sabato 21 agosto 2010

dal corriere del Veneto di oggi:Intervista a Carlo Alberto Tesserin presidente della commissione statuto


Mai uno Statuto contro l’Italia e il comma prima i veneti non c’è»
Il presidente della costituente Tesserin fissa i paletti della Carta «Caricata di significati che non ha, calma o non la approveremo»
Ci siamo presi la licenza,speriamo che il corriere non ce ne voglia di riprendere l'articolo del giornalista Zuin, speriamo che qualcuno che attualmente ricopre cariche amministrative importanti senza aver preso una preferenza, al contrario del ns Tesserin, abbia un barlume di luce ci speriamo poco visto le menti ottenebrate.
Carlo Alberto Tesserin (Pdl)
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VENEZIA — «Sono preoccupato, molto preoccupato. Qui non stiamo più ragionando dello Statuto». Scusi Carlo Alberto Tesserin, presidente dell’apposita commissione regionale, ma se da dieci giorni a questa parte non si parla d’altro, giornali nazionali compresi. «Appunto, se ne parla tantissimo, con leader politici di ogni parte che intervengono a proposito e, spesso, a sproposito». Tradotto: ne parlano senza neanche sapere cosa c’è scritto dentro? «Direi proprio di sì. Lo Statuto del Veneto è diventato materia di contrapposizione politica nazionale, caricato di valenze e di problemi che nulla hanno a che fare con il Veneto. Ne ha parlato gente che, senza nemmeno avere letto la bozza, si è sentita in diritto di impartirci lezioni. Da presidente della commissione Statuto, devo dire che ci sentiamo letteralmente espropriati del nostro lavoro. E questo non va per niente bene». Si è imboccata una strada pericolosa? «Eccome. Il percorso costituente è stato caricato di tali e tanti significati che rischiamo di non portarlo a termine. Insomma, cominciando così va a finire che lo Statuto non si fa». Vogliamo parlare di «prima i veneti»? «Il punto è proprio questo: nella proposta di Statuto presentata dalla maggioranza, Lega e Pdl, "prima i veneti" non sta scritto da nessuna parte». Però qualcuno l’ha detto... «Vero. L’equivoco nasce dall’ormai famoso comma 6 dell’articolo sui principi fondamentali, "La Regione si adopera in particolar modo a favore di tutti coloro che dimostrano un particolare legame con il territorio". Il capogruppo della Lega, Federico Caner, ha dichiarato pubblicamente che quel passaggio va tradotto come "prima i veneti". D’accordo, l’ha detto. Ma qui si stanno tutti impuntando da dieci giorni sull’interpretazione di un passaggio che è addirittura meno incisivo di quanto afferma l’attuale Statuto, quello approvato nel 1970». Riconduciamo le cose alla loro dimensione, allora? «Ben volentieri. Il punto è questo: se il nostro Statuto diventa protagonista della competizione politica nazionale, come è accaduto in questi giorni d’agosto, verrà schiacciato dalla conflittualità. È bene che tutti lo ricordino: da noi lo Statuto si fa raggiungendo un minimo di condivisione fra tutte le parti politiche, oppure non si fa. E il Veneto ha un grande bisogno di una Carta aggiornata alla stagione che stiamo vivendo». Nessuna tentazione di secessione strisciante per via statutaria, nel Veneto a trazione leghista? «Io sto ai fatti. Nella nostra bozza c’è scritto per 15 volte, e dico 15 volte, che tutto quello che facciamo lo facciamo in sintonia e nel rispetto della Costituzione e delle istituzioni dello stato nazionale. Non potrà mai essere uno Statuto contro l’Italia, se non altro perché siamo tutti consapevoli che ce lo boccerebbero. Saremmo dei folli se lo facessimo. Poi, bisogna ammettere che Bossi ci ha messo del suo per caricare la dose...». Appunto: questo Statuto nasce in una stagione politica molto particolare, non si può ignorarlo. «Perfettamente d’accordo. Dirò di più: è sacrosanto che il Veneto possa affermare, in una stagione come questa, alcuni fatti inoppugnabili. Per esempio, possiamo finalmente dire che non è giusto che noi continuiamo a razionalizzare le nostre risorse mentre altri, nella stessa nazione, continuano a dilapidarle? Possiamo dire che a Bolzano esiste da sempre il "prima gli altoatesini" e nessuno se ne scandalizza? Se dico queste cose non sono secessionista, sono semplicemente realista: vogliamo riconoscere oppure no che il Veneto è l’unica regione italiana "ordinaria" che confina con tre realtà ad autonomia spinta come Bolzano, Trento e il Friuli? Questo, almeno, fatecelo dire». Da presidente della commissione, che previsione si sente di fare? «Io vedo la volontà di approvarlo, questo Statuto, e sono soddisfatto del lavoro che si è fatto finora in commissione. Il clima per arrivare in fondo c’è. Ma senza più ingerenze esterne, altrimenti finisce male».
Alessandro Zuin

6 commenti:

  1. Presidente avanti tutta con lo statuto per il Veneto in Italia.
    Giorgio Vianello
    presidente del consiglio comunale di Chioggia

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  2. Forza Carlo Alberto, con te in regione e con questo compito dello statuto così importante sono orgoglioso di essere Chioggiotto.

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  3. Sei tutti noi chioggiotti veri Carlo Alberto, non come il padovano che crede di comandare ancora a lungo a Chioggia.

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  4. Tesserin dimostra senso di responsabilità e non vuol dare adito a polemiche politiche in un momento delicato della vita poltica italiana .
    Deve lavorare e convincere la Commissione Regionale Statuto a condividere i principi ed i valori fondamentali su cui poggerà lo Statuto in modo che entro la finedell'anno i lavori siano terminati . Spero che la sua esperienza e la sua capacità di convicimento prenda il sopravvento sulle sterili polemiche di questi giorni .
    Brunetto Mantovan

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  5. Grazie Carlo Alberto ,avere te come presidente della comm. è una grande garanzia per tutti noi . Daniela Boscolo ( Presidente della consulta per le pari opportunità di Chioggia )

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  6. Autorevolezza ed esperienza, il giusto mix per portare avanti un lavoro che dura da almeno 15 anni, e che non ha mai trovato la luce. Un augurio di buon lavoro al nostro Presidente.

    Le audizioni all'interno delle provincie del Veneto per incontrare politici, istituzioni, parti sociali e civili ha avuto un buon risultato, complimenti Carlo Alberto.

    Beniamino Boscolo
    Consigliere Provinciale Venezia

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