martedì 14 aprile 2020

I RESIDENTI DEI SALONI APPENDONO UNO STRISCIONE CONTRO IL TRASLOCO DELL'ANTENNA TELEFONICA. MA A LAVORO E SCUOLA SERVONO TECNOLOGIE AVANZATE

"Sindaco, non la vogliamo un'antenna a casa. Siamo preoccupati per la salute". Recita così lo striscione appeso all'esterno del cantiere all'isola Saloni, nei pressi del parcheggio comunale, dove è in fase di spostamento l'antenna per la ricezione telefonica, che presto adotterà il protocollo 5G: lo hanno appeso nelle scorse ore i residenti del quartiere, che per vent'anni hanno comunque convissuto con il manufatto precedente nei pressi della cabina dell'Enel.
Vale considerare come il progetto abbia ottenuto tutte le autorizzazioni dagli enti preposti, trovandosi quindi in piena regola. Peraltro riesce difficile pensare a giorni e settimane come queste, in cui la distanza è imperativa, se non vi fosse un'adeguata rete di copertura telefonica e internet attraverso i ripetitori nel territorio. Non solo lo sviluppo delle reti di telefonia mobile 5G è considerato strategico a livello nazionale, ma si è visto quanto sia necessario per ridurre il cosiddetto "digital divide" nel lavoro e nella scuola: proprio grazie all'emergenza molte classi di insegnanti e allievi stanno accelerando a passo da gigante nell'acquisizione di competenze informatiche, utili soprattutto in futuro.

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