mercoledì 9 ottobre 2019

TURISMO INCLUSIVO, LE SPIAGGE DI SOTTOMARINA PRESENTANO PIÙ DOMANDE CHE L'INTERO LITORALE VENETO

Terminata da poco la stagione turistica 2019, le spiagge venete più virtuose già programmano la prossima. Anche in termini di turismo sociale inclusivo: se il bando regionale del 2017 ha posto al centro il problema, auspicando almeno uno stabilimento inclusivo in ogni comune litoraneo, nel 2018 sono state implementate le attività ludiche per persone con disabilità, che nel 2019 hanno avuto anche la possibilità di un inserimento professionale nelle strutture ricettive.

Per il 2020 l'obiettivo sono i grandi numeri: e dalle manifestazioni di interesse sollecitate dalle ULSS 3 Serenissima, 4 Veneto Orientale e 5 Polesana ecco le prime sorprese. È infatti la spiaggia di Sottomarina a fare la parte del leone, con ben 16 stabilimenti che si sono detti disponibili ad aumentare il tasso di inclusione: la cifra sbalordisce specie se si pensa che supera quella di tutte le altre località balneari venete messe assieme, considerando le tre richieste pervenute da Eraclea e Rosolina Mare, le 2 da Jesolo, San Michele al Tagliamento (Bibione) e Caorle, la sola candidatura per Cavallino e Lido di Venezia. Ora le domande sono al vaglio di una commissione che dovrà riscontrare la rispondenza agli standard previsti, dalla presenza di giochi ad hoc ai servizi per celiaci.
L'exploit sorprende anche Giorgio Bellemo, presidente dei concessionari in Ascot: «Vedo dimostrata una sensibilità eccezionale, specie per una località che passa per turistica ma vive ancora di pendolarismo balneare. Dico sempre che bisogna guardare alla parte meridionale del Veneto, da Sottomarina a Isolaverde a Rosolina Mare: cosa che l'ente Regione non fa, e si vede poco da queste parti. Ma noi garantiamo servizi minimi già dal 2009, nei progetti con l'UILDM». Intanto il consorzio e i nuovi bagni Azzurro di Rosolina Mare hanno acquisito un nuovo modello di sedia di provenienza americana per il trasporto delle persone con disabilità: «Noi ci crediamo veramente, non ci fermiamo alle parole. Le abbiamo viste in fiera per un convegno e subito acquistate», conclude Bellemo.

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