martedì 29 agosto 2017

IL PRESIDENTE DELLA REGIONE ZAIA HA INAUGURATO LA PIASTRA PER CARDIOLOGIA E ORTOPEDIA ALL'OSPEDALE DI CHIOGGIA

Nella tarda mattinata di oggi, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha inaugurato all'ospedale di Chioggia la nuova piastra per Cardiologia e Ortopedia, alla presenza del direttore generale della Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben e dei primari. L'inaugurazione è stata "movimentata" dall'intervento di alcuni membri del comitato No Gpl, che hanno sollecitato l'interesse della Regione verso il deposito di Val da Rio. Chioggia Azzurra ha trasmesso in diretta streaming su youtube la cerimonia:
(29.08.17) Ancora un’area dell’Ospedale di Chioggia restituita all’utenza ristrutturata e con una nuova e funzionale destinazione: inaugurata dal Presidente della Regione Luca Zaia, è da oggi al servizio dei cittadini il nuovo polo degli ambulatori della Cardiologia e dell’Ortopedia – con annessi servizi, sala gessi e palestra riabilitativa – realizzato al piano terra dell’Ospedale “Madonna della Navicella”. Si tratta in sostanza di un nuovo “reparto” – la ristrutturazione ha interessato una superficie di circa 530 metri quadrati – in cui, oltre ai servizi igienici per l’utenza e ai locali tecnici per gli impianti, sono state organizzate due aree funzionali: - la prima è destinata agli ambulatori di Cardiologia: ha una superficie di circa 310 mq, comprende 7 ambulatori (Tilt test, Eco-stress, ECG, ciclo ergometro, elettrofisiologia, medicazioni PM, scompenso BNP-BIVA), una ampia palestra riabilitativa cardiologica, la sala d’attesa per pazienti cardiologici, la segreteria, i depositi pulito e sporco a servizio degli stessi ambulatori, i servizi igienici; - la seconda è destinata agli ambulatori di Ortopedia: in un’ulteriore area di circa 140 mq operano un ambulatorio dedicato e una sala gessi, con la sala d’attesa per pazienti ortopedici, i servizi e i magazzini per le attrezzature. “Il complesso ambulatoriale che inauguriamo oggi – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 3 Serenissima Giuseppe Dal Ben – è stato realizzato nell’area lasciata libera dalla ‘vecchia’ Terapia Intensiva, a sua volta trasferita e realizzata ex novo alcuni mesi fa sopra il nuovo Pronto Soccorso. Prosegue così dentro l’Ospedale un domino virtuoso, secondo cui gli spazi vengono mano a mano ristrutturati e insieme restituiti ad una nuova funzione. Mettiamo a disposizione dei servizi spazi nuovi e ristrutturati, e allo stesso tempo ne miglioriamo la collocazione, razionalizzando l’organizzazione dell’Ospedale e la distribuzione delle funzioni. Nel caso specifico, questa nuova piastra ambulatoriale, oltre ad essere nuova quanto alle strutture, ora è anche collocata correttamente secondo la tipologia di servizio, è più accessibile ed è meglio collegata ai Reparti di riferimento”. L’assetto distributivo interno della nuova piastra ambulatoriale è a triplo corpo di fabbrica, e presenta due serie di locali che si sviluppano ai lati di un corridoio centrale; quest’ultimo ha un accesso per il personale dal connettivo interno di servizio del monoblocco, un accesso per l’utenza dalla galleria (main street) e un accesso diretto dall’attuale Reparto di Cardiologia. Gli spazi sono stati ristrutturati attraverso un insieme sistematico di opere che hanno consentito l’adeguamento normativo funzionale agli standard richiesti dalla Legge Regionale 22/2002, l’adeguamento antincendio e l’adeguamento sismico. In particolare, nel quadro generale degli interventi di adeguamento sismico ad oggi in itinere per la messa in sicurezza del complesso ospedaliero, si sono realizzati i setti basamentali di due controventi sismici dell’ala Est del Monoblocco, costituiti da una parete in cemento armato fondata su micropali aventi una lunghezza compresa tra i 16 e i 20 metri. La realizzazione della nuova area degli ambulatori di Cardiologia e di Ortopedia è iniziata nel dicembre 2016 e ha comportato un investimento di circa 830.000 euro. Si inserisce all’interno del progetto di restauro sanitario dell’Ospedale “Madonna della Navicella” per il quale la Regione del Veneto ha già investito negli ultimi anni quasi venti milioni di euro, e che prevede già ulteriori investimenti per più di sette milioni di euro.
2012-2017: gli interventi sull’Ospedale “Madonna della Navicella” Il vasto intervento di riqualificazione del complesso ospedaliero clodiense è iniziato nel marzo 2012. Inizialmente la ristrutturazione ha interessato tutti i Reparti dell’ala ovest del monoblocco, che sono ora dotati di stanze a due letti – tutte con arredi moderni, ciascuna con servizio igienico interno – di ambulatori medici e di segreteria di accoglienza. E’ stata inoltre rifatta la portineria esterna dell’Ospedale, realizzando un edificio dalle forme contemporanee dotato di una copertura ad arco in acciaio e vetro che ricorda le imbarcazioni chioggiotte. Completamente rivisti anche l’ingresso e l’atrio dell’Ospedale con un nuovo CUP, moderno ed accogliente, dotato di un’ampia sala di attesa. Mentre si lavorava all’interno dell’Ospedale, tra il 2012 e il 2013, gli interventi migliorativi interessavano anche il perimetro esterno della struttura ospedaliera: la piazza antistante l’ingresso è stata ridisegnata, con la riorganizzazione dell’area dei parcheggi e della viabilità interna. La ristrutturazione ha poi toccato la sala di attesa del Poliambulatorio, il Centro Prelievi, e infine la Radiologia che è stata anche ampliata e riorganizzata nei suoi spazi (recentemente dotata di una nuova TAC). Si è provveduto a trasferire in Villa Bianca il Centro trasfusionale, dai locali in cui era ospitato in Ospedale, dotandolo di spazi più confortevoli.
Lo scorso novembre è stato ultimato il nuovo Pronto Soccorso, all’avanguardia per struttura e dotazione tecnologica, ed è stato rivisto il vecchio Pronto Soccorso, dove sono stati realizzati ex novo l'ambulatorio pediatrico e l’ambulatorio infermieristico avanzato. Contemporaneamente sono stati costruiti il nuovo blocco operatorio, con quattro sale operatorie e la centrale di sterilizzazione: l’operazione ha permesso di ristrutturare le tre sale operatorie esistenti in origine, per dedicarle all’attività chirurgica di day surgery. In parallelo sono stati inaugurati i nuovi locali della Terapia Intensiva, servizio che era prima collocato al piano terra nell’area dove oggi si inaugura il nuovo polo ambulatoriale di Cardiologia ed Ortopedia. Completano il quadro i lavori per l'adeguamento sismico del complesso ospedaliero con la realizzazione di setti in cemento armato collocati in alcuni punti strategici degli edifici.

6 commenti:

  1. Un ospedale sempre migliore, non c'è nulla da dire.

    Sconcertante invece la foto su Twitter di una signora che tiene in mano un cartello con su scritto che la città non era a conoscenza dell'impianto di GPL da 9000 metri cubi, a 250 metri dalle case
    Gli amministratori nuovi e vecchi che fanno parte del comitato dovrebbero smentire secondo me una cosa del genere... Si sono tenute commissioni e consigli comunali sull'argomento. Ne hanno parlato i giornali. I consiglieri di tutti i partiti sapevano benissimo tutto. Come si fa a dire che la città non sapeva? Come si possono aggregare i cittadini intorno a una falsità?
    Comparato, pubblichi i link ai suoi servizi di quei giorni, che tutti capiscano che certe affermazioni non reggono!!

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    1. il problema è che alcune persone hanno manovrato ad arte cittadini creando un clima di terrore, purtroppo è inutile mettersi a parlare con queste persone continueranno ad essere convinti di tante falsità su cui alcuni furbacchioni fanno ( credono di fare ) il loro asso. Prima di 12 mesi l'impianto sarà finito creando economia e posti di lavoro, ma vedrà che continueranno a recriminare " dimenticando " tanto per dirne una 1,7 milioni di euro pagati dall'amministrazione per la causa della darsena san felice di cui roberto rossi e tanti degli stessi che ora sono nel comitato no gpl sono direttamente responsabili. vedremo alle prossime elezioni questi duri e puri che cosa racconteranno...

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    2. La vera menzogna e'quella di continuare ad affermare che l'impianto e'in posizione sicura per la citta' e che in caso di incidente tutto rimarrebbe limitato all'interno dell'area di cantiere!La popolazione era informata? A si??si e'fatto un referendum e si e'chiesto se i cittadini erano d'accordo su un pericoloso deposito a 300 mt dalle proprie case??e per finire Comparato smettila di fare il promoter del deposito ad ogni occasione e'cosi'evidente che viene da pensare che ti paghino

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    3. Ovviamente persone come te che non fanno nulla per nulla non possono pensare che anche gli altri facciano la stressa cosa. Io sono una persona LIBERA reclamo FORTISSIMAMENTE il diritto di di poter dire la mia e ci mancherebbe che non lo potessi fare. Il comitato farebbe bene ad esprimere perplessità, critiche e opinioni in modo puntuale e preciso e non, come è stato fatto spesso, utilizzando teoremi del tutto distanti dalla realtà quando non sono state BALLE COLOSSALI.... personalmente mi aspetterei trasparenza e onestà intellettuale da chi la reclama a gran voce e adombra chissà quali sotterfugio sull'iter dell'impianto ( pubblicato TRE ANNI FA TRE DA SOTTOSCRITTO SIA SUL GAZZETTINO che su queste pagine) ripeto la mia opinione personale: se non lo facevano a chioggia, forse, sarebbe stato meglio ma semmai, posto che è autorizzato dal ministero e non dal comune, si sarebbe dovuto intervenire ALLORA non con un impianto da 25 milioni di euro in via di realizzazione e con TUTTE le autorizzazioni in perfetta regola.

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  2. Allora caro Comparato,e'vero che circa 3 anni fa comparsero le prime notizie sul famigerato deposito,ma concedimi che i normali cittadini,in buona parte, non erano in grado di capire di cosa si parlava e delle dimensioni e della pericolosita' intrinseca dello stoccaggio, son anche convinto che la maggior parte dei cittadini nemmeno sapevano dove sarebbe sorto il deposito, si parlava di val da rio e molti io compreso pensavano in fondo verso le banchine portuali; di punta colombi nessuno ne aveva mai sentito parlare ai piu'il nome non indicava nulla, nessuno poteva immaginare che si trattava di un luogo a 300 mt delle case di via caboto.
    Ci sarebbe poi da dire che sempre i normali cittadini quelli che non si nutrono di pane e politica, si fidavano delle amministrazione locali e nazionali che avevano votano e non potevano immagginare che qualche manipolo di incapaci o collusi, pensassero di dare i permessi alla costruzione di una "bomba" del genere a 2 passi dalle case,e quindi scaricare la colpa sui cittadini se permetti e' l'ultima carognata ai danni della povera gente ormai "cornuta"e da voi anche "mazziata" perche'prima non si e'dato modo a nessuno di aver voce in capitolo ed ora si vorrebbe anche etticchettare i poveri cittadini come dei lamentosi e collusi perche' comunque erano informati dei fatti.
    Ma torniamo al tuo essere "libero" vedi Andrea, se non ti pagano, vorrei veramente capire cosa ti spinge a promuovere il deposito, sei stato folgorato dal responsabile aziendale quando lo hai intervistato? Ti sei tranquillizzato perche'hai bevuto tutte le cose che ti ha raccontato?ma cosa volevi che ti dicesse l'oste? che il suo vino e'cattivo e che fa male? Veramente non capisci la pericolosita' di quello che hanno piantato? veramente credi che ci sia rischio zero e che in caso di incidente tutto rimarrebbe dai cancelli limitato?E poi la storia dei 25 milioni, ma che cavolo ce ne frega a noi cittadini delle spese della s.r.l.proprietaria del deposito, se si son piantati sbagliati son problemi loro, e in posto sbagliato e'insindacabile che lo sono e ti diro'di piu'dal primo giorno di esercizio non avranno vita facile perche'si son piantati in un luogo dove la comunita'non li vuole e credimi non c'e'di peggio per una societa'chimica di lavorare con gli occhi puntati di un'opinione pubblica contraria.
    Per finire,tu la tua scelta l'hai fatta ti sei schierato dalla parte della societa', e se un giorno succedera' qualcosa, non sia mai, personalmente verro' a batterti sulla spalla e ti ricordero' della responsabilita' che ti sei preso e dell'occasione che hai perso quando non ti sei schierato a favore della tua citta', condannando chiaramente quello che e'evidentemente un'abuso ai danni della povera gente;
    Possibilmente ora evita di darmi del colluso al comitato o a qualche classe politica, non me ne frega nulla ne' degli uni e ne'degli altri, sono solo un normale cittadino preoccupato per lui e i suoi figli ma con cognizione di causasull'argomento, perche' tecnicamente informato in quanto lavoratore del settore chimico da 25 anni, a differenza tua, che se permetti, se parli lo fai solo per sentito dire

    Scarpa G.

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    1. Egregio Scarpa, perdonami, precisando sempre che le autorizzazioni vengono dallo stato, la competenza è del ministero dello sviluppo economico e non certo del comune di chioggia - e chi afferma il comune poteva fermarli - dice fesserie per esperienza la gente NON SI INFORMA SU NULLA - normalmente l'interesse popolare alla cosa pubbica è sempre mirato al proprio orticello ( il cassonetto delle immondizie che non sia né troppo distante ma neppure troppo vicino) detto questo la pericolosità di questo impianto è enormemente esagerata - si tratta di un impianto che la direzione dei vigili del fuoco ( non la socogas ) dichiara sicuro , in caso di incidente il danno rimarrebbe all'interno dell'impianto. Sono di gran lunga più pericolosi gli impianti di carburante del centro storico sia per l'accesso libero dei self service ( non hai mai visto certi coglioni che fanno rifornimento con la sigaretta accesa?) sia per il passaggio in pieno centro dei carri botti carichi di migliaia di litri di benzina. Non c'è nessun abuso verso la gente, c'è una società che TRE ANNI FA TRE ha richiesto ESPRESSAMENTE di realizzare un impianto, facendo un percorso PUBBLICO assolutamente trasparente ( tanto è vero che malgrado i numerosi esposti ect ect stanno continuando a costruire l'impianto. Il GPL è un carburante ecologio che non inquina, lo importiamo dalla Francia , è una risorsa strategica per l'italia. Nessuno può battermi sulla spalla un fico secco di niente io sono stato il primo TRE anni fa a pubblicare la notizia che AVREBBERO REALIZZATO quell'impianto ( c'è il video ) e l'articolo con la mia firma sul gazzettino. Sulla spalla , semmai, dovresti andare GIA' OGGI da certi soggetti che oggi sono all'interno del comitato NO GPL tipo la Barbara Penzo, assessore all'mbiente nel eriodo in cui l'iter è passato per i suoi uffici. Tanto per dirne una ma cmq , ripeto per l'ennesima volta, le autorizzazioni vengono dal ministero, se l'intera città si fosse incatenata COMUNQUE lo avrebbero fatto. Poi se qualcuno ha l'interesse a dire cose diverse da queste domandatevi perché lo fa e non mi riferisco certo al semplice cittadino che magari usualmente si limita a leggere i titoli delle locandine.

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