Si sta aprendo presso l’ospedale di Dolo un nuovo reparto di neuropsichiatria infantile che andrà a servire i 4 distretti della ULSS 3 Serenissima, incluso quindi quello di Chioggia.Si pone una grande attenzione ai problemi delle sfere neurologiche e psichiatriche infantili che in alcuni casi sono state acuite ed evidenziate nel periodo post covid a seguito dei lockdown, delle chiusure delle scuole e dei luoghi di aggregazione.
La misura messa in atto per proteggere la popolazione dal contagio ha colpito soprattutto la fascia di età adolescenziale, quella che ha una maggior necessità di relazionarsi con i propri pari, moltiplicando le fragilità di alcuni, costringendo le famiglie a convivenze che spesso hanno moltiplicato le difficoltà relazionali all’interno delle mura domestiche.
Si è visto quindi l’aumento di circa il 30% degli accessi ai pronto soccorso in condizioni di agitazione psicomotoria dovuta a stati d’ansia, ma il dato più grave apparso è l’aumento di circa il 40% di tentativi di suicidio riconducibili a una patologia psichiatrica.
È diventata quindi urgente la necessità di fornire un’assistenza adeguata a queste problematiche.
Si è cominciato quindi a parlare con concretezza del progetto a giugno del 2021. Lunedì, 17 luglio cominceranno i lavori di ristrutturazione al monoblocco dell'ospedale di Dolo per ottenere un reparto di circa 500 metri quadri in cui saranno ricavate tre stanze, due doppie e due singole per un totale di sei letti, un numero ritenuto sufficiente per i casi complessi provenienti dai 4 distretti dell’ULSS 3 Serenissima.
I lavori, che costeranno alla Regione Veneto poco più di 592mila euro, interessano principalmente l’impiantistica ma si è dovuto tenere un occhio di riguardo a infissi, porte , termosifoni e arredi che sono stati pensati tenendo in considerazione la violenza delle crisi che possono colpire in maniera imprevedibile i giovani affetti da problematiche neuropsichiatriche.
Il reparto è nuovo in tutti i sensi come struttura e come personale che, a tutti i livelli, deve essere formato per essere in grado di affrontare e gestire momenti di crisi che possono esplodere in fenomeni di marcata aggressività con il rischio di procurare, a se stessi e agli operatori, lesioni. Il personale, che farà capo alla dott ssa Cappellari, sarà scelto tra personale già in forze alla struttura ospedaliera o da un reclutamento esterno.
Qualunque operatore dovrà avere quindi adeguate competenze di gestione e dovrà attenersi a studiate procedure operative interne e a protocolli trasversali con altre unità quali psichiatria e pediatria.
Un lavoro di concerto che mette in forze più competenze per la gestione di ogni singolo caso, tenendo conto che quando i pazienti sono così giovani, al loro fianco c’è una famiglia con cui è necessario condividere ogni passo che va fatto.
In alcuni casi, alla patologia neuropsichiatrica si vanno a sommare altre problematiche quali ritardi mentali o di disabilità educativa e il tutto deve essere affrontato con metodologia mettendo anche in atto pratiche di contenimento, quali quelle farmacologiche o di altra natura, che può essere di carattere verbale e non.
La consegna dei lavori è prevista per il 13 novembre.
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