mercoledì 26 settembre 2018

DOMANI AL VIA I LAVORI DI MANUTENZIONE DEL PONTILE OVEST AL FORTE SAN FELICE: SI POTRÀ ACCEDERE DALLA LAGUNA

Giovedì 27 settembre sarà un altro grande giorno per il recupero del Forte San Felice. Inizieranno infatti le opere di manutenzione del pontile ovest, per consentire a cittadini e visitatori di raggiungere il complesso monumentale anche via acqua, attraccando al nuovo approdo -o meglio, antico- e oltrepassando a piedi il magnifico portale in pietra d'Istria progettato da Andrea Tirali all'inizio del Settecento. Si tratta di fatto di aggiungere un nuovo accesso al pubblico, oltre quello già esistente ad est raggiungibile a piedi via murazzo, con partenza dalla darsena di Chioggia. Con il provvedimento comunale n.1520 del 16 luglio scorso i lavori sono stati affidati all'azienda Co.Ed.Mar di Chioggia, che inizierà le attività di manutenzione dapprima sopra il vecchio pontile, sistemando le tavole della pavimentazione e le viti mancanti e successivamente dal pontone, posizionando in laguna due nuove brìcole. Per il progetto complessivo dell’implementazione dei percorsi di visita, anche con accesso via acqua, saranno spesi 30mila euro, di cui 7mila dell'amministrazione comunale e 23mila dal FAI (Fondo per l'Ambiente Italiano) nell'ambito del progetto Luoghi del Cuore.
«I primi interventi di pulizia e di riparazione sono già stati programmati – spiega il vicesindaco e assessore all'ambiente Marco Veronese – in quanto agevolati dalle risorse che il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche ha messo a disposizione come opere di compensazione collegate al MoSE. Ora è il momento di pianificare il futuro del Forte mediante un'apposita variante urbanistica degli immobili militari dismessi. Sia per le dimensioni dell’area, che per il numero degli edifici, vi è infatti la necessità di ampliare le attuali destinazioni d’uso previste dal piano regolatore generale del Comune, e di differenziare le attività che verranno ospitate. La variante interessa alcuni edifici più recenti di Forte San Felice, di minor pregio e con i maggiori problemi di recupero, ovvero gli alloggi militari e del custode, il trinceramento ovest e la caserma francese, lasciando quelli di maggiore interesse storico a finalità collettiva. Tra questi ultimi rientrano il portale dell’architetto Tirali, il nucleo più antico del castello della Luppa, la polveriera di costruzione veneziana e la Blockhaus austriaca. In ogni caso – conclude il vicesindaco – anche gli edifici a cui verrà ampliata la destinazione d’uso rimarranno in proprietà del Ministero della Difesa, che li renderà disponibili ai privati mediante l’emissione di un bando pubblico e la convenzione a tempo determinato. La variante, inoltre, dovrà identificare le più efficaci soluzioni per aumentare l'accessibilità e i collegamenti viari con il territorio».

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