l'EX sindaco Tiozzo Romano Pagio
ULTIMO ATTO
Con la raccolta delle dimissioni che i sedici consiglieri comunali hanno sottoscritto tutti insieme contemporaneamente davanti al segretario generale e ai funzionari dell’ufficio protocollo è scattato lo scioglimento previsto dalla legge del consiglio comunale e si è definitivamente conclusa la legislatura Tiozzo Romano Pagio.
Certo un finale ben triste,se pensiamo alla felicità di tre anni fa,quando dopo dieci anni di centro-sinistra un centro-destra emergente,forte di una montagna di consenso popolare era riuscito ad arrivare alla guida della città.
Una guida che non siamo quasi mai riusciti ad esercitare pienamente nonostante i chioggiotti ci avessero dato un ampio mandato e che certo non hanno meritato tanta incapacità.
Ovviamente ora ci sarà lo scarica barile delle responsabilità,immagino già che il nostro ex sindaco dirà che avrebbe voluto fare un nuovo tipo di politica,con i giovani,con nuove iniziative imprenditoriali,con la solidarietà e la sussidiarietà e che noi,mele marce,abbiamo invece fatto di tutto per ostacolarlo per impedirgli di fare “la svolta” per la nostra città,che siamo il vecchio e quant’altro.
Voglio sottolineare solo alcuni aspetti di questa rovinosa caduta di quello che sembrava un nuovo deus ex machina della politica a Chioggia.
Non ha avuto neppure gli attributi di rimanere in consiglio,ieri è letteralmente fuggito e al consiglio di oggi non si è neppure presentato.
Se si fosse dimesso,anche questa mattina,anche se sicuramente i consiglieri dimissionari non si sarebbero certamente fermati avrebbe almeno potuto dire che si era dimesso lui,invece ha preferito farsi cacciare.
Ora,si gira pagina.
Andrea Comparato
Ex consigliere comunale
(tanto ritorno non vi preoccupate,l’erba matta non muore MAI!)
VIDEO COMPLETO
martedì 30 novembre 2010
ATTO FINALE (VIDEO ALLEGATO COMPLETO)
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post su fine della legislatura Romano
CONSORZIO CERV:chi sono questi signori??
Il consorzio CERV è il soggetto interessato al provvedimento urbanistico previsto al punto 17) dell’ordine del giorno del consiglio comunale “ the fall” convocato ieri e oggi.
Se questo provvedimento dovesse passare,eventualità molto remota,vorrei dire remotissima.Questi signori,che invito ad intervenire in queste pagine per raccontarci un po’ come sono riusciti ad ottenere la conclusione di un iter urbanistico in pochissimi giorni mentre tantissimi altri piccoli proprietari sono ANNI che aspettano invano per costruire le case ai propri figli, avrebbero il permesso di costruire per circa 30.000 metri quadrati a Sottomarina.
Questo senza nessun confronto con cittadini interessati,categorie,le forze politiche che compongono il consiglio comunale il tutto nello stesso cenacolo,come diceva il buon Brunetto,che ha visto l’accoltellamento alle spalle di Giampaolo Convento da parte di Massimiliano Tiozzo per far entrare in consiglio il ciellino Gianni Colombo che altrimenti non sarebbe MAI entrato.
Questi sono i soggetti,probabilmente comparse…chi è il burattinaio?Chi tira i fili?
Dovremmo essere in grado entro qualche giorno di dare maggiori informazioni su tutta questa vicenda,ciò non di meno invito chiunque sappia a intervenire in questo blog,anche in forma anonima, per dare informazioni su questa storia (accia)
Andrea Comparato
348/3911979
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post su fine della legislatura Romano
lunedì 29 novembre 2010
FINALMENTE, Romano GO back to PADOVA!!!
Il documento di sfiducia firmato dai consiglieri:Tiozzo Lucio Fasiolo,Andrea Comparato,Massimo Dr Mancin,Valentina Sartore,Brunetto prof Mantovan,Giuseppe Penzo,Fabiano Gibbin,Renzo Donin,Guerrino Boscolo Coccuccia,Maurizio Salvagno,Roberto Boscolo Bisto,Fortunato Guarnieri,Giorgio Varisco,Mauro Mantovan,Massimo Avv Aprile e Scarpa Gianfranco
CRONACA DI UNA CADUTA:
Epilogo un po’ inaspettato del nostro ( per niente) amato Romano Tiozzo Pagio,le avvisaglie c’erano tutte per carità,però alla fine c’eravamo anche noi un po’ auto convinti che comunque la maggior parte dei consiglieri non volessero andare a casa, ma le telefonate, i nervosismi,le voci delle dimissioni dell’assessore Claudio Bullo già giravano dal fine settimana.
Probabilmente,ipotizzo, la porcheria di chiedere al consiglio di votare la variazione urbanistica per favorire per l’ennesima volta società legate a l mondo di comunione e liberazione ha innestato,finalmente, un moto inarrestabile di nausea.
Infatti come sono giunte le conferma delle dimissioni irrevocabili , non la buffonata del mese scorso del sindaco ( speriamo presto ex) , di Claudio Bullo non si è più potuto arginare la voglia di cacciare questo sindaco per “ manifesta incapacità di governare”.
In breve tempo è stato scritto il documento di cui si raccoglievano le firme per chiedere la sfiducia,dopo Lucio Tiozzo,il secondo a firmare è stato il sottoscritto a seguito la minoranza e i colleghi consiglieri:Valentina Sartore,Massimo Mancin,Brunetto Mantovan;massimo Aprile,Renzo Donin insomma la metà più uno del consiglio comunale ha chiesto la sfiducia del sindaco il quale non ha avuto neppure il coraggio di rispondere inizialmente agli interventi dei consiglieri scappando in fretta e furia malgrado le richiesta urlate di qualcuno che lo invitava a rimanere e a RISPONDERE!!!!
Ora la situazione è la seguente:il consiglio comunale deve essere convocato entro dieci giorni e si procede per la sfiducia nominale,in pratica si procede con l’appello e ogni consigliere deve fare la dichiarazione di fiducia o di sfiducia.
Non credo proprio che le sedici persone che hanno firmato si tireranno indietro.
Domani il consiglio è convocato ancora una volta per votare i debiti fuori bilancio dei quali credo sia difficile che a questo punto qualcuno se ne prenda la responsabilità,questo però lo dico io,vedremo come andrà a finire.
Da una parte è un po’ triste aver concluso questa esperienza amministrativa dopo tutto quello che abbiamo fatto per cercare di fare il meglio per la nostra città dall’altra per me è una felicità immensa aver contribuito a cacciare questo soggetto che della nostra città non ha MAI avuto un briciolo d’amore.
Dal vostro Andrea Comparato
Un saluto e alla prossima
INTERVENTO DELL'AVVOCATO MASSIMO APRILE
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso
La saggezza popolare ha ragione. Si potrebbe anche aggiungere: “Male che si vuole non duole” e via di questo passo.
Oggi la politica clodiense ha scritto al tempo stesso una pagina triste e felice.
La presentazione di una mozione di sfiducia sottoscritta da una maggioranza trasversale, della quale sono parte anche consiglieri che sono stati eletti in liste che avevano come candidato sindaco Romano Tiozzo, è innanzitutto una cosa triste perché è l’ammissione di una sconfitta di un progetto politico, quello sul quale si erano espressi gli elettori nel giugno del 2007.
E’ però anche una cosa che deve dare felicità perché è la dimostrazione che c’è ancora gente che è libera e che può agire rispondendo solo alla propria coscienza ed ai propri elettori.
Da troppo tempo ormai erano proprio quest’ultimi che non perdevano occasione di chiedere insistentemente di “chiudere” con quest’amministrazione.
E’ stata veramente una sorpresa per me vedere e sentire gente, che mai prima avevo sentito parlare di politica, volutamente introdurre il discorso sul sindaco per manifestarmi la propria grandissima delusione per come andavano le cose ed il proprio pentimento per il voto dato a giugno del 2007.
Si trattava di segnali e di richieste che non si potevano trascurare, pena il totale distacco fra eletti ed elettori.
Di tutte queste cose molti di noi hanno cercato di parlare col sindaco, nel tentativo di “raddrizzare” una barca che aveva cominciato a fare acqua sin da pochi mesi dopo l’inizio della sua navigazione.
Ma chi segnalava che le cose in quel modo non potevano durare erano solo visionari, iettatori, uccelli del malaugurio e comunque personaggi da allontanare.
Ora il sindaco è riuscito a rimanere solo con il manipolo dei suoi fedelissimi.
Questi avranno i loro buoni motivi per non riconoscere che così non si può continuare.
Il comportamento di Romano Tiozzo nei venti giorni successivi alle sue dimissioni ha dato la misura delle sue capacità politiche e di amministratore.
L’impegno che si era preso nel presentare le dimissioni era stato quello di utilizzare il tempo che aveva avanti a sé per cercare di concordare con tutti i consiglieri di maggioranza dei punti programmatici sui quali far convergere il consenso di tutti.
Ed invece cos’è successo? Nessuno ha saputo più nulla di lui, se non per notizie ed indiscrezioni che arrivavano una volta dall’uno una volta dall’altro e che lo davano per indaffarato a cercare “protezione” una volta a Venezia, una volta a Milano, una volta a Roma e così via.
Non era forse meglio parlare con i suoi consiglieri?
O questi sono solo degli “spingi bottoni” ubbidienti agli ordini che arrivano da lui o dalle varie segreterie?
Meno male che qualcuno, anzi più di qualcuno, si è ricordato di essere stato eletto, sì per collaborare alla realizzazione di un programma elettorale, ma anche per controllare che esso venga seguito e se non è così per richiamare il primo cittadino ai suoi doveri.
Guai, però, a chi ha tentato di farlo!
I consiglieri di maggioranza, secondo qualche assessore cui il sindaco ha sempre dato molto ascolto, devono sempre votare e “non rompere i c….”.
Nessuno di chi si candida si impegna per farsi eleggere per poi, una volta seduto in consiglio, “suicidarsi” per finire anzitempo il proprio mandato.
Ritengo, quindi, che l’aver sottoscritto la mozione di sfiducia rappresenti, da parte di quei consiglieri che sono stati eletti in maggioranza, un gesto di responsabilità e di dignità che non è stato facile fare ma che il comportamento del sindaco ha reso pressoché obbligato.
Non si può venire in Consiglio Comunale, fare un discorsetto di pochi minuti per spiegare (meglio, per non spiegare) i motivi del suo ritiro delle dimissioni e poi andarsene subito, soprattutto senza avvisare il Consiglio della sua scelta.
E’ stata una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio ma soprattutto della Città.
E’ stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, peraltro già pieno da tempo.
Ora c’è da rimboccarsi le maniche e cercare tutti uniti di trovare il modo per riprendersi e per far riprendere la Città.
Chi ha buona volontà ed onestà d’intenti si faccia avanti.
Massimo Aprile
INTERVENTO DEL PROF BRUNETTO MANTOVAN
L’ARROGANZA DEI NUMERI
Ancora una volta la maggioranza consiliare a voltato le spalle a Romano Tiozzo .
Le dimissioni irrevocabili dell’assessore Claudio Bullo dalla Giunta hanno indotto i due consiglieri di A.N. Massimo Mancini e Valentina Sartore ed il consigliere Renzo Donin a togliere la loro solidarieta’ alla maggioranza ed a sottoscrivere una mozione di sfiducia al Sindaco che si discuterà fra non meno di 10 giorni in Consiglio Comunale .
In apertura di seduta Romano Pagio aveva annunciato all’assemblea cittadina di aver revocato le sue dimissioni presentate il 26 ottobre u.s. avendo trovato una maggioranza composta di 18 consiglieri comunali che avevano sottoscritto un accordo composto di 10 punti . Purtroppo questi numeri si sono dimostrati inconsistenti ed alla prima prova dei fatti si sono sciolti come neve al sole .
Il gruppo del PDL non interpellato durante le trattative aveva predisposto un canovaccio di argomenti da trattare , in primo luogo la situazione finanziaria , per dare un proprio contributo alla soluzione della crisi nonostante la volontà di tutti e tre consiglieri di non voler essere rappresentati in Giunta .
Per il Sindaco ed alcuni Commissari del Popolo che lo appoggiano in maniera incondizionata vuol dire che la legge dei numeri vale sopra ogni forma di confronto e ragionamento . Per fortuna che non tutti i consiglieri di maggioranza hanno portato la testa all’ammasso ed abbinano il loro voto favorevole ai provvedimenti alla loro conoscenza e discussione preventiva per evitare di creare situazioni di disagio nella nostra comunità .
La delibera sull’introduzione di una nuova area ERP ( comparto C2/22 ) , in piena area Parco degli Orti ed a pochi metri di distanza da un’area edificabile composta di ben 7 comparti che da mesi sono bloccati dalla burocrazia comunale , ha trovato forte resistenza all’interno del gruppo consiliare della Lega Nord tanto che ci son volute diverse riunioni di Partito per cercare una soluzione di compromesso molto instabile .
Vedere una maggioranza consiliare distrutta dalla cocciutaggine di un Sindaco che si è comportato come un Podestà e non è riuscito a fare squadra con i propri consiglieri di maggioranza mettendoli uno contro l’altro mi rende molto triste e deluso . Alle belle attese di una Giunta che doveva rompere con il Passato e creare una macchina comunale efficiente e trasparente , purtroppo , sono sopraggiunte delusioni cocenti anche dove bastava poco per mantenere gli impegni presi .
S può andare ancora avanti così ?
Con l’adesione alla mozione di sfiducia ho voluto tentare di calare il sipario sul teatrino della maggioranza consiliare per evitare che la situazione non precipiti ulteriormente allontanando la Gente dalla Politica obbligandola a rinchiudersi entro sé stessa dove impera solo l’egoismo ed il tornaconto personale .
Brunetto Mantovan , consigliere comunale del PDL .
CRONACA DI UNA CADUTA:
Epilogo un po’ inaspettato del nostro ( per niente) amato Romano Tiozzo Pagio,le avvisaglie c’erano tutte per carità,però alla fine c’eravamo anche noi un po’ auto convinti che comunque la maggior parte dei consiglieri non volessero andare a casa, ma le telefonate, i nervosismi,le voci delle dimissioni dell’assessore Claudio Bullo già giravano dal fine settimana.
Probabilmente,ipotizzo, la porcheria di chiedere al consiglio di votare la variazione urbanistica per favorire per l’ennesima volta società legate a l mondo di comunione e liberazione ha innestato,finalmente, un moto inarrestabile di nausea.
Infatti come sono giunte le conferma delle dimissioni irrevocabili , non la buffonata del mese scorso del sindaco ( speriamo presto ex) , di Claudio Bullo non si è più potuto arginare la voglia di cacciare questo sindaco per “ manifesta incapacità di governare”.
In breve tempo è stato scritto il documento di cui si raccoglievano le firme per chiedere la sfiducia,dopo Lucio Tiozzo,il secondo a firmare è stato il sottoscritto a seguito la minoranza e i colleghi consiglieri:Valentina Sartore,Massimo Mancin,Brunetto Mantovan;massimo Aprile,Renzo Donin insomma la metà più uno del consiglio comunale ha chiesto la sfiducia del sindaco il quale non ha avuto neppure il coraggio di rispondere inizialmente agli interventi dei consiglieri scappando in fretta e furia malgrado le richiesta urlate di qualcuno che lo invitava a rimanere e a RISPONDERE!!!!
Ora la situazione è la seguente:il consiglio comunale deve essere convocato entro dieci giorni e si procede per la sfiducia nominale,in pratica si procede con l’appello e ogni consigliere deve fare la dichiarazione di fiducia o di sfiducia.
Non credo proprio che le sedici persone che hanno firmato si tireranno indietro.
Domani il consiglio è convocato ancora una volta per votare i debiti fuori bilancio dei quali credo sia difficile che a questo punto qualcuno se ne prenda la responsabilità,questo però lo dico io,vedremo come andrà a finire.
Da una parte è un po’ triste aver concluso questa esperienza amministrativa dopo tutto quello che abbiamo fatto per cercare di fare il meglio per la nostra città dall’altra per me è una felicità immensa aver contribuito a cacciare questo soggetto che della nostra città non ha MAI avuto un briciolo d’amore.
Dal vostro Andrea Comparato
Un saluto e alla prossima
INTERVENTO DELL'AVVOCATO MASSIMO APRILE
Chi è causa del suo mal pianga sé stesso
La saggezza popolare ha ragione. Si potrebbe anche aggiungere: “Male che si vuole non duole” e via di questo passo.
Oggi la politica clodiense ha scritto al tempo stesso una pagina triste e felice.
La presentazione di una mozione di sfiducia sottoscritta da una maggioranza trasversale, della quale sono parte anche consiglieri che sono stati eletti in liste che avevano come candidato sindaco Romano Tiozzo, è innanzitutto una cosa triste perché è l’ammissione di una sconfitta di un progetto politico, quello sul quale si erano espressi gli elettori nel giugno del 2007.
E’ però anche una cosa che deve dare felicità perché è la dimostrazione che c’è ancora gente che è libera e che può agire rispondendo solo alla propria coscienza ed ai propri elettori.
Da troppo tempo ormai erano proprio quest’ultimi che non perdevano occasione di chiedere insistentemente di “chiudere” con quest’amministrazione.
E’ stata veramente una sorpresa per me vedere e sentire gente, che mai prima avevo sentito parlare di politica, volutamente introdurre il discorso sul sindaco per manifestarmi la propria grandissima delusione per come andavano le cose ed il proprio pentimento per il voto dato a giugno del 2007.
Si trattava di segnali e di richieste che non si potevano trascurare, pena il totale distacco fra eletti ed elettori.
Di tutte queste cose molti di noi hanno cercato di parlare col sindaco, nel tentativo di “raddrizzare” una barca che aveva cominciato a fare acqua sin da pochi mesi dopo l’inizio della sua navigazione.
Ma chi segnalava che le cose in quel modo non potevano durare erano solo visionari, iettatori, uccelli del malaugurio e comunque personaggi da allontanare.
Ora il sindaco è riuscito a rimanere solo con il manipolo dei suoi fedelissimi.
Questi avranno i loro buoni motivi per non riconoscere che così non si può continuare.
Il comportamento di Romano Tiozzo nei venti giorni successivi alle sue dimissioni ha dato la misura delle sue capacità politiche e di amministratore.
L’impegno che si era preso nel presentare le dimissioni era stato quello di utilizzare il tempo che aveva avanti a sé per cercare di concordare con tutti i consiglieri di maggioranza dei punti programmatici sui quali far convergere il consenso di tutti.
Ed invece cos’è successo? Nessuno ha saputo più nulla di lui, se non per notizie ed indiscrezioni che arrivavano una volta dall’uno una volta dall’altro e che lo davano per indaffarato a cercare “protezione” una volta a Venezia, una volta a Milano, una volta a Roma e così via.
Non era forse meglio parlare con i suoi consiglieri?
O questi sono solo degli “spingi bottoni” ubbidienti agli ordini che arrivano da lui o dalle varie segreterie?
Meno male che qualcuno, anzi più di qualcuno, si è ricordato di essere stato eletto, sì per collaborare alla realizzazione di un programma elettorale, ma anche per controllare che esso venga seguito e se non è così per richiamare il primo cittadino ai suoi doveri.
Guai, però, a chi ha tentato di farlo!
I consiglieri di maggioranza, secondo qualche assessore cui il sindaco ha sempre dato molto ascolto, devono sempre votare e “non rompere i c….”.
Nessuno di chi si candida si impegna per farsi eleggere per poi, una volta seduto in consiglio, “suicidarsi” per finire anzitempo il proprio mandato.
Ritengo, quindi, che l’aver sottoscritto la mozione di sfiducia rappresenti, da parte di quei consiglieri che sono stati eletti in maggioranza, un gesto di responsabilità e di dignità che non è stato facile fare ma che il comportamento del sindaco ha reso pressoché obbligato.
Non si può venire in Consiglio Comunale, fare un discorsetto di pochi minuti per spiegare (meglio, per non spiegare) i motivi del suo ritiro delle dimissioni e poi andarsene subito, soprattutto senza avvisare il Consiglio della sua scelta.
E’ stata una mancanza di rispetto nei confronti del Consiglio ma soprattutto della Città.
E’ stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso, peraltro già pieno da tempo.
Ora c’è da rimboccarsi le maniche e cercare tutti uniti di trovare il modo per riprendersi e per far riprendere la Città.
Chi ha buona volontà ed onestà d’intenti si faccia avanti.
Massimo Aprile
INTERVENTO DEL PROF BRUNETTO MANTOVAN
L’ARROGANZA DEI NUMERI
Ancora una volta la maggioranza consiliare a voltato le spalle a Romano Tiozzo .
Le dimissioni irrevocabili dell’assessore Claudio Bullo dalla Giunta hanno indotto i due consiglieri di A.N. Massimo Mancini e Valentina Sartore ed il consigliere Renzo Donin a togliere la loro solidarieta’ alla maggioranza ed a sottoscrivere una mozione di sfiducia al Sindaco che si discuterà fra non meno di 10 giorni in Consiglio Comunale .
In apertura di seduta Romano Pagio aveva annunciato all’assemblea cittadina di aver revocato le sue dimissioni presentate il 26 ottobre u.s. avendo trovato una maggioranza composta di 18 consiglieri comunali che avevano sottoscritto un accordo composto di 10 punti . Purtroppo questi numeri si sono dimostrati inconsistenti ed alla prima prova dei fatti si sono sciolti come neve al sole .
Il gruppo del PDL non interpellato durante le trattative aveva predisposto un canovaccio di argomenti da trattare , in primo luogo la situazione finanziaria , per dare un proprio contributo alla soluzione della crisi nonostante la volontà di tutti e tre consiglieri di non voler essere rappresentati in Giunta .
Per il Sindaco ed alcuni Commissari del Popolo che lo appoggiano in maniera incondizionata vuol dire che la legge dei numeri vale sopra ogni forma di confronto e ragionamento . Per fortuna che non tutti i consiglieri di maggioranza hanno portato la testa all’ammasso ed abbinano il loro voto favorevole ai provvedimenti alla loro conoscenza e discussione preventiva per evitare di creare situazioni di disagio nella nostra comunità .
La delibera sull’introduzione di una nuova area ERP ( comparto C2/22 ) , in piena area Parco degli Orti ed a pochi metri di distanza da un’area edificabile composta di ben 7 comparti che da mesi sono bloccati dalla burocrazia comunale , ha trovato forte resistenza all’interno del gruppo consiliare della Lega Nord tanto che ci son volute diverse riunioni di Partito per cercare una soluzione di compromesso molto instabile .
Vedere una maggioranza consiliare distrutta dalla cocciutaggine di un Sindaco che si è comportato come un Podestà e non è riuscito a fare squadra con i propri consiglieri di maggioranza mettendoli uno contro l’altro mi rende molto triste e deluso . Alle belle attese di una Giunta che doveva rompere con il Passato e creare una macchina comunale efficiente e trasparente , purtroppo , sono sopraggiunte delusioni cocenti anche dove bastava poco per mantenere gli impegni presi .
S può andare ancora avanti così ?
Con l’adesione alla mozione di sfiducia ho voluto tentare di calare il sipario sul teatrino della maggioranza consiliare per evitare che la situazione non precipiti ulteriormente allontanando la Gente dalla Politica obbligandola a rinchiudersi entro sé stessa dove impera solo l’egoismo ed il tornaconto personale .
Brunetto Mantovan , consigliere comunale del PDL .
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domenica 28 novembre 2010
CONSIGLI COMUNALI di lunedì 29 e martedì 30 novembre 2010
La fattoria degli animali (ingl. Animal Farm, 1945) è un romanzo satirico dello scrittore britannico George Orwell. In italiano è stato pubblicato per la prima volta nel 1947. Il romanzo è un'allegoria del totalitarismo sovietico del periodo staliniano. È ambientato in un'immaginaria fattoria inglese dove gli animali, stanchi del crudele sfruttamento da parte dell'uomo, si ribellano e assumono il controllo. Una volta liberi, gli animali decidono di dividere equamente il prodotto del loro lavoro, che prima gli veniva sottratto dall'uomo, seguendo il principio marxista «da ognuno secondo le proprie capacità, a ognuno secondo i propri bisogni». Il loro sogno utopico viene però ben presto tradito dall'emergere di un'altra classe di sfruttatori: i maiali. Gli avidi suini, che erano stati gli ispiratori della "rivoluzione", prenderanno il controllo della fattoria e progressivamente diventeranno simili in tutto e per tutto all'uomo, finché persino il loro aspetto diventerà antropomorfo. La satira verso gli ideali utopici della Rivoluzione russa è resa ancora più diretta dal fatto che ogni evento ed ogni personaggio descritti nel romanzo rappresentano l'allegoria di un preciso evento o personaggio della realtà storica.
Chissa come mai Orwel nell'ironizzare sulla società sovietica immaginò i MAIALI che diventavano i nuovi sfruttatori??
Dei provvedimenti che andremo a discutere e teoricamente a votare ( dico già da ora che voterò contro) nella lunga serie di punti all'ordine del giorno ci sono questi due degni di particolare attenzione:
a) Il punto 17 : Adozione ai sensi dell’art. 50 comma 4 lett. c) L.R. 61/85 di variante parziale al P.R.G. per l’inserimento di una nuova area di intervento – n. 22 – con destinazione C2/E.R.P.
b) il punto 22: Parere del Consiglio sul protocollo di intesa tra la Capitaneria di Porto di Chioggia, il Comune di Chioggia e l’Azienda Speciale per il Porto di Chioggia, relativa ad una variante al piano regolatore per l’isola di Aleghero e l’isola dei Saloni e ridimensionamento dell’area destinata a “cereali e sfarinati”, “zona buncheraggio” e zona per magazzini in porto fluvio–marittimo.
Poi ce ne sono altri non meno importanti ma ci ritorneremo nel prossimo aggiornamento.
In sintesi: Nel punto 17, il nostro carissimo Romano Tiozzo Pagio vorrebbe che il consiglio comunale votasse una variante per consentire ad una certa società di costruire 150 appartamenti praticamente a ridosso di tutti quei proprietari di sottomarina che stanno aspettando da due anni che questa amministrazione gli dia la possibilità di costruirsi la casa,due anni che pagano l'ici relativa a terreni edificabili,due anni,che qualcuno di Padova gli promette che tra qualche mese potranno costruire.
Invece questa società in pochissimo tempo non solo ha un iter provilegiato di pochissimo giorni ( gli altri anni,questi giorni) ma Romano e i suoi sodali,senza praticamente nessun confronto,ce lo mette nell'ordine del giorno.
Bisognerà vedere cosa faranno gli amici della Lega,l'amico Tasso,un amico che ha cambiato partito sette volte,giorni fa mi diceva che ora è in Lega,perché la Lega è un partito..." retto" ora vedremo se il sindaco è riuscito a convincerli con la sua visita in sede della lega accompagnato addirittura da.....l'ex assessore all'urbanistica Carlo Arch Perini.
Domani e martedì staremo a vedere se questo provvedimento riuscirà a passare.Di sicuro NON con il mio voto.
Il punto 22 riguarda una situazione molto complessa,si tratta di porre in essere le basi per spostare il mercato ittico all'ingrosso dal sito attuale,in pieno centro storico,ad altra sede.
In sostanza l'ASPO propone di spostarlo all'isola dell'alleghero,l'isola che costeggia il canal lombardo esterno a ovest del porto commerciale di Val Da Rio.Non ho sufficienti competenze per poter dire con cognizione di causa se è un'iniziativa praticabile.
Non mi sembra che sia particolarmente apprezzata da persone con molta più competenza ed esperienza del sottoscritto tra cui l'ex sindaco Boscolo Sandro Todaro e il consigliere regionale Lucio Tiozzo che anche al convegno di questa mattina ( domenica 28 novembre,presso sala consiliare del comune di chioggia) hanno,entrambi,espresso forti perplessità su questo progetto.
Sia per motivi di scarsa possibilità di successo in quanto per legge non è possibile imbonire la laguna,attualmente l'Alleghero è praticamente un cumulo di fango,sia per la stagione politica ed economica che stiamo passando caratterizzata da una particolare scarsità di risorse finanziarie.
In particolare il consigliere regionale del partito democratico Lucio Tiozzo ha espresso il forte sospetto che questo progetto in realtà sia funzionale a certe società interessate al trasposto dei fanghi.
A domani,spero,i prossimi aggiornamenti
Ciao e buona domenica dal vostro consigliere d'attacco
Andrea Comparato matricola nr 169905
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venerdì 26 novembre 2010
LIBRI CONSIGLIATI:LA LOBBY DI DIO
Dal corriere della sera del 19 novembre 2010
La tv pubblica Il caso Il libro Esce «La lobby di Dio» di Ferruccio Pinotti
Fede, politica e affari Le radici del potere ciellino
La parabola di un movimento che si è fatto sistema
«Questo nostro modello conquisterà l' Italia». A cercare negli archivi, la frase risale al 1985. Il suo titolare, Roberto Formigoni, era un giovane di belle speranze e di elevato misticismo. Venticinque anni e molta concretezza dopo, arriva un libro su Comunione e liberazione dove si sostiene che la profezia si è in buona sostanza avverata. «La lobby di Dio» (Chiarelettere, 480 pagine, in uscita il 23 novembre), del giornalista Ferruccio Pinotti, è una corposa inchiesta che racconta dalle origini la storia e la mutazione di un movimento che si è fatto sistema, creando un network capace di unire affari, politica e religione, senza nasconderne aspetti scabrosi e disavventure giudiziarie. Ma l' autore si avvicina all' argomento consapevole della duplice natura di Cl, che per moltissime persone rimane essenzialmente una realtà di fede, alla quale affidare la propria vita, la propria spiritualità, non solo il proprio portafoglio. «In Cl incontri la ragazza, ti sposi, fai figli, li educhi, sempre con ciellini e fra ciellini, è un vuoto che ti dà l' illusione della pienezza». La frase di Luigi Cortesi, psicoterapeuta cattolico, non certo un simpatizzante, rende involontariamente l' idea di una adesione totale che ancora oggi è il vero mistero di Cl, il suo segreto meglio custodito. Il viaggio di Pinotti nel sistema di valori del movimento è il tentativo di penetrare una realtà parallela, sotto gli occhi di tutti, ma impermeabile. Il giornalista raccoglie le testimonianze dei simpatizzanti che affollano l' annuale meeting di Rimini, quelle dei delusi e dei nostalgici, le affianca alle parole dei Memores Domini, i militanti più severi che dedicano a Cl un' obbedienza rigorosa pur ricoprendo incarichi pubblici importanti, come lo stesso Formigoni. E lascia il giudizio al lettore, non nascondendo di aver affrontato usato un approccio laico, per un argomento che tale non può essere, per definizione. Il fascino del movimento creato nel 1954 da don Luigi Giussani risiede proprio in questa continua dicotomia: le grisaglie di un ceto imprenditorial-politico nato e sviluppato all' interno di Cl non escludono gli abiti austeri dei gruppi di preghiera e le opere di carità. Il lavoro di Pinotti, come tutte le sue precedenti inchieste, è documentato fino alla pignoleria. Esibisce documenti e circostanze difficilmente smentibili, elenca tutte le indagini che hanno sfiorato la galassia di Cl, da Oil for food alle presunte tangenti in Trentino. Ma ha il merito di non fermarsi alle carte, raccolte e assemblate grazie all' aiuto di alcuni collaboratori, tra i quali gioca un ruolo importante Giovanni Viafora, cronista del Corriere del Veneto, che si è occupato dell' inchiesta della Procura di Padova sui fondi europei, con i vertici veneti della Compagnia delle Opere recentemente rinviati a giudizio. C' è molto più di questo, infatti. C' è la cronaca della costruzione di un potentato. Nel corso degli anni Comunione e liberazione è diventata una «super lobby» e la Compagnia delle Opere, il suo braccio economico, ha cavalcato «l' amicizia operativa», ovvero il modello al quale si riferiva l' attuale governatore della Lombardia, per creare una rete che forse non ha eguali in Italia. Pinotti traccia i confini del regno, operando una mappatura completa dei professionisti, delle aziende e delle imprese che vanno a comporre un network ormai europeo. Messi in fila, i numeri della Compagnia delle Opere fanno impressione: 34 mila imprese, mille aziende non profit, un fatturato complessivo di 70 miliardi di euro. La sezione milanese della Compagnia delle Opere conta 6.000 aziende di ogni tipologia, e nel 2008 vantava un numero di associati superiore a quello di Assolombarda. La crisi, sostiene Pinotti, ha giocato a favore della Cdo, perché molte imprese si sono avvicinate a Cl per godere della sua sussidiarietà, di un sistema protettivo che può contare su accordi con le principali banche italiane. La radiografia dei business gestiti dalla Compagnia delle Opere si sofferma sulla sua espansione nel mondo universitario, dove la costruzione di residence e studentati diventa secondo l' autore la chiave di una «occupazione culturale» destinata a dare frutti negli anni a venire. L' ultima parte del libro parla del futuro. «L' obiettivo di Cl? Il prossimo Papa, e il prossimo premier». La battuta, una delle poche anonime, è stata raccolta nella alte sfere del Vaticano. Prima di sorridere, ammonisce Pinotti, segnarsi questi due nomi. Roberto Formigoni e Angelo Scola, cardinale e patriarca di Venezia, considerato organico a Cl. L' impossibile è niente, per Comunione e liberazione. Marco Imarisio
lunedì 22 novembre 2010
Ritieni praticabile inserire della pubblicità sul sito del comune di Chioggia per realizzare nuove entrate finanziarie
Andrea Comparato
Presumo che ormai anche i sassi sappiano che per qualsiasi amministrazione,inclusa ovviamente anche la nostra,le entrate finanziarie sono destinate a ridursi.Tralasciamo le varie criticità che abbiamo attualmente in bilancio di cui vedremo l'evolversi nei prossimi mesi.
L'ottimale sarebbe trovare nuove fonti di finanziamento,il che è facile a dirlo ma non è altrettanto facile farlo se non aumentando imposte locali il che,oltre ad essere da un punto di vista del consenso difficile ad attuarsi,lo è ancora di più considerando l'attuale congiuntura economica certamente non simpatica.
Il comune di Venezia,ad esempio, è riuscito a vendere spazi pubblicitari su megacartelloni affissi sugli innumerevoli cantieri della città lagunare.
Cosa propone il sottoscritto?Di trovare il modo di vendere la pubblicità sul sito del nostro comune www.chioggia.org. Da succinti colloqui con il personale degli uffici preposti sono venuto a conoscenza che il sito comunale "viaggia" sui ventimila accessi al mese.
Ritengo che ci siano i presupposti per una nuova entrata finanziaria per l'amministrazione comunale che possa garantire delle entrate senza ricorrere ad investimenti importanti,che peraltro non possiamo permetterci.
Ho presentato quindi questa mattina al protocollo una richiesta di convocazione della terza commissione consiliare per proporre questa iniziativa ai colleghi del consiglio comunale.
Mi piacerebbe riuscire a portare in commissione oltre che alle mie proposte anche le indicazioni e le idee della base.
Gradirei molto quindi che chi legge il presente post oltre che a votare nel sondaggio preposto mi dia delle indicazioni precise indicandomele con un commento.
Ringrazio anticipatamente per la collaborazione.
Presumo che ormai anche i sassi sappiano che per qualsiasi amministrazione,inclusa ovviamente anche la nostra,le entrate finanziarie sono destinate a ridursi.Tralasciamo le varie criticità che abbiamo attualmente in bilancio di cui vedremo l'evolversi nei prossimi mesi.
L'ottimale sarebbe trovare nuove fonti di finanziamento,il che è facile a dirlo ma non è altrettanto facile farlo se non aumentando imposte locali il che,oltre ad essere da un punto di vista del consenso difficile ad attuarsi,lo è ancora di più considerando l'attuale congiuntura economica certamente non simpatica.
Il comune di Venezia,ad esempio, è riuscito a vendere spazi pubblicitari su megacartelloni affissi sugli innumerevoli cantieri della città lagunare.
Cosa propone il sottoscritto?Di trovare il modo di vendere la pubblicità sul sito del nostro comune www.chioggia.org. Da succinti colloqui con il personale degli uffici preposti sono venuto a conoscenza che il sito comunale "viaggia" sui ventimila accessi al mese.
Ritengo che ci siano i presupposti per una nuova entrata finanziaria per l'amministrazione comunale che possa garantire delle entrate senza ricorrere ad investimenti importanti,che peraltro non possiamo permetterci.
Ho presentato quindi questa mattina al protocollo una richiesta di convocazione della terza commissione consiliare per proporre questa iniziativa ai colleghi del consiglio comunale.
Mi piacerebbe riuscire a portare in commissione oltre che alle mie proposte anche le indicazioni e le idee della base.
Gradirei molto quindi che chi legge il presente post oltre che a votare nel sondaggio preposto mi dia delle indicazioni precise indicandomele con un commento.
Ringrazio anticipatamente per la collaborazione.
domenica 21 novembre 2010
450° ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI CRISTOFORO SABBADINO
Sabato 20 novembre, si sono aperte le celebrazioni del 450°anniversario della morte di Cristoforo Sabbadino,ingegnere idraulico Chioggiotto con il convegno sulla sua persona e sull’idraulica europea del cinquecento.
Praticamente in coincidenza con il primo collaudo dell’opera di salvaguardia chiamata piccolo Mose che venerdì scorso ha dimostrato una straordinaria efficacia,liberando noi Chioggiotti,speriamo,dall’incubo dell’acqua alta,si è svolto presso l’Auditorium di calle San Nicolò il convegno sui problemi lagunari della Serenissima.
I relatori del convegno sono riusciti ben ad attirare l’attenzione dei presenti raccontando di come i Veneziani ben cinque secoli prima arrivarono a spostare il corso dei fiumi che sfociavano,in allora,nella laguna Veneta.
( Niente comitati NoMose allora)
Il nostro concittadino,ingegnere idraulico individuava tre cause nel dissesto della laguna:il mare,i fiumi e….gli uomini. Un convegno sicuramente riuscito per la qualità di quanto ci è stato raccontato,dallo spessore dei relatori e delle curiosità storiche del nostro territorio che dopo secoli riportano quasi le stesse problematiche ambientali,politiche ed economiche.
Detto questo,c’è un fatto da sottolineare,purtroppo,nonostante la qualità dell’ incontro il pubblico era sicuramente insufficiente rispetto ai quattrini che è costato.
Due settimane fa,ai Salesiani,con tutto il rispetto dei venerandi padri,alla proiezione di un film di terza categoria,c’erano più persone di ieri sera, per non parlare del convegno sull’alimentazione della settimana scorsa che vedeva la sala interamente occupata.
Ora,comprendo che forse il tema dell’idraulica del cinquecento non attirerà folle di appassionati ma è possibile che con un budget di,mi dicono,€ 140.000, lo staff del nostro (poco) amato sindaco non sia riuscito a fare di meglio???
Mi sembra evidente che anche in questa occasione il sindaco e le persone di cui si circonda abbiano dimostrato cosa sono capaci di fare.
E’ probabile che se ci si fosse rivolti alla prima ragazzetta brava in pubbliche relazioni, pagandola l’ennesima frazione di quanto prende qualche amico di Romano avremmo avuto maggiori risultati di uno staff del sindaco strapagati e incapaci di fare niente.
AndreaComparato
venerdì 19 novembre 2010
ASSOLUTAMENTE:Sì MOSE!!!!!
Paratia piccolo Mose di PORTA GARIBALDI
Questa mattina,in occasione di una alta marea di 108-110 cm c’è stata la prima sperimentazione delle paratoie di salvaguardia del progetto denominato “Piccolo Mose”.
L’effetto è stato incredibile! Quando l’acqua aveva già allagato la riva Vena e stava allagando il Corso del Popolo, con l’entrata in funzione del sistema seppure non ancora completato al 100%, l’acqua si è ritirata lasciando all’asciutto (come il biblico Mosè) tutte le rive e il Corso del Popolo.
Alla faccia di chi ormai pensava che la nostra città fosse ormai abbandonata e morente! La scomparsa dell’acqua alta in pochissimi minuti ha lasciato stupefatti, felici fino alle lacrime agli occhi per l’emozione i cittadini in strada per fare la spesa, per non parlare dei negozianti con i carretti sulla Riva Vena, già rassegnati all’ennesima mattinata con i piedi a mollo.
L’ingegner Alberto Baggio del consorzio Venezia Nuova dopo un’accurata ispezione dei cantieri ha manifestato con cautela soddisfazione per il perfetto funzionamento del sistema di salvaguardia dalle acque alte sottolineando però che l’intervento di stamane è stato il primo esperimento, il lavoro continuerà con uno studio dettagliato del sottosuolo e della falda, e sopratutto con la sistemazione degli scoli e delle fognature del Corso del Popolo.
Il presidente della commissione regionale statuto:
“Una grande realizzazione per la realtà della nostra città e del centro storico. La prima sperimentazione dà merito e ragione alle amministrazioni comunali che l’hanno fortemente voluta, quando saranno finiti tutti i lavori saranno indennizzate le famiglie e le attività economiche che hanno dovuto subire pesanti disagi per un così lungo periodo. I risultati obbligheranno la pubblica amministrazione a recuperare la piena godibilità e visibilità di questa parte preziosa della nostra città e della nostra storia”
Carlo Alberto Tesserin
Il presidente del consiglio comunale di Chioggia:
“Un primo passo verso il miglioramento nei confronti della salvaguardia del territorio dalla acque alte.
Questo evento va inquadrato nel contesto del progetto Mose che proprio in questi giorni è stato rifinanziato in modo che i lavori possano essere ultimati ei tempi previsti dal programma.
E’ importante che l’intervento sul Canal Vena sia ultimato insieme a tutte le altre opere che interessano i centri storici di Chioggia e Sottomarina perché solo con questi interventi il Mose potrà avere l’efficacia per la quale è stato progettato.”
Giorgio ing Vianello
Come ha precisato l’ingegner Baggio siamo ancora lontani dalla conclusione dei lavori,quindi non cantiamo vittoria troppo presto,voglio ricordare però che tanti,compresi gli amici della Lega,al tempo della campagna elettorale delle comunali si dichiaravano contro questi lavori.
Se non ci fosse stato un leader come Giancarlo Galan, che prendeva decisioni solo per raggiungere un breve e facile consenso immediato,oggi,nel Veneto,tante importanti infrastrutture NON esisterebbero.
Concludiamo con un grazie sincero e riconoscente agli uomini e alle donne del magistrato alle acque,del consorzio Venezia Nuova.
Andrea Comparato
Questa mattina,in occasione di una alta marea di 108-110 cm c’è stata la prima sperimentazione delle paratoie di salvaguardia del progetto denominato “Piccolo Mose”.
L’effetto è stato incredibile! Quando l’acqua aveva già allagato la riva Vena e stava allagando il Corso del Popolo, con l’entrata in funzione del sistema seppure non ancora completato al 100%, l’acqua si è ritirata lasciando all’asciutto (come il biblico Mosè) tutte le rive e il Corso del Popolo.
Alla faccia di chi ormai pensava che la nostra città fosse ormai abbandonata e morente! La scomparsa dell’acqua alta in pochissimi minuti ha lasciato stupefatti, felici fino alle lacrime agli occhi per l’emozione i cittadini in strada per fare la spesa, per non parlare dei negozianti con i carretti sulla Riva Vena, già rassegnati all’ennesima mattinata con i piedi a mollo.
L’ingegner Alberto Baggio del consorzio Venezia Nuova dopo un’accurata ispezione dei cantieri ha manifestato con cautela soddisfazione per il perfetto funzionamento del sistema di salvaguardia dalle acque alte sottolineando però che l’intervento di stamane è stato il primo esperimento, il lavoro continuerà con uno studio dettagliato del sottosuolo e della falda, e sopratutto con la sistemazione degli scoli e delle fognature del Corso del Popolo.
Il presidente della commissione regionale statuto:
“Una grande realizzazione per la realtà della nostra città e del centro storico. La prima sperimentazione dà merito e ragione alle amministrazioni comunali che l’hanno fortemente voluta, quando saranno finiti tutti i lavori saranno indennizzate le famiglie e le attività economiche che hanno dovuto subire pesanti disagi per un così lungo periodo. I risultati obbligheranno la pubblica amministrazione a recuperare la piena godibilità e visibilità di questa parte preziosa della nostra città e della nostra storia”
Carlo Alberto Tesserin
Il presidente del consiglio comunale di Chioggia:
“Un primo passo verso il miglioramento nei confronti della salvaguardia del territorio dalla acque alte.
Questo evento va inquadrato nel contesto del progetto Mose che proprio in questi giorni è stato rifinanziato in modo che i lavori possano essere ultimati ei tempi previsti dal programma.
E’ importante che l’intervento sul Canal Vena sia ultimato insieme a tutte le altre opere che interessano i centri storici di Chioggia e Sottomarina perché solo con questi interventi il Mose potrà avere l’efficacia per la quale è stato progettato.”
Giorgio ing Vianello
Come ha precisato l’ingegner Baggio siamo ancora lontani dalla conclusione dei lavori,quindi non cantiamo vittoria troppo presto,voglio ricordare però che tanti,compresi gli amici della Lega,al tempo della campagna elettorale delle comunali si dichiaravano contro questi lavori.
Se non ci fosse stato un leader come Giancarlo Galan, che prendeva decisioni solo per raggiungere un breve e facile consenso immediato,oggi,nel Veneto,tante importanti infrastrutture NON esisterebbero.
Concludiamo con un grazie sincero e riconoscente agli uomini e alle donne del magistrato alle acque,del consorzio Venezia Nuova.
Andrea Comparato
mercoledì 17 novembre 2010
Le ragioni della instabilità politica a Chioggia
Brunetto Mantovan
Questione di partenza :
La causa dell’instabilita’ politica della Giunta è causata da Romano Tiozzo che non riesce a far squadra con la sua maggioranza dividendo i vari componenti all’interno dei loro stessi Partiti .
Situazione finanziaria :
1. Sentenza San Felice (3.000.000 € ) ;
2. Veritas : 600.000.€ da avanzo di amministrazione , 1.600.000 € mancati introiti utilizzo discarica ; 1.700.000 € di ulteriori richieste ;
3. 160.000 € debiti fuori bilancio ;
4. 298.000 € liceo scientifico per lavori eseguiti senza copertura finanziaria ;
5. 450.000 € mercato orticolo ; per lavori eseguiti senza copertura finanziaria ;
6. 400.000.€ SST lavori eseguiti senza delibera comunale di copertura finanziaria ;
7. 400.000 € restituzione oneri di urbanizzazione ;
8. ACTV in attesa .di sentenza tribunale .
E’ possibile gestire questa situazione con 3.800.000.€ di avanzo di amministrazione e fondi propri comunali ? Se si , come ? Possiamo scaricare sui futuri esercizi finanziari magari con aumenti sconsiderati delle tariffe sui servizi pubblici ?
Questa questione è preliminare ad ogni altro argomento da trattare per ovvie ragioni !
ARGOMENTI SUCCESSIVI DA TRATTARE :
• Riorganizzazione macchina comunale con particolare attenzione ai settori Urbanistica , Edilizia Privata , Lavori Pubblici , Finanze , Demanio Marittimo e Patrimonio avvalendosi di nuove procedure informatiche e di corsi di aggiornamento dei dipendenti ;
• Attivazione della strumentazione attuativa prevista dal PRG ;
• Parere sul nuovo Piano del Porto ;
• Conclusione progettazione del PAT entro gennaio – febbraio 2011 ;
• Definizione area su cui sorgerà il nuovo Mercato Ittico all’Ingrosso ;
• Impatto della grande distribuzione commerciale sulla struttura commerciale locale ;
• Rivisitazione NTA del PRG , del Piano dell’Arenile e del Parco del Lungomare ;
• Rivisitazione del Regolamento Edilizio ;
• Modifica del Piano del Rumore e rivisitazione della delibera sulle attività musicali lungo le spiagge comunali ;
• Rapporti chiari con il Consorzio Venezia Nuova ;
• Difesa della Sanità chioggiotta e delle sue strutture edilizie e sanitarie ;
• Analisi delle attività produttive locali e strategie per renderle competitive e superare la crisi economica attuale ;
• Pedonalizzazione Centro Storici di Chioggia ed avvio costruzione parcheggi scambiatori all’isola dei Saloni , dell’Unione ed a Sottomarina ;
• Attenzione ad uscire dall’isolamento con la conclusione dei lavori sull’Arzerone , l’inserimento del collegamento a Cavarzere alla Romea Commerciale ed il prolungamento del SFRM fino a Chioggia .
Questione di partenza :
La causa dell’instabilita’ politica della Giunta è causata da Romano Tiozzo che non riesce a far squadra con la sua maggioranza dividendo i vari componenti all’interno dei loro stessi Partiti .
Situazione finanziaria :
1. Sentenza San Felice (3.000.000 € ) ;
2. Veritas : 600.000.€ da avanzo di amministrazione , 1.600.000 € mancati introiti utilizzo discarica ; 1.700.000 € di ulteriori richieste ;
3. 160.000 € debiti fuori bilancio ;
4. 298.000 € liceo scientifico per lavori eseguiti senza copertura finanziaria ;
5. 450.000 € mercato orticolo ; per lavori eseguiti senza copertura finanziaria ;
6. 400.000.€ SST lavori eseguiti senza delibera comunale di copertura finanziaria ;
7. 400.000 € restituzione oneri di urbanizzazione ;
8. ACTV in attesa .di sentenza tribunale .
E’ possibile gestire questa situazione con 3.800.000.€ di avanzo di amministrazione e fondi propri comunali ? Se si , come ? Possiamo scaricare sui futuri esercizi finanziari magari con aumenti sconsiderati delle tariffe sui servizi pubblici ?
Questa questione è preliminare ad ogni altro argomento da trattare per ovvie ragioni !
ARGOMENTI SUCCESSIVI DA TRATTARE :
• Riorganizzazione macchina comunale con particolare attenzione ai settori Urbanistica , Edilizia Privata , Lavori Pubblici , Finanze , Demanio Marittimo e Patrimonio avvalendosi di nuove procedure informatiche e di corsi di aggiornamento dei dipendenti ;
• Attivazione della strumentazione attuativa prevista dal PRG ;
• Parere sul nuovo Piano del Porto ;
• Conclusione progettazione del PAT entro gennaio – febbraio 2011 ;
• Definizione area su cui sorgerà il nuovo Mercato Ittico all’Ingrosso ;
• Impatto della grande distribuzione commerciale sulla struttura commerciale locale ;
• Rivisitazione NTA del PRG , del Piano dell’Arenile e del Parco del Lungomare ;
• Rivisitazione del Regolamento Edilizio ;
• Modifica del Piano del Rumore e rivisitazione della delibera sulle attività musicali lungo le spiagge comunali ;
• Rapporti chiari con il Consorzio Venezia Nuova ;
• Difesa della Sanità chioggiotta e delle sue strutture edilizie e sanitarie ;
• Analisi delle attività produttive locali e strategie per renderle competitive e superare la crisi economica attuale ;
• Pedonalizzazione Centro Storici di Chioggia ed avvio costruzione parcheggi scambiatori all’isola dei Saloni , dell’Unione ed a Sottomarina ;
• Attenzione ad uscire dall’isolamento con la conclusione dei lavori sull’Arzerone , l’inserimento del collegamento a Cavarzere alla Romea Commerciale ed il prolungamento del SFRM fino a Chioggia .
martedì 16 novembre 2010
chi sono i transfughi?
L'avvocato Piero Gallimberti coordinatore della lista civica di Romano,vero vincitore delle elezioni ( € 8000 al mese- specifichiamo su su richiesta che sono lordi)
CHI SONO I TRANSFUGHI ?
Nell’articola apparso sulla cronaca locale di Chioggia dal titolo “ Maggioranza alla conta – L’opposizione “costruttiva “ dei tre transfughi irriducibili “ sembrerebbe che noi tre consiglieri ci siamo rifiutati di firmare il documento programmatico . NULLA DI PIU’ FALSO !
Dalla dichiarazione di dimissioni dl Sindaco in data 25 ottobre fino al ritiro delle stesse il 13 novembre noi non siamo stati avvicinati da alcun dirigente del Partito a livello regionale , provinciale e neanche dai due coordinatori locali . Ci arrivava qualche notizia di incontri avvenuti fuori di Chioggia e di ipotesi di soluzione della crisi. Del documento alcuna traccia .
Solo il 13 novembre , alle ore 15.00 , abbiamo appreso via Internet del ritiro delle dimissioni sulla base di un documento programmatico firmato da 15 consiglieri e dal coordinatore locale della Lega Nord Massimiliano Malaspina .
Brunetto Mantovan ha chiesto al Segretario Provinciale del PDL Mario Dalla Tor se era a conoscenza di quanto accaduto e come risposta questi ha dichiarato che quella che viene riproposta è la Giunta di Romano Tiozzo e non quella indicata dal PDL e che pertanto noi tre consiglieri comunali siamo liberi di votare i vari provvedimenti non avendo alcun obbligo di solidarietà di maggioranza senza essere posti fuori dal Partito .
Oltre a sottoscrivere quanto l’amico Brunetto ha sopra dichiarato aggiungo quanto segue.
Il sindaco Romano Tiozzo e la maggior parte dei suoi sodali legati solo da un vincolo di interesse personale,chi politico e chi, come l’avvocato Piero Gallimberti,economico ( € ottomila al mese) e mi fermo a Gallimberti ma ce ne sono altri, NON HA alcun rispetto per la democrazia.
Vorrei ricordare che Romano ha eliminato:
1) Giampaolo Convento PRIMO degli eletti della lista di Forza Italia, perché, scusate, LEGGEVA le delibere prima di votarle e questo dava fastidio,inoltre grazie al tradimento di Massimiliano Tiozzo Caenazzo ( diventato assessore ai lavori pubblici senza la m-i-n-i-m-a esperienza , facendo entrare in consiglio Gianni Colombo,mi dicono ottimo latinista, ciellino ( non che sia una vergogna ce ne sono ANCHE di bravi,magari sono anche rari ma ce ne sono) che è entrato in consiglio NON per il voto popolare ma per manovre ( sporchissime) di palazzo e in particolare di Tiozzo Romano e di Gallimberti.
2) Beniamino Boscolo Cappon,giovane e impegnata promessa della nostra città, sostituito, con il pretesto delle elezioni provinciali con Manuel Penzo entrato in Forza Italia solo perché c’erano altissime probabilità di vittoria, con precisi ricatti politici.
3) Scorrendo tutta la lista degli eletti in Forza Italia da Brunetto al presidente del consiglio Giorgio Vianello, Romano in totale dispregio della democrazia ha cercato di accantonare all’angolo la gente scelta dal popolo preferendo persone non tanto per le loro capacità tanto per le incapacità persino di quelli che durante la campagna elettorale correvano per l’altra parte politica.
Ciò non di meno siamo a pretendere che vengano rispettati gli accordi elettorali, quelli veri, anche quelli di cui nei dieci punti NON SI FA MENZIONE come,tanto per fare qualche esempio,la voluta penalizzazione dei centri storici di Chioggia e di Sottomarina a favore della grande distribuzione.
Il rischio di perdere ( sempre per incapacità) i finanziamenti del ponte sul Brenta, la palese incapacità di gestione all’IPAB,portata avanti con metodi da polizia stalinista, i nuovi debiti con VERITAS nonostante un servizio di pessima qualità.
I continui allagamenti dei centri storici ad ogni evento meteorologico anche di contenuta entità.
Sono moltissime altre cose da evidenziare e le metteremo nero su bianco.
Andrea Comparato
Consigliere comunale eletto
Nella lista di FORZA ITALIA
Nell’articola apparso sulla cronaca locale di Chioggia dal titolo “ Maggioranza alla conta – L’opposizione “costruttiva “ dei tre transfughi irriducibili “ sembrerebbe che noi tre consiglieri ci siamo rifiutati di firmare il documento programmatico . NULLA DI PIU’ FALSO !
Dalla dichiarazione di dimissioni dl Sindaco in data 25 ottobre fino al ritiro delle stesse il 13 novembre noi non siamo stati avvicinati da alcun dirigente del Partito a livello regionale , provinciale e neanche dai due coordinatori locali . Ci arrivava qualche notizia di incontri avvenuti fuori di Chioggia e di ipotesi di soluzione della crisi. Del documento alcuna traccia .
Solo il 13 novembre , alle ore 15.00 , abbiamo appreso via Internet del ritiro delle dimissioni sulla base di un documento programmatico firmato da 15 consiglieri e dal coordinatore locale della Lega Nord Massimiliano Malaspina .
Brunetto Mantovan ha chiesto al Segretario Provinciale del PDL Mario Dalla Tor se era a conoscenza di quanto accaduto e come risposta questi ha dichiarato che quella che viene riproposta è la Giunta di Romano Tiozzo e non quella indicata dal PDL e che pertanto noi tre consiglieri comunali siamo liberi di votare i vari provvedimenti non avendo alcun obbligo di solidarietà di maggioranza senza essere posti fuori dal Partito .
Oltre a sottoscrivere quanto l’amico Brunetto ha sopra dichiarato aggiungo quanto segue.
Il sindaco Romano Tiozzo e la maggior parte dei suoi sodali legati solo da un vincolo di interesse personale,chi politico e chi, come l’avvocato Piero Gallimberti,economico ( € ottomila al mese) e mi fermo a Gallimberti ma ce ne sono altri, NON HA alcun rispetto per la democrazia.
Vorrei ricordare che Romano ha eliminato:
1) Giampaolo Convento PRIMO degli eletti della lista di Forza Italia, perché, scusate, LEGGEVA le delibere prima di votarle e questo dava fastidio,inoltre grazie al tradimento di Massimiliano Tiozzo Caenazzo ( diventato assessore ai lavori pubblici senza la m-i-n-i-m-a esperienza , facendo entrare in consiglio Gianni Colombo,mi dicono ottimo latinista, ciellino ( non che sia una vergogna ce ne sono ANCHE di bravi,magari sono anche rari ma ce ne sono) che è entrato in consiglio NON per il voto popolare ma per manovre ( sporchissime) di palazzo e in particolare di Tiozzo Romano e di Gallimberti.
2) Beniamino Boscolo Cappon,giovane e impegnata promessa della nostra città, sostituito, con il pretesto delle elezioni provinciali con Manuel Penzo entrato in Forza Italia solo perché c’erano altissime probabilità di vittoria, con precisi ricatti politici.
3) Scorrendo tutta la lista degli eletti in Forza Italia da Brunetto al presidente del consiglio Giorgio Vianello, Romano in totale dispregio della democrazia ha cercato di accantonare all’angolo la gente scelta dal popolo preferendo persone non tanto per le loro capacità tanto per le incapacità persino di quelli che durante la campagna elettorale correvano per l’altra parte politica.
Ciò non di meno siamo a pretendere che vengano rispettati gli accordi elettorali, quelli veri, anche quelli di cui nei dieci punti NON SI FA MENZIONE come,tanto per fare qualche esempio,la voluta penalizzazione dei centri storici di Chioggia e di Sottomarina a favore della grande distribuzione.
Il rischio di perdere ( sempre per incapacità) i finanziamenti del ponte sul Brenta, la palese incapacità di gestione all’IPAB,portata avanti con metodi da polizia stalinista, i nuovi debiti con VERITAS nonostante un servizio di pessima qualità.
I continui allagamenti dei centri storici ad ogni evento meteorologico anche di contenuta entità.
Sono moltissime altre cose da evidenziare e le metteremo nero su bianco.
Andrea Comparato
Consigliere comunale eletto
Nella lista di FORZA ITALIA
lunedì 15 novembre 2010
Comunicato del presidente del consiglio Giorgio ing Vianello
Per responsabilità nei contronti della città,ho ritenuto di non poter non sottoscrivere il programma riassunto dal sindaco Tiozzo Romano in dieci punti,in quanto ritengo che le categorie e i cittadini non possano più a lungo attendere provvedimenti importanti che per essere varati mancano solo di un intervento politico-amministrativo rapido e sicuro.
Fin d'ora si deve operare ogni sforzo finalizzato alla ricomposizione del quadro politico attraverso un accordo generale di base capace di restituire una rinnovata autorevolezza di governo al sindaco e alla giunta e una più vasta adesione di consenso.
Spetta ora al sindaco abbandonare ogni preconcetta posizione di esclusione per ricercare le modalità opportune per determinare la riaggregazione di tutte le forze,specialmente quelle che fin dall'inizio,assieme a lui nel 2007 hanno affrontato una dura campagna elettorale venendo scelte dai Chioggiotti per governare la città.
Giorgio ing Vianello
presidente del consiglio
comunale di Chioggia
sabato 13 novembre 2010
IL SINDACO HA RITIRATO LE DIMISSIONI
Il nostro caro sindaco con comunicazione alla prefettura ha ritirato le dimissioni ieri venerdì 12 novembre 2010
Lui e i suoi compari si sono fatti gentilmente fotografare con grande compiacimento alle ore 13 per il blog Chioggia Azzurra,il più felice di prestarsi alle foto è l'avvocato Piero Gallimberti che ha esternato frasi di estrema soddisfazione.
riportiamo il testo integrale del comunicato stampa del sindaco
Il sindaco Romano Tiozzo revoca le proprie dimissioni Chioggia, 13 novembre 2010 - Il sindaco Romano Tiozzo revoca le proprie dimissioni. Questa mattina Romano Tiozzo ha revocato le dimissioni dalla carica di Sindaco, presentate in Consiglio comunale il 25 ottobre 2010 ed acquisite al protocollo in data 26 ottobre 2010, dopo aver sottoscritto con i consiglieri comunali di maggioranza un documento programmatico di fine mandato. La maggioranza consiliare si ricompatta quindi attorno a dieci punti programmatici e rinnova la propria fiducia al sindaco. “Abbiamo sottoscritto un accordo sui prossimi obiettivi da raggiungere e con senso di responsabilità, dopo aver sentito le categorie economiche e tanti cittadini che ci hanno invitato a continuare l’esperienza amministrativa, pur nelle difficoltà, abbiamo deciso di rispettare la volontà degli elettori – spiega il sindaco Romano Tiozzo Pagio - A livello regionale il coordinatore del Pdl On. Marino Zorzato, il coordinatore della Lega Nord On. Marino Callegari e i responsabili dell’Udc mi hanno assicurato il loro appoggio e l’ampio sostegno nel proseguimento del mandato. Nei prossimi giorni perfezioneremo al meglio il documento, anche sotto il profilo dei tempi di realizzazione. Prendo favorevolmente atto che esiste una maggioranza. Sono consapevole che ci sono ancora alcune rifiniture da registrare, che definiremo entro il mese di Novembre, soprattutto sull’organizzazione operativa della compagine di Giunta e sugli obiettivi dei dirigenti”. 10 punti programmatici di fine mandatoI sottoscritti consiglieri comunali di Chioggia intendono rinnovare la fiducia al Sindaco Romano Tiozzo nell’impegno comune all’attuazione completa del programma di mandato con particolare riferimento e attenzione ai punti programmatici qui indicati, consapevoli che pregiudiziale per ogni rilancio dell’attività amministrativa è la riorganizzazione della struttura comunale ai diversi livelli: 1. Una politica sociale orientata alla famigliaQuesto punto del programma di Governo 2007/2012 è stato attuato con l’approvazione da parte del Consiglio della delibera relativa al quoziente familiare. Si tratta ora di impostare tutti i servizi sociali secondo i criteri del Quoziente in modo tale che il soggetto interlocutore della amministrazione comunale non sia più l’individuo ma la famiglia.A partire dai servizi in essere: Assistenza domiciliare, minimo vitale, servizi educativi, e da quelli di nuova attivazione: bonus pendolari e bonus bebè, si applicheranno i criteri del quoziente Chioggia affinando il modello che tiene conto delle famiglie più numerose e di quelle svantaggiate.In questo contesto il completamento del Centro minori di Sottomarina, la destinazione ad una gestione sociale della Corte Salasco di Cavanella e la residenza protetta di Calle Vianelli, completano le infrastrutture di servizio al bisogno sociale della comunità.Rimane fermo l’impegno a garantire una alta qualità della sanità cittadina attraverso l’ultimazione dei lavori già programmati nell’Ospedale di Chioggia, fermo restando l’esigenza di una rinnovata infrastruttura che la Regione Veneto dovrà programmare 2. La riforma del sistema scolastico locale e l’investimento sull’educazioneLa verticalizzazione delle strutture scolastiche dalla scuola dell’infanzia fino quella dell’obbligo segna un passo significativo nella riorganizzazione del sistema scolastico cittadino. Per rendere completo questo impianto, sono previsti 3 interventi strutturali che si completeranno entro giugno 2011: 1) la ristrutturazione dell’ex Liceo Scientifico che ospiterà la scuola Pellico, 2) l’ampliamento del plesso scolastico di S. Anna che ospiterà anche la scuola elementare 3) il completamento della direzione scolastica di Borgo S. Giovanni.Verrà completato entro settembre 2011 il piano di manutenzione degli edifici scolastici comunali. 3. Approvazione degli strumenti necessari per l’attivazione di investimenti pubblici e privati per ulteriori 300 milioni di euro a sostegno dell’economia locale e del lavoro. Adozione di tutte le misure organizzative per una celere attuazione dei programmi approvati anche attraverso l’individuazione e costituzione di task force operative che seguano gli investimenti:- Piano casa e attuazione piano particolareggiato dei centri storici;- Interventi nell’ambito delle darsene e del turismo nautico in genere e il suo indotto;- Ristrutturazioni delle strutture ricettive turistiche, sia di natura alberghiera che extra alberghiera;- Attività produttive, attraverso il potenziamento dello sportello unico recentemente rinnovato dal punto di vista normativo;4. Piano di manutenzione straordinaria ed arredo della città, del verde pubblico e degli impianti sportivi- Investimenti per più di 3 milioni di Euro già finalizzati, provenienti da progetti finanziati dalla Regione Veneto e dall’Unione Europea, che si rivolgono alla sistemazione del centro storico di Chioggia, alla mobilità ciclabile, al verde e all’arredo urbano, con l’indicazione dei percorsi turistici e della ‘Laguna d’Arte’.- Interventi su campielli e capitelli di Sottomarina- Attuazione celere degli interventi già programmati nelle frazioni5. Ultimazione dei lavori nei cantieri del centro storico a Chioggia entro il 2011 ed apertura di nuovi cantieri di opere pubbliche utili alla cittàApertura Canale Perottolo e nuova viabilità di innesto in calle DuomoCompletamento progetto salvaguardia nel Canale VenaCompletamento calli Progetto riva LombardoCompletamento Teatro AstraApertura nuovi cantieri: 1) ristrutturazione del Palazzo Granaio; 2) piano di salvaguardia idrica di Chioggia 6. Completamento della pianificazione urbanistica attuativa- Intesa sul piano del porto con la nuova localizzazione del Mercato Ittico all’ingrosso- Approvazione piano particolareggiato dei centri storici - Piano parco del Lungomare e armonizzazione con il piano dell’arenile- Piano dell’edilizia residenziale pubblica- Piani attuativi settore turistico7. 1000 nuovi posti auto a servizio del Centro Storico di Chioggia e Sottomarina.- Ultimazione lavori isola dell’Unione e gestione del park Giove in isola Saloni8. Riqualificazione delle frazioni– ultimazione lavori programmati in Ca’ Bianca- nuovo centro civico a S. Anna nei locali della ex scuola elementare- struttura sportiva a Valli di Chioggia- riordino viabilità e sosta Ca’ Lino e collegamento con la viabilità cittadina. 9. Completamento della Viabilità - Inizio lavori viabilità degli Orti e strada parallela di collegamento a viale Mediterraneo- Sistemazione del Lungomare a Sottomarina- Accelerazione delle procedure per la realizzazione del già programmato ponte sul fiume Brenta 10. Sicurezza del cittadino e salvaguardia del patrimonio pubblico- Completamento del sistema di videosorveglianza sul territorio - Potenziamento del piano contro il commercio abusivo e l’immigrazione clandestina.Chioggia, 13 novembre 2010.
- ROMANO TIOZZO PAGIO- GIUSEPPE BOSCOLO PALO- MASSIMO BOSCOLO ZEMELO- ANDREA DA RE - GIOVANNI DI GIOVANNI- GIORGIO VIANELLO- GIANNI COLOMBO- PIERLUIGI MARANGON- MARCELLO GORINI- SILVANO DIANIN- DARIO FORNARO- GIUSEPPE CASSON- MASSIMO MANCINI- VALENTINA SARTORE- RENZO DONIN- PER LA SEGRETERIA DELLA LEGA NORD - CHIOGGIA MASSIMILIANO MALASPINA
venerdì 12 novembre 2010
la paratia di porta Garibaldi è già operativa?
Mi permetto,malgrado le mie limitate conoscenze tecniche,di cercare di dare risposta ai tanti amici che mia hanno chiesto espressamente se è vero che entro breve con la sola paratoia di porta Garibaldi si potrà preservare il corso del popolo dall’acqua alta.
Sulla scorta anche di dichiarazioni che erano state riportate dalla stampa mesi addietro.
Vorrei fare alcune premesse:
I cantieri che insistono sulla città per la realizzazione di opere per la salvaguardia dalle acque alte:vedi canal Vena,Perottolo,fondamenta San Domenico,Fondamenta Canal lombardo alcuni dei quali alcuni sostanzialmente finiti altri in pieno svolgimento sono stati ereditati e non era nei poteri né della precedente amministrazione né di quella attuale ( e né della prossima) di non farli fare.
Premesso ciò il partito nelle cui fila sono stato eletto,Forza Italia, e personalmente abbiamo sempre sostenuto l’opportunità per Chioggia di queste opere,non siamo certo andati a chiedere voti promettendo di fermare i lavori.
Penso che se anche le paratoie del piccolo mose non dovessero dare risultati apprezzabili,sono convinto del contrario, solo la realizzazione e la sistemazione di tutti i sottoservizi:fognature,acquedotto,gas,energia,erano vecchi di cinquanta ripeto cinquanta anni solo questo aspetto giustifica,almeno in parte, i disagi che la città sta subendo.
Voglio ricordare che quando si rompe qualcuno di questi sottoservizi il costo della riparazione insiste pesantemente sul bilancio comunale.
In pratica è come se ci regalassero un’auto nuova assoggettandoci solo ai costi della manutenzione ordinaria, chi rifiuterebbe un simile regalo?
Tutto ciò premesso,tornando alla funzionalità e all’efficacia delle paratoie la situazione attuale è che quella di porta Garibaldi è finita e il suo funzionamento è stato già accertato, ci sono delle parti da terminare poi il tutto deve essere calibrato,rodato,verificato anche qui con un’opera così innovativa costruita in un contesto strutturale MOLTO vecchio,a volte non si è neppure a conoscenza di quello che c’è sotto il manto stradale è logico aspettarsi delle magagne e dei problemi da risolvere.
Quando ci difenderà con efficacia dall’acqua alta? Gli addetti ai lavori,non politici, con doverosa prudenza dicono entro pochissimi mesi.
Sulla scorta anche di dichiarazioni che erano state riportate dalla stampa mesi addietro.
Vorrei fare alcune premesse:
I cantieri che insistono sulla città per la realizzazione di opere per la salvaguardia dalle acque alte:vedi canal Vena,Perottolo,fondamenta San Domenico,Fondamenta Canal lombardo alcuni dei quali alcuni sostanzialmente finiti altri in pieno svolgimento sono stati ereditati e non era nei poteri né della precedente amministrazione né di quella attuale ( e né della prossima) di non farli fare.
Premesso ciò il partito nelle cui fila sono stato eletto,Forza Italia, e personalmente abbiamo sempre sostenuto l’opportunità per Chioggia di queste opere,non siamo certo andati a chiedere voti promettendo di fermare i lavori.
Penso che se anche le paratoie del piccolo mose non dovessero dare risultati apprezzabili,sono convinto del contrario, solo la realizzazione e la sistemazione di tutti i sottoservizi:fognature,acquedotto,gas,energia,erano vecchi di cinquanta ripeto cinquanta anni solo questo aspetto giustifica,almeno in parte, i disagi che la città sta subendo.
Voglio ricordare che quando si rompe qualcuno di questi sottoservizi il costo della riparazione insiste pesantemente sul bilancio comunale.
In pratica è come se ci regalassero un’auto nuova assoggettandoci solo ai costi della manutenzione ordinaria, chi rifiuterebbe un simile regalo?
Tutto ciò premesso,tornando alla funzionalità e all’efficacia delle paratoie la situazione attuale è che quella di porta Garibaldi è finita e il suo funzionamento è stato già accertato, ci sono delle parti da terminare poi il tutto deve essere calibrato,rodato,verificato anche qui con un’opera così innovativa costruita in un contesto strutturale MOLTO vecchio,a volte non si è neppure a conoscenza di quello che c’è sotto il manto stradale è logico aspettarsi delle magagne e dei problemi da risolvere.
Quando ci difenderà con efficacia dall’acqua alta? Gli addetti ai lavori,non politici, con doverosa prudenza dicono entro pochissimi mesi.
Andrea Comparato
CORSI DI RIANIMAZIONE
Disegno di Rosario Santamaria gentilmente "fregato" agli amici del Dialogo
La prima cosa che insegnano ai corsi di pronto soccorso è che si cerca di rianimare le persone VIVE,nel caso i corpi presentino segni evidenti di morte ( per esempio un cadavere putrefatto)cercare la rianimazione non solo è del tutto inutile ma presenta ( anche )dei rischi per chi cerca di salvare.
Mi sembra che qui a Chioggia qualcuno non lo abbia ancora compreso.
Andrea Comparato
La prima cosa che insegnano ai corsi di pronto soccorso è che si cerca di rianimare le persone VIVE,nel caso i corpi presentino segni evidenti di morte ( per esempio un cadavere putrefatto)cercare la rianimazione non solo è del tutto inutile ma presenta ( anche )dei rischi per chi cerca di salvare.
Mi sembra che qui a Chioggia qualcuno non lo abbia ancora compreso.
Andrea Comparato
lunedì 8 novembre 2010
8 NOVEMBRE 1987/2010: ACQUA ALTA E NUCLEARE
consiglio comunale sì Mose:organizzato da Andrea Comparato
L’8 novembre 1987 gli Italiani votarono per il referendum sull’energia nucleare,ricordo benissimo di aver votato anch’io allora,come è noto ci fu la vittoria dei si e quindi il conseguente blocco di costruire centrali nucleari e la graduale chiusura di quelle operative.
Oggi come allora questo tema continua ad essere attualissimo,purtroppo è anche ben strumentalizzato da alcuni soggetti che pur di racimolare voti non esitano a creare un clima di vero e proprio terrorismo,questi soggetti oltre a riportare che Chioggia è un sito probabile per la costruzione di una centrale nucleare sono arrivati anche a pubblicare gli effetti del fall-out in caso di incidente nucleare.
Proprio ieri, mentre partecipavo alle celebrazioni dell’Unità d’Italia non sono riuscito a rimanere impassibile nel vedere il banchetto degli amici del no-nucleare ( il mio amico Rossi dei verdi non me ne voglia) infatti le persone che erano al tavolino IERI, erano le stesse persone che a suo tempo manifestavano contro il Mose e fatalità del destino,erano lambite dall’acqua alta che,anche ieri,non ha mancato di fare la sua comparizione.
Per coerenza come si è tanto critici per questo presunto ritorno al nucleare si dovrebbe continuare ad essere altrettanto critici contro il Mose,ma probabilmente,i record di maree sopra gli 80 cm e l’acqua alta incalzante hanno consigliato di tornare al classico:no al nucleare!
La storia si ripete,le mode ritornano:il nucleare è un ottimo spunto per mettersi in vista politicamente.
Dico io:è possibile ritornare ancora su questo tema,è ancora possibile continuare a blaterare di centrali nucleari a Chioggia quando,anche alla luce di tutti questi eventi catastrofici che stanno colpendo l’Italia,se si riuscirà a costruirne una sarà già un miracolo?
Proprio a Chioggia deve avvenire questo prodigio?
Andrea Comparato
Consigliere comunale F.I vs PDL
Nel 2009 le maree sopra gli 80 cm sono state 125,se nei prossimi giorni confermeranno i livelli previsti saremo già arrivati a 145.E devono ancora passare i due mesi più critici dell’anno.
L’italia è uno dei paesi Europei più colpita nel settore dell’occupazione nelle aziende industriali dove il costo dell’energia elettrica è del 30% in più rispetto ad esempio alla Francia che ci fornisce energia elettrica con le stesse centrali nucleari che abbiamo praticamente dietro l’angolo.
L’8 novembre 1987 gli Italiani votarono per il referendum sull’energia nucleare,ricordo benissimo di aver votato anch’io allora,come è noto ci fu la vittoria dei si e quindi il conseguente blocco di costruire centrali nucleari e la graduale chiusura di quelle operative.
Oggi come allora questo tema continua ad essere attualissimo,purtroppo è anche ben strumentalizzato da alcuni soggetti che pur di racimolare voti non esitano a creare un clima di vero e proprio terrorismo,questi soggetti oltre a riportare che Chioggia è un sito probabile per la costruzione di una centrale nucleare sono arrivati anche a pubblicare gli effetti del fall-out in caso di incidente nucleare.
Proprio ieri, mentre partecipavo alle celebrazioni dell’Unità d’Italia non sono riuscito a rimanere impassibile nel vedere il banchetto degli amici del no-nucleare ( il mio amico Rossi dei verdi non me ne voglia) infatti le persone che erano al tavolino IERI, erano le stesse persone che a suo tempo manifestavano contro il Mose e fatalità del destino,erano lambite dall’acqua alta che,anche ieri,non ha mancato di fare la sua comparizione.
Per coerenza come si è tanto critici per questo presunto ritorno al nucleare si dovrebbe continuare ad essere altrettanto critici contro il Mose,ma probabilmente,i record di maree sopra gli 80 cm e l’acqua alta incalzante hanno consigliato di tornare al classico:no al nucleare!
La storia si ripete,le mode ritornano:il nucleare è un ottimo spunto per mettersi in vista politicamente.
Dico io:è possibile ritornare ancora su questo tema,è ancora possibile continuare a blaterare di centrali nucleari a Chioggia quando,anche alla luce di tutti questi eventi catastrofici che stanno colpendo l’Italia,se si riuscirà a costruirne una sarà già un miracolo?
Proprio a Chioggia deve avvenire questo prodigio?
Andrea Comparato
Consigliere comunale F.I vs PDL
Nel 2009 le maree sopra gli 80 cm sono state 125,se nei prossimi giorni confermeranno i livelli previsti saremo già arrivati a 145.E devono ancora passare i due mesi più critici dell’anno.
L’italia è uno dei paesi Europei più colpita nel settore dell’occupazione nelle aziende industriali dove il costo dell’energia elettrica è del 30% in più rispetto ad esempio alla Francia che ci fornisce energia elettrica con le stesse centrali nucleari che abbiamo praticamente dietro l’angolo.
sabato 6 novembre 2010
relativamente alle uscite sulla stampa di oggi "SALVATAGGIO DEL SINDACO"
Scrivo totalmente a titolo personale. Le uscite sui giornali di oggi che parlano di un salvataggio del sindaco anche da parte del presidente Tesserin rientrano nella normale routine di voci che caratterizzano,purtroppo,l'attuale clima politico locale e nazionale.Sono CERTO,conoscendolo molto bene, che il presidente Tesserin non ha sicuramente fatto dichiarazioni in favore del sindaco.E' estremamente probabile che i giornalisti abbiano estrapolato i loro articoli da sintetiche frasi del tipo :" ci stiamo lavorando" ( con riferimento alla crisi politica),e propio perché lo conosco bene,immagino che non verrà fuori con smentite perché altrimenti farebbe ancora peggio.
MI sembra evidente che le valutazioni su quanto il presidente Tesserin VALUTI il dr Romano Tiozzo Pagio sono facilmente interpretabili da chi lo ha ascoltato al convegno al buon Pastore del 14 luglio.Con l'intervento di quel giorno il presidente Tesserin ha CERTIFICATO la fine politica di Tiozzo Romano Pagio.
Non sono in grado di dirvi come andrà a finire quello che E' CERTO è che le soluzioni sono MOLTO lontane da essere trovate e che si tratta di punti programmatici e NON,ripeto NON,per l'ottenimento di assessorati o incarichi politici.
Spero che in giornata verremo fuori con un comunicato congiunto.
Andrea Comparato
consigliere comunale
MI sembra evidente che le valutazioni su quanto il presidente Tesserin VALUTI il dr Romano Tiozzo Pagio sono facilmente interpretabili da chi lo ha ascoltato al convegno al buon Pastore del 14 luglio.Con l'intervento di quel giorno il presidente Tesserin ha CERTIFICATO la fine politica di Tiozzo Romano Pagio.
Non sono in grado di dirvi come andrà a finire quello che E' CERTO è che le soluzioni sono MOLTO lontane da essere trovate e che si tratta di punti programmatici e NON,ripeto NON,per l'ottenimento di assessorati o incarichi politici.
Spero che in giornata verremo fuori con un comunicato congiunto.
Andrea Comparato
consigliere comunale
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