mercoledì 15 giugno 2016

DOPO TRENT'ANNI, FINALMENTE UNA NUOVA GUIDA TURISTICA PER CHIOGGIA E IL SUO TERRITORIO


Da oltre trent'anni Chioggia e Sottomarina aspettavano una nuova guida turistica, e ora finalmente la possiedono. Aggiornata, curata, particolareggiata e diffusa in tutte le edicole della città: l'ha commissionata il gruppo “Amici di Chioggia città d'arte”, ed è stata presentata ieri pomeriggio all'hotel Bristol, presenti anche i due candidati a sindaco, Giuseppe Casson e Alessandro Ferro.
Il compito di redigerla in 300 pagine -tradotte anche in inglese- è spettato al professor Sergio Ravagnan, insegnante di lettere ormai in pensione (ma sempre attivo) e già cronista locale per La Nuova Venezia: «Sto riempiendo buchi culturali che la città ha ancora, dopo il progetto “Chioggia nella Grande Guerra”. Volevo scrivere una guida seria da molti anni, la precedente risaliva al 1983, ancorché ristampata». La nuova guida è sera perché molto dettagliata, comprende naturalmente tutte le novità intercorse nel frattempo, come il taglio del canale Perotolo e l'istituzione dei musei Olivi, civico della laguna sud, diocesano e della pinacoteca SS.Trinità: «Risulta utile sapere, ad esempio» continua Ravagnan «che da alcune chiese sono state trasferite opere d'arte, da non cercare quindi invano». Di grande modernità, l'impaginazione e le immagini scattate da artisti locali e donate alla guida esaltano i valori artistici e ambientali di Chioggia e del suo territorio: «Vale sia per i turisti che per gli abitanti stanziali, i quali sfogliandola si soffermano su questo o quel particolare che non conoscevano e che attribuisce nuovi significati alle cose che sono abituati a vedere», prosegue Ravagnan. L'opera non snobba le periferie: contiene sia le chiese di Sottomarina, i nomi delle sue calli, le frazioni e soprattutto i dintorni, come Pellestrina, la laguna, il giardino botanico di Porto Levante, il parco del Delta. «Era un dovere, per una città che si arroga del titolo di città d'arte allo scopo di tenere le botteghe aperte la domenica», conclude il professore. «Questa denominazione sarebbe un fallimento se non sono fatte conoscere e comprendere le tantissime cose che abbiamo, come prima educazione». Completano il quadro due mappe disegnate dal pittore Dino Memmo, relative rispettivamente alle spiagge e al centro storico di Chioggia, riprodotto anche sulle tovagliette della prossima Sagra del Pesce.

La conferenza stampa di ieri è servita anche a presentare il progetto “Chioggia e i suoi lidi”, distretto turistico della laguna sud, comprensivo di Chioggia, Sottomarina, Isolaverde e Rosolina: il presidente dell'Associazione Albergatori di Sottomarina, Giuliano Cegion, parla di «macroarea innovativa per un biglietto da visita differente, attraendo nuovi mercati -come il parco del Delta- per il futuro della città». All'interno di questa prospettiva si situa anche la nuova applicazione per smartphone e tablet, realizzata dal consorzio turistico Lidi di Chioggia.
Presenti all'incontro anche i rappresentanti del gruppo bancario Intesa San Paolo, in un momento non facile per il credito e la sua reputazione: «Non tutte le banche sono uguali», tengono a precisare. «Il nostro istituto è il più solido, vuole essere a disposizione delle aziende ed erogare credito ai progetti interessanti che favoriscono lo sviluppo. Questo progetto ad esempio apre una strada nuova, facendo collaborare le aziende tra loro: occorre superare i campanilismi. Il nostro gestore sul territorio, Flavio Amici, segue personalmente le imprese che ne hanno bisogno».

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