martedì 20 luglio 2010

consiglio comunale di lunedì 19 luglio 2010

Il consigliere Boscolo Massimo Zemelo una delle menti più eccelse del sindaco Romano
Dopo le ultime uscite sui giornali del sindaco risalenti a pochissimi giorni:" NON MOLLO" " HO I NUMERI" e compagnia bella,forse,qualcuno si sarebbe aspettato di vedere al consiglio di ieri sera terminato questa mattina alle due una "nuova" maggioranza fortissima e preparatissima sugli oltre trenta punti all'ordine del giorno.
Invece abbiamo assistito,purtroppo,all'ennesimo spettacolo poco edificante che vede un sindaco che pur di galleggiare preferisce subire i peggiori ricatti politici per poi NON avere neppure i voti in consiglio per votare i provvedimenti.
Ieri il consiglio è iniziato senza la presenza dei consiglieri della lista civica di Todaro,di cui,mi dicono,anche i muri sanno che ANCHE loro pretendono qualche cosa,al consiglio comunale precedente mancavano invece quelli di AN.
Però nonostante le menti eccelse dei consiglieri Palo e Zemelo che ogni tanto fra di loro si auto-rinfrancavano:"abbiamo comunque sedici voti,abbiamo sedici voti" questa grande maggioranza, annunciata a grandi titoli sui giornali si è infranta di fronte ai lucidi ragionamenti del consigliere Brunetto Mantovan.
Il quale ha chiesto un semplicissimo rinvio in commissione delle tre delibere sulla legge speciale di Venezia che,detta dal sindaco,avrebbero dovuto predisporre le risorse per le attività del comune.
Invece Brunetto mantovan, (altro che le competenze di cui si è circondato il sindaco) ha demolito punto per punto i presupposti di come erano state articolate le delibere in quanto sarebbero stati utilizzati i fondi della legge speciale di Venezia come una sorta di bancomat per pagare impegni che NON RIENTRANO nel piano triennale degli investimenti,come prevede la legge,come, ripeto, prevede la legge. Addirittura Mantovan ha espresso forti perplessità su determine dei dirigenti,di spese molto ingenti,per lavori GIA'ESEGUITI.già eseguiti.
In pratica il sindaco, non lo so se in buona fede o in mala fede,con queste delibere avrebbe voluto spogliare le competenze del consiglio comunale per poi decidere di volta in volta quello che voleva.
Cosa significa tutto questo?Che come sono predisposte le delibere potrebbero essere impugnate e TUTTI i consiglieri che le votano potrebbero essere un giorno chiamati a rispondere IN PROPRIO,con la propria casa, di questi fondi utilizzati in modo difforme a quanto previsto dalla legge.
Dopo il lungo intervento di Brunetto in cui chiedeva anche una rendicontazione di certe spese,in particolare su certe pese effettuate al mercato ortofrutticolo, alla richiesta di rinviare ( non di non votarli) questi tre provvedimenti in commissione affinché i consiglieri si rendessro BENE conto di quello che andavano a votare,cosa è successo?
I voti sono scomparsi....il sindaco invece di acconsentire al rinvio in commissione,ha chiesto l'ennesima sospensione di 10 minuti durata oltre un'ora,per poi votare contro la richiesta di rinvio in commissione di Brunetto Mantovan e trovarsi alle due del mattino SOTTO di 13 voti contro 12!!!
Il provvedimento quindi torna in commissione come aveva chiesto Brunetto Mantovan.

Questa sera replica ore 20

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