venerdì 21 agosto 2015

TROMBA D'ARIA : 80.000 EURO DI DANNI AL GRANSO STANCO - CA'LINO IN GINOCCHIO


Ancora una bomba d'acqua, ancora una tromba d'aria, è avvenuto di nuovo giovedì notte attorno tra le 21.30 e le 22.00 un nubifragio accompagnato da venti fortissimi, si parla di tromba d'aria, accompagnato da tanti fulmini che in almeno un'occasione hanno sfiorato persone e grandine ha colpito il litorale di Sottomarina e di Isola Verde. Ci vorrò tempo per avere un bilancio definitivo al momento però sembra che le zone più colpite siano lo stabilimento Granso Stanco ( si parla di almeno 80.000 euro di danni ) e altri stabilimenti contigui ( Sand, bagni arcobaleno, lido del carabiniere) oltre a Sottomarina anche la frazione di Ca'Lino è stata flagellata - l'utente Samuele Colombo riferiva ieri sera: " La mia stazione meteo personale (Cà Lino) ha registrato alle ore 22.00 raffiche di vento fino a 122 km/h e intensità di pioggia di 14,60 mm in 5 minuti (pari al valore istantaneo di 1040 mm/h). Sicuramente i valori di pioggia ono sottostimati a causa del forte vento." I vigili del fuoco sono tutt'ora all'opera da ieri sera per mettere in sicurezza alberi caduti, linee elettriche e telefoniche. Diverse strade della frazione sono al momento interrotte ( ore 09 del matt ) a causa degli alberi caduti, Canal di Valle totalmente interrotta da ieri sera per la caduta di una gru all'altezza del civico nr 100. Si registrano anche diversi danni ad auto e mezzi, un furgone all'autolavaggio in romea è finito nel fosso spinto dal vento.


 ORTOLANI DI CA'LINO IN GINOCCHIO: DISTRUTTO IL 100 PER CENTO DEL RACCOLTO La vista degli orticoltori che questa mattina si aggiravano per Ca'Lino era delle più tristi degli ultimi decenni. Nei loro occhi si leggeva un mix di tristezza e disperazione nel vedere migliaia e migliaia di euro investiti nelle coltivazioni, soprattutto di radicchio autunnale, persi della devastazione della grandine e del vento. In un raggio di circa 3 km con epicentro a Ca'Lino, la zona tipica è più vocata per la coltivazione del radicchio rosso di Chioggia, sono restati, come dicono gli ortolani ''coriandoli'' delle piantine. Non si raccoglierà praticamente nulla in quest'area con danni ingentissimi ai già magri bilanci delle aziende, dopo una stagione primaverile deludente. Le prospettive per la stagione autunnale erano discrete in quanto non si prevedevano grandi quantità per i mercati, quindi gli orticoltori locali riversavano grande fiducia nel prossimo raccolto: più nulla su cui sperare e difficilmente rimborsabile per la stringente normativa sui danni alle colture agricole. Notevole danni anche alle strutture aziendali: casoni esplosi per la furia del vento, serre fisse abbattute con danni per centinaia di migliaia di euro. Questo è un ulteriore mazzata al morale dei nostri agricoltori che continuano nella loro opera professionale: fino a quanto saranno in grado di reggere? Mauro Mantovan Responsabile Confederazione Italiana Agricoltori Chioggia L'assessore alle attività produttive Marco Dughiero riferisce che l'amministrazione si attiverà per cercare di attivare la regione Veneto

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