domenica 6 febbraio 2011
I TRE MOSCHETTIERI di Franco Fabris
I TRE MOSCHETTIERI
A qualcuno un dubbio sorgerà quando aprirà la scheda elettorale: non è che si son sbagliati e mi hanno consegnato una scheda elettorale delle comunali del 2007 o del lontano 1997? Per ora tre sono i candidati sindaci dichiarati e tutti e tre hanno governato la città. Lecito porsi la seguente domanda: ma perché, dopo aver già governato Chioggia nel bene o nel male, sentono ancora il bisogno di prendere in mano il timone della città? La risposta è ovvia. Ben coscienti del fatto che i cittadini non ne possono più di vederli ancora lì a governare la città i tre moschettieri stanno cercando di puntare in alto per accontentarsi, in realtà, del seggio di consigliere comunale, ovvero il minimo. Il vero obiettivo di Todaro, di Guarnieri e di Romano Tiozzo è quello di cercare di raccogliere più voti possibili a capo di una lista ben consapevoli che potranno solo svolgere un’azione di disturbo verso la Lega Nord, il Partito Democratico e il Pdl. Dunque, tornando a ciò che abbiamo scritto giorni fa, il programma elettorale dei tre moschettieri sarà quello di portare via più voti possibili agli altri che fanno parte della stessa loro coalizione: difficile pensare che Guarnieri possa portare via voti al Pdl, li porterà via eventualmente al Pd e stesso discorso vale per gli altri due: Todaro alla Lega e Romano Tiozzo al Pdl. Vedremo alla fine, se le cose rimarranno così, se avranno avuto ragione o no a ricandidarsi. Per ora sembra un’operazione azzardata simile a quella che fece nel lontano 1815 Napoleone quando, dopo essere stato esiliato all’Isola d’Elba, decise di tornare in auge per subire la sconfitta definitiva a Waterloo. Certo qui non siamo di fronte a personaggi dell’altezza politica di Napoleone, il paragone non regge per niente, ma il destino credo sarà molto simile per i tre moschettieri: a giugno avranno probabilmente chiuso con la città di Chioggia. Nel frattempo le due grosse coalizioni che si contenderanno il governo della città, che per ora stanno a guardare, non dovranno, comunque, commettere gli stessi errori andando a riciclare personaggi che hanno fatto la storia della politica locale. In mezzo al riciclo basta trovare una novità per avere la meglio sul desolante passato. Ma forse non sarà così perché tutti, da destra a sinistra, temono la novità. Ed è proprio questo che sta bloccando la campagna elettorale. Si vuole cambiare solo a parole, ma nessuno è pronto a dare scacco matto all’avversario!
Franco Fabris
34 commenti:
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Chioggia e i suoi cittadini, abituati a delegare e a lasciare che siano i politici ad imporsi, da sempre, stanno a guardare, indifferenti alla campagna elettorale. Salvo ritrovarsi mal rappresentati o magari mal amministrati a conti fatti. Nel caso sia stato così, ne subiscono le conseguenze.
RispondiEliminaPurtuttavia, questa volta, con le ultime deludenti esperienze, con l' ulteriore frammentazione partitocratica, con tutto questo fiorire di Liste Civiche, che forse evidenzia se mai ce ne fosse bisogno , la crisi della politica o dei suoi rapporti con la gente, non si vede proprio un candidato sindaco in grado di attirare i consensi della pubblica opinione.
Non si vede all' orizzonte un personaggio carismatico, di grande spessore, in grado di destare l' interesse. E cosi', vengono a riproporsi gli ex sindaci, o vengono proposti dei nomi direttamente dalle segreterie partitiche,magari per agganciarsi al Sindaco di turno che effettivamente se li porterà alla guida della macchina comunale. (UDC/Margherita, etc, docet, da quante diverse amministrazioni?).
Come finirà ? Difficile dirlo, come difficilissimo sarà il suo compito di costituire valido riferimento per Chioggia, dentro e fuori città.
Per come si vive la politica, al di la delle "ideologie di parte ormai superate", al di la della mancanza di forti personalità, al di la degli interessi "dell' orticello", ormai fattore costante a Chioggia (nel senso piu' impoverito della politica cittadina, limitata ad un contesto per lo piu' interno o personale), al momento attuale, non sembra in grado di destare credibilità e forza per convincere un elettorato scettico e deluso.
E di chi è la colpa? Del momento che stiamo vivendo, causa la forte crisi? Della mancanza di prospettive sociali? Del fatto che, come si dice, da questo popolo, nascono i suoi politici?
Dai politici che hanno mancato se non deluso?
Non è che forse, il vero problema non sia legato a queste candidature, ma vada ricercato nel perchè Chioggia si è impantanata? In fin dei conti, dovrebbero essere i politici/Amministratori a dettare e seguire le rotte nella Via del Sale. Il timone di questa barca, alla fin fine non lo tiene il giovane disoccupato, l' operaio in cassa integrazione, la massaia che a metà mese non ha piu' soldi per la spesa, l' anziano solo ed abbandonato a se stesso...E guardiamo verso la prossima elezione cittadina sperando in cosa? Sperando in chi?
Difficile ora , pensare di votare qualcuno o come credere a qualcuno, dopo quanto la città ha assistito (nessuno si senta escluso, cantava De Gregori!!!).
Sveglia!
RispondiEliminaCerchiamo di essere più pragmatici e disillusi.
I tre “ex” sono perfettamente consapevoli di esserei “bruciati”, chi in un modo, chi nell’altro, e di non avere alcuna reale possibilità di fare nuovamente il sindaco.
Tutti e tre stanno cercando (ma non è detto che tutti ce la facciano) di racimolare i voti necessari per superare il quorum ed ottenere teoricamente almeno un consigliere comunale, sperare in un (probabile) ballottaggio, e travare il candidato sindaco ammesso al ballottaggio disposto a vendere la poltrona più grossa per accaparrarsi voti utili a vincere le elezioni.
E’ la sporca guerra della politica e tutti fanno finta di non comprenderla.
Nessuno si offenda, ma – nonostante la replica contraria che non tarderà a seguire questo post - anche Comparato sta facendo lo stesso.
Fabris non si illuda (ammesso non ne sia pienamente consapevole): Chioggia azzurra serve allo stesso scopo delle liste fantasma di Romano, Todaro e Guarnieri. Rosicchiare qualche voto a destra ed a sinistra e poi alzare il prezzo col ballottaggio.
Non me ne vogliano i quattro moschettieri, ma io sogno ancora un’elezione vita al primo turno.
Non importa da chi e – vi assicuro- non mi importa neanche se di destra, di centro o di sinistra. L’importante vinca un candidato sostenuto da una coalizione forte che riesca a governare, a prendere davvero e finalmente le decisioni di cui c’è bisogno, a rappresentare, insomma, un punto di riferimento per la città per i prossimi cinque anni.
Chiedo tanto?
Quante altre liste e listine di disturbo dovremo sopportare da qui a maggio?
ogni popolo ha il governo che si merita
RispondiEliminaTrovo errato accostare i tre moschettieri con i primi tre valorosi e dichiarati candidati sindaci: i tre moschettieri, se non vado errato, erano caratterizzati da un ideale comune cui subordinavano le rispettive condotte; si distinguevano per la lealtà e per, uniti, combattere un nemico comune. Ed erano in attesa di d’Artagnan: non sarà questi forse Beppino Casson, la prima lama di Chioggia?
RispondiEliminaRiuscite a vedere il carisma ed il merito della cappa e spada in questi signori? Io no. Le loro guerre sono combattute sì, ma ai tavoli dei ristoranti. Forse meglio scomodare per loro l’immagine – forse troppo complimentosa - dei tre porcellini (in attesa del quarto), o, meglio ancora, delle tre Parche.
Nessuno è più lontano dalla politica del politico di mestiere; i mestieranti golden boy Tiozzo – Tesserin (ingrato vedere il passato solo nei tre Fortunato-Sandro-Romano) della politica locale sono solo alla ricerca di un risultato (qualsiasi, non necessariamente vittorioso) che possa costituire il fondamento e la sicurezza della loro carica regionale, essendo ben consapevoli di avere esaurito ogni aspettativa ed ambizione maggiore.
Solo il pavido elettore, incline al pianto cronico (le lamentationes di Chioggia fanno impallidire persino il Profeta Geremia), ma alla ricerca della conservazione del proprio piccolo o di un nuovo piccolo privilegio, risolverà il suo giudizio nell’alzare le spalle e schiacciarvi dentro il capo; e quindi non cambierà nulla, se non per la dignità di chi – pochi o molti – si sono opposti non solo al triste rito, ma al rinnovato trionfo della miope mentalità locale.
Stavolta le cose sono diverse rispetto il passato: il tappetto dell’economia viene sfilato sotto i piedi della città, i cui primi irreversibili scossoni si sono avvertiti senza alcuna reazione: ossia il porto di Chioggia, un giocattolo costoso al di fuori dei mercati.
Venanzio Flavio
Se fossi uno dei moschettieri sarei sicuramente il guascone D'Artagnan,però se la messa in piedi di CHIOGGIA AZZURRA dovesse essere un'articolata strategia per "assicurarmi" il seggio di consigliere dovrei propormi come candidato sindaco non trovi?? Invece il candidato sindaco non sarò certamente io,non perché non me ne senta all'altezza,ma perché ci serve un candidato che abbia tante qualità,e credo ce ne siano tanti migliori di me.Quindi dove sta il trucco?? Stai tranquillo che correrò e tanto, per me e per altre persone che vogliono dare il loro contributo.Premesso che sarò presuntuoso ma sono CERTO di essere in consiglio a maggio non mi frega nulla di fare il pieno di preferenze personali,l'ho già dimostrato ampiamente anche l'ultima volta.
RispondiEliminaMi interessa invece che l'esperienza che sto mettendo in piedi con gli amici di Chioggia AZZURRA non si fermi solo al nostro comune,ho intenzione di portarla anche nel resto della provincia.
Facciamo una scommessa??
si, siccome non riesci ad entrare in consiglio con la tua lista fantasma, ti candiderai col pdl
RispondiEliminaConstatiamo che confermi che CHIOGGIA AZZURRA non serve per fare entrare me in consiglio come invece sperano di fare i tre moschettieri.
RispondiEliminaVedremo chi saranno i fantasmi.
Perché dovrebbe candidarsi con il Pdl? Se “scende in pista” la Lista Venanzio, saranno pillole di Santa Fosca per tutti, e mi darà una mano.
RispondiEliminaVenanzio Flavio
Ame non sembrano tre moschettieri;semmai i tre dell'Ave Maria.Prenderanno una sonora legnata!!!
RispondiEliminaMi chiamo Roberto e vivo e risiedo da anni, per questioni di lavoro, lontano da Chioggia. Parlando con qualche, forse troppi, ebete che incontro quando sente che la mia Città natia è Ciosa si mette a ridere e mi risponde "astu visto i fioi?", "astu zento lire de fero?", quasi fossimo degli animali da circo che, a comando, dovremmo ridere e scimmiottare la scanzonatura!
RispondiEliminaQuesta è l'immagine che abbiamo (sono e sarò sempre ciosoto) in giro per il Veneto e l'Italia!!!
Politicanti ciosoti vi rendete conto che comuni di scarsa importanza hanno più parlamemtari di quanti Chioggia ne abbia mai avuti dalla nascita della repubblica?
Siete semopre tanto stolti da non capire ancora nulla di come si governa e ci si batte per non farci sempre sentire i figli illegittimi di venezia ma importanti protagonisti della società odierna e voce in capitolo per lo sviluppo economico, sociale e culturale?
SVEGIEVE!!!!
Roberto
Il GIOCATTOLO COSTOSO
RispondiEliminaMolti dovrebbero imparare, se .....là dove c'era la barena, ora c'è una città - porto. O Nobil Venanzio, e... credi forse che i denari per costruire lo scalo di Val da Rio siano caduti dal cielo, o forse raccolti dall'albero dopo la semina del Gatto e la Volpe? Il tempo darà ragione all'investimento che la Camera di Commercio ha voluto realizzare a Chioggia, a breve cominceremo a vedere navigli un po' più grossi grazie all'esaco del fondale fino a -8.50 sul medio mare. Dovrebbe lodar, Nobile Proconsole, chi ha saputo, tra mille difficoltà, portar quattrini, organizzar un monaipolo di persone che nel breve corso di tre lustri ne ha fatto delle belle.
Ma si sa, nondum matura est, diceva la Volpe (non quella di prima). Se non vogliamo coglier il bello e il buono che ci circonda, ma solo criticare quello che gli altri fanno, rimarremo sempre allo stesso punto e non un passo avanti... ma par tanto di cogliere una di quelle virtù clodiensi che da questo pulpito si van denigrando.
Saluti a tutti
Speriamo sia la volta buona che arriva anche a Chioggia un Obama,e faccia piazza pulita di tutto il marciume politico che ci gira intorno.ola
RispondiEliminaUltim'ora:L'UDC propone alleanza trasversale tra i componenti PDL e PD (aperta a chi vuole concordare) con un candidato sindaco dell'UDC,Rossi o Casson per una "nuova" stagione politica.
RispondiElimina--
Il giocattolo costoso (ed inutile).
RispondiEliminaIl Porto di Venezia costruirà un terminale off shore a miglia 11 da Malamocco su di un fondale naturale di mt. 20, ed attrezzerà una struttura logistica su ettari 400 tra Giare e Dogaletto; Porto Viro adibisce ettari 360 a destinazione portuale in località Porto Levante e rivendica la costituzione di una Autorità Portuale, con l'assenso regionale (e quattro comuni del delta hanno già deliberato la loro unione: Gazzettino, edizione di Rovigo, di data odierna).
In mezzo: Chioggia, con nessuna considerazione - dov’erano i suoi politici, anche regionali, e quale forza possono opporre: quella del due di spade con briscola a coppe? - del suo porto in questo "sistema integrato", in questo "fare squadra", "da Ravenna a Fiume", come mi ricordava il Prof. Brunetto.
Tranne un roboante e recente simposio (con la partecipazione dei golden boy locali della politica), dove si annuncia il promesso escavo dei canali a mt. 8,5 - che io dubito nella serietà- a corredo di una area portuale che non avrà più in prospettiva né mercato né operatori.
Può Chioggia offrire superfici simili? Può offrire infrastrutture? Può offrire “numeri”? Non certo nell’ubicazione “Val da Rio”, obsoleta nella sua stessa individuazione, che ha solo sottratto un’area naturale all’espansione organica della città.
E’ noto pure a me che i denari non piovono dal cielo; con la differenza che trattasi di denari pubblici, investiti in una logica miope e quindi in danno alla collettività. Anche se l’escavo dei canali arriverà a – 10, il declino è irreversibile perché fuori mercato. Confidate nella portualità fluviale (quella in attesa dai tempi del Duce?): verrà intercettata a Porto Levante.
Sottolineo che non sono contrario “Al Porto”; sono contrario alla sua attuale ubicazione, inidonea sin dall’origine, e conseguente spreco di denaro pubblico. E perdita, consumazione, di una carta importante per l’economia della città.
Venanzio Flavio
ma Andrea,proprio nel tuo blog, gli interventi di tanti osservatori, avevano già definito il comportamento della U.D.C. che si concretizza non solo adesso e non solo in questa proposta.
RispondiEliminaD' altrone, proprio per propria definizione , deve stare sempre al "centro" .
Cosa vuoi che l' UDC stia li a sottilizzare sulla coerenza. Stare di qua o stare di la, o stare in un governo di Respobsabilità, l' importante è solo una cosa : stare in mezzo o a galla.
La notizia che riporti non aggiunge sorpresa nemmeno al Nonsolo della chiesa.
Da “Il Gazzettino” di oggi, cronaca di Chioggia. Il Geom. Convento di offre come candidato sindaco. “L'ex assessore, dunque, va ad affiancarsi all'ex consigliere Massimo Aprile (si, Lui, Cina) e ad altri tre o quattro personaggi tra cui un medico e un professore. “.
RispondiEliminaNell’attesa di conoscere i nomi dei concorrenti, il caro Beniamino – repetita iuvant - “incontrerà l'Udc per verificare la possibilità di un'alleanza simile a quella che ha fatto eleggere Romano Tiozzo.” (sperando senza fare eleggere Romano, ovviamente). Così i candidati sindaco diventeranno 20, Dario Fornaro compreso.
E dopo, vi rivolgerete pure a Pellegrini?
Venanzio Flavio
lo so,ma prima non era ufficiale ORA è ufficiale,ho girato una LORO comunicazione,ma sì dai lo fanno per il "bene" della città!!!
RispondiEliminaVoglio vedere Lucio Tiozzo che si prende in corpo i palo i zemelo...il Manuel Penzo,il Manuel Penzo,spero che vengano fuori presto allo scoperto....questi soggetti che " non pensano a loro stessi ma solo al bene della citta'""
Ma dai, ancora sta UDC in Giunta e con il loro Sindaco?
RispondiEliminaAdesso sta rasentando il fanatismo.
Questi, pur di rimanere attaccati al carro dei vincitori, chiunque fossero,stanno dimostrando un accanimento che chiamarlo fanatismo è riduttivo.
Ma d' altrone, a pensarci , fanno bene. Hanno una forza e la mercanteggiano.
D' altrone, forse, i Grandi non sono interessati ad esporsi, e visto che già son sistemati, e bene (Regione o Provincia), chi glielo fa fare di rischiare un altra baruffata come quella capitata all' ultimo Sindaco? E perdere stipendi. Potrebbero anche, al limite, mettere al trono un sindaco Udicino e ridurlo a loro rappresentante ufficiale. Purchè si accolli incombenze e sopportazioni di carega, in cambio di qualche obiettivo personalizzato.
Che mondo. E' questo il gioco delle parti?
Ma Chioggia, saprà ben giudicare!!!
Che cosa?
carissimi ma vi siete già persi il fantomatico Venanzio Flavio?Ho saputo con un certo orrore che è amministratore di un gruppo su internet per Chioggia Provincia (o roba simile) creato dall'ex assessore, fedelissima del Romano patavino, Mariagrazia Marangon (dichiaratamente di sinistra viste certa affermazioni). Bella roba, certo che caro Venanzio te lo potevi risparmiare dai l'impressione di quello che se butta de quà e de là pur di apparire. La marangon cerca forse voti impegnadosi (finalemnte)per la sua città??
RispondiEliminaPensierino della srea:
RispondiEliminaFACCIAMO UNA LISTA CIVICA, INTITOLATA : "SINDACI IERI OGGI E DOMANI.
Lasciamo dentro anche i loro vice, naturalmente.
Chissa', forse tra esperienza, mestiere, scaltraggine, puo' essere che nasca una squadra che tremare il mondo fa'.
C' è posto per tutti coloro che hanno seduto in questo scranno negli ultimi 30 anni.
Questo sì, sarebbe un vero partito trasversale, che riunirebbe tutte le forze dell' arco parlamentare (tanto le ideologie di parte non contano piu' niente).
Questo sì che sarebbe al passo con i tempi.
Magari lanciando l' idea di una direzione per ogni residuo ideale da stabilire, non a New York come prevede il genio di Marchionne per la futura Fiat-Crysler", ma in ogni segreteria dei vecchi partiti. L' UDC avrebbe un posto tra questi Number One e Number TWO. O forse no. Ma non so.
Un recente interveniente mi accusa di desiderio di “apparizione”, poiché sono amministratore di un gruppo su Fb denominato “Chioggia Provincia”; con l’aggravante che deriva dalla presenza della fondatrice del gruppo, una “fedelissima del Romano patavino”, e “dichiaratamente di sinistra viste certe affermazioni”.
RispondiEliminaNon so se l’idea di “Chioggia Provincia” sia “di destra”, o “di sinistra”; sono certo che non rientra nel programma di alcuna formazione politica, da Giorgino Varisco a Paoletto Pagio. I recenti ricordi mi portano ad una iniziativa del solo fu collega avv. Salvagno, oltre dieci anni addietro; poi nulla.
Non conosco la Sig.ra che ha fondato il gruppo, né gli altri amministratori, né se la stessa parteciperà alle prossime elezioni (né mi interessa); ritengo che ricorrano i presupposti perché Chioggia riveda la circoscrizione provinciale originaria, ed individui un ambito territoriale come proprio: e non vi è alcun ostacolo perché io lo affermi.
Su tali presupposti, rilevo come inutile all’ignoto interlocutore un intervento di neurochirurgia spinale di precisione, attesa l’assenza dell’attività minima cerebrale; l’unica persona “ che se butta de quà e de là” era ed è senz’altro tua madre (lei si non "fantomatica", ma reale), dalle quotazioni di mercato inferiori alla faticosa e conquistata reputazione artigianale, e che, nonostante l’avvento del digitale terrestre, è sempre ferma al primo e secondo canale.
Venanzio Flavio
IL GIOCATTOLO COSTOSO
RispondiEliminaIl porto off shore: intanto ne stanno discutendo, e poi si vedrà; Porto Levante: comciare da zero, all'imboccatura di un fiume come Porto Nogaro? Lo scalo di Val da Rio è già una realtà, che intende spostare, prima di tutto, l'attività del porto commerciale dal centro storico dei Saloni dove le precedenti amministrazioni hanno previsto un'urbanizzazione di tipo residenziale.
L'escavo dei fondali è già una realtà e veramente a breve il fondale sara a -8,50.
Il tema interessante non solo le sorti dello scalo marittimo commerciale di Val da Rio, ("chi vivrà vedrà" disse il cieco in fin di vita) ma come sia potuta crescere una realtà nel breve spirare di diciassette anni.
La domanda di fondo è come sia stato possibile che una pubblica amministrazione come la CCIAA abbia potuto e con quali strumenti lo abbia fatto. Il corollario alla questione è se sia possibile esportare questo modello organizzativo di efficienza o se l'Aspo sia una rara mosca bianca non più riproducibile.
Le realtà delle pubbliche amministrazioni che ci circondano sono spesso lo specchio dell'italico vizio che mantiene e perpetua la classe politica: i clientes che con una sporta vuota si recavano al foro e partecipavano prezzolati ai comizi.
L'Azienda del Porto ha poco più di una decina di dipendenti e i soldi che ha faticosamente raccolto li ha spesi per lo scopo per cui furono concessi.
Quei denari sono giunti in Fossa Clodia solo per la portualità, altrimenti non sarebbero mai arrivati.
Nessuno a mai pensato a cercar denari per altri nobili obiettivi???
Un saluto a tutti
Dai uno sguardo al sito del Porto di Venezia. Se ancora non sei convinto, leggi la pag. 21 del Gazzettino, sezione nazionale, odierna: rischia di chiudere pure l'interporto di Padova.
RispondiEliminaVuoi lo sviluppo del Porto di Chioggia: individua un'area di 400 - 500 ettari. In difetto, il futuro (prossimo) del Porto lo puoi vedere contemplando il cementificio ai Saloni.
Pure riguardo ai frutti dei fondi pubblici.
Venanzio Flavio
IL GIOCATTOLO COSTOSO
RispondiEliminaLo scalo d'altura, altrimenti detto porto offshore, contrasta fortemente con la comune definizione di porto.
PORTO: luogo costiero che per configurazione naturale o arte può dare sicuro ricovero alle navi e permettere operazioni di imbarco e di sbarco di merci e di passeggeri
2 sm
[in senso figurato] meta, rifugio.
Ammettiamo pure che anche l'idea dello scalo d'altura possa permettere operazioni di imbarco e sbarco di merci e passeggeri, a questo punto è necessario spostare ulteriormente merci e passeggeri in terraferma per giungere alla destinazione finale. Si crea una rottura di carico che graverebbe su costo finale del servizio di trasporto. E' pur vero che il terminal deposito di gas naturale è uno scalo d'altura, ma il gas non subisce un ulteriore trasbordo perchè viene immesso direttamente nella rete gas nazionale.
Inoltre non servono 400 o 500 ettari per Chioggia e la sua dimensione perchè a quel punto potremmo parlare del porto di Shanghai o di Rotterdam. Il vino buono sta nelle botti piccole e dobbiamo cercare di realizzare il massimo spendendo il minimo. Esistono realtà che dimostrano che l'attività portuale può essere realizzata anche senza enormi spazi: il già citato rigassificatore, il trasporto fluviale (vedi il sito portodichioggia.it il trasbordo dei reattori), infine l'attività di allibo che transita direttamente su chiatta le merci destinate ad alcune attività produttive della pianura padana.
Un saluto a tutti
P.S.: il cementificio ai Saloni a breve diventera una zona residenziale (a suo tempo svolse la sua attività)
trovo che,tutto il popolo Clodiense e disgustato deluso amareggiato e,anche arrabiato con questa o quella amministrazione che verra'perchè non vede un futuro per se stessi e i propi figli.Leggo che il porto fra poco chiudera'e cosa restera' allora ai chioggiotti? niente di niente una volta i vostri padri hanno lavorato per voi.ma voi cosa farete un domani per loro? voglio ringraziare tutti coloro che mettomo tanto entusiasmo e amore per Chioggia.P.S. ho una proposta da fare: perche'il politico o i politici che andranno al potere del Comune dovrebbero lasciare lo stipindio almeno per TRE anni in Comune cosi l'amministrazione vedra'veramente chi lo fa per passione o per soldi? un saluto a tutti.
RispondiEliminaDa “La Nuova Venezia” del 8/2/2011:
RispondiElimina“400 milioni per la piattaforma off shore del porto. Il finanziamento non è ancora materialmente stanziato. Ma il Cipe, comitato interministeriale per la Programmazione economica, ha confermato il suo «interesse» per l'opera strategica proposta dal presidente del Porto Paolo Costa e sostenuta dal ministro Brunetta in Comitatone. «E' vero, il Cipe ha espresso l'interesse per l'opera», conferma il presidente del Magistrato alle Acque Patrizio Cuccioletta, «di più in questa fase non poteva fare, perché non abbiamo ancora il progetto». Difficile dunque, per quanto il governo attraverso il ministro Brunetta prema, finanziare un'opera non ancora progettata….”.
Ovviamente, i milioni, alla fine, diventeranno almeno il 50% in aumento.
Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere; forse sarà convinto quando vedrà l’area portuale trasformata – come l’ex cementificio – in zona residenziale.
Venanzio Flavio
IL GIOCATTOLO COSTOSO
RispondiEliminaBenchè il mio nobile interlocutore, non sia contrario al "Porto", mi par di cogliere dalle sue parole un "non so che" di rassegnato pessimismo.
Eppure lo scalo di Val da Rio ha permesso l'urbanizzazione di quell'area che da barena è diventata una zona che offre delle potenzialità. Se non vi fosse stato il Piano Gottardo,la CCIAA e l'A.S.Po i trasporti eccezionali e non diretti allo scalo marittimo dei Saloni continuerebbero a transitare per Borgo San Giovanni e via Cavour, il vantaggio per la collettività è evidente. Se non vi fosse stato il Piano Gottardo, la CCIAA e L'A.S.Po i capannoni degli operatori delle opere marittime non sarebbero stati costruiti per mancanza delle opere di urbanizzazione. Il vantaggio per alcuni operatori economici, non solo per "I Portuali" è evidente. Ma allora mi domando e dico: che fare di Val da Rio Sud e di tutte quelle aree che, una volta coltivate ad orto, ora giacciono inerti ad ospitare il "grebano"???.
Per quanto invece riguarda lo scalo d'altura, ammesso che possa essere realizzato, potrà essere un'opportunità per la portualità clodiense, sempre che si sappia coglierla.
Orsù, non piangiamoci addosso dunque, ma cerchiamo di prendere ad esempio una realtà che nonostante mille difficoltà, piaccia o non piaccia, qualcosa l'ha saputa fare.
PS: Ex Cementificio, come anche il mercato ittico, o i cantieri navali sono realtà produttive che mal si conciliano con il tessuto urbano del centro storico. E anche questa è un evidenza sotto gli occhi di tutti.
Panta Rei, ma Chioggia E'.
Il giocattolo costoso ed il portuale d'acqua dolce.
RispondiEliminaLa conferma, ancora una volta, dell'esattezza delle mie osservazioni si trovano a pag. 15 de “Il Gazzettino” del 9/2/2011, con una bella paginata intitolata “Nordest, la guerra dei porti – Il Governo finanzia con 400 milioni la Legge Speciale e Unicredit “congela” il maxi progetto per il Friuli. Oggi vertice con Frattini”.
Quale progetto per Chioggia? Zero. Quali investimenti? Zero.
Il coltivatore diretto del proprio orticello non si accorge della foresta che è cresciuta – o sta crescendo – intorno a lui; guarda orgoglioso il suo televisore a tubo catodico, simbolo di benessere, quando il mercato chiede televisori LCD con funzioni 3D; con la sua Fiat 850 coupé pensa di sconfiggere in accelerazione ed in velocità Porshe, Maserati e Ferrari.
Coraggio, l’Aspo, come tutti gli enti pubblici, non licenzierà nessuno, e il 27, per pochi eletti, resterà salvo.
Certo che non sono contrario al porto; sono contrario alla caricatura di un porto, quale piccolo stipendificio e rendita per pochi, a spese di tutti.
Venanzio Flavio
IL GIOCATTOLO COSTOSO
RispondiEliminaBeh... provi a dare qualche idea alla Città, e se riesce a realizzarla, ne parleremo tra qualche anno.... a presto ... spero.
Un saluto a tutti
P.S.:mi sembra che siamo rimasti soli, intressa altro pare.
Il giocattolo costoso e il portuale d'acqua dolce.
RispondiEliminaNon, non è che "siamo rimasti soli", è che tutti gli altri hanno capito.
Quanto alle "idee", le fulgide ed invidiate personalità che racchiude la città (non le basta l'intervento nientepopodimenoche dell'assessore provinciale Malaspina da Chioggia sulla Nuova Venezia di ieri?) non hanno certo bisogno di suggerimenti.
C'era un tizio, in una vecchia calle di Chioggia, che un giorno, stanco della vecchia, scassata e ruggine bicicletta, ebbe l'idea di verniciarla di rosso, convinto di avere una Ferrari.
Venenazio Flavio
IL GIOCAATTOLO COSTOSO
RispondiElimina...temevo fossero interessanti le sue idee...
A Breve vedremo, e lo dico con rammarico - le idee sono fondamentali - il tonfo di Lega Nord di Chioggia.
...Poveri Noi....
Rinnovati Saluti
....Malaspina: Nomen omen...
RispondiEliminaMi sa che assisteremo anche al tonfo del Pdl....
RispondiEliminami sa invece che ci tocca vincere un'altra volta...porca miseria,possibile?
RispondiElimina