Ha avuto luogo stamane la riunione in videoconferenza, indetta dal presidente della 6ª Commissione permanente (Finanze e Tesoro) del Senato, Luciano d'Alfonso, alla quale hanno partecipato tra gli altri il direttore regionale del Demanio del Veneto, Edoardo Maggini, il vicesindaco e assessore al Demanio del Comune di Chioggia, Marco Veronese, il tecnico comunale geometra Ennio Zambon, i senatori Paolo Saviane, Laura Bottici, Andrea Ferrazzi, la deputata Ketty Fogliani e alcuni rappresentanti dei cittadini interessati.
Il motivo della seduta sta nella ricerca di una soluzione ad alcuni problemi emersi in seguito all'applicazione della legge 17 del 28 febbraio 2020, relativa alle case ex demaniali costruite circa cent'anni fa lungo la riva del Lusenzo a Sottomarina. Il primo problema riguarda alcune abitazioni che insistono sopra porzioni di terreno, anche di pochi metri quadrati, il quale ricade tuttora nella fascia del demanio marittimo, che è inalienabile.
Per questo, durante l'incontro, l'amministrazione comunale ha chiesto al direttore dell'Agenzia regionale del Demanio e ai rappresentanti del Parlamento un nuovo, veloce provvedimento legislativo che permetta il passaggio delle aree interessate dal demanio marittimo al demanio patrimoniale, cosi da includere dette aree nella disciplina della legge 17. Un decreto di sdemanializzazione, dopo quello del 1965, porterebbe via troppo tempo per dare una risposta definitiva alle famiglie che hanno il diritto di sentirsi proprietari della loro casa.
Dalla riunione è emerso che il provvedimento legislativo potrebbe rientrare nel decreto Semplificazioni, già approvato dal Consiglio dei Ministri. Il secondo problema riguarda i valori dei terreni su cui insistono le abitazioni: «Nessuna delle famiglie di riva Lusenzo - spiega il vicesindaco Veronese - ha ricevuto dal Demanio alcuna comunicazione relativa alle stime dei terreni». L’agenzia del Demanio ha comunque eseguiti alcuni sopralluoghi, dando così inizio all’iter previsto dalla legge 17/2020.
Conclude Marco Veronese: «L’ufficio Demanio e l’ufficio Urbanistica, d’intesa con l’Agenzia del Demanio, stanno lavorando per applicare un valore che sia sostenibile per le famiglie coinvolte, come è successo già per il compendio di Brondolo. L’incontro di questa mattina è servito anche ad aprire una nuova strada per risolvere la questione delle stime dei terreni, proprio attraverso il decreto Semplificazioni, già approvato in Consiglio dei Ministri, e adesso strumento per risolvere contestualmente entrambi i problemi emersi».
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