sabato 31 ottobre 2015

PARTE LA CAMPAGNA ANTINFLUENZALE A CHIOGGIA DAL BEN IL PRIMO A VACCINARSI

Il Dg Dal Ben dà il via alla campagna antinfluenzale a Chioggia vaccinandosi coi direttori dell'Ospedale. La popolazione potrà cominciare a vaccinarsi dal 2 novembre Parte il 2 novembre la vaccinazione antinfluenzale nell'Ulss 14 di Chioggia. A dare il via alla campagna è lo stesso direttore generale Giuseppe Dal Ben insieme ai direttori dell'area strategica (direttore amministrativo, sanitario e dei servizi sociali), ai primari e ai direttori di dipartimento dell'Azienda sanitaria clodiense che, oggi venerdì 30 ottobre, per dare il buon esempio, si sono tutti sottoposti alla vaccinazione. Da lunedì 2 novembre, invece, il vaccino sarà a disposizione della popolazione. La campagna antinfluenzale, che proseguirà fino a fine anno, vede in prima linea i medici di famiglia, i pediatri di libera scelta ed il servizio vaccinale del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. “Con la vaccinazione di oggi - ha dichiarato il direttore dell'Ulss 14 Giuseppe Dal Ben – abbiamo voluto dare il buon esempio: è importante che tutti si vaccinino, sia sanitari che utenti. Solo vaccinandosi possiamo interrompere la catena del contagio del virus e ridurre le gravi complicanze per i soggetti più a rischio. Per i sanitari, inoltre, non significa solo proteggere se stessi dalla influenza, ma anche evitare di contagiare pazienti già fragili per la propria malattia". Purtroppo, come rivela lo studio Passi, nella Ulss14, solo il 18% della popolazione si vaccina, una percentuale che cresce fino al 39% quando si parla di soggetti fragili, valore però molto inferiore a quello raccomandato (75%). L'influenza è una malattia causata da diversi virus influenzali. I sintomi più comuni sono febbre alta, spossatezza, inappetenza, dolori alle ossa e ai muscoli, mal di testa, faringite e tonsillite. Questi virus hanno la caratteristica di modificare molto spesso la loro struttura e per questa ragione, per ogni nuovo inverno, c’è un nuovo vaccino contro l'influenza che, in Italia, si ricorda, causa circa 8mila decessi all’anno, il 10% circa dovuti alla polmonite da influenza e gli altri dovuti alle complicazioni correlate alla patologia di base (diabete, cardiopatie, broncopatie, ecc.) e comunque per l’80% in soggetti oltre i 65 anni di età. Ecco perché si raccomanda di vaccinarsi soprattutto alle fasce di popolazione più fragile e quindi più a rischio (per le quali inoltre la vaccinazione antinfluenzale è gratuita): persone di età pari o superiore a 65 anni, persone in età infantile e adulta affetti da alcune patologie (malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, inclusa la malattia asmatica, circolatorio, uropoietico ovvero altre severe condizioni patologiche che aumentino il rischio di complicanze, malattie degli organi emopoietici, diabete ed altre malattie dismetaboliche, sindromi da malassorbimento intestinale, fibrosi cistica, malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, inclusa l’infezione da HIV, patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; bambini reumatici soggetti a ripetuti episodi di patologia disreattiva che richiede prolungata somministrazione di acido acetilsalicilico e a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale. La vaccinazione viene anche consigliata ad alcune categorie di persone come il personale sanitario di assistenza, familiari di soggetti ad alto rischio, insegnanti, dipendenti di pubblica amministrazione, addetti all’attività di allevamento, ecc. Il vaccino protegge a partire da due settimane dalla somministrazione, e per circa 6 mesi. Per questo, si invita a fare la vaccinazione all’inizio della stagione influenzale; a epidemia già iniziata, però, si può comunque vaccinare chi non ha sintomi. Una sola dose di vaccino è sufficiente, tranne per i bambini al di sotto dei 9 anni di età, mai vaccinati in precedenza, per cui si raccomandano due dosi. Sedi e orari delle vaccinazioni del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica: -Chioggia: presso l'ambulatorio delle vaccinazioni di Borgo San Giovanni, tutti i sabato di novembre dalle 9.00 alle 11.00 -Cavarzere: presso l'ambulatorio delle vaccinazioni nell'ex presidio ospedaliero, il 5, 12, 19, 26 novembre dalle 10.00 alle 12.00 Al proprio medico curante si possono rivolgere le cosiddette persone a rischio a cui, come previsto dalla Circolare del Ministero della Salute, la vaccinazione è gratuita. Di seguito l'elenco: 1. soggetti di età pari o superiore a 65 anni; 2. bambini di età superiore ai 6 mesi e adulti affetti da: a) malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio b) malattie dell'apparato cardio-circolatorio c) diabete mellito e altre malattie metaboliche d) malattie renali con insufficienza renale e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie f) tumori g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici j) patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es. malattie neuromuscolari) 3. bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale 4. donne che saranno nel secondo e terzo trimestre di gravidanza all’inizio della stagione epidemica 5. individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti 6. medici e personale sanitario di assistenza 7. contatti familiari di soggetti ad alto rischio che per controindicazioni temporanee o permanenti non possano essere vaccinati 8. soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo: - personale degli asili nido, insegnanti scuola dell'infanzia e dell'obbligo - addetti poste e telecomunicazioni - dipendenti pubblica amministrazione e difesa - forze di polizia incluso polizia municipale - volontari di servizi sanitari di emergenza - personale di assistenza case di riposo 9. personale che, per motivi occupazionali, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani: - detentori di allevamenti - addetti all'attività di allevamento - addetti al trasporto di animali vivi - macellatori e vaccinatori - veterinari pubblici e libero-professionisti

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