venerdì 14 ottobre 2011

EPURAZIONI VISIBILI E INVISIBILI



Le vicende politiche a Chioggia, nell’ultimo periodo, hanno riguardato soprattutto questioni relative ai
singoli partiti. Epurazioni visibili ed invisibili hanno tenuto banco in questi mesi. Sul fronte delle epurazioni
visibili è d’obbligo citare ciò che è avvenuto all’interno della Lega Nord locale e non, visto il terremoto che si
è registrato anche in numerose sezioni del Veneto. A Chioggia è stato silurato Massimiliano Malaspina,
colui che per anni ha tenuto in piedi la baracca. Sulla figura di Malaspina si possono esprimere pareri
positivi e negativi. Vorrei evidenziare solo un merito, i demeriti li lasciamo elencare eventualmente ai lettori
del blog: quando la Lega stava scomparendo da Chioggia, quando dieci anni fa viaggiava al limite del 2%,
Malaspina è stato l’unico a credere che il vento potesse cambiare e a fare un opposizione valida che ha
portato il partito a riscattarsi nelle elezioni del 2007. Un altro partito a Chioggia ha conosciuto le medesime
vicende della Lega Nord, anche se meno evidenti all’esterno. L’Udc è stato protagonista negli ultimi anni di
epurazioni invisibili, di cui nessuno mai parla. Andrea Abbagnara per anni è stato l’unico a tenere in piedi il
partito grazie anche al cavaliere Ugo Bergamo, che ha poi fatto il buono, ma soprattutto il cattivo tempo
all’interno dell’Udc locale. Qualcuno, già nel 2009, aveva capito che all’interno dell’Udc le acque stavano
diventando agitate per l’entrata di un triumvirato Casson-Rossi-Fornaro, benedetto dalla venuta di Casini in
città, volto a prendere in mano le redini di un partito fermo al 3%. Sandro Varagnolo, consigliere Udc eletto
nel 2007, in tempi non sospetti abbandonò il partito per approdare all’interno della Lega Nord. Il Cavaliere
Abbagnara è rimasto,invece, fino all’ultimo fedele allo scudo crociato anche quando era chiaro che gli
stavano “facendo le scarpe”: l’approdo in Avanti Chioggia è stato l’estremo tentativo di poter essere
rieletto in comune. Poi sappiamo tutti come è andata a finire. Due esponenti politici , dunque, che nel bene
e nel male hanno fatto la storia della politica negli ultimi dieci anni a Chioggia sono stati fatti fuori per
lasciare il posto a chi? Ve lo diciamo subito: a consiglieri invisibili, chiaro riferimento alle giovani reclute del
Partito Democratico, posizionate lì solo per far vedere ai cittadini che ci sono facce nuove. In realtà la città
ha bisogno di sostanza, di fatti concreti non di volti nuovi sottoposti a vecchie regie già ben conosciute in
città. Ma allora ridateci per favore le interrogazioni consiliari di Malaspina, Abbagnara e compagnia
bella…sì, anche quelle sulle “cacche” dei cani nelle calli. Certo non saranno state il massimo, ma almeno
avevano il merito di rendere la politica un qualcosa di visibile che privilegiava il contatto con i cittadini. Cosa
che non si può assolutamente dire per ora, nonostante i buoni propositi della campagna elettorale,
dell’amministrazione attuale.

Gollum

8 commenti:

  1. Gentile Gollum,lo scrivente è un neofita della politica;mi piacerebbe dopo il Suo dettagliatissimo ed esauriente escursus sulle epurazioni visibili ed invisibili della politica locale dell'ultimo decennio,sapere quali meriti oltre al contatto visivo con la cittadinanza ,essa hanno prodotto in questa citta'.Girando per Chioggia-Sottomarina si notano solo degrado,devastazione ambientale e rassegnazione generale!!I buoni propositi sono sempre esistiti ad ogni campagna elettorale,ma nella fatispecie assai poco messi in pratica.Concordo che le vecchie regie sono assolutamente da rottamare,e che Chioggia-Sottomarina non necessitano di nuovi volti nel Palazzone,ma urgentemente di fatti concreti.Marietto.

    RispondiElimina
  2. Sig.Gollum,se quella cosa a Chioggia chiamata politica,è il dilettantismo e l'improvvizzazione che nel corso degli anni ha prodotto gravi disastri e danni alla comunita' chioggiotta; e cito solamente il restauro infinito del cinema Astra,l'affaire della darsena San Felice con i 4 milioni di euro sul groppone dei cittadini,l'infelice progettazione di viale D. Schiavo con una casa nel bel mezzo della strada,l'allegra gestione dei conti Veritas,ecc. ecc.ecc. Di questa politica e delle sue interrogazioni consiliari,ne facciamo volentieri a meno e non se ne sente assolutamente la mancanza!Cittadino deluso.

    RispondiElimina
  3. Gollum

    I commenti giunti sono sicuramente produttivi e fanno capire che la delusione persiste nonostante il cambiamento. Il tono sarcastico della nostalgia delle precedenti interrogazioni consiliari deve far intendere che anche il sottoscritto è molto deluso dalla situazione attuale. I mezzi per cambiare ci sono, le novità ci sono, i giovani anche...e sono proprio loro che possono dare un segnale di svolta. Certo che, notizia della stampa di oggi, se l'amministrazione Pd che a quanto sembra sia ancora di sinistra, avalla la decisione dell'introduzione dell'addizionale irpef, quando la sinistra ha sempre combattuto ciò, allora vuol dire che c'è qualcosa che non quadra e che i cittadini pensano di votare schieramenti che poi prendono decisioni tipiche di schieramenti ideologicamente opposti!

    RispondiElimina
  4. Mi sembra fuori luogo giudicare la nuova amministrazione sull'addizionale irpef, comprendo che chi siede in consiglio all'opposizione deve ovviamente contestare questa decisione però concretamente non credo che NESSUNA amministrazione avrebbe potuto sottrarsi, 5 milioni in meno nel bilancio comunale nel prossimo anno.

    Io direi invece che sono almeno tre i punti importanti su cui invece c'è un silenzio assordante ( di tutti): centro commerciale, ormai hanno il via libera, perché solo 2 milioni di euro per lo svincolo quando non ne chiedevamo 5? Con tutte le conseguenze che ci saranno.
    Ci sono due accordi di programma, firmati ormai da anni, uno è il ponte sul Brenta l'altro è il progetto integrato ( e mi risulta finanziato) dell'invarianza idraulica dal San Felice al Brenta, complessivamente, oltre all'importanza delle due opere, si tratta di due investimenti che nel complesso mi sembra che arrivino quasi a cento milioni di euro....cosa sta facendo l'amministrazione? Su questo l'opposizione e la società civile dovrebbe essere di pungolo e di stimolo,senza contare altri temi non meno importanti.

    RispondiElimina
  5. Nonostante la buona volontà di Andrea, che si interroga sul perchè non sono ancora partiti molti lavori etc. etc. , mi permetto di ricordare di come l'intercambiabilità/camaleonticità dell'attuale, passata e futura compagine governativa/politica sia l'ASSIOMA ineludibile.Proprietà commutativa..dicevo in qualche altro post!!Sopravvivenza uber alles!!Null'altro è dovuto
    Sandrino

    RispondiElimina
  6. Venturini Daniele
    Il silenzio da parte del pdl e lega e associazioni di categoria ASCOM ,CONFESERCENTI E assordante e inqualifificabile sulla vicenda del centro commerciale,almeno il gioco della maggioranza lo si può capire nel silenzio si lavora meglio,ma si lavora meglio anche con il silenzio delle opposizioni che avevano fatto il loro cavallo di battaglia il NO AL CENTRO COMMERCIALE,sono veramente deluso anche da persone come Beniamino,come Dolfin,come MARIAGRAZIA MARANGON E PERINI COME CARISI LUCIO,che stanno dormendo e non pensano che centinaia di attività commerciali chiuderanno definitivamente per l'apertura di un mostro che non serve a nulla in una città come Chioggia.

    RispondiElimina
  7. 1. a piove di sacco hanno Piazzagrande, ma non mi sembra che in centro non ci siano più negozi!
    2. mi fa strano che gente candidata con il centro destra sia contro il libero mercato.
    3. credo sia inutile invocare sviluppo, e poi bloccare nuove opportunità: le due cose sono direttamente proporzionali.

    RispondiElimina
  8. rispondo:
    1) Piove di Sacco, se permetti ha una posizione geografica ben diversa, il centro PIAZZA GRANDE serve oltre alla vicina Piove anche tutto l'interland di passaggio, non credo proprio che verranno a Brondolo da Piove o da Mestre.
    2)Premesso, che il sottoscritto non sta facendo una guerra santa contro la " comunista" Coop, esprime delle perplessità di cui ha la speranza che non si avvereranno, ma questa posizione è un po' a macchia di leopardo, quindi non c'è nulla di strano,è successo un po' in tutte le città in cui c'è stato questo passaggio alla grande distribuzione.
    3) Su questa vicenda si potrà, forse, fare un bilancio dopo due o tre anni di attività del centro commerciale guardando diversi parametri: il saldo delle attività aperte, i prezzi, i benefici generali...spero che i vantaggi siano siano più vicini a quelli che ho constatato domenica acquistando un lettino per le bambine all'IKEA di padova che a quello che è accaduto a Pellestrina dove oggi al posto di 10 negozietti ( con circa 30 occupati) c'è un solo negozio ( LA COOP) con meno di dieci e i prezzi sono PIU' CARI.
    Posto, che anche i commercianti di Chioggia devono darsi una mossa, come mi sembra stiano cercando di fare.

    RispondiElimina

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.