sabato 20 febbraio 2016
VONGOLE SALVE DURANTE IL RIPASCIMENTO: MICHELE MARCHI (COGEVO), SIAMO LE SENTINELLE DEL MARE, GARANTIAMO IL FUTURO
Una bella giornata di sole, in diga a Sottomarina, e lo spettacolo delle imbarcazioni di vongolari per dimostrare che una pesca responsabile è possibile. Più contadini che pescatori, il mare come fattoria e non miniera da svuotare: da lunedì 22 verranno dragati i fondali per consentire il ripascimento del litorale vicino alla foce del Brenta, così il Consorzio di Gestione della Vongola -in accordo con il Consorzio Venezia Nuova e la Regione Veneto- preleva il prodotto disponibile, entro un'area definita, per traslocarlo a circa 2 km a sud della diga. «Questa operazione -spiega Michele Boscolo Marchi, presidente del CoGeVo- consente di salvare i bivalvi. Una volta terminati i lavori di dragaggio, accadrà che il prodotto tornerà nell'originaria allocazione. Per noi è un'operazione importante: siamo interessati alla risorsa ma anche all'ambiente. La riprova che non ci sentiamo solo pescatori, ma anche accorte sentinelle del mare».
Da oggi l'Indiga è aperto
Molti hanno ancora una percezione sbagliata delle modalità di lavoro dei vongolari, per questo Marchi precisa: «Il nostro lavoro consiste nel gestire la risorsa e le imbarcazioni, prima ancora che pescare. Questo garantisce il futuro. Abbiamo due uffici preposti, uno di essi (OP Bivalvia Veneto) è il braccio operativo che si occupa della vendita: la sera precedente vengono raccolte le ordinazioni dei commercianti, l'indomani le barche escono a prelevare solo il prodotto venduto. Hanno una quota pescabile e non possono superarla. Entro le 18.30 gli uffici comunicano ai pescatori il quantitativo necessario a soddisfare la richiesta: qualora non vi sia, o il prodotto non sia ancora maturo, le imbarcazioni rimangono ormeggiate, anche per mesi interi (non abbiamo fermi biologici retribuiti, nè altre agevolazioni o contributi). Questo significa gestire il mare».
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