sabato 12 gennaio 2019

"CASE AZZURRE, ROSSE, ROSA, BIANCHE, VERDI. PIÙ IN LÀ GLI ALBERI DELLE BARCHE A VELA DELLA DARSENA, IL PORTO, IL MARE, LA DIGA, IL NIENTE"

«E poi secchi, mastelli pieni di reti che hanno appesi segnali da pesca, cassette di polistirolo ricolme di piccole sogliole fuori misura; auto e motocarri scrostati, con carichi malcelati da consunti teli di plastica. (...) Esistono le case gialle, rosa, bianche, verdi; case a campanile, a un piano. Abituri che scrutano la fila ininterrotta di pescherecci coperti di stracci e lenzuola decorate da fiori violacei, e poi teloni e tavole di legno, l'enorme battello che è reclinato su un fianco, coperto di alghe verdi. (...) Tutto intorno gusci di barche umide e annegate, un cantiere, pneumatici agganciati alla riva come parabordi, barche sospese per liberarne il fondo dai minutissimi organismi spruzzanti acqua; un negozio specializzato nella vendita di esche vive e di paccottiglia per bavaresi (fari in miniatura, bussole giocattolo, conchiglie variopinte). Ancora case, case azzurre, rosse, rosa, bianche, verdi, con tende bianche a righe marroni, gialle, verde bottiglia. Più in là, l'isola del Buon Castello, che nella fantasia dei bambini è abitata da re, principesse e draghi, ospita una pompa di nafta e un cantiere. Ancora oltre, un ristorante, un negozio recante sulla tenda l'indicazione "PANE VINO BIBITE FRUTTA E VERDURA". (...) E verso il limite settentrionale del villaggio, un elettrauto nascosto dietro a un muretto e ancora una lunga fila di casette a campanile. Più in là gli alberi delle barche a vela della darsena, il porto, il mare, la diga, il niente».

(Non è "Marcovaldo" di Italo Calvino, ma "Confessioni di un NEET" dello scrittore chioggiotto Sandro Frizziero, Fazi Editore 2018)

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