È un bel pomeriggio di sole, quello di oggi sopra il canale San Domenico a Chioggia, perché dopo otto mesi finalmente è stato rimosso il relitto del peschereccio Adelinda, naufragato il 7 settembre scorso e fin qui bloccato nei pressi del mercato ittico da una serie di avversità burocratiche.
La piattaforma dell'impresa Boscolo Bielo, arrivata ieri pomeriggio, già all'alba ha iniziato le operazioni e in due ore ha sollevato il natante, già in disarmo, senza doverlo demolire in tre pezzi (come era stato invece paventato nei giorni scorsi). Al termine della rimozione, l'Adelinda verrà trasportata a Marghera dove, dopo accertamenti della Capitaneria di Porto, andrà distrutta.
All'Adelinda-day, oltre agli uomini della Guardia Costiera, della Guardia di Finanza e allo stesso Ivano Boscolo Bielo, ha presieduto il direttore del mercato ittico all'ingrosso, Emanuele Mazzaro: «Siamo molto felici, dopo otto mesi», ha esordito il direttore, al microfono di Chioggia Azzurra.
«È stata duta superare gli impasse burocratici, non pensavo ce ne potessero essere così tanti e impervi». Mazzaro ringrazia gli enti e le persone che hanno collaborato per raggiungere l'esito odierno, soprattutto l'assessore alla Pesca, ai Mercati e alle Società Partecipate Daniele Stecco, oltre agli operatori del mercato e agli armatori dei pescherecci, perché lavorare col relitto a fianco non è stato certo facile, anche per l'immagine della città.
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