domenica 5 giugno 2016

GRANDE SUCCESSO PER LA VISITA APERTA AL FORTE SAN FELICE


Altra grandiosa giornata da ricordare per il Forte San Felice, quella di sabato 4 giugno. Nonostante le minacce del maltempo, che al mattino aveva scaricato un tornado sulla spiaggia di Sottomarina, nel pomeriggio si sono regolarmente svolte le previste visite al Forte San Felice nell’ambito delle Giornate nazionali dei Castelli programmate dalla sezione Veneto dell’Istituto Italiano dei Castelli e organizzate a Chioggia dal Comitato per il Forte San Felice.
È stato un successo strepitoso, come lo fu un anno fa in analoga iniziativa. Pur con la rigida procedura di prenotazione per poter partecipare richiesta dalla Marina militare per concedere l’autorizzazione alle visite, i 200 posti disponibili erano già da giorni esauriti con una lunga lista di attesa di esclusi. I nuvoloni neri erano sempre incombenti, all’inizio si son dovuti aprire anche gli ombrelli, ma i 4 turni di visita con gruppi di 50 persone (ogni ora dalle 15.30 alle 18.30) sono stati tutti strapieni.

Il Forte ha aperto il suo scrigno a tanta gente che prima l’aveva visto solo da fuori, girandovi intorno e solo immaginando ciò che poteva esserci dentro i suoi poderosi bastioni. Come sempre accade a chi vi entra per la prima volta, i visitatori sono stati rapiti dalla suggestione del posto: «Bellissimo!», «Non credevo proprio fosse così!», «Abbiamo un tesoro!», ed altre simili le reazioni che accompagnavano le spiegazioni delle due guide Alessia Boscolo Nata ed Erminio Boscolo Bibi alternatesi nella conduzione dei gruppi, seguite con grande interesse e partecipazione emotiva.
La scoperta di un bene di incredibile valore storico e ambientale, prima solo intuito ma ora concretamente davanti ai propri occhi, si accompagna a un sentimento di rammarico ed amarezza nel constatare le condizioni di degrado in cui versano le sue strutture secolari, in serio pericolo di danni irreparabili: «Perché si è lasciato decadere così?», «Perché non si interviene per salvaguardarlo e valorizzarlo?», «Abbiamo un tesoro e lo lasciamo morire così nascosto agli occhi di tutti», «Se altri avessero questo patrimonio, se ne farebbero vanto e ricchezza!».

Ed è una visione ancora incompleta da parte dei visitatori, perché le visite si svolgono in un percorso limitato, all’esterno degli edifici, per evidenti ragioni di sicurezza: ci sono tanti altri scrigni da aprire, ora inaccessibili, in pericolo, aggrediti da vegetazione infestante: il castello del 1385, col magnifico panorama dal suo terrazzo, il portale monumentale con la visione acquea dominante sulla città, i bastioni con la mitica liquirizia, … Fa male al cuore terminare la visita con la visione del tetto crollato sopra il portale marmoreo che lo espone agli attacchi di ogni intemperie.
Al turno delle 16.30 hanno partecipato anche tutti e cinque i candidati Sindaco, che hanno accolto l’invito del Comitato a verificare direttamente il valore del Forte, le sue gravi condizioni, la necessità di interventi urgenti, le grandi possibilità di valorizzazione per un turismo culturale ed ambientale. La loro partecipazione interessata, emotivamente attenta come tutti gli altri visitatori fa ben sperare che possa essere accolta presto la richiesta che il Comitato ha loro rivolto: il Sindaco eletto, chiunque sia, insieme a tutto il Consiglio Comunale unito, prenda l’iniziativa di convocazione di una conferenza dei servizi tra tutti gli Enti coinvolti per un accordo di programma che metta in moto concretamente il processo di recupero e valorizzazione del Forte, al di là dei particolari interessi.

Per parte nostra, abbiamo constatato una forte apertura da parte della Marina militare affinchè cittadini e turisti possano riappropriarsi di questo patrimonio (fatta salva la soluzione dei problemi che riguardano la sede della Reggenza Fari): un ringraziamento particolare va al nuovo comandante di MARIFARI di Venezia, Daniele Verdi, per la sua schietta disponibilità e al fanalista Diego Nordio, per la cura con cui ha preparato i percorsi di visita.
Attendiamo nuove possibilità di visita e invitiamo a sostenere l’impegno per il Forte anche votandolo per i Luoghi del Cuore del FAI – Fondo Ambiente italiano nel censimento 2016 appena partito.

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