mercoledì 15 giugno 2016

BENIAMINO MANDA COMPARATO A QUEL PAESE, E SPIEGA COME VOTERÀ


Due vecchi amici si rispettano, si prendono in giro, si possono mandare a quel paese. Ma restano amici, e soprattutto dialoganti. Beniamino Boscolo, leader di Forza Italia a Chioggia, è appena uscito da una difficile tornata elettorale che ha segnato un nuovo inizio per il movimento fondato da Berlusconi (auguri presidente!). E a pochi giorni dal ballottaggio che designerà il nuovo sindaco della città, dice la sua sul momento politico.
Ancora giovane, comunque vada sarà al suo quarto mandato di consigliere comunale, eletto per la prima volta nel 2002: «Sono al parco come gli anziani», scherza rievocando le prime comuni esperienze amministrative. «Per me è sempre un ricominciare, tra opposizione e maggioranza -sono stato anche assessore- poi in provincia e da candidato sindaco poi sconfitto».

Beniamino ha sostenuto la candidatura di Marcellina Segantin («la ringraziamo per aver sostenuto la corsa, faremo l'opposizione assieme») e smentisce accordi con protagonista Forza Italia: «Non facciamo inciuci né voteremo alcuno per ripicca, come ho visto scritto nei network». La riunione di lista lascia libertà di voto ad elettori e simpatizzanti, cercando buone relazioni che portano a pratiche virtuose: «Un sindaco governa bene quando ha una buona opposizione, che controlla le cose fatte o meno, rimarcandole in maniera forte e convinta», puntualizza Boscolo.
Vero è che lo stesso Berlusconi ha avuto modo di dire “mai coi Cinque Stelle”, rifuggendo dall'antipolitica: «Parlando coi cittadini so che molti sono già convinti del da farsi. Abbiamo sbagliato qualcosa, come coalizione, se non siamo andati al ballottaggio. Agli indecisi si pone davanti la strada della continuità nelle relazioni con il centrodestra, oppure dell'innovazione. Con i migliori auguri ai due candidati, Giuseppe Casson e Alessandro Ferro». Il primo, peraltro, fu subito abbracciato da Beniamino Boscolo dopo il ballottaggio 2011, avendo avuto una comune esperienza durante l'amministrazione di Romano Tiozzo Pagio; il secondo, invece, è stato iscritto a Forza Italia per il 2010.

Il pensiero dell'esponente azzurro va ai 15mila aventi diritto che non sono andati alle urne: «Segno di disaffezione, circa il 10% in più rispetto al 2011, ovvero 4500 nuovi astensionisti. E il secondo turno, solitamente, vede diminuire ancora questa percentuale».
Ma cosa farà Beniamino? «Lo dirò la prossima volta...»

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