Ancora mal di pancia sui premi di produttività dei dipendenti comunali. Quaranta firme per dire no all'accordo sindacale che toglie dal fondo produttività dei livelli più bassi per dare a chi ha già di più. Lunedì sono state protocollate quaranta firme di dipendenti comunali che non sono per niente soddisfatti dell'accordo approvato dall'assemblea dei primi di novembre che toglie ai più poveri per dare ai più ricchi. Le firme sotto a una lettera di totale disaccordo sono state spedite a tutti i consiglieri comunali e alla giunta.
Ormai i dipendenti se la sono mangiata, ma questi 40 (su quasi 240 dipedenti totali che ha il Comune) dicono che non sono certo contenti. Nella busta paga di gennaio i livelli più bassi (A e B) vedranno si e no 20 euro in più di stipendio. Invece i livelli D vedranno anche 100 euro in più. Sulla questione era intervenuto anche il vicesindaco De Perini che ha la delega al personale ricordando che l'assemblea aveva democraticamente votato si all'accordo e che i premi produttività non sarebbero più stati dati a pioggia, ma valutati caso per caso.

Il punto è che lunedì l'accordo è stato ratificato dopo che la Cisl aveva firmato, la Cgil aveva in parte contestato ma poi ha detto che l'assemblea dei lavoratori (con voto palese) aveva detto di si, la Uil invece era contraria. In generale anche i 40 contestatori non sono contrari agli avanzamenti orizzontali, soltanto fanno presente all'Amministrazione che il contratto nazionale dei dipendenti pubblici è bloccato da anni, il potere d'acquisto è fermo, che con i buoni pasto da 7 euro e 70 centesimi non si fa un pasto e che in una situazione simile invece di andare a prendere i premi produttività proprio dai livelli bassi si poteva trovare una soluzione diversa.
Ora vedremo chi in consiglio comunale difenderà questi 40 che hanno firmato mettendoci la faccia, ma pare che gli scontenti siano di più e che non abbiano firmato per quieto vivere.
A lavorare!
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