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martedì 7 febbraio 2012
NELL'ATTESA, MOANDE DE FERRO
Uno degli aspetti di questi “incontri di studio” è il “malocchio” che ne origina: circa un anno addietro, si è svolto presso il sinedrio dell’ASPO un convegno sulla portualità. Pure in questo “simposio”, orgiastiche soddisfazioni sullo sviluppo delle “potenzialità” del Porto di Chioggia quale terminal di eccellenza di trasporti fluvio - marittimi: dopo un anno, CARGILL S.p.A. chiude i battenti, e mette in calle 47 dipendenti, oltre a riflessi occupazionali nell’indotto. Ora abbiamo assistito agli stati generali del turismo: chissà che batosta colpirà nuovamente Chioggia.
Forse bisogna interrogarsi sull’applicabilità delle categorie logiche e delle leggi dell’economia alla realtà ed al pensiero di Chioggia. Ad esempio, i Bingo sono falliti in tutta Italia, ma nel “canton del paradiso” si è rivelato un successo. Uno degli argomenti opposti al Brondolo si – Brondolo no, è che l’erigendo centro commerciale arresterà la quotidiana migrazione del consumatore verso le omologhe strutture di Padova, Venezia e Rovigo; ma non sarà così, perché il ciosoto ribele vedrà come un attentato alla propria libertà arrestarsi negli angusti confini comunali. Ancora, uno dei motivi che sorregge la richiesta di Cortina d’Ampezzo di unirsi amministrativamente alla regione del Trentino A.A. è l’impossibilità di rinnovare le proprie strutture alberghiere e fronteggiare la concorrenza, limitrofa ed austriaca, senza i generosi finanziamenti che l’adiacente regione a statuto speciale pone a disposizione dei propri operatori. Ciò nonostante, potenxe marinanti da costruttori si sono fatti albergatori, hanno risalito il Boite, ed i caimani del Brenta hanno aperto un “albergo” (???: do’ lioghi, in mezo a le tere …..), a dispetto ed in ispregio dell’assenza della contribuzione pubblica, indifferente alla spina dorsale patrimoniale di chi può affermare in piaza a’ Ciosa “Go la casa a Cortina” (El Magila-Cagon; immediatamente ripreso e corretto dalla moglie vetero-marinante: “La MIA casa di Cortina”, battendosi il petto con il palmo della mano).
Stati Generali: ma siamo a Nantes con qualche secolo di ritardo? Budin Beppino Casson, logorroico sindaco ed afono assessore al turismo, (re)incarna Luigi XIV, Tesserin Fouquet, e Lucio - Cinghialon Colbert? I conti non tornano, manca sempre madame de La Valliere…..
Il tema dell’unico ed ineludibile convegno, lo sbocco necessario che accomuna pesca, turismo, porto e persino l’eventuale industria dell’uncinetto, si racchiude in questo interrogativo: “Chi mette i soldi? (schei, bessi, fricche, scaraciferi)”?
Nell’attesa, moande de fero.
Venanzio Flavio
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