mercoledì 11 marzo 2020

AUMENTA IL NUMERO DEI BAR CHE CHIUDONO PER FERMARE IL CONTAGIO. NIENTE MERCATO DEL ZIOBA FINO AL 3 APRILE, IL LEGGIO CONSEGNA I LIBRI A DOMICILIO

Da Roma e da Venezia arrivano le prime misure del governo e della Regione destinate all'economia, devastata dall'emergenza Coronavirus. Sono 25 i miliardi stanziati da palazzo Chigi, con il placet della Commissione Europea, mentre viene potenziata la cassa integrazione e allargata la liquidità per le imprese, con la sospensione di mutui, bollette e tributi dal 16 marzo. Dal canto suo il vicepresidente della giunta regionale Gianluca Forcolin garantisce 600mila euro per la promozione del turismo in Veneto.
E proprio le piccole imprese a conduzione familiare, come ad esempio i bar, vincolati dal blocco serale stanno autonomamente disponendo la chiusura fino al 3 aprile o comunque a data da destinarsi: si tratta spesso di locali molto conosciuti e affollati, come il Mora Mora e il Passaparola in lungomare o il Jamiro in viale Mediterraneo, questi ultimi debilitati anche dallo stop al campionato di calcio teletrasmesso.
Non riuscendo a garantire la distanza di un metro tra gli avventori, e la salute dei propri stessi dipendenti, questi bar hanno scelto di fermarsi finché l'emergenza non sarà passata. Naturalmente, per chi può. c'è chi si industria a non lasciare da soli i propri clienti: è il caso della libreria Il Leggio, che ha organizzato la consegna a domicilio dei volumi scelti per via telefonica o telematica.
L'ordinanza mattutina del sindaco Ferro, valutata «contingibile e urgente» nonostante dal 2 marzo il Comune non fosse più abilitato a emanarne in materia, ha bloccato l'effettuazione del mercato settimanale del giovedì fino appunto al 3 aprile.
Anche alcuni uffici comunali subiranno variazioni di orario d'apertura: disposto lo stop all'anagrafe nelle mattine di sabato, e all'ufficio Protocollo / Relazioni con il Pubblico nei pomeriggi di rientro al giovedì.

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