domenica 29 giugno 2014

SPETTACOLARE SALVATAGGIO DELLA GUARDIA COSTIERA DAVANTI ALLO ZANZIBAR

Momenti di paura domenica sera sulla spiaggia di Sottomarina di fronte allo stabilimento Zanzibar. Un uomo in kite surf si è trovato in grave difficoltà, il vento da terra lo spingeva sempre più al largo e non riusciva più a rialzare la vela caduta in acqua. Fabrizio Brazzo, noto istruttore di scuola guida della città, senza perdere un istante si è precipitato con una canoa ( presa al volo dallo stesso stabilimento) in suo soccorso mentre i gestori dello stabilimento chiamavano la Capitaneria di Porto. Tutta la scena è stata seguita da una piccola folla di persone che hanno assistito al salvataggio in diretta. Fortunatamente nel giro di dieci minuti è arrivato anche un gommone della Guardia Costiera che ha recuperato entrambi gli uomini e le loro attrezzature. Eccezionale la prontezza del signor Brazzo che si trovava sulla spiaggia in compagnia di amici e ha intuito per primo la pericolosità della situazione: è scattato come una molla dando l’allarme gridando a squarcia gola, malgrado fosse ben distante è corso a prendere una canoa dello stabilimento e con questa si è precipitato in acqua raggiungendo in kiteserfista. Fabrizio Brazzo mentre torna a riva

4 commenti:

  1. La verità è che siamo nel 2014 è il bagnino che deve socorerre le persone ha a disposizione un moscone di legno con i remi come nel 1950 invece di dotarsi di moto ad acqua con barella incorporata di dietro come esistono in quasi tutte le spiagge del mondo e d'Italia ma si sa che noi siamo lenti di comprendonio a recepire le innovazione v.d

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    1. Guarda che l'uomo che ha avuto necessità di soccorso, era a miglia di distanza su di un kite surf, a volte sono centinaia, non è che possano mettere i bagnini a seguirli tutti, i bagnini effettuano il servizio per i bagnanti, negli orari stabiliti e nelle condizioni meteo ammissibili.

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    2. Andrea vai piano con le miglia, saranno stati 500 mt. (Vedi boe rosse). Per il resto mi associo al pensiero di Drugo Dan. Con le onde il tempo che ci metti a salvare un bagnante è il doppio di quello che ci metteresti con la moto d'acqua. Ovviamente è una mia opinione. Ciao e buona estate

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    3. Sono assolutamente d'accordo sull'utilizzo delle moto d'acqua per il salvataggio, non possiamo pretendere che gli stabilimenti seguano la sicurezza dei surfisti a tutte le ore e in qualsiasi condizione meteo, ma non è che sia contro i surfisti, anzi oltre a far spettacolo positivo stanno rappresentando un turismo importante e alternativo, quando è brutto tempo arrivano centinaia di surfisti. Non era un miglio, che sono 1852 metri, ma cmq era una situazione da non prendere sottogamba. grazie del tuo intervento ciao

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