mercoledì 30 gennaio 2019

IL SINDACO MICHELE BIGHIN E LA MISERIA A CHIOGGIA NEL DOPOGUERRA

«Mì ho fato el sindaco de Ciósa in tempi grami, ma gera nato e vissuo in cale Filipini. G'ho volesto ben a Ciósa: la conossèva per el so' corso del Popolo e i so' palassi in piassa, ma sopratuto per le so' cali, calete e calesèle. La miseria sconta in te le calesèle, chi può imaginarla? Fioi picoli che dormiva in caneve assieme ai cani e ai sórzi, infumegai coi do tochi de stissi che i riussiva a procurarse, vedove de pescaori che vegniva a domandarte la carità proprio mentre ti stèvi a magnare un bocon, strassinandose drio do tre fantolini col naso a picolon. Ze ben che ste realtà no ghe sia più, ma ze ancora megio che le se conossa e no le se nasconda. No bisogna vergognarsene!»

(Michele Bighin, "Ruiblas che andeva a pescare in Dalmansia nel 1934...", Editrice Il Leggio 1991)

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