martedì 15 marzo 2016

CENTRI PER L'INFANZIA E LUDOTECHE: STOP DI QUALCHE GIORNO, POI RIPARTIRANNO

L'atrio del municipio e poi la sala consiliare erano gremiti al limite della capienza, stamattina, per l'annunciata manifestazione popolare atta a salvaguardare i servizi sociali erogati dal Comune per l'infanzia, segnatamente centri diurni e ludoteche. Molte genitrici e operatrici che rischiano il posto del lavoro -presenti anche numerosi esponenti politici cittadini- hanno ricevuto udienza dall'assessore Massimiliano Tiozzo, che ha esplicitato i termini della questione: «Dal nostro insediamento nel 2011 in poi, in un clima di concordia politica sul tema, il giudizio sull'operato della cooperativa Titoli Minori è sempre stato positivo, considerato anche l'apprezzamento degli utenti. L'unica cosa diversa, rispetto al passato, è stata decidere una valutazione biennale anziché annuale, consentendo a chi lavora una stabilità maggiore e la possibilità di programmare. Per fare ciò si rende necessario reperire fondi, raschiando il fondo del barile: il budget era maggiore negli anni precedenti, anche grazie a degli una tantum. Da gennaio a marzo inoltrato, tutti gli impegni di spesa del Comune in ogni campo sono stati bloccati dalla ragioneria generale, in attesa di trovare la quadratura nel bilancio generale». La delibera di giunta è perciò arrivata solo la settimana scorsa: ma senza “benzina nel serbatoio”, spiega Tiozzo, non si poteva partire. «La “benzina” arriva dalla rinuncia ad altre attività meno importanti», dice l'assessore, «con minore impatto sulla popolazione e sui lavoratori. Si rende quindi necessario istituire la nuova gara, non potendo procedere per chiamata diretta, dando la possibilità di concorrere anche ad altri soggetti privati». Tale gara ha tempi obbligati, e sono la ragione per cui il servizio non può essere nuovamente affidato entro il termine dell'affidamento precedente, ovvero fine marzo. Concretamente, nei primi giorni di aprile sarà approntato uno strumento normativo provvisorio, che prorogherà il mandato della coop. Titoli Minori fino alla nuova assegnazione, evitando il rischio di attendere tre mesi per la riapertura. L'assessore però non garantisce che non vi sia qualche giorno di chiusura a cavallo tra le due situazioni, né che gli orari provvisori rimangano gli stessi di prima. Il servizio poi procederà per i prossimi due anni, fatto non in discussione dal momento che è stato già deliberato. «Legittimo preoccuparsi», conclude Tiozzo. «Ma bisogna avere fiducia nella capacità dell'amministrazione di risolvere i problemi: c'è il precedente degli ultimi cinque anni a parlare in tal senso, non dobbiamo essere convinti della bontà di quanto fatto, magari anzi da implementare ulteriormente. Faremo di tutto per ridurre al minimo i disagi eventuali, con l'impegno comune della giunta e della cooperativa. Spiacevole leggere notizie inesatte che procurano allarme». L'intervento di Massimiliano Tiozzo non ha mancato di suscitare interrogativi in platea: «Sarei stata persa senza questo servizio», dice una ex frequentatrice di questi centri. «Ma cosa succederà ai ragazzi che ne saranno privi di punto in bianco, alla loro quotidianità? Non è un luogo solo per fare i compiti, ma una famiglia, con le guide giuste». Particolarmente commovente una madre di origine straniera, tra il pubblico: «Mia figlia è disabile e io sono sola in questa città. Lavoro il pomeriggio, il volontariato mi ha aiutato molto». Anche rispetto alle stesse ludoteche, è soprattutto riguardo questi bambini, e quelli che usano il centro diurno SMS, che si appuntano le richieste dei genitori di non interrompere nemmeno per un giorno.

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