sabato 17 marzo 2018

SOCOGAS: "LE INDAGINI SU COSTA PETROLI NON C'ENTRANO COL DEPOSITO GPL"

In merito all'inchiesta della Guardia di Finanza relativa alla vendita di un ramo di azienda da parte di Costa Petroli a Costa Bioenergie, nell'ipotesi investigativa comprendente anche le concessioni a installare il discusso deposito di gpl in Val da Rio, l'azienda Socogas comunica che Costa Bienergie -acquistata dalla controllante nel 2013- ha “sempre operato con rigore e assoluto rispetto della legalità”. Spiace rilevare, osserva la nota di Socogas, “ancora una volta la volontà di confondere atti ascrivibili a terzi -nel caso di specie, alla fallita Costa Petroli e ai suoi amministratori- e l'operato della nuova compagine societaria di Costa Bioenergie”. Socogas ritiene “gravemente fuorviante” collegare le ipotesi sulle quali indaga la Procura con gli esposti dei soggetti che avversano il deposito di gpl. Intanto ieri sera il comitato No Gpl ha annunciato una nuova manifestazione in città per fine aprile, a pochi giorni dalla sentenza del TAR del Veneto prevista per il 10 maggio.

36 commenti:

  1. SCATOLE CINESI

    Costa Bioenergie (controllata dalla famiglia Costa) che acquista dalla fallita Costa Petroli per una pippa di tabacco (€ 200 mila) il ramo d’azienda di Val da Rio, ove dovrebbe essere costruito il solo bunkeraggio per rifornimento navi.
    Costa Bioenergie (controllata dalla famiglia Costa) cede poi l’azienda per un prezzo 5 volte maggiore a Socogas.
    La società APRE (amministratore unico Gian Marco Costa, dell’omonima famiglia) un anno e mezzo prima del fallimento di Costa Petroli acquista da quest’ultima alcuni terreni affittati poi a Costa Bioenergie per € 300 mila annui, ove nel frattempo da solo bunkeraggio la Socogas subentrata a Costa Bioenergie è riuscita a farsi approvare dal Ministero l’impianto di GPL da 9.000 mc, oggi in fase di ultimazione.

    Tutto chiaro ?? Questo in sintesi si legge dal Gazzettino del 16-03-2018)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. appunto , fratelli costa ( Giorgio e Roberto) e il riferimento sul gazzettino alle "presunte" false fatturazioni E' DEL 2012 !!!!!!! E' CHIARO? Poi una volta che i costa hanno concluso con la socogas e ALL'INTERNO delle loro società hanno fatto "maroche" o meno , la socogas non c'entra un fico secco. La socogas ha acquistato i terrreni perché FIN DALL'INIZIO voleva fare un impianto di GPL l'ho scritto io ancora TRE ANNI FA TRE, sia sul gazzettino ( ho scritto un anno sul gazzettino ) sia sul blog e hanno SEMPRE parlato di GPL.... gli sono andati a chiedere anche i posti di lavoro, adesso tanto per gettare fango, è evidente, tirano in ballo i costa che NEL 2012 , come riporta l'articolo, sarebbero indagati per false fatturazioni. nel 2012 la SOCOGAS non ne sapeva NULLA di CHIOGGIA

      Elimina
    2. Che permaloso. Non te l’ho mica toccata la Socogas. Anzi, poverina, è stata presa in mezzo dagli intrighi dei f.lli Costa, cui continuano a pagare loro l’affitto per alcuni terreni (€ 300 mila annui).

      Poverina questa Socogas che deve sottostare agli atti notarili con ASPO, fregandosene poi di quello che c’è scritto (autorizzazione a bunkeraggio e non deposito GPL)
      Poverina questa Socogas che è riuscita ad avere una conformità urbanistica “errata”.
      Poverina questa Socogas che è riuscita a svincolarsi dal parere di Valutazione Impatto Ambientale.
      Poverina questa Socogas che nonostante il parere sfavorevole della Capitaneria di Porto è riuscita ad ottenere l’OK del Decreto Interministeriale.
      Poverina questa Socogas che quando hanno invitato nella loro sede l’allora Ministro Luppi ha fatto gli elogi per l’impianto, quando tutto doveva essere ancora approvato.
      Poverina questa Socogas che ha sfruttato un INGRESSO ABUSIVO per costruire l’impianto.

      Poverina, proprio poverina, merita una colletta !

      Elimina
    3. Guarda che a me non frega una mazza della sogas, sono anche io dell'idea che era meglio se quel deposito fosse stato realizzato da un'altra parte. Penso però che : 1) Avrebbero dovuto PRIMA eventualmente non concedere i permessi 2) Perché si deve per forza dire cose che non sono vere? Non basta tutto il terrorismo che è stato fatto con cose assurde ora si è passati alla calunnia mascherata. Questo a me non va bene. saluti

      Elimina
  2. Quando si dice che se accadesse un incidente al deposito l'esplosione spazzerebbe via buona parte del centro storico, non si sta facendo terrorismo ma si cerca di svegliare una società clodiense rimbambita che dorme sonni tranquilli su una faccenda gravissima come la presenza del deposito in quel posto è!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è vero niente, l'impianto è realizzato con le tecniche più all'avanguardia se dovesse avvenire l'incidente il danno rimarrebbe all'interno dell'area dell'impianto ( che hanno cercato di avere più ampia possibile proprio per la sicurezza) non lo dice la socogas, lo certifica la commissione dei vigili del fuoco. Corriamo molti più rischi con i distributori di benzina in centro sia quando ci sono i deficienti che fanno rifornimento con la sigaretta accesa sia quando scaricano la benzina. Il rischio di incidente è ben maggiore. E gli aerei che ha tutte le ore ci sorvolano? quello non è un rischio? Io trovo tanta esagerazione, tanta.

      Elimina
  3. Ieri c'erano due asini che volavano in cielo mentre 2 mucche nuotavano a dorso in canal lombardo..non ci credi Comparato???strano alle favole ci credi eccome!!!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi fa piacere che tu hai queste certezze, io che conosco questa vicenda , presumo, in modo più approfondito, non le ho. Vedremo in seguito chi vede gli asini che volano.

      Elimina
    2. Strano che una persona intelligente come te creda ancora all’oste che sempre ti dice che il suo vino sfuso è più buono degli altri.
      Anziché a te che con supponenza dici “io che conosco questa vicenda, presumo, in modo più approfondito”, io credo invece agli esperti che dicono: « IL RISCHIO ZERO NON ESISTE »

      Quella che “se dovesse avvenire l'incidente il danno rimarrebbe all'interno dell'area dell'impianto” è una falck-news messa in giro da Socogas, come pure la certificazione dei vigili del fuoco, in quanto la Socogas non ha in mano NIENTE DI DEFINITIVO.
      Tanto per restare in argomento “Vigili del Fuoco”, cosa sarebbe successo se l’incendio del 16 marzo u.s. in Val da Rio all’interno della stiva di una nave non fosse stato domato e fosse accaduto all’attracco nella banchina dove la Socogas dovrebbe scaricare il GPL ??

      Te la fai mai qualche domanda su quali rischi potremmo correre se attraccata alla banchina della Socogas succedesse quanto accadde nell’agosto del 2016 nel porto di Chioggia, quando una nave turca prese fuoco e cinque marinai rimasti intossicati ??

      Il rischio che corriamo con i distributori di benzina ce l’hai raccontata cento volte ed hai stufato.

      Elimina
    3. Le cose che ho scritto non le ho riportate da quello che dice la socogas sono osservazioni che ho fatto io già da un bel pezzo. Quando Rossi e altri hanno fatto il primo incontro all'auditorium hanno portato alcuni "esperti" tra le varie cose dette alla platea ( c'è il video registrato) hanno detto che se ci fosse una perdita di odorizzante ( l'additivo prescritto per legge per rendere avvertibili le perdite del gas) si sarebbe dovuto evacuare mezzo Veneto, oltre a questa baggianata hanno detto che con l'arrivo delle navi gasiere il porto si sarebbe bloccato per almeno 14 ore, non sarebbe potuto passare più nessuno né navi né pescherecci ) siccome sono abituato a VERIFICARE notizie ho chiesto ad un esperto della rete gas, mi ha detto che da almeno 20 anni c'è una centrale odorizzante a Brondolo e , ogni tanto, quando c'è qualche lieve perdita si avverte un lieve odore di metano ( che in realtà è appunto l'odorizzante ) ho chiamato poi i piloti del porto di La Spezia e di Ravenna dove entrano le gasiere da 40 anni, non bloccano proprio un fico secco, quando entra la gasiera nei minuti ( minuti ) che impiega per entrare non possono uscire altre navi ( e viceversa) nota bene che l'entrata del porto di ravenna è la metà del porto di chioggia. Ma non sono le uniche PALLE che hanno raccontato ce ne sono una sfilza. Allora te lo ripeto, siamo tutti concordi nel dire che era meglio se lo avessero fatto da un'altra parte ma perché raccontare fatti non veri?

      Elimina
    4. Prima di dire cavolate circa le tue telefonate ai piloti del porto di La Spezia e di Ravenna, visto che ritieni di conoscere “questa vicenda in modo più approfondito”, avresti almeno potuto leggere la relazione dello “studio preliminare ambientale” del 23-11-2014 che gira in internet a firma dell’Ing. Luca Moroni e Geol. Pietro Zangheri.

      In detta relazione in relazione all’ACCESSO E PERCORSO DELLE NAVI GASIERE ALL’INTERNO DEL PORTO sta scrirtto :
      «Tenuto conto dei limiti di velocità di navigazione normalmente adottati all’interno dei porti su precise disposizione delle autorità portuali , si può supporre che da ingresso in porto ad ormeggio in banchina siano mediamente necessarie 2-3 ore di navigazione» (Pag. 9)

      «Come accennato in Premessa, in relazione alla futura presenza delle navi gasiere, funzionali alla attività del costruendo Deposito Costa Bioenergie, va evidenziato che, essendo il GPL sostanza classificata fra quelle riportate in Allegato 1 – Parte 1 del D.Lgs.334/99 come modificato dal D.Lgs. 238/05, una dedicata Analisi di Sicurezza portuale, in accordo alle vigenti leggi regolanti le attività soggette alla normativa Seveso, andrà sviluppata da parte dell’Autorità marittima competente, con il supporto di Autorità, Enti pubblici, » (Pagg. 12/13)

      «A parere del Proponente, quindi, solo a fronte di una specifica analisi di sicurezza da parte dell’autorità portuale con coinvolgimento delle altre componenti pubbliche e private interessate alla iniziativa, potranno evidenziarsi in modo completo le varianti da apportare alla esistente struttura organizzativa e gestionale del Porto» (Pag. 14)

      E questo solo nella relazione di tecnici pagati da Costa Bionergie e Socogas, che certamente portano acqua al loro mulino.
      Il pallino l’ha in mano la Capitaneria di Porto, la stessa che aveva espresso parere sfavorevole all’impianto, vedremo cosa dirà di definitivo quando disporrà l’ordinanza per la sicurezza.

      Elimina
    5. Senti, da come stanno procedendo i lavori. da quello che si vede, se non ci saranno ulteriori sviluppi l'impianto sarà terminato entro l'estate. E' presumibile che la prima gasiera entrerà in porto prima della fine dell'anno. Vedremo quanto tempo ci impiegherà, vedremo chi dice cavolate, io dico, sulla scorta di quello che da QUARANTA anni avviene nei porti di tutto il mondo che sarà il tempo necessario di entrare nel porto, probabilmente MENO di quanto aspettano i residenti di canal di valle quando passa il treno. Ci scommettiamo la pizza?

      Elimina
    6. Io non scommetto niente perché giocare sulla pelle dei cittadini non mi sembra proprio opportuno.
      Resta il fatto che nella suaccennata relazione si dice che le gasiere impiegheranno 2-3 ore di navigazione da ingresso in porto ad ormeggio in banchina (e quindi anche al ritorno). Tu che sai tutto dici che ci impiegheranno una bazzecola.

      In quanto alle navi gasiere prossime all’arrivo entro l’anno, io ci andrei piano.

      Elimina
    7. Non scommetti per il semplice fatto che SAI gia' che perderesti, se l'impianto verra' terminato la gasiera ci mettera' tra i 20 e i 30 minuti a entrare in porto e ormeggiare in banchina, non blocchera' una mazza di niente. La sola precauzione, come viene gia' fatto ora, e' che entra ed esce una nave alla volta. Entro un anno vedremo chi dice cazzate.

      Elimina
    8. Il tuo pressapochismo e SCONCERTANTE e questa si chiama disinformazine.

      Io riporto dati ricavati da una relazione firmata da in ingegnere ed un geologo e tu mi rispondi con “scommettiamo” basandoti su una tua telefonata ai piloti del porto di La Spezia e di Ravenna. Chissà cosa loro hanno capito della tua telefonata e cosa hai capito tu nella risposta.

      Elimina
    9. https://youtu.be/ThRFZx3zFrc ho detto la stessa cosa all'incontro del 4 luglio scorso, e l'amico Denis Padoan, comandante del peschereccio Drago ( puoi ascoltarlo dal video) mi ha risposto, più o meno, che non capisco una mazza perché non possiamo neppure paragonare il porto di Chioggia con quello di Ravenna o la Spezia. "Pressapochismo" io, ho parlato direttamente con i professionisti che portano le navi ( gasiere incluse) all'interno di quei porti , ripeto vedremo entro l'anno QUANTO ci metteranno le gasiere ad entrare e SE verrà fermato e per quanto tempo il traffico peschereccio. Speriamo che sia bel tempo così faremo una bella ripresina con il drone e poi manderemo il link del video al tuo ingegnerone che capisce tutto tutto.

      Elimina
    10. Ouuu, non è il “mio ingegnerone”, ma quelli pagati da Costa Bionergie e Socogas, l’Ing. Luca Moroni e il Geol. Pietro Zangheri, che certamente faranno gli interessi di chi li ha pagati. Adesso, quando non ti garba, non ti fidi più nemmeno delle loro parole ??

      In quanto a quel filmato di cui ha riportato il link (https://youtu.be/ThRFZx3zFrc), ti sei dato da solo zappa sui piedi. Infatti l’intervento di Maria Rosa Boscolo (inizio minuti 12,26 del filmato) ti risponde e dice esattamente quello che io ho riportato sul mio commento e fa riferimento proprio a quella relazione che volutamente tu ignori.
      Riveditelo bene e dopo averlo rivisto, sarebbe ora che tu leggessi attentamente anche quella relazione nelle pagine che io ho già indicato.
      Ci vuole certamente più tempo di una telefonata ai piloti del porto di La Spezia e di Ravenna, ma è così che si deve fare se si vuole dare una informazione completa e corretta.

      Elimina
    11. scusa ma sei un po' duro a capire, la registrazione che ho postato EVIDENTEMENTE era per dire che anche altri ( senza nascondersi nell'anonimato) portano avanti questa BAGGIANATA del blocco delle 14 ore. Io non sono ingegnere, se vai sul mio profilo trovi scritto: "Ultimo dei pirla" sei/otto mesi passano in fretta....vedremo chi racconta palle, chi si "ciuccia" le stupidaggini girate apposta e chi, al contrario, cerca di informarsi e informare in modo preciso.

      Elimina
    12. Per la precisione ho chiamato più volte le due stazioni di pilotaggio del porto di Ravenna e di La Spezia, al telefono ci sono stato parecchi minuti ( con quello di ravenna più di mezz'ora) inoltre ho contattato anche personale della capitaneria di porto di La Spezia. Né in Liguria né in Emilia le gasiere bloccano i porti, assolutamente, ripeto chi porta la voce che il porto verrà bloccato propaga una fake news

      Elimina
    13. Quando telefonicamente hai parlato di navi gasiere con le stazioni di pilotaggio del porto di Ravenna e di La Spezia, hai specificato che trattasi di trasporto di GPL (Gas da Petrolio Liquefatto)??

      Di solito, quando si parla di navi gasiere si fa riferimento a trasporto di GNL (Gas Naturale Liquido), quindi per telefono ci potrebbe essere stato un equivoco.

      il GNL, acronimo di gas naturale liquefatto, viene prodotto con un processo di raffreddamento e condensazione del gas. Il componente principale è il metano.
      il GPL, acronimo di Gas da Petrolio Liquefatto è una miscela di idrocarburi alcani a basso peso molecolare. I componenti sono scelti tra butano, propano e pentano (il propano é il componente principale).

      Manovrare il GPL è molto più pericoloso rispetto il GNL.

      Elimina
    14. Si , ne abbiamo parlato a lungo, soprattutto quello di Ravenna mi ha spiegato tanto della sicurezza delle navi gasiere, come tutte le societa' petrolifere pretendano standard di sicurezza sempre piu' elevati. Socogas nel comunicati e nella prima conferenza stampa che ha fatto ormai quasi due anni fa al granso stanco ha insistito molto sul fatto che gli standard di sicurezza saranno molto piu' elevati di quelli prescritti. Investono oltre 25 milioni di euro e' logico i primi a voler essere sicuri sono proprio loro.

      Elimina
    15. Io sono come San Tommaso : se non ci vedo non ci credo. Nel tuo caso se non sento la registrazione della telefonata che hai fatto ai summenzionati piloti dei porti per verificare cosa è stato detto, NON CI CREDO.

      Elimina
    16. ancora? La telefonata, ammesso e non concesso che sia state registrata, deve avere il consenso delle parti per essere pubblicata, ma sei sei veramente come San Tommaso puoi telefonare tu stesso...corpo dei piloti del porto di Ravenna tel 05445302204 capitaneria di porto di ravenna tel 0544443011 gli telefoni gli dici che sei parente di San Tommaso, e gli dici che c'è un certo comparato ( che si descrive come ultimo dei pirla) che afferma che a Ravenna quando entrano le gasiere il transito viene bloccato alle NAVI per i minuti necessari all'entra e all'uscita della gasiera.... non ci vuole mica tanto "San Tommaso" ,,, poi c'è anche La Spezia, ma ci sono anche molti altri porti in italia dove entrano le gasiere DA ANNI e non c'è alcun problema

      Elimina
    17. Senti, senti. Allora quando hai pubblicato la telefonata del “nevodin” arch. Tiozzo Fasiolo Daniel (25/12/2015 - il PD fa di tutto perdere le prossime elezioni) vuol dire che avevi la sua autorizzazione ?? A me dal tono della telefonata non mi sembra proprio.

      Dalla legge secondo Comparato : decido io.

      Per inciso, nel porto di Ravenna, non ho trovato traccia di depositi per GPL (Gas da Petrolio Liquefatto). Quindi piloti e Capitaneria sanno di che hanno parlato durante la tua telefonata ??

      Elimina
    18. Pffffff...che palle, nella telefonata al "nevodin" - che era in un contesto pubblico e lui era il presidente del consiglio HO ESPLICITATO chiaramente che la telefonata era registrata e che l'avrei pubblicata e lui ( un vero genio) mi ha pure detto: "fai pure". E questo è un discorso ( e poi io non ho mai confermato di aver registrato le telefonate con i piloti ) per quanto riguarda il porto di Ravenna, cosa vuoi che ti dica, dai un'occhiata con google maps è UNA DISTESA di 12 km di depositi petroliferi e di gas liquefatto ( e anche di altro ) è anche un porto industriale. E cmq non c'è solo Ravenna, cìè la Spezia, Napoli ..anche altri porti. L'utilizzo del petrolio liquefatto è sempre più utilizzato e, sempre per inciso, è di gran lunga meno inquinante. Con questo, ripeto ancora una volta, non sto giustificando che stanno realizzando il deposito, sto solo RIPETENDO che l'entrata in posto delle gasiere non avrà NESSUNA restrizione particolare.

      Elimina
  4. Ma che razza di ragionamento è questo, siccome sono pericolosi i distributori di benzina, allora facciamo un altro impianto molto più pericoloso di GPL.
    Invece il ragionamento corretto è : non facciamo l’impianto GPL e cerchiamo di mettere in sicurezza i distributori di benzina esistenti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Chi ha fatto questo ragionamento? sto dicendo che se parlaimo di pericoli gli impianti di rifornimento delle auto rappresentano un pericolo ben maggiore per i rischi dovuti agli imbecilli che fumano quando fanno rifornimento e per il passaggio in centro delle autobotti cariche anche di 20.000 litri di benzina. Dell'impianto ho sempre premesso che era meglio che non veisse fatto a chioggia , io sto dicendo se dobbiamo "criticare" l'impianto facciamolo su cose oggettive e vere e non su fake news...

      Elimina
  5. Sono un esperto anch'io perché lavoro da 30 anni a Marghera, chiaro??e ti assicuro che è bene non succeda mai nulla ne alle gasiere e tanto meno alle 3 maledette bombole piazzate 50 cm sotto terra, ti assicuro per esperienza di esercitazioni di evacuazione condotte au stoccaggi di prodotti gas esplosivi in pressione,(situazioni simili al gpl) che l'area di impatto e di più di un chilometro, quindi in caso di disastro Chioggia viene buttata via dal fireball (questo è il termine che si usa per queste evenienze), per non parlare dell'onda durtod'che frantumerà le finestre in un are almeno 2 volte quella dell esplosione. hanno tutti i permessi??si lo so ma le carte si lasciano scrivere soprattutto se mentre firmi sei appoggiato su una tovaglietta di verdi banconote. E finiscila di credere alle fole magari vatti a vedere qualche video di incidenti in stoccaggi e petrolchimici YouTube ne è pieno, alla fine vedrai che qualche domanda te la farai!Ti dico un'ultima cosa, ti posso garantire che lo stoccaggio che stanno facendo qui, doveva essere fatto in petrolchimico a Marghera in un'area senz'altro attrezzata e adeguata,avevano già iniziato le attività, dovevano trasformare dei ,serbatoi criogenici che contenevano ammoniaca in gpl, ebbene stranamente i lavori si sono fermati ed ora ce li troviamo qui a 2 passi dalle case, con buona gioia di politici e amministratori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche questo non è vero che è "pieno" di incidenti di impianti simili, non ce n'è neppure uno. L'unico incidente grave di gpl avvenuto in italia nel 2009 è stato un disastro ferroviario e non di un impianto fisso, Tutti gli altri, avvenuti all'estero, risalgono a molti ma molti più anni prima, oppure sono incidenti avvenuti in depositi di bombole. Non è perché lavori a Marghera automaticamente sei un esperto ( tra l'altro, scusa la domanda, se sei così esperto perché non ti firmi?) tra l'altro stanno facendo l'iter per un impianto tre volte più grande di quello di chioggia , proprio a Marghera, dove, per inciso, stanno continuando ad arrivare le petroliere.

      Elimina
    2. Prima di ascrivere, informati !!

      Non c’entra nulla col GPL (Gas da Petrolio Liquefatto) l’impianto che dovrebbero costruire a Marghera perché dovrebbe stoccare Gln (Deposito di gas naturale).
      Almeno la sai la differenza che esiste fra i due combustibili ?? La pericolosità del primo rispetto al secondo ??

      Elimina
    3. Lo so che c'è differenza, è meno pericoloso, ma è sempre infiammabile ed è tre volte più grande di quello di chioggia ( se lo faranno) tra l'altro vengono utilizzati questi gas perché sono di gran lunga meno inquinanti e cmq li stiamo importando.

      Elimina
    4. La sai la differenza ?? Sara !
      Paragonare come fai tu il porto in Val da Rio con la zona di Marghera, è follia. Marghera è all’intero di una zona industriale-petrolifera, mentre il porto di Chioggia è solo a destinazione commerciale, perlomeno finora salvo varianti.

      Elimina
  6. Sta roba non c'entra col deposito GPL è vero. Dopo ci sono cose che non vanno ma secondo me la socogas cosa c'entra? Mica ha approvato lei. Anche il documento di aspo che ha approvato il buncheraggio chi è stato poi a cambiare le carte in tavola? Andiamo a Roma e ringraziamo il PD. Adesso speriamo che il nuovo governo riesca a fare qualcosa

    RispondiElimina
  7. No infatti io che da 30 anni lavoro in stoccaggi simili non capisco un cazzo in materia hai ragione, probabilmente ne sai più tu che hai parlato con socogas e hai creduto alle cretinate che da buoni Osti ti han detto, e poi e vero, scusa ma l'esperienza su impianti chimici e stoccaggi si fa impegnando il proprio tempo a far filnatini con droni e telecamere come fai tu nella tua vita!mi sembra giusto!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Intanto non ti firmi, nelle ricerche che ho fatto socogas non c'entra nulla, faccio sempre cosi', ho sempre avuto questa abitudine, quando qualcuno dice cose che sembrano verita' assolute faccio ricerche, ho fatto trovato i numeri sulle pagine bianche, federazione dei piloti del porto di Ravenna, telefonagli anche tu. Quello di Ravenna mi ha detto, te lo giuro, ha praticamente dato dell'imbecille a chi sostiene certe tesi sulle gasiere.

      Elimina
  8. Che roba!!!! Sconvolgente: dopo tanto, si legge qui che boscolo o uno dei suoi Finalmente si è convinto che la seduta di Aspo ha deliberato solo un buncheraggio e non un deposito di gpl!!!!
    Un po’ tardi, ma Meglio tardi che mai!!!!!!

    RispondiElimina

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.