mercoledì 9 agosto 2023

ESERCITAZIONE DI SALVATAGGIO CHARLIE: UN TEST REALE DI TEMPI E PREPARAZIONE

Questa mattina, si è svolta un'esercitazione (nome in codice charlie) focalizzata sul salvataggio di una persona in sindrome di annegamento, organizzata dalla ASL 3 Serenissima e dall'Associazione Ascot. La collaborazione ha coinvolto la Guardia Costiera e la Scuola Italiana Cani di Salvataggio - Sezione Veneto, con il supporto dei bagnini dell'Associazione Ascot che rientra nell’accordo di collaborazione fra stabilimenti balneari. L'esercitazione si è tenuta nella zona delle Torrette 38-39, confinante con gli stabilimenti dei Bagni Oasi. L'unità del Pronto Soccorso, giunta in ambulanza, non era a conoscenza del luogo dell'esercitazione, verificando i tempi di soccorso e le possibili criticità. L'allarme al 118 è stato attivato quando un figurante ha iniziato una situazione di annegamento durante il bagno. I bagnini e i cani addestrati della scuola italiana cani di salvataggio sono intervenuti prontamente per il recupero del figurante. Mentre i soccorritori trasportavano il figurante a riva, l'ambulanza è stata chiamata al Pronto Soccorso. Le manovre di rianimazione sono state avviate mentre l'assistenza continuava. Ricordiamo che, lo scorso lunedì, la bagnina Elena Penzo, 18 anni, ha utilizzato un defibrillatore in un caso reale, salvando una vita. Il personale del 118 è arrivato in ambulanza con tutte le attrezzature (pesanti). Il personale dell’asl ha preso nota di tutti i passaggi con appunti ma anche dotando uno degli infermieri di una telecamera indossabile con la quale è stato registrato l’intero intervento. Il paziente è stato trasportato al Pronto Soccorso dopo essere stato portato sulla passerella e sulla barella. L'esercitazione è stata monitorata dalla sala operativa, dimostrando l'importanza dell'essere pronti a qualsiasi evenienza. Questi esercizi evidenziano le sfide impreviste, come porte chiuse o mancanza di attrezzature. L'intervento ha attirato l'attenzione dei bagnanti, che hanno rispettato le distanze. L'accuratezza delle manovre ha suscitato qualche dubbio che non si trattasse di un'esercitazione ma di un vero salvataggio

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