sabato 25 dicembre 2021

SITUAZIONE CONTAGI, OMICRON E QUARANTENE

La situazione contagi Covid sta diventando preoccupante. Ci viene riferito da persone che hanno quotidianamente a che fare con gli esiti dei tamponi che i positivi sono molti più di quelli che ci si aspetta. In particolare, ci sono casi in cui le persone che fanno un tampone con esito positivo, si presentano con un precedente referto recentissimo che riporta, al contrario, un verdetto negativo e che si lamentano con l’infermiera di turno che il prelievo è stato molto più fastidioso in quanto “il bastoncino è andato troppo in fondo, molto più dell’esame precedente”, fatto in altra sede, comunque autorizzata dalla Ulss 3 Serenissima. Viene quindi il dubbio che alcuni tamponi siano fatti con troppa superficialità e che, se fossero fatti seguendo meglio il protocollo, gli esiti sarebbero diversi e darebbero un quadro peggiorativo della situazione attuale. Tamponi che dovrebbero permettere a una persona di uscire dall’isolamento con la certezza di essere negativo. Certezza sulla quale potrebbero sorgere dubbi. In ospedale a inizio settimana l’87% dei ricoverati era costituito da no-vax mentre 8 sono stati i pazienti portati al covid Hospital di Dolo. I contagiati all’ultimo conteggio, il 20 dicembre, erano 521, e tutte le persone che sono venute a contatto con loro devono stare in isolamento. Si parla quindi di molta gente chiusa in casa in questo periodo natalizio. Una situazione che sta portando molti ad annullare la prenotazione, non solo verso le località turistiche, ma anche per ristoranti e locali. Molte le voci che si sollevano affermando che il rischio non vale la candela, non solo tra le persone più adulte e più impaurite dalla situazione, ma anche tra i gruppi di ragazzi che avevano già scelto di organizzare feste, prudentemente aperte a pochi, e che adesso hanno disdetto il loro evento. Questo mentre molti decidono di rifiutare la vaccinazione, unica alternativa attuale per arginare la pandemia, affermando che pure i vaccinati si contagiano. Certo, ma cambiano radicalmente le percentuali di rischio: chi è vaccinato si ammala molto meno e, generalmente, è asintomatico, o con pochi sintomi di non grande importanza. I no-vax, di fatto, stanno intasando i punti tampone, rallentando il tracciamento dei campioni e facendo sì che i risultati impieghino molti più giorni per arrivare. La variante Omicron si sta diffondendo molto velocemente, molto più di quanto avevano predetto i modelli e molto più della variante Delta. A breve potrebbe essere la variante più diffusa sul territorio nazionale. Il virus muta perché ha la possibilitò di passare da un ospite all’altro e di proliferare, facendo nascere varianti che hanno caratteristiche diverse dalla forma originale. Se la copertura dei vaccini fosse più ampia il virus non avrebbe la stessa capacità di mutare. Mentre i no-vax restano rigidi nelle proprie posizioni in attesa dell’obbligatorietà del vaccino, i genitori che hanno capito la situazione portano a vaccinare i bambini, con coscienza e senso di responsabilità.

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