli utenti a prescindere, automaticamente nelle bollette future, senza che anch'essi presentino ricorso». Veritas in più occasioni ha chiesto pareri all'agenzia delle entrate, ricevendo sempre il via libera alla legittimità: «Questa multiutility non ha mai trattenuto il 10% di IVA per sé», precisa Pesce «ma l'ha sempre versato allo Stato per obbligo di legge. Lo abbiamo sempre detto, dall'inizio della storia». Per la situazione locale nei 40 comuni soggetti a Veritas, la cifra si aggira sui 10 milioni di euro, ovvero quasi un miliardo su tutto il territorio nazionale, che dev'essere messo a disposizione per i rimborsi.
martedì 15 marzo 2016
CENTRI PER L'INFANZIA E LUDOTECHE: STOP DI QUALCHE GIORNO, POI RIPARTIRANNO
L'atrio del municipio e poi la sala consiliare erano gremiti al limite della capienza, stamattina, per l'annunciata manifestazione popolare atta a salvaguardare i servizi sociali erogati dal Comune per l'infanzia, segnatamente centri diurni e ludoteche. Molte genitrici e operatrici che rischiano il posto del lavoro -presenti anche numerosi esponenti politici cittadini- hanno ricevuto udienza dall'assessore Massimiliano Tiozzo, che ha esplicitato i termini della questione: «Dal nostro insediamento nel 2011 in poi, in un clima di concordia politica sul tema, il giudizio sull'operato della cooperativa Titoli Minori è sempre stato positivo, considerato anche l'apprezzamento degli utenti. L'unica cosa diversa, rispetto al passato, è stata decidere una valutazione biennale anziché annuale, consentendo a chi lavora una stabilità maggiore e la possibilità di programmare. Per fare ciò si rende necessario reperire fondi, raschiando il fondo del barile: il budget era maggiore negli anni precedenti, anche grazie a degli una tantum. Da gennaio a marzo inoltrato, tutti gli impegni di spesa del Comune in ogni campo sono stati bloccati dalla ragioneria generale, in attesa di trovare la quadratura nel bilancio generale».
La delibera di giunta è perciò arrivata solo la settimana scorsa: ma senza “benzina nel serbatoio”, spiega Tiozzo, non si poteva partire. «La “benzina” arriva dalla rinuncia ad altre attività meno importanti», dice l'assessore, «con minore impatto sulla popolazione e sui lavoratori. Si rende quindi necessario istituire la nuova gara, non potendo procedere per chiamata diretta, dando la possibilità di concorrere anche ad altri soggetti privati». Tale gara ha tempi obbligati, e sono la ragione per cui il servizio non può essere nuovamente affidato entro il termine dell'affidamento precedente, ovvero fine marzo.
Concretamente, nei primi giorni di aprile sarà approntato uno strumento normativo provvisorio, che prorogherà il mandato della coop. Titoli Minori fino alla nuova assegnazione, evitando il rischio di attendere tre mesi per la riapertura. L'assessore però non garantisce che non vi sia qualche giorno di chiusura a cavallo tra le due situazioni, né che gli orari provvisori rimangano gli stessi di prima. Il servizio poi procederà per i prossimi due anni, fatto non in discussione dal momento che è stato già deliberato. «Legittimo preoccuparsi», conclude Tiozzo. «Ma bisogna avere fiducia nella capacità dell'amministrazione di risolvere i problemi: c'è il precedente degli ultimi cinque anni a parlare in tal senso, non dobbiamo essere convinti della bontà di quanto fatto, magari anzi da implementare ulteriormente. Faremo di tutto per ridurre al minimo i disagi eventuali, con l'impegno comune della giunta e della cooperativa. Spiacevole leggere notizie inesatte che procurano allarme».
L'intervento di Massimiliano Tiozzo non ha mancato di suscitare interrogativi in platea: «Sarei stata persa senza questo servizio», dice una ex frequentatrice di questi centri. «Ma cosa succederà ai ragazzi che ne saranno privi di punto in bianco, alla loro quotidianità? Non è un luogo solo per fare i compiti, ma una famiglia, con le guide giuste». Particolarmente commovente una madre di origine straniera, tra il pubblico: «Mia figlia è disabile e io sono sola in questa città. Lavoro il pomeriggio, il volontariato mi ha aiutato molto». Anche rispetto alle stesse ludoteche, è soprattutto riguardo questi bambini, e quelli che usano il centro diurno SMS, che si appuntano le richieste dei genitori di non interrompere nemmeno per un giorno.
lunedì 14 marzo 2016
MASSIMO BONALDO E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA LEGA NAVALE DI CHIOGGIA
Nel corso della recente Assemblea Elettiva della Sezione di Chioggia della Lega Navale Italiana, si
sono rinnovati gli “organi dirigenti” che rimarranno in carica fino al 2018. Il presidente uscente, Antonio
Garbo, ha ricordato le innumerevoli e lodevoli iniziative svolte in quest’ultimo triennio dalla sezione e ha
dato corso alle votazioni che hanno registrato, quasi all’unanimità, la nomina di MASSIMO BONALDO
quale nuovo presidente di sezione per il prossimo triennio.
Saranno molti gli impegni ai quali già da ora il nuovo presidente dovrà far fronte ma sappiamo che lo
stesso si sta già attivando: la buona stagione è alle porte. In maniera particolare si concentrerà sulla
“Scuola Vela” per i più piccoli, anche in passato realizzata gratuitamente nei vari plessi scolastici di
Chioggia e Cavarzere con uscita finale in acqua, ma anche sui Corsi di Vela Estivi rivolti a tutte le età
ed il VelaCamp (una sorta di campeggio full-immersion di una settimana per chi desidera imparare sul
serio ad andare in barca a vela) che è stato realizzato per la prima volta nella nostra città dalla Lega
Navale due anni fa. Un occhio di riguardo sarà riservato anche a “Estate Ragazzi” realizzato dal
Comune di Chioggia e dalle varie parrocchie. E non mancheranno da parte della Lega Navale le
collaborazioni con le altre realtà associative locali, primo fra tutti verso il progetto “Sali a bordo” che la
vedrà protagonista, come gli anni scorsi, al fianco dell’Associazione Anffas,della Cooperativa Prometeo
e dell’Associazione Amici per il Mare, con la finalità di avvicinare al mondo marino anche persone con
disabilità. A quanto pare di lavoro ce ne sarà molto. Al nuovo presidente e ai suoi collaboratori, Buon
Lavoro, anzi, come si dovrebbe dire in questo caso… Buon Vento.
MASSIMO BONALDO
Questo il nuovo quadro dirigente della sezione di Chioggia della Lega Navale.
CONSIGLIO DIRETTIVO:
Massimo Bonaldo PRESIDENTE
Valentino Boscolo VICE-PRESIDENTE
Luciano Penzo TESORIERE
Denis Gallo DELEGATO SPORTIVO
Luigi Trapiani SEGRETARIO e DELEGATO SCOLASTICO
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI:
Mario Vivaldi Lando PRESIDENTE
Gabriella Rossi CONSIGLIERE
Gianni Zodo CONSIGLIERE
COLLEGIO DEI PROBIVIRI:
Marisa Boscolo PRESIDENTE
Valentino Bucovaz CONSIGLIERE
Davide Tiozzo CONSIGLIERE
domenica 13 marzo 2016
GLI ADULTI SCOUT DELLA PROVINCIA DI VENEZIA A “RADUNO” NELLA NOSTRA CITTA’
Uno dei più significativi omaggi alla natura fu scritto molti secoli fa da un piccolo
frate umbro che oggi noi tutti conosciamo con il nome di San Francesco d’Assisi. Il
suo capolavoro “Il Cantico delle Creature” è un vero “manifesto” per la salvaguardia
dell’ambiente, degli animali e dello stesso genere umano e che ancora oggi
(potremmo dire purtroppo) rimane di una attualità a dir poco sconvolgente. E proprio
sulle rime di questo scritto francescano, gli adulti scout della provincia di Venezia
hanno elaborato delle simpatiche dimostrazioni di quanto l’ambiente e la natura
stessa che ci circonda siano tanto importanti quanto fragili.
Questa mattina le 14 delegazioni degli Scout Adulti veneziani si sono dati
appuntamento nella nostra città per l’iniziativa: “DESTINAZIONE COMUNE DEI
BENI”. Purtroppo si sono dovuti riparare nell’androne e nello spazio adiacente al
Municipio di Chioggia per la forte bora che spirava a 25 nodi (l’evento si doveva
svolgere con tanto di gazebo, striscioni e pannelli in Campo del Duomo). Ma nulla ha
fermato le centinaia di scout che sono riusciti, comunque, a realizzare questa
interessante manifestazione seguita da numerosi concittadini curiosi ma anche molto
interessati.
La delegazione di Chioggia, capitanata da Giorgio Rossi, ha sviluppato il tema dello
spreco di acqua: una vera piaga per il nostro pianeta e pertanto, con spugnette, catini
e bottiglie, ha focalizzato l’attenzione del folto pubblico sul valore e sul risparmio
che potremmo tutti noi fare nel consumo anche casalingo di questo bene naturale che,
nonostante sembri così copioso nel nostro pianeta, non è per niente un bene
inesauribile.
sabato 12 marzo 2016
COLPO DI SCENA: CHIOGGIAVIVA E IL PD SI DIVIDONO
Sembra ormai certo che l’associazione chioggiaviva e il partito democratico abbiano preso strade diverse già da qualche giorno, in realtà l’ipotesi che un’associazione formata da imprenditori e artigiani si mettesse insieme con PD, diciamocela tutta, ci era sembrata ancora più innaturale della famosa “ idea che funziona “ di cui poi è storia ben nota di come sia andata a finire.
Se è cosi, e sembra che sia proprio così, per il PD la strada, non per vincere, ma anche solo per arrivare al ballottaggio si presenta ancora più in salita anche in considerazione che a sinistra dovranno dividersi i voti con il gruppo che sostiene la candidata Letizia Campanaro di Sinistra Unita molto decisi, come nel resto d’Italia, a prendere spazi al PD.
A questo punto, è presumibile che il Pd ( archiviate definitivamente le primarie ) , o tira fuori un candidato preso dalla così detta società civile oppure preferisca, in vista di una probabile sconfitta, attrezzarsi ad affrontare un periodo di opposizione con elementi di provata fede al partito.
Ma se “ Atene piange, Sparta non ride” infatti anche nel centro destra la situazione sembra, se possibile, ancora più caotica, come avevamo scritto qualche giorno fa le ci danno per totalmente archiviata la candidatura della Alessandra Liviero e, al momento, le uniche candidature alternative sarebbero quelle di Beniamino Boscolo e di Mauro Armelao e che però, per varie motivazioni, non troverebbero tutti d’accordo.
A questo c’è da aggiungere la “ carta fucsia” di Brugnaro che avrebbe già arruolato l’assessore Massimiliano Tiozzo Caenazzo ( che non smentisce né conferma) e l’attuale presidente del consiglio Matteo Penzo.
Ricordiamoci che a tutto questo manca all’appello chioggia viva che ha mollato il PD ma non è detto che non partecipi in qualche modo alla prossima campagna elettorale.
Quindi finite tutte le speranze per Giuseppe Casson? Sembra proprio di no, perché: a) Sembra che non sia solo la moglie Michaela a supportare il sindaco ( come ipotizzava ironicamente qualcuno ) ma che al contrario goda di un consenso trasversale di singoli e di gruppi che continuano a considerarlo il miglior candidato attualmente in pista. b) In Lega e in Forza Italia si è consapevoli che senza Giuseppe anche per loro arrivare al ballottaggio sarebbe molto ma molto a rischio.
Dei cinque stelle parleremo la prossima volta.
venerdì 11 marzo 2016
CINQUE CILIEGI DAL GIAPPONE A CHIOGGIA, IN NOME DELL'AMICIZIA
Cinque ciliegi dal Giappone in nome dell'amicizia tra i popoli. Ad altrettanti anni esatti di distanza dal terribile sisma che coinvolse l'isola del Sol Levante, la città di Shiogama rinnova la propria vicinanza a Chioggia -consacrata la scorsa estate con due eventi riguardo l'agricoltura e la pesca dei due Paesi- attraverso una toccante cerimonia nei giardini del Sagraeto: le cinque piante (logicamente ancora allo stato di arbusto), simbolo del Giappone, sono state donate grazie al contributo di 36 sottoscrittori nipponici, e messe a dimora dagli assessori Marco Dughiero ed Elena Segato, dal vescovo monsignor Tessarollo e da Rokuemon Tanno, presidente dell'associazione Shiogama-Chioggia, che ha ricevuto i doni della città.
L'iniziativa è stata fortemente voluta dal professor Eracleo Delrio -presidente dell'Università popolare “Oselladore” e del circolo sardo di Chioggia- rappresentato alla cerimonia dalla moglie, signora Gianna, che ha ricordato anche la collaborazione economica tra la Cam e una omologa ditta giapponese per l'import export di prodotti ittici.
«Vi preghiamo di ricordarci -scrive il sindaco di Shiogama, Akira Sato- quando ad ogni primavera i ciliegi saranno in fiore. A cinque anni dal terremoto le strutture di pesca e di floricoltura sono state quasi del tutto ricostruite». Fa eco l'assessora Segato: «Per dare casa a questi alberi abbiamo scelto un luogo protetto e di preghiera». Il rapporto tra Shiogama e Chioggia vive ogni giorno anche sul web, dove i cittadini di ambo le parti si scambiano informazioni e curiosità. Ulteriore appuntamento di questa relazione, mercoledì 16 marzo (ore 21) al cinema Don Bosco, per la proiezione del film documentario “Fukushima: una storia nucleare” di Pio d'Emilia e Matteo Gagliardi. Ingresso libero. play list con tutti gli interventi
L'iniziativa è stata fortemente voluta dal professor Eracleo Delrio -presidente dell'Università popolare “Oselladore” e del circolo sardo di Chioggia- rappresentato alla cerimonia dalla moglie, signora Gianna, che ha ricordato anche la collaborazione economica tra la Cam e una omologa ditta giapponese per l'import export di prodotti ittici.
«Vi preghiamo di ricordarci -scrive il sindaco di Shiogama, Akira Sato- quando ad ogni primavera i ciliegi saranno in fiore. A cinque anni dal terremoto le strutture di pesca e di floricoltura sono state quasi del tutto ricostruite». Fa eco l'assessora Segato: «Per dare casa a questi alberi abbiamo scelto un luogo protetto e di preghiera». Il rapporto tra Shiogama e Chioggia vive ogni giorno anche sul web, dove i cittadini di ambo le parti si scambiano informazioni e curiosità. Ulteriore appuntamento di questa relazione, mercoledì 16 marzo (ore 21) al cinema Don Bosco, per la proiezione del film documentario “Fukushima: una storia nucleare” di Pio d'Emilia e Matteo Gagliardi. Ingresso libero. play list con tutti gli interventi
LA GINECOLOGIA POTENZIA L'AMBULATORIO ISTEROSCOPICO
Dr Bergamini, primario e la dottoressa Giovanna Nani
“Proteggiamo gli uteri con interventi in ambulatorio, senza anestesia e dolore”
La Ginecologia di Chioggia potenzia l’ambulatorio isteroscopico con strumenti di nuova generazione
La Ginecologia di Chioggia preserva la maggior parte degli uteri. Come? Grazie ad una tecnica ed uno strumento innovativi che permettono di gestire ambulatorialmente molte patologie femminili. E questo si traduce nelle pazienti in interventi di pochi minuti, eseguiti senza anestesia e la necessità del ricovero, con il rientro a casa nell’arco della giornata in cui hanno effettuato l’operazione. “L’80% delle problematiche femminili – ha spiegato il primario di Ginecologia e Ostetricia Luca Bergamini – riguarda le perdite anomale uterine, che possono essere causate da varie situazioni (causate da polipi, miomi sottomucosi, metrorragie, ovvero perdite di sangue disfunzionali, ecc.). Una volta cosa succedeva? La donna veniva portata in sala operatoria e si interveniva chirurgicamente, ed in tanti casi era inevitabile l’asportazione dell’utero. Grazie a tecnologie sempre più all’avanguardia e ai professionisti che imparano ad usarle e le promuovono in Ospedale, oggi non solo si evita a molte pazienti l’ingresso in sala operatoria con tutto quello che comporta in termini di ripresa post intervento, ma si punta sempre di più a terapie conservative che aiutano a salvare l’utero femminile”.
Il primo passo verso una filosofia conservativa, Chioggia l’ha fatto qualche anno fa con l’introduzione della tecnica isteroscopica diagnostica e operativa (è un procedimento usato per esaminare l'interno dell'utero e può essere usata sia per diagnosticare che per trattare una condizione ginecologica) e l’attivazione di un ambulatorio dedicato, diretto dalla dottoressa Giovanna Nani. A questo primo passo ne sono susseguiti altri fino a quello di oggi, grazie all’acquisizione di una moderna apparecchiatura che porta il nome di “mini-resettore”. Uno strumento che non è altro che la nuova generazione dell’isteroscopio: più piccolo (solo cinque millimetri di diametro) e più preciso grazie ad una telecamerina decisamente potenziata. “Se nel 2014 – ha aggiunto il primario di Ginecologia – il 50% delle donne che avevano problemi di perdite, veniva trattato ancora chirurgicamente, la percentuale è diminuita nel 2015 dove, su 600 interventi solo 188 hanno richiesto la chirurgia tradizionale. E il nostro obiettivo è di perseguire questa direzione, riducendo solo ai casi davvero complessi la sala operatoria, tutti gli altri un trattamento ambulatoriale e, soprattutto, conservativo”. “Puntiamo ad un Ospedale senza dolore e sempre più a misura di donna – ha concluso il direttore generale della Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – e questo risultato lo stiamo raggiungendo stando al passo con i tempi. Mi è stato riferito che le donne che hanno potuto usufruire di questo tipo di intervento ambulatorialmente hanno espresso la loro soddisfazione perché non solo avevano evitato lo stress emotivo che comporta già l’idea di entrare in una sala operatoria, ma non erano state anestetizzate e non avevano comunque sentito nulla”.
Etichette:
comunicati stampa usl
giovedì 10 marzo 2016
5 000 EURO DI MULTA AD UN PACHISTANO TOTALMENTE ABUSIVO AL MERCATO
In un primo momento dalla segnalazione che avevamo ricevuto pensavamo ad un sequestro di schede per le primarie di qualche partito politico ( visti i tempi che corrono ) invece si è trattato del sequestro di tutta la merce e delle attrezzature di un pachistano che bello bello si è messo a vendere proprio nei pressi della loggia dei bandi ( il comando di polizia municipale ) senza alcuna autorizzazione.
Alle richieste della polizia municipale il venditore abusivo ha mostrato un accordo con il reale proprietario del posteggio che era però scaduto ed era già stato ceduto ad un altro ( che casualmente proprio oggi non si è presentato) morale della favola sequestro totale di tutta la merce ( vestiario e tovaglie) e dell'attrezzatura, il comandante della polizia municapale Michele Tiozzo riferisce testualmente: " Il sequestro di oggi, frutto di una delle tantissime attivita' di controllo svolte nei confronti del commercio ambulante, e' la prova provata dell'attenzione posta dal comando nei confronti del mercato settimanale, che viene costantemente monitorato ogni giovedi. E' la semplice e piu' efficace risposta a chi, anche rivestendo posizioni di rilievo, si permette di rivolgere censure prive di fondamento al lavoro ed alla professionalita' delle donne e degli uomini che vestono la divisa della polizia locale "
mercoledì 9 marzo 2016
LUDOTECHE CHIUSE : MONTA LA PROTESTA DEI GENITORI
Genitori e operatori della titoli minori sempre più preoccupati per l’ormai imminente chiusura delle ludoteche comunali.
“ Siamo amareggiati perché non c’è stato nessun preavviso, nessuna comunicazione diretta da parte dell’amministrazione comunale- si sono lamentati i genitori, durante l’incontro alla ludoteca presso la casa del pescatore, avvenuto mercoledì pomeriggio - nessuno si è scomodato a venire ad incontrare i genitori per spiegarci che cosa è avvenuto “.
L’interruzione del servizio è dovuto, come ha spiegato l’assessore Massimiliano Tiozzo Canenazzo ( vedi anche ns post del 5 marzo scorso in cui per primi avevamo segnalato il problema ) per il fatto che è in scadenza l’appalto e da quest’anno vige un nuovo regolamento su base provinciale.
In altri periodi era possibile agire in “ dodicesimi “ ( utilizzare le somme impiegate mensilmente rispetto al bilancio dell’anno precedente ) ma per una serie di motivi non è possibile far nulla se prima il consiglio comunale non approverà il bilancio ( e potrebbe passare più di qualche mese ).
Risultato? Almeno 50 famiglie in difficoltà, 400 bambini ( di cui 20 disabili) che si troveranno drasticamente senza i servizi di ricreazione, oltre al disagio dei genitori e dei bimbi c’è ovviamente la difficoltà delle operatrici della Titoli Minori che si trovano improvvisamente senza lavoro, in cassa integrazione senza sapere per quanti mesi effettivamente si interromperà il servizio.
Martedì 15 marzo prossimo alle ore 10 i genitori si troveranno in municipio: “ Chiediamo che qualcuno dell’amministrazione ci metta la faccia e ci venga a dare delle risposte “
martedì 8 marzo 2016
LA POLIZIA IN CINQUE GIORNI SCOPRE IL LADRO DI PALAZZO MOROSINI
Complimenti agli uomini del commissariato di polizia di Chioggia che nel giro di pochissimi giorni hanno individuato il ladro che si è introdotto negli uffici sociali di palazzo Morosini nella notte tra mercoledì e giovedì scorso.
Si tratta di un personaggio già noto alle forze dell’ordine per numerosi reati contro il patrimonio, l’uomo, W. G. chioggiotto del 1960, era riuscito ad entrare dall’entrata principale perché, non è noto come, era riuscito entrare in possesso delle chiavi.
Pizzeria da Leo chiusa per turno il mercoledì
Un furto di lieve entità ma che aveva causato notevoli danni nel rompere porte e le macchinette del caffè, per inciso il 56 enne era già aiutato dagli uffici sociali con un sussidio mensile.
Nel video le immagini esclusive di chioggia azzurra mentre polizia di stato coadiuvata dai vigili del fuoco recuperavano oggetti attinenti al furto.
domenica 6 marzo 2016
IL SINDACO NON SI DIMETTE E RILANCIA: " PRONTO A CORRERE ALLE COMUNALI "
L'intervento integrale in caricamento, fruibile entro le 13 ( salvo inconvenienti tecnici )
Giuseppe Casson, non solo non si dimette ma rilancia e a “ muso duro e beretta fraccà “ va avanti per la sua strada confermando la sua candidatura alle prossime elezioni comunali.
Lo conferma con un messaggio lanciato domenica pomeriggio con il quale scrive testualmente: “
"Carissimi, ho deciso!!! Domani mattina alle 10,30 annuncio alla stampa la mia candidatura! Compagni di viaggio? Chi ci sta!! Ho pensato doveroso farlo: dopo cinque anni nei quali la città ha investito per formare un sindaco, non posso sottrarre alla città stessa il diritto di decidere se raccogliere o meno i frutti di quell'investimento.”
Si tratterebbe insomma di un’operazione molto simile a quella intrapresa ( e vinta ) dal filosofo Cacciari quando, in un momento in cui i partiti erano fortissimi, vinse il “ derby “ della sinistra con Casson a Venezia e divenne sindaco.
Nel testo del messaggio inviato ai fedelissimi ( evidentemente qualcuno di questi non è poi così fedele visto che il messaggio è arrivato anche a noi) il sindaco si dice convinto, con la moglie Micaela,di ripresentarsi anche per la “ montagna di solidarietà rappresentata dai tantissimi messaggi di sostegno e vicinanza “-
In sostanza il sindaco manda un messaggio esplicito alla città: “ volete darmi la possibilità di raccogliere i frutti oppure volete formare un nuovo sindaco e buttare a mare il lavoro di cinque anni? “.
Per il momento le candidature ufficiali in pista, antagoniste, sono due: L’avvocato Letizia Campanaro nella lista di sel e la dottoressa Alessandra Liviero nata e residente a Cavarzere.
Ora il pallino tocca a forza italia, continuerà con la Lega ( pronta a correre da sola ) oppure potrebbe optare per un " usato sicuro "?
Un casino così, in tanti anni, non lo avevo mai visto - Claudio Bullo consigliere anziano
sabato 5 marzo 2016
LETIZIA CAMPANARO È LA CANDIDATA DELLA SINISTRA PER CHIOGGIA
Una lunga stagione si chiude. Dopo dieci anni di sindacatura e numerose elezioni vissute in prima persona (dalle comunali 2011 alle regionali 2015), Fortunato Guarnieri passa il testimone a una giovane avvocato, Letizia Campanaro, che correrà a sindaco mentre il medico originario di Adria si ritira anche dalla corsa per diventare consigliere comunale. Di questa staffetta gli altri protagonisti saranno Sinistra Italiana -la recente evoluzione nazionale di SEL che ha acquisito alcuni transfughi dal PD come Fassina e D'Attorre- poi Rifondazione Comunista, i Socialisti e altri soggetti civici. Ad oggi, Letizia Campanaro è la prima candidata a sindaco certa, in una campagna che sta cominciando a rilento tra i giri di valzer tra le forze politiche, le categorie economiche e gli interventi esterni.
«Ritengo che questo sia il momento di dare un segnale affinché chi ha già “fatto” si tiri fuori e lasci il campo a figure nuove, magari giovani e che vogliano impegnarsi», esordisce Guarnieri. «Perché finché si vedono questi ostacoli in mezzo alla strada le persone non si avvicinano alla politica. Dimostriamo il rinnovamento coi fatti, sperando ci sia qualcuno che vuole imitarci». Il riferimento è agli altri settori del panorama cittadino, che nell'ultimo quarto di secolo ha visto il consolidamento degli stessi gruppi politici e di potere, sia a destra che al centro e a sinistra. Segnatamente al PD, con il quale la sinistra si pone in concorrenza: lo strappo insanabile (che ricalca la situazione nazionale e nella maggior parte dei comuni al voto) con il partito renziano, che a Chioggia si raccoglie nella dirigenza vicina a Lucio Tiozzo, sarà uno dei segni distintivi di questa campagna.
Guarnieri nota come «ci vuole coraggio a impegnarsi in politica ultimamente, dal momento che è considerata colpevole di tutte le disgrazie della società. Con Letizia Campanaro non candidiamo la prima persona trovata per strada: condivide gli ideali di un'area che altri hanno lasciata scoperta, perché in città e nel Paese ci sono emergenze di chi ha la pancia vuota. Prendiamo atto che ci sono tante fasce sociali in cerca di rappresentanza, partiamo da questo fatto». Secondo Guarnieri, «Letizia ha le caratteristiche per rappresentare quest'ampia area che ha bisogno di trovare voce, e che oggi guarda a una sinistra da unire come ci ripromettiamo, nonostante le differenze tra noi di Sinistra Italiana, Rifondazione Comunista, i Socialisti e altri. Il simbolo si richiamerà alla sinistra ma non sarà di quelli in uso a livello nazionale, il programma sarà stringato e andrà al cuore dei problemi». Quindi la conferma dell'ex sindaco: «Personalmente non esco dalla scena politica, mi impegno a sostenere Letizia Campanaro oltre a continuare la mia attività di volontario nelle strutture di Emergency, dove stiamo curando anche tanti italiani espulsi dal sistema per colpa del ticket e dei tempi di attesa. L'apporto di realtà laiche ma anche ecclesiali come la Caritas è fondamentale alle sofferenze della società di oggi: curarsi e mangiare sono diventati dei lussi. Se saremo chiamati ad amministrare terremo conto di ipotesi come quella del reddito sociale di cittadinanza, fatta propria anche dalla cosiddetta antipolitica», quella che porta un numero sempre maggiore di persone ad astenersi dal voto. «Prima delle imprese, sappiamo che vogliamo rappresentare quegli interessi», conclude Guarnieri.
Anche il discorso di Letizia Campanaro è fortemente spostato sui temi dell'inclusione universalistica, dalla sanità al precariato: «Ho 33 anni e sono avvocato, alla mia prima esperienza in politica, anche se sono sempre stata attenta alla sua evoluzione. Quello che sta succedendo a livello nazionale e locale mi ha portato a impegnarmi. Nella mia professione mi sono occupata di diritto del lavoro, tema che mi sta molto a cuore perché alla base della vita democratica e della Costituzione», dice la candidata sindaca della sinistra. Che prosegue: «Occorre intervenire per bilanciare gli interessi, data la naturale sproporzione tra l'impresa e il lavoratore, acuita con le ultime riforme governative. Spesso i diritti dei lavoratori sono stati messi in secondo piano, specie dopo la crisi. Vorrei farmi portavoce di quella parte della sinistra più vicina alle necessità delle persone, soprattutto di quelle che versano in condizioni economiche disastrose, tali da rinunciare alla prestazioni sanitarie, all'istruzione, alla casa, ai trasporti e altri bisogni primari. Urgono politiche correttive di questa situazione disastrosa, la nostra campagna elettorale sarà volta alle esigenze reali e quotidiane della cittadinanza: come mia nonna, adopera tutti i propri risparmi per pagarsi l'assistenza che non le viene garantita dalla mano pubblica. Sono giovane e voglio parlare ai miei coetanei, frustrati da quella flessibilità che è diventata precarietà, una vita senza certezze per il giorno dopo. Anche se la nostra identità non è in discussione, partiamo da sinistra per parlare a tutti: Chioggia, Sottomarina e le frazioni saranno trattate con parità, secondo le specifiche istanze, sotto l'occhio della difesa del territorio, dell'arredo urbano e della qualità della vita». Letizia Campanaro prende posizione riguardo la pedonalizzazione del centro storico: «Avrebbe conseguenze sul commercio e l'artigianato. Serve una mediazione sociale da effettuare con il sistema del débat publique, ovvero l'ascolto di tutte le esigenze» e una decisione finale demandata alla politica e all'amministrazione.
Va dato atto a Letizia Campanaro di essere la prima ad uscire allo scoperto e annunciare la propria candidatura a sindaca di Chioggia. Ma non bisogna dimenticare che i consiglieri di SEL Fortunato Guarnieri e Gianfranco Scarpa da quando è stato estromesso il PD hanno garantito un sostegno assiduo alla giunta Casson: come si rapporterà, durante la campagna elettorale, a questa esperienza durata oltre un anno e mezzo? Verranno sconfessate le deliberazioni approvate assieme, o ci sarà un riconoscimento? E quanto sarà autonoma, Letizia Campanaro, dai buoni consigli e dalle istanze che Guarnieri ha sedimentato in oltre vent'anni di presenza in prima fila nel proscenio comunale? I mesi di campagna elettorale chiariranno anche tali questioni.
LUDOTECHE COMUNALI: POSSIBILE INTERRUZIONE IN PRIMAVERA E PERSONALE IN CASSA INTEGRAZIONE
Un messaggio ricevuto da Chioggia Azzurra apre una nuova questione in città, riguardo le ludoteche comunali. L'allerta da un nostro lettore, che scrive: «Giunge notizia che il Comune di Chioggia chiude le attività sociali per bambini e le ludoteche. Non ci saranno più supporti, e lavoratori messi in cassa integrazione». Abbiamo perciò chiesto all'assessore ai servizi sociali, Massimiliano Tiozzo, come stanno le cose: Tiozzo non nega la possibilità di questa interruzione, ma precisa i termini della questione. «La gestione del servizio ludoteche è stata data in appalto a una cooperativa, questo appalto veniva rinnovato ogni anno attorno al 20 marzo. A fine 2015 era già pronta la delibera dei servizi sociali, ma per modifiche al bilancio rispetto all'anno precedente -quando ci sono stati introiti una tantum- sono state fermate tutte le spese». Per questo motivo, le gare di appalto per l'assegnazione di questi servizi non partiranno in tempo per garantire la continuità: potrebbe perciò succedere che il servizio ludoteche si interrompa nella fase di rinnovo delle concessioni, con inizio tra il 21 e il 25 marzo. Il Comune non lascia niente di intentato: «Stiamo verificando la possibilità tecnica di concedere una proroga tra un appalto e l'altro», prosegue Tiozzo. «Nonostante pare sia più difficile rispetto a un tempo, secondo la normativa. Tra l'altro gli appalti fino al 2015 avvenivano su base comunale, ora vige il regolamento della città metropolitana di Venezia, e anche questo può aggiungere ulteriori ritardi». Per evitare disagi in futuro, l'amministrazione sta vagliando l'ipotesi di ricorrere ad appalti biennali anziché annuali. Intanto, conclude Tiozzo, «siamo in continuo contatto con la cooperativa -con la quale abbiamo lavorato bene- anche per le relative questioni occupazionali, che riguardano lo stipendio dei dipendenti e una potenziale cassa integrazione». ULTIM'ORA
venerdì 4 marzo 2016
PALAZZO MOROSINI : FURTO NEGLI UFFICI DEI SERVIZI SOCIALI
Palazzo Morosini a Vigo
Ladri in azione negli uffici dei servizi sociali, a scoprirlo un’impiegata che alle 7.30 di giovedì mattina ha trovato la porta di accesso aperta, un po’ impaurita è entrata e si è accorta che più porte erano state danneggiate, alcune praticamente distrutte.
I ladri, forse un ladro, è praticamente entrato in più uffici compreso quello dell’assessore Massimiliano Tiozzo Caenazzo e del dirigente Massimo Grego ma a parte causare notevoli danni per le porte forzate, e la macchinetta del caffè scassinata ( “bottino” qualche decina di euro forse) non è stato portato via nulla di importante a se non qualche suppellettile di poco valore.
“ Premesso che chi fa questo genere di cose non è giusto di testa - si è confidato una persona informata dei fatti - ma questo deve essere stato particolarmente “ dotato “ poteva portare via computer o stampanti ma ha preso cose di pochissimo valore “.
E’ la prima volta che gli uffici di palazzo Morosini vengono violati dai ladri, un furto un po’ strano, per diversi aspetti uno di questi è il fatto che sulla porta di ingresso non c’è alcun segno di effrazione.
Sul furto sta indagando la polizia di stato per motivi di opportunità sorvoliamo su alcuni dettagli ma pensiamo che la polizia arriverà presto all’identificazione del responsabile.
le macchinette del caffè scassinate di palazzo Morosini
Iscriviti a:
Post (Atom)