mercoledì 15 gennaio 2014

VOGLIO FARE L'AMORE CON TE MA...CERCA DI FREGARGLI IL PORTAFOGLIO

E' passato il tempo dei borseggi con la “mano di velluto”, quella che ti entra in tasca e non ti accorgi di nulla. Adesso i borseggi si fanno con carezze e baci, con le mani che passano dappertutto, magari nelle zone più sensibili, in modo che mentre i sensi sono concentrati “lì”, non ti accorgi che, un po' più in là, ti viene sfilato il portafoglio. Se ne è reso conto, per fortuna in tempo, un pensionato che abita a Sant'Anna e che è dovuto letteralmente scappare per sottrarsi alle avances di una procace moracciona che diceva di volere lui ma, in realtà, voleva solo il suo portafoglio. L'uomo stava rincasando, qualche sera fa. Era sulla strada di casa, una stradina cieca, e si apprestava ad aprire la porta di casa, quando è stato raggiunto e abbracciato da una sconosciuta. Mora, rotondetta, profumata, era l'incarnazione della tentazione e come tale si comportava: ha abbracciato l'uomo, ha cominciato a coprirlo di baci, salutandolo come se fossero intimi da tempo. «Ti porto i saluti dello zio» gli ha detto, tra un bacio e l'altro. E quando lui, scostandola ha detto «Non conosco te e non conosco lo zio», lei ha cambiato tattica: «Ho voglia di fare l'amore con te». Un invito inequivocabile quanto improbabile che l'uomo non poteva accettare. In casa, infatti, c'era la moglie ad aspettarlo ma, soprattutto, nel frattempo si era accorto che la “bella mora” era scesa da un'auto, parcheggiata poco lontano, dove c'erano due uomini a bordo. Una trappola, sicuramente. E poi quelle mani che pretendevano di accarezzarlo ma, in un lampo di lucidità, lui aveva sentito girare attorno alla tasca dei pantaloni, alla ricerca evidente del portafoglio. Per cavarsela il pensionato ha potuto solo mettersi a correre. Lontano da casa, anche per depistare i malviventi, in un luogo in cui l'approccio non potesse continuare. Una corsa fino ad un negozio e, quando si è voltato indietro, il terzetto era sparito e il portafoglio era ancora al suo posto.

3 commenti:

  1. signor comparato... sa che per motivi di privacy dovrebbe oscurare le targhe delle foto utilizzate?

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  2. Non so se sei la stessa persona che mi ha scritto in privato su fb, vediamo di fare alcune precisazioni.
    dunque a targa delle auto è un elemento identificativo PUBBLICO, non c'è scritto da nessuna parte, non c'è alcun comma di legge o altro che PROIBISCA la pubblicazione di foto con la targa, è solo in determinate situazioni molto particolari dove la visibilità della targa potrebbe in qualche modo danneggiare l'interessato. Ultimamente il sottoscritto, quando ne ha il tempo, toglie le targhe onestamente per non dover perdere tempo a scrivere o per evitare fastidi con persone che NON CONOSCONO LA NORMA e credono che non abbia la possibilità di farlo.
    Però in futuro se avremo il tempo, cercheremo di oscurare le targhe così siamo tutti contenti, ma NON è un obbligo di legge, però se la signora NAKITA BALDIN ha invece fonti attendibili che dimostrino il contrario, saremmo ben contenti di vedere i riferimenti di legge. N.B. Per riferimento di legge intendiamo con precisione nr della legge, data e comma di riferimento.
    Grazie comunque dell'intervento una maggior attenzione è sempre gradita , saluti

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