Si chiamava Tipul Miha, aveva 38 anni ed era bengalese l’uomo morto ieri mattina alle 8.30 lungo la strada Romea a Sant’Anna di Chioggia, nei pressi del distributore Q8, investito mentre era in bicicletta da una volante dei carabinieri che stava transitando in zona. I rilievi a cura della polizia stradale hanno appurato la dinamica: il ciclista -che era senza documenti ed è stato riconosciuto solo verso sera- si stava immettendo nell’altra corsia con una manovra di inversione volontaria quanto brusca e improvvisa, il destino ha messo sulla sua rotta l’automobile che non è riuscita a evitare l’impatto.
Come confermano due testimoni oculari, l’urto impressionante ha sbalzato il 38enne fuori dalla carreggiata: un volo dopo il quale non c’è stato niente da fare per l’ambulanza sopravvenuta a portare soccorso. Lo choc naturalmente ha coinvolto anche i due militari a bordo del mezzo di servizio, oltre che tutti coloro i quali hanno assistito alla scena in diretta: la strada Romea poi è stata chiusa al traffico per ben tre ore, causando notevoli disagi alla circolazione in entrata e in uscita da Chioggia, per essere riaperta solo alle 11.30.
Vale considerare che, data l’assenza di divisori con il traffico carrabile, la pericolosità congenita all’arteria aumenta in modo esponenziale per i ciclisti: spesso tuttavia sono proprio questi ultimi, specie di sera, a non adoperare le precauzioni per la loro visibilità, come fanali e indumenti rifrangenti. Tipul Miha probabilmente apparteneva alla comunità dei coltivatori che dal Bengala avevano mosso verso la “Mesopotamia” tra Brenta e Adige, allo scopo di produrre ortaggi della tradizione asiatica per i mercati di tutta Europa: dal suo profilo fb si evince che si occupava di peperoni, e probabilmente dalle parti di Bhairab in Bangladesh aveva pure un figlio.
Nessun commento:
Posta un commento
Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.