Chioggia, 5 Febbraio
In questo periodo, periodo di secche, la bassa marea lascia un ampio bagnasciuga dove si fiondano innumerevoli raccoglitori di vongole lupini che qui vengono portate trasportate dalle correnti.
Siamo certi che la stragrande maggioranza di queste persone lo facciano per una soddisfazione personale, si passa qualche ora in una ricerca meticolosa, si sta all’aperto e si vede crescere il gruzzoletto di bivalvi che la sera ci si affretta a cucinare.
Ci sono tanti che invece le raccolgono per rivenderle o ad altre persone o, peggio ancora, a attività dell’ho.re.ca. Ma se a casa si è responsabili per se stessi, e se si mangia qualcosa non in ottime condizioni di conservazione non possiamo che prendercela con noi stessi, se si vende un alimento non adeguatamente conservato le responsabilità sono ben diverse.
Abbiamo chiesto al presidente dei Co.Ge.Vo, Consorzio Gestione Molluschi Bivalvi di Chioggia, Michele Boscolo Marchi, pescatore di vongole lupino, cosa ne pensasse del raccogliere vongole sul bagnasciuga.
Il suo consiglio, diretto a tutti, ma soprattutto a chi intende raccogliere i molluschi per rivenderli alle attività di ristorazione, è, semplicemente, di non farlo.
Il rischio è quello di portare a casa o di rivendere molluschi avariati in quanto trascorrono molto tempo al di fuori dell’acqua, elemento essenziale per mantenere la loro vitalità.
Ma anche altri sono i fattori che possono compromettere la salubrità dei molluschi che si intende raccogliere: sul bagnasciuga passano molti animali, quali gabbiani e altri volatili, che possono contaminare l’ambiente in cui i molluschi vengono raccolti; l’esposizione al sole, anche in questa stagione.
Il presidente dei Co.Ge.Vo. consiglia di fare attenzione e di tener conto di questi fattori soprattutto se si intende rivendere i molluschi raccolti.
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