martedì 7 dicembre 2010

PROSSIMI POST in PUBBLICAZIONE:1)Darsena San Felice -intervento Massimo Avv Aprile

SU RICHIESTA di diversi cittadini,i prossimi post riguarderanno:
1)Darsena San Felice,cronaca di una storia che vede il nostro comune condannato a pagare quasi quattro milioni di euro.
2)Tiozzo RomanoPagio,è stato trombato ANCHE alla camera di commercio,prossimo commento filmato di un cittadino che vuole dare dei consigli al ns ex primo cittadino su dove potrebbe cimentare le sue grandi doti visto che né a Chioggia né a Padova è così amato.

ringrazio tutti coloro che mi stanno dando continue sollecitazioni e stimoli su questo blog,con i messaggini e le e-mail.

a presto



INTERVENTO DELL'AVV MASSIMO APRILE DEL 13 DICEMBRE 2010 (DA INTEGRARE CON LINK DELLE SENTENZE)

SUL CONTENZIOSO GIUDIZIARIO PORTO SAN FELICE S.P.A. / COMUNE DI CHIOGGIA

La vicenda giudiziaria che si è fino ad oggi svolta fra la Porto San Felice s.p.a. ed il Comune di Chioggia è condensata nelle quattro sentenze che sono state pronunciate dai giudici amministrativi.
Si tratta di due decisioni del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (in seguito: T.A.R. Veneto) e di due del Consiglio di Stato (in seguito: C.d.S.), una della sesta ed una della quarta sezione.
Nell’ordine cronologico le sentenze sono le seguenti: T.A.R. Veneto n. 990/2000, T.A.R. Veneto n. 1290/2003, C.d.S. n. 2680/2009 e C.d.S. n. 1272/2010.
Di queste le più importanti o, meglio, quelle che hanno deciso la parte più significativa del contenzioso, sono la prima e l’ultima di quelle testé indicate.
Nella prima sentenza, quella del T.A.R. Veneto, è contenuta la ricostruzione della vicenda.
Essa si svolge nelle pagine da 2 a 6 e la sua lettura, non particolarmente impegnativa poiché si tratta della semplice esposizione di quanto è successo, può tranquillamente – e meglio - tener luogo di una mia esposizione di quello che è accaduto.
Mi limito solo a segnalare che:
a) il primo atto della vicenda è costituito da un provvedimento del commissario prefettizio in data 13 aprile 1992;
b) nel dicembre 1994 l’ apposita Commissione della Comunità Europea ha approvato il Documento Unico di Programmazione (DOCUP) al cui interno era stato previsto “un contributo per il decollo del porticciolo turistico di San Felice, nel Comune di Chioggia”;
c) l’autorità responsabile dell’intervento era la Giunta Regionale del Veneto, soggetti attuatori il Comune di Chioggia e le società private, beneficiarie le società private;
d) la Giunta Comunale, con deliberazione n. 683 del 7 novembre 1997 ha adottato la proposta di piano attuativo presentato dalla società sollecitandone l’approvazione da parte del consiglio comunale. E’ solo il caso di segnalare qui, per comprendere bene la vicenda ed i suoi successivi sviluppi, che la delibera di cui sopra è stata adottata nell’ultima Giunta dell’amministrazione del sindaco Todaro. Un paio di giorni dopo diventerà sindaco Fortunato Guarnieri;
e) nella seduta del Consiglio Comunale n. 106 del 27 luglio 1998 è stato votato il rinvio dell’approvazione del piano (quello approvato dalla Giunta Todaro nel novembre 1997) perché “l’attuale Amministrazione intende affrontare la questione in modo diverso dalla precedente…”;
f) in considerazione della scelta fatta dal Consiglio Comunale la Regione, con provvedimento n. 141 del 10 novembre 1998, ha disposto la revoca del contributo comunitario concesso nel 1994;
g) nella seduta n. 298 del 21 giugno 1999 la giunta comunale ha deliberato di procedere alla redazione di un nuovo piano particolareggiato dell’area portuale di S. Felice e, con delibera n. 299 dello stesso giorno, ha disposto l’annullamento della deliberazione giuntale n. 1576 in data 4 ottobre 1995 con la quale era stata proposta la costituzione di una società per azioni per la realizzazione del porto turistico di S. Felice.
Nel presentare il ricorso al T.A.R. la Porto San Felice s.p.a., oltre che chiedere l’annullamento degli atti amministrativi a suo giudizio illegittimi, ha anche chiesto la condanna del Comune al risarcimento del danno subito che è stato all’epoca quantificato in £. 3.480.222.000.
Nel difendersi il Comune ha sostenuto soprattutto la tesi che la società, non essendo partecipata dal Comune (cioè il Comune non era proprietario di nessuna quota), non sarebbe stata abilitata a realizzare il costruendo porto di S. Felice che, secondo l’Amministrazione, si configurava come opera di pubblico interesse.
Il ricorso è stato in parte accolto ed in parte respinto.
E’stato accolto per la quasi totalità nella parte in cui sono stati chiesti gli annullamenti dei vari atti impugnati mentre è stato respinto per la parte relativa alla richiesta di risarcimento del danno.
La motivazione della sentenza (di meno facile lettura per i non addetti ai lavori) è molto interessante ed istruttiva, soprattutto per la parte riguardante il rigetto della domanda di risarcimento del danno, in quanto in essa è contenuta una delle prime applicazioni dei principi in materia enunciati dalla fondamentale sentenza n. 500/99 delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione.
Quest’ultima ha rappresentato una svolta epocale nei rapporti fra privato e pubblica amministrazione, ma qui sarebbe troppo lungo e nemmeno agevole spiegare in poche righe di cosa si tratta.
Per chi ha voglia consiglio la lettura della sentenza del T.A.R. nelle pagine da 18 a 22 ove è contenuto un condensato dei principi enunciati da tale fondamentale decisione della Suprema Corte di Cassazione.
Delle motivazioni addotte dal T.A.R. per accogliere il ricorso ritengo di richiamare l’attenzione sulle seguenti:
a) è stato ritenuto che il Comune di Chioggia non ha mai inteso costituire una società mista per la realizzazione del porticciolo ma ha solo inteso “perorare” (questo il termine usato dai giudici) la costituzione di una società per azioni avente lo scopo di realizzare l’iniziativa portuale;
b) all’iniziativa è stata data adeguata pubblicità in quanto il bando approvato dalla Giunta Comunale è stato portato a conoscenza di tutti i possibili interessati con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto, sui quotidiani “Il Sole 24 ore” e “Il Corriere della Sera”, nonché con affissione all’Albo Pretorio;
c) è stato ritenuto che l’annullamento della precedente delibera del novembre 1997, fatta con le delibere n. 298 e 299 “nasconderebbe, in realtà, intenti meramente emulativi”, cioè non sarebbe stata adottata in conformità a legge;
d) nelle pagine 12, 13 e 16 della sentenza è contenuto il lungo elenco di permessi che sono stati ottenuti dalla Porto S. Felice dapprima per ottenere il finanziamento e quindi per la costruzione del porticciolo;
e) a pag. 16 il T.A.R. indica i motivi per cui è stato ritenuto che le ragioni addotte dall’Amministrazione Comunale (giunta Guarnieri) per revocare le precedenti decisioni della stessa Amministrazione (giunta Todaro) costituivano semplici pretesti e non erano conformi a legge;
f) nelle ultime parti della sentenza, da metà pag. 18 a pag. 22, sono indicati i motivi per cui il T.A.R. ha inteso di non poter accogliere la richiesta di risarcimento. Questa, peraltro, è la parte della decisione che è stata poi “capovolta” dalla sentenza n. 1272 del Consiglio di Stato pubblicata nel marzo di quest’anno;
g) i provvedimenti che sono stati annullati dal T.A.R. sono le deliberazioni giuntali n. 298 e 299 del 21 giugno 1999 e quella del consiglio comunale n. 106 del 27 luglio 1998.
Le due sentenze “intermedie” (alla cui lettura rimando i lettori più interessati alla vicenda) riguardano il contenzioso fra la Porto S. Felice, il Comune, il Ministero per i Beni e le attività culturali, la Regione Veneto e la Commissione per la Salvaguardia di Venezia ed hanno avuto ad oggetto l’impugnazione del diniego della Soprintendenza a dare il proprio assenso all’intervento da eseguirsi dalla Porto S. Felice.
Con la sentenza n. 1290/03 il T.A.R. ha rigettato il ricorso.
Successivamente, però, la Soprintendenza e la Commissione per la Salvaguardia di Venezia hanno espresso parere positivo e, pertanto, con la sentenza n. 2680/2009 il Consiglio di Stato, sezione sesta, ha dichiarato la cessazione della materia del contendere.
* * *
La decisione più importante e quella destinata a creare dei grattacapi sia all’Amministrazione cittadina sia, a quanto pare, ai singoli amministratori che hanno concorso alla formazione dei provvedimenti ritenuti illegittimi, è la n. 1272/2010 del Consiglio di Stato, sezione quarta, depositata il 5 marzo 2010.
Di questa, tuttavia, (anche perché sono un po’ stanco, dopo una giornata di lavoro…sono le dieci di sera) vorrei trattare in un successivo intervento, nel quale, oltre alla pubblicazione del testo della decisione, avrei intenzione di esprimere anche qualche opinione, sempre che, nel frattempo, non mi renda conto che la vicenda non interessa a nessuno.

Grazie, e ciao a tutti. Massimo Aprile

75 commenti:

  1. Bravo Andrea,è finalmente arrivato il momento di scoperchiare il pentolone,i cittadini devono essere messi a conoscenza di tutti i misfatti che si sono perpetrati all'interno del Palazzo in questi ultimi anni,oltre che essere stati presi per i fondelli da questi "signori"non mi sembra giusto che dobbiamo pure pagare noi cittadini(vedasi darsena San Felice)l'amico assessore iscritto all'ordine degli avvocati, dovrebbe conoscere il reato amministrativo degli interessi pubblici in atto privato!per il Pagio c'è sempre la movida in Prato della Valle.Andrea siamo noi che ti dobbiamo ringraziare per tutto quello che con grande coraggio stai facendo.Abbiamo capito che gli ideali ed il programma politico è durato solo il tempo di sedersi sulla poltrona e poi ciao a tutti!!!avanti tutta non ti fermare,il popolo onesto del web è con te.

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  2. ehi mi fate montare la testa,sono l'ultimo dei pirla,c'è gente migliore di me e più brava,grazie cmq dei complimenti,non nascondo che mi fanno molto piacere.

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  3. Vai Andrea, vogliamo conoscere tutta la verita', in darsena San Felice,ondeggiano 4 milioni di euro che qualcuno deve pagare,non certo i cittadini di Chioggia con il taglio di qualche capitolo di spesa, magari al welfare.Non ti fermare.

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  4. non sono complimenti! la gente ha' capito che è ora di fare pulizia,Chioggia ha' bisogno di essere amministrata da persone ONESTE nonchè competenti.I ciarlatani sono scomparsi con la prima repubblica.

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  5. Oltre all'ingarbugliata querelle della darsena San Felice che la gente deve essere messa a conoscenza dei fatti,un altro bel post sarebbe:il mercato del pesce all'ingrosso,situato in centro storico,e che da decenni si progetta di spostarlo in una sede piu' adatta senza riuscirci.

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  6. Ma da chi ci siamo fatti governare in questi anni!VERGOGNA,e penso che il bello deve ancora venire.

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  7. Caro ex assessore, facciamo i nomi di questi politici ammanigliati, disonesti,nonche' vecchie mummie dai.....

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  8. Comparato, ci sembra di ricordare che l'ex sindaco Sandro Boscolo Todaro, avesse comperato per conto del Comune una quota della s.p.a.darsena San Felice per la cifra di 250 milioni di lire. quindi una parte del comune cita il comune per risarcimento danni,è cosi'?e i sigg.Guarnieri,Grasso,Bisto,e Bisto Chio che ruolo e che atti hanno avuto? a livello personale al di fuori delle loro cariche amministrative? aspettiamo con fiducia di conoscere tutta la situazione.grazie.

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  9. Per il primo anonimo? Ma chi sarebbe l'assessore iscritto all'albo degli avvocati? Se non mi sbaglio non c'è nessuno. O pensi a qualcun'altro?

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  10. Caro Andrea ,
    comprendo il momento politico e l'euforia che ti spinge ad esprimere commenti politici e non sull'ex Sindaco e sui suoi fedelissimi . Il nostro giudizio sulle loro capacità di guida della città l'abbiamo già evidenziato aderendo all'iniziativa di dimissioni collettive della maggioranza assoluta dei consiglieri comunali per chiudere questa esperienza amministrativa . Ritengo , però , che si debba evitare di entrare nella vita privata dei nostri ex colleghi in quanto bisogna rispettare la loro privacy e le loro famiglie .
    Il blog deve essere letto dai cittadini non solo per le polemiche politiche e personali , ma in particolare per le proposte politico- amministrative indirizzate a risolvere i problemi socio - economici ed occupazionali che gravano sulla nostra Società .
    Come vedi io mi sono astenuto dalla polemica e sono solo entrato nel merito di alcune questioni . Abbiamo tanti amici capaci e preparati disponibili a collaborare con noi utilizzando il WEB per proporre delle prospettive di sviluppo della nostra Comunità ed è a questi ed ai lettori del Blog che ci dobbiamo riferire .
    Ciao , Brunetto Mantovan

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  11. Venanzio Flavio, Proconsole9 dicembre 2010 alle ore 21:05

    Egregio Professore,

    ritengo che le Sue osservazioni e gli amichevoli rimbrotti sono (senz’altro) rivolti pure a me, in quanto una consistente fetta del motivato dissenso qui pubblicato proviene dalla mia persona; e l’amico Andrea si è solo limitato a pubblicare, senza alcuna aggiunta o soppressione (tranne, in verità, in un solo caso, quando ho “toccato”, e per i miei gusti pure in un modo troppo morbido, che il destinatario senz’altro non merita, un suo “pupillo”, attualmente assiso sulla sedia di una partecipata, ovvero “el re del fero”).

    Ebbene, in nessun contenuto del blog risultano presenti toni di dileggio personali, e neppure nei confronti del nucleo familiare di chicchessia.

    La circostanza di avere divulgato la meta di soggiorno (invernale) dell’ottimo Maci non significa divulgazione di dati sensibili: altrimenti tale sarebbe pure ricordare la ossidrica fede ciellina di buona parte della “cricca” di Romano, o che “Pongo” si “scavessava” Euro 8.000,00= mensili.

    Negata, quindi, sul punto, l’esigenza – e l’opportunità - di una anticipatoria tutela preventiva alle personalità, singole o collettive, del disciolto consorzio social-politico-finanziario-religioso, è mia convinzione che l’utilità alla Città del blog risieda nella sua capacità di denuncia – sul fatto Cerv, apporterò anch’io il mio contributo – quale la vicenda Mosella (sotto il profilo che il danno da risarcire – a carico della cassa pubblica, che dev’essere reintegrata - origini da un abuso del diritto), che interessa tutta la Comunità, o le venti e più sfaccettature del P.R.G. (obsoleto, inutile, retrogrado) che nascondono interessi particolari in danno di quelli generali o dell’avversario politico.

    Meno interessa, se non in limitata parte, quale asserito ed augurato serbatoio di proposte politiche: Chioggia ha 57.000 abitanti e 57.000 Sindaci (scuole dell’infanzia e casa di riposo compresi).

    Vorrà rivedere la Sua opinione, rivendicando un credito nei Suoi personali confronti per averla caldeggiata da subito (Comparato mi è testimone) quale prossimo Sindaco (e mi nominerà suo Capo di Gabinetto: a tal fine mi “farò” una plastica “come” Pongo Gallimberti).

    Cordialità.

    Venanzio Flavio

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  12. Egr. sig. Venanzio ,
    una cosa è illustrare alcuni fatti amministrativi che lascieranno un segno negativo sulla nostra Comunità ( vedi la causa S.Felice o la richiesta di risarcimento intentata contro il Comune dalla ditta ZED )o che hanno indignato la Pubblica Opinione ( vedi la variante connessa con il Consorzio CERV ) un'altra è ironizzare sulle persone per fatti privati .
    La sua critica politica pungente deve , a mio avviso , portare un contributo positivo sia perchè alcune situazioni non si debbano più ripetere sia per stimolare nuove proposte per superare le difficoltà presenti nella realtà chioggiotta .
    La ringrazio per la stima che nutre nei miei confronti ma credo che in questo momento serva uno spirito di servizio e collaborazione fra tutti coloro che hanno a cuore il bene di Chioggia . Il candidato Sindaco dovrà essere una persona che garantirà l'equilibrio politico - amministrativo della coalizione di centro destra che mi impegno di contribuire a ricostruire con persone di buon senso e che veda i Partiti che aderiranno uniti non solo nella gestione dell'Amministrazione Comunale ma , in particolare , per realizzare il progetto della Città Futura che si desidera assieme costruire .
    Un cordiale saluto
    Brunetto Mantovan

    Chioggia , 10 dicembre 2010

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  13. Incredibile. Comparato dovrebbe mettere sul blog i video degli interventi del "professore" in consiglio comunali quando, paonazzo in volto, si scagliava contro i "nemici" di turno, per non parlare degli attacchi meno diretti... e più occulti. Ora è diventato buono: si erge addirittura a moderato costruttore di una Città Futura! Da ridere, se non fossero cose serie. Altro che candidato sindaco. Se mai fosse cambio residenza (e con me molti altri onesti cittadini).
    PS: ma chi è il progettista di questa città futura? Forse un sodale ingegnere noto alle cronache?

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  14. Grande Anonimo! Finalmente qualcuno che dice le cose come stanno!

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  15. Caro Venanzio, voce della verità, idolo del blog, illuminato osservatore dei vizi cittadini: perchè non chiedi al tuo esimio interlocutore che spieghi ai lettori, invece di pontificare, perchè continua a frequentare assiduamente gli uffici dell'urbanistica comunale nonostante ha cessato la funzione di consigliere comunale?

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  16. Minchia, professore di che? Ha scritto "lascieranno" con la "i".... Poveri studenti

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  17. Brevi del giorno: "Alla faccia di chi è tanto critico verso Brunetto confermiamo che è stato riconfermato membro effettivo della commissione di salvaguardia di Venezia."
    E allora?
    Da quando una nomina politica è una patente di onestà, professionalità di credibilità...
    Ultimamente in Italia è si è visto che è tutto il contrario

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  18. dai,sei troppo critico vs Brunetto,puoi dire quello che vuoi ma alla fine ha rifiutato di fare l'assessore,di essere vicepresidente di veritas (€ 3000 al mese)di fare il consigliere,mica è detto che sia rieletto come tutti noi,in più ha le capacità e ha proposto tanti provvedimenti utili per la città sui quali spesso TUTTI erano d'accordo :maggioranza e minoranza.Questi sono i fatti.Poi ,come tutti,potrà essere simpatico antipatico,ma su questi FATTI non ci sono ombre.
    Non ne ho la certezza ma sospetto che i commenti negativi nei confronti di Brunetto siano di un'unica persona,probabilmente qualcuno di quelli che abbiamo cacciato.
    Posso sbagliare ma ho questa idea.

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  19. Venanzio Flavio, Proconsole10 dicembre 2010 alle ore 15:57

    Il sito del Comune, pone a disposizione a quisque de populo, all’indirizzo http://www.chioggia.org/consiglio.php, i video relativi agli ultimi tre consigli comunali; vi sono immortalati momento epici - specie riguardo a quelli del 29 e 30 u.s. – della caratura dei nostri amministratori.

    Il Prof. Brunetto, secondo quanto qui sollevato, segue le vicende urbanistiche di qualche suo grande elettore, e mi riferisco in particolare al gruppo rappresentato da due affermati imprenditori, fratelli di sangue, noti pure sotto l’appellativo di “Yoghi e Bubu”.

    Venanzio Flavio

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  20. ...Venanzio, non tutela soli quei due imprenditori.
    Vedo comunque che ti sei accorto anche tu dell'evidenza.
    Cerca di far capire a Comparato come va il mondo e che veda OLTRE le apparenze.
    Qui si parla di ESCORT della politica....

    Pasquino

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  21. AVVISO IMPORTANTE!
    Per chi ha comprato il Gazzettino di oggi:
    la fotografia pubblicata a pagina XXII, in alto, nuoce gravemente alla salute

    Pasquino

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  22. Azz... io stamattina l'ho guardata. E adesso cosa può succedermi?

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  23. signori,signori..... pasquino,per cortesia,grazie

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  24. ...ok. Ma poi non dite che non ve l'avevo detto.
    Io non vi presto soldi

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  25. Venanzio e Pasquino vi faranno vedere i sorci verdi (e non perchè sorci leghisti)

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  26. Venanzio Flavio, Proconsole10 dicembre 2010 alle ore 18:30

    La sentenza resa dal Consiglio di Stato tra Porto San Felice S.p.A. ed il Comune di Chioggia – che interessa ed è stata richiamata più volte nella sede consiliare e nel Bog - è della IV sezione, di data 11/12/2009, depositata il 5/3/2010, n. 1272, e trovasi pubblicata in Giurisprudenza Italiana - Utet Platinum ver. 5/2010, con massima redazionale.
    Interessa questo passo della sentenza:

    “…..Resta a questo punto da esaminare il profilo della quantificazione del danno.
    Fermo rimanendo che la Sezione ritiene di dover utilizzare lo strumento di cui all'art. 35 comma 2 del D.Lvo 31 marzo 1998, occorre peraltro individuare quali siano le poste che concretamente possono essere valutate a favore della società appellante.
    Sulla scorta di quanto dedotto in precedenza, deve affermarsi la responsabilità piena del Comune di relazione alla perdita del finanziamento comunitario, derivato dall'attività illegittima condotta.
    In merito all'ulteriore danno per mancata disponibilità dei capitali, deve ritenersi sicuramente acquisita la prova del danno subito in relazione alla immobilizzazione dei fondi versati quale capitale sociale, trattandosi di fattispecie sicuramente lesiva e collegata alla mancata esplicazione dell'attività d'impresa.
    In merito poi al l'ulteriore danno per lucro cessante da inoperosità della struttura imprenditoriale, ritiene la Sezione che esso possa essere riconosciuto, in relazione al probabile utile di gestione che dovrà essere calcolato non in base alla valutazione prognostica effettuata dalla parte con propria consulenza, ma in relazione a quanto in concreto realizzato successivamente al reale inizio dell'attività imprenditoriale, come documentato con il deposito di documenti del 10 novembre 2009, parametrando i risultati effettivi di gestione al periodo in cui la società non ha potuto operare a causa dell'illegittima azione del Comune.
    13. - L'appello n. 6512 del 2000 va quindi accolto, mentre va respinto l'appello n. 7212 del 2000. Le spese processuali seguono la soccombenza e si liquidano come in dispositivo.
    P.Q.M.
    1. Accoglie l'appello n. 6512 del 2000, respinge l'appello n. 7212 del 2000 e per l'effetto in riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per il Veneto, sezione seconda, n. 990 del 5 maggio 2000, accoglie la domanda risarcitoria proposta con il ricorso di primo grado;
    2. Dispone che il Comune di Chioggia provveda, a norma dell'art. 35 comma 2 del D.Lvo 31 marzo 1998, a proporre alla Porto San Felice s.p.a. il pagamento di una somma, a titolo di ristoro per il danno sofferto, secondo i parametri indicati nella parte motiva, entro il termine di giorni 180 dal deposito della presente sentenza;
    3. Condanna il Comune di Chioggia a rifondere alla Porto San Felice s.p.a. le spese del doppio grado di giudizio, che liquida in . 5.000,00 (euro cinquemila, comprensivi di spese, diritti di procuratore e onorari di avvocato) oltre I.V.A., C.N.A.P. e rimborso spese generali, come per legge.
    Ordina che la presente decisione sia eseguita dall'autorità amministrativa.
    Così deciso in Roma, nella camera di consiglio del giorno 11 dicembre 2009, dal Consiglio di Stato in sede giurisdizionale - Sezione Quarta - con la partecipazione dei signori:
    Luigi Cossu, Presidente
    Armando Pozzi, Consigliere
    Sandro Aureli, Consigliere
    Diego Sabatino, Consigliere, Estensore
    Raffaele Potenza, Consigliere
    DEPOSITATA IN SEGRETERIA IL 05 MAR. 2010."

    Vi basta, tanto per iniziare?

    Venanzio Flavio

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  27. Venanzio Flavio, Proconsole10 dicembre 2010 alle ore 18:34

    Dimenticavo.

    Questo è il principio che si ricava dalla sentenza:

    "In riferimento al giudizio sulla colpa della P.A. la giurisprudenza, pur escludendo, in mancanza di una espressa previsione normativa, l'esistenza di una generalizzata presunzione relativa di colpa per i danni conseguenti ad un atto illegittimo, o ad una violazione delle regole, tenda comunque a dare risalto al valore delle regole di comune esperienza e della presunzione semplice, di cui all'art. 2727 c.c., desunta dalla singola fattispecie (Riforma della sentenza del T.a.r. Veneto, sez. II, n. 990/2000)."
    Cons. Stato, Sez. IV, 05/03/2010, n. 1272
    PARTI IN CAUSA
    Porto San Felice S.P.A. C. Comune di Chioggia
    FONTE
    Massima redazionale, 2010
    RIFERIMENTI NORMATIVI
    CC Art. 2727

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  28. Caro Venanzio, tu ci capisci di codici e sentenze, ma noi cosa ci capiamo di massime redazionali, presunzioni semplici, ecc.. Speriamo che qualcuno ci spieghi bene cos'è successo.

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  29. Venanzio Flavio, Proconsole11 dicembre 2010 alle ore 08:57

    @Bishop
    Questo il sugo della vicenda:
    a)Il Comune ha negato ad un imprenditore delle autorizzazioni; b) il Giudice ha accertato che i divieti sono stati illegittimi; c) che ciò ha provocato un danno all’imprenditore, che deve essere risarcito dal Comune; d) che il danno “parziale” liquidato giudizialmente è di qualche milione di euro; e) che il Comune deve pagare.

    Ossia il Comune deve pagare e basta.

    E’ risibile l’esito dell’eventuale azione di responsabilità contro gli autori del danno – cessati amministratori comunali – per due motivi: a) non possiedono certo beni per rispondere all’entità delle somme in gioco; b) è presumibile che abbiano già alienato ( o si appresteranno a farlo) quel poco di loro proprietà.

    La sentenza da me divulgata – la parte della motivazione trascritta è comprensibile a tutti, nella sua semplicità ed iter logico - è stata segretata meglio del terzo mistero di Fatima, sia dalla maggioranza, come dall’opposizione, e pure dagli Arcangeli ribelli (“Cina” Aprile ha promesso, nell'introduzione a questa sezione del Blog, un suo intervento specifico: siamo in attesa, a meno che arrivi prima quello dell’avv. Vianello): urla e sguardi in cagnesco in consiglio comunale per “2 scorsi” da corrispondere al poveretto dell’avv. Carlin (lacrimevolmente difesi e difeso da Mogadon Guarnieri), mentre su un “pagamento” che rischia di mettere “in calle” la finanza comunale, pressoché nulla.

    Peccato non intervenga Valium Guarnieri a commentare questa vicenda; si faccia sostituire dal Lucio…

    L’entourage del passato Sindaco offriva un brain trust giuridico di livello augusteo, ed avrebbe dato su questa materia il meglio del proprio valore; peccato sia stato trascinato nell’oblio del suo “capo”.

    Venanzio Flavio
    (che deve lavorare pure di sabato “par ciapare a’ biga de pan”)

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  30. La sentenza è ineccepibile e chiara, come (almeno parzialmente) l’introduzione al problema fatta da Venanzio.
    Guarneri & Co hanno fatto una cazzata.
    Di certo lo ammetteranno anche loro.
    Vediamo però il perché.
    Vox populi dice che all’epoca dei fatti il comune si fosse trovato di fronte ad una grossa iniziativa imprenditoriale della quale pare fossero occultamente soci sia un amministratore della precedente legislatura, sia un dipendente comunale di altissimo livello che peraltro ha avuto modo di mettere concretamente mano alla pratica.
    Ovvio che, in qualche modo, chi governava all’epoca abbia tentato maldestramente di ostacolare dei provvedimenti che potevano avere (e pare avessero) sottostanti ed inopportuni interessi privati da parte di “addetti ai lavori”.
    Se le cose stavano realmente così (qualche post scritto in questo blog sembra confermare l’ipotesi), è chiaro che, in questa come in altre vicende, bisognava denunciare.
    Invece di rivolgersi a polizia o carabinieri, Guarnieri & Co hanno forzato le procedure burocratiche prendendosi responsabilità non dovute. Bastava segnalare alla magistratura i sospetti di “combine” e il problema era risolto. Mentre ora devono preoccuparsi a difendersi, senza avere avuto alcun vantaggio personale e senza aver dato alcun vantaggio al comune stesso.
    Rileggete i vari post e gli argomenti proposti dall’ottimo Comparato. Io ho fatto una riflessione: Romano è caduto solamente per problemi di potere economico.
    Vuol dire che il regno dell’affare e del malaffare ha in mano la politica di Chioggia e con questa l’intera città.
    Per far smettere tutto ciò c’è una sola soluzione: DENUNCIARE.
    Se ad un imprenditore che vuole avere una variante del PRG viene chiesto denaro da parte di qualche politico, assessore o consigliere, quell’imprenditore DEVE denunciare! Se un privato per avere un permesso di costruire deve pagare una tangente a qualcuno, quel cittadino DEVE denunciare! Se una ditta per avere una appalto in comune deve elargire regali e prebende a dipendenti comunali e politicanti vari, il titolare di quella ditta DEVE denunciare!. Basta con quest’andazzo, basta con la corruzione.
    Chi sa PARLI, si rivolga con fiducia ed in forma riservata alle forze di polizia ed alla magistratura e tagli una volta per tutte i fili che legano l’economia pulita con la politica del malcostume. Alziamo la testa.
    Chioggia libera dalla corruzione!

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  31. Venanzio Flavio, Proconsole11 dicembre 2010 alle ore 13:05

    Riguardo al post che precede:

    Io non considero se la sentenza del Consiglio di Stato è conforme a diritto o se debba essere censurata; essa – questo solo interessa, e questa sola è la conseguenza, “la novità” - è definitiva, e statuisce la regola con cui sono stati valutati determinati fatti, ritenuti illeciti, e le conseguenze risarcitorie, le prime, che dovrà affrontare il Comune, ossia la collettività.

    Se è esatta la ricostruzione esposta nell’intervento precedente, si è voluto colpire (ma con un abuso) in forza di un autoattribuito potere pro bono et aequo, ovviamente secondo gli unilaterali valori degli agenti e non con responsabilità patrimoniale propria, ma del Comune (“sproni propri e cavallo altrui fan fare molte miglia, recita un detto; tradotto a Chioggia con “tuti xe boni a rompere e’ nose con l’oselo mio”, da una nota e storica “potrela”).

    Strano che non sia avvenuta nessuna reazione, neppure da parte dell’allora opposizione (per molto meno, un “cason” ristrutturato di un ex assessore, è successo il finimondo, lettere anonime volantini apocrifi compresi). Ne parlavano tutti: la “banda larga” dei dipendenti comunali, ed in particolare quelli allocati nella segreteria del sindaco e dell’assessorato “di riferimento”.

    Attendiamo l’annunciato intervento da parte di chi pare avere assi nella manica, se è vero che ha scritto in questo Blog: “so comunque abbastanza bene come si sono svolti i fatti.”, e vorrà il caro Andrea offrirgli l’ospitalità dallo stesso sollecitata (se, nel frattempo, non ha – com’è suo diritto - cambiato idea – tanto, Romano non c’è più, “tutti a casa” - o si è avveduto di non avere l’asserito “quod pluris”). Vorrà confermare la sua parola, se è esatta la stima e le aspettative che vengono riposte in lui.

    Quanto al costume locale, in caso di necessità di un progettista, di non ricorrere al professionista capace ma a quello “ammanigliato” nella macchina comunale, è giustificato (?) sotto il duplice profilo dell’interesse personale e dell’istinto primitivo di volerlo “mettere a’ bottega” al prossimo (ossia a chi non ossequia il privilegiato “percorso obbligato”).

    Vero, bisogna (bià) denunciare la corruzione: non sostituire un corrotto ad un altro corrotto. Ci vuole, però, coraggio, senza rinchiudersi nel qualunquismo.

    Venanzio Flavio

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  32. Per Venanzio, sedicente collega: non ho cambiato idea; ho solo bisogno di trovare un po' di calma perchè, per fare la ricostruzione completa della vicenda, ci sono quattro sentenza di cui riferire e su cui fare un breve commento. Quanto al "quid pluris" (qualcosa in più) non so se sarà tale. Molto è già stato detto, e di fondato, da chi ha scritto in questo blog fino ad oggi. Non ho comunque la pretesa di fare alcuno scoop, nè era mia intenzione creare troppa attesa. Domani non ce la faccio (sono ad un torneo), ma spero di scrivere qualcosa lunedì.

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  33. Complimenti sinceri ad Andrea Comparato. Non entro nel merito della sua attività politica, del passato più o meno recente, se è simpatico o se è antipatico, se sono più o meno opportune certe sue uscite a piedi uniti.
    Complimenti perchè il suo blog comincia a funzionare.
    La prova è che i due quotidiani locali tra sabato e domenica ne hanno citato le pagine, per due argomenti diversi.
    Questa è la logica, questa la funzione social-preventiva-educativa dei blog. Cominciano a parteciparvi un pò tutti, chi non si firma, chi appone firme autorevoli (in un caso anche in veste ufficiale: bravo comandante!), insomma, si è aperto in città un fronte di discussione trasversale, dove vorremmo vedere interventi bipartizan.
    I Tesserin, i Lucio Tiozzo, i Convento, i Malaspina, e i tanti altri politici locali, approfittino di questa sede e la trasformino in un luogo di costruzione, di riflessione, di scambio di idee.
    Forza, senza paura, apertamente e sinceramente. Aiutatemi a divulgare questo appello!. Siamo tutti qui a contribuire per fare di Chioggia un città migliore. Grazie Andrea

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  34. Ovviamente condivido in pieno,tanto è vero che questo blog non è intitolato il blog di Andrea Comparato,anche il blog che gestivo prima lo avevo intitolato PRIMALEGISLATURAROMANO perché appunto speravo di un'attività condivisa.
    Ringrazio sentitamente

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  35. ...i big non scrivono sui blog perchè hanno paura della verità!!!!!

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  36. Venanzio Flavio, Proconsole13 dicembre 2010 alle ore 12:13

    Caro ed autorevole Pasquino,
    frena la Tua plurisecolare impazienza ed irriverenza, di superiore e nobile osservanza capitolina, poiché tra poco (ossia minuti, secondi), l’ossidrico avv. Massimo Aprile, primus (inter pares) degli Arcangeli ribelli, in ossequio alla sua proverbiale e ferma determinazione, con la spada di fuoco della ragione e la sua arca di dottrina, non solo tecnico – giuridica, rileggerà e svelerà, urbi et orbi, tutti i fatti e misfatti della vicenda “Porto San Felice S.p.A.”, con cinese saggezza.

    Tremeranno, allora, con moto sussultorio, le colonne della Basilica di San Giacomo.

    Ormai non solo gli autorevoli cronisti dei due prestigiosi quotidiani locali attingono a piene mani (ed a costo zero) dal presente Blog, ma sembra che persino l’algido e sempreverde Dario Fornaro abbia acquistato a rate un pc ed una connessione web a tempo (ricaricabile).

    Venanzio Flavio

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  37. Esimio Venanzio, anch'io sto aspettando che il cavalier Aprile faccia ritorno dal torneo.

    ...ma secondo te era a un torneo con lancia in resta? Che l'abbiano disarcionato visto che non si è ancora fatto vivo?

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  38. ...si, in effetti giungono notizie che Dario Fornaro (locale maestro di trasformismo: Fregoli e Brachetti gli fanno una pippa. N.d.R) sta studiando in anticipo da che parte stare.

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  39. Sono Arturo Brachetti: lasciate stare il mio mito, mentore e musa ispiratrice, il grande Dario Fornaro!

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  40. Lo sapete che Dario Fornaro riesce a cambiare gruppo sanguigno a seconda delle necessità?

    RispondiElimina
  41. Dario Fornaro, oggi di qua, domani di la, trallallero trallalà

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  42. VOTA FORNARO: LA CERTEZZA DI UNA SCELTA.


    (...per almeno 5 minuti)

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  43. Questo blog è frequentato da gente veramente valida. Quel'anonimo che ha parlato del gruppo sanguigno di Dario Fornaro è un vero genio della comicità. Che si metta a fare cabaret; avrà certamente successo.

    RispondiElimina
  44. Venanzio Flavio, Proconsole13 dicembre 2010 alle ore 19:06

    @Leone Rampante:

    Se osservi le tre fotografie a corredo del post di data 13/11/2010, apprezzerai, meglio, commosso ed inorgoglito, BIANCANEVE ED I SETTE NANI (PIU’ UNO): ma diffido dal consigliarlo ai minori di anni 16.

    Venanzio Flavio

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  45. Ehi, ha ragione Leone Rampante. Avete un genio della comicità a Chioggia e non lo sapete. Neanch'io ho fatto battute del genere. E' un grande.

    P.S.: ma chi è 'sto Dario Fornaro?

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  46. Egregio Venanzio,tu che ne sai di cose di Palazzo; ci spieghi in parole facili perche'un quarto d'ora prima di buttare la giunta all'aria,i ns.assessori e consiglieri comunali,in formato bi-partisan,hanno deliberato le spese extra bilancio,tra cui comprendevano una cifra per il risarcimento darsena San Felice (rigettata perchè troppo bassa)ma non sappiamo a quanto ammontava,e pure il pagamento delle parcelle dell'Ottimo avv.Carlin.Il tutto a carico della comunita' clodiense! Grazie

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  47. Non è vero. Non è stato approvato alcun provvedimento su S. Felice. Informarsi prima di parlare, prego.

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  48. Comparato, per cortesia anche tu hai votato il provvedimento per le spese extra bilancio.Ci dai dei ragguagli in merito ai capitoli di spesa,e se tra questi c'erano darsena S.Felice e avv. Carlin parcelle varie.grazie dei chiarimenti.Poppi.

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  49. Poppi, sei de coccio, come dicono sotto er cuppolone. Non si è votato niente su S. Felice, mentre sono stati approvati i debiti fuori bilancio delle parcelle di Carlin. Fidati.

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  50. @Poppi:

    Purtroppo non sono ammanigliato negli ambienti comunali, non conosco neppure un usciere.
    Ho visionato le registrazioni dei consigli comunali del 29 e 30 novembre, ma quando Giorgio Vianello parla sembra stia facendo la betonata, e non si capisce niente.
    Solo oggi vedo pubblicate sul sito web del Comune le deliberazioni relative agli ultimi due consigli comunali.
    a) Nessuna somma è stata stanziata riguardo il caso “Porto San Felice S.p.A.”.
    b) Hanno pagato l’avv. Carlin, che aveva già stralciato le sue pretese. Il fatto che il Comune ebbe a conferirgli incarichi, determinò in favore dello stesso avv. Carlin la raccolta di numerosi incarichi fiduciari da parte di cittadini ed imprenditori di Chioggia: quindi poteva il Carlin anche avere lavorato “ a grati” per il Comune, con tutte le parcelle che ottenuto in loco.
    c) L’ampliamento deciso in favore dei fabbricati non residenziali, mi trova dissenziente, sebbene ripeta da un provvedimento dello Stato, poiché ritengo che il 99% delle strutture ricettive debba essere demolito e poi ricostruito, poiché ferme agli anni 60.
    d) Osservate un noto albergo sul lungomare di Sottomarina, in prossimità del monumento al marinaio, ed il suo lato che si affaccia verso una pure nota attività di “bruschetteria”, frequentatissima dalla gioventù chioggiotta: la proprietà ha tinteggiato l’esterno dell’albergo, ad eccezione del lato ora citato. Incredibile. Nessuna legge di questo mondo potrà imporre a certe mentalità di investire ed adeguare, nel senso proprio del termine.


    Venanzio Flavio

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  51. Venanzio Flavio, Proconsole15 dicembre 2010 alle ore 18:02

    Note minime sull'intervento dell'avv. Aprile circa la vicenda "Porto San Felice":

    Tutto qui?
    L’impegnato intervento dell’avv. Aprile non ossequia alle sue premesse e promesse di inedite rivelazioni, e di offrire la sua personale opinione sulla vicenda.
    Ciò che interessa non è la cronistoria – che pure Pongo avrebbe esposto meglio: cosa interessa al comune cittadino la intervenuta rottura del dogma della irrisarcibilità degli interessi legittimi??? - ma le conseguenze per la Città di Chioggia: si attendeva l’annuncio di iniziative nelle sedi più opportune, ed invece il nostro conclude “Di questa, tuttavia, (anche perché sono un po’ stanco, dopo una giornata di lavoro…sono le dieci di sera) vorrei trattare in un successivo intervento, nel quale, oltre alla pubblicazione del testo della decisione, avrei intenzione di esprimere anche qualche opinione, sempre che, nel frattempo, non mi renda conto che la vicenda non interessa a nessuno.
    Il futuro candidato sindaco in pectore del P.d.L. è dispensato dalle sue manifestazioni di pensiero; si dedichi ai tornei, e non si stanchi troppo.
    Dalle mie parti si usa dire: Montes Parturiunt: rediculus mus nascitur. Per la traduzione, si può rivolgere a Gianni Colombo.

    Venanzio Flavio, Consul sine collega

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  52. Ho l'impressione che il gradimento ai suoi interventi e gli auspici di una sua prossima investitura a primo cittadino abbiano fatto un po montare la testa all'avvocato Venanzio Flavio. Che si tratti di un avvocato non dovrebbero esserci più dubbi. Solo un tale professionista può avere capito, così com'è stato, il riferimento che ho fatto ad una certa sentenza della Cassazione. Spiace però constatare che vuole fare "il furbo" e vorrebbe far credere che ho annunciato "inedite rivelazioni" e non avrei mantenuto la parola. Basta leggere quanto ho scritto qualche giorno fa per rendersi conto che ho chiaramente detto di non volere fare nè colpi giornalistici nè clamorose rivelazioni. Quanto alla ricostruzione della vicenda può darsi che non vada bene a lui, perchè forse conosceva già la storia, ma può essere stata di interesse per altri. Comunque può sempre farne una lui. Se sarà migliore della mia gliene saremo tutti grati. Infine non credo abbia autorevolezza tale da stabilire cosa devo e cosa non devo fare. Soprattutto non mi pare che il suo comportamento faccia molto onore alla categoria cui apparteniamo. Continuare a "spuare sentense", come si dice dalle mie parti (che dovrebbero essere anche le sue) senza avere il coraggio di metterci la faccia ed il nome può essere divertente per lui e per qualcun'altro, ma dopo un po' la cosa non è più simpatica. Ogni bel gioco dura poco. E' sicuramente persona capace e preparata. Perchè non dire la propria opinione, condivisibile o meno che sia, facendo sapere da chi veramente proviene? La città ha bisogno di gente sveglia; venga allo scoperto; ne avranno da guadagnare lui ed il dibattito che si svolge qui e magari anche in altri luoghi.

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  53. Sempre per l'avvocato Venanzio Flavio: ormai manca poco che si abbia certezza di chi sei. Il forte sospetto su una/due persone ce l'ho. Devo solo avere conferme. E' solo questione di tempo. A proposito di quest'ultimo, tu che ti ritieni fine latinista, traduci questa aurea massima che la buonanima del mio professore di latino, Aldo Rossetti, riservava a chi alla lingua dei Padri non dava proprio del tu: "tempus volat sicut crocalis". Senza che vai a cercare sul vocabolario, sicut in questo contesto si traduce "come" e "crocalis" non lo troveresti, ma se sei ciosoto capisci da te a quale volatile ci si riferisce. Se non ci riesci rivolgiti tu al da te evocato prof. Gianni Colombo. Io non ne ho bisogno; sono in grado da me di tradurre le tue citazioni latine e di capire quando le sbagli. Si dice quid pluris e non quod pluris come hai scritto tu. L'amico Gianni sarà certamente in grado di aiutarti. Lui, in ragione del suo nome e delle sue riconosciute capacità professionali in materia, ne capisce certamente più di te sia di volo che di latino. Cordialmente.

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  54. Spero tanto che i signori avvocati che si dilettano a scrivere nel blog non si premurino di addebitare a qualche malcapitato cliente il prezioso tempo speso per fare ricerche giuridiche, le analisi ed i commenti alle sentenze e, ovviamente, la redazione dei gustosi post qui pubblicati. Bene farebbe l'ottimo presidente dell'ordine degli avvocati di Venezia, nostro concittadino, ad interessarsi della faccenda, rammentando agli spiritosi colleghi i doveri dettati dal codice deontologico forense.

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  55. sottolineo e confermo il post appena pubblicato. BRAVO

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  56. Infatti, ne terremo conto alle prossime elzioni per il consiglio dell'Ordine. Aprile nei volantini elettorali metterà i suoi commenti sul blog

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  57. Questa proprio non me l'aspettavo. Dopo aver scritto all'avvocato Venanzio Flavio che forse non è proprio il caso di "spuare sentense" rimanendo nell'anonimato altri due o forse tre altri avvocati si comportano allo stesso modo. Non so proprio che dire. Vedano loro se i loro comportamenti sono conformi al codice deontologico, prima di giudicare negativamente i comportamenti degli altri. Comunque io continuo a mettere la firma sui miei interventi, (che non sottraggono tempo al mio lavoro; qualche minuto libero ci sarà pure); gli altri vedo che non ne hanno il coraggio. Bravi. Bell'immagine per la categoria! Continuate così che vi fa onore.

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  58. Orgogliosi di essere Avvocati (con la "A" maiuscola)e non burattini della politica!

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  59. “Pluris putare quod utile videatur quam quod honestum sit, turpissimum est.” Cicerone, De Officiis, libro III, 16 – 20.

    A questo era riferito il quod pluris (e non ai loci communes posti nel consunto e desueto formulario del marginale leguleio) da me inserito, nella sua accezione comune, in dubbio non essendo la perfetta corrispondenza del passo all’argomento.

    E nessun errore di digitazione, perché il Pino mi appena eseguito il tagliando alla cateratta.

    Quanto al termine “crocalis”, ricordo che la sua perfetta traduzione, ossia sciacquata in Riva Vena, veniva più volte ripresa dal mio antico e mai scordato Insegnante di matematica, ora posto in quiescenza e cessato consigliere comunale come “Arcangelo Ribelle”, per reprimere durante le lezioni i comportamenti più sguaiati degli allora suoi allievi.

    E di visibilità politica non mi importa un fico secco: mi basta fare “quatro ridi”, andare dal Felice in Calle Palazzo, o dal Loris in Calle Madonna, o dall’Armido, o dal Tiziano – come insegna il mio Maestro Don Alfonso, “Io son uomo di pace E duelli non fo,Se non a mensa (Così fan tutte, Atto primo, scena prima) - e poi un giretto in Adria, Mezzogoro o Lido delle Nazioni (e non per un fico secco).

    Avvocato? Ma quale avvocato d’Egitto; sono vice-guardiano di una peociera.

    Venanzio Flavio

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  60. All'ultimo anonimo: che tristezza! E' il meglio di te questo profondo pensiero?
    All'avvocato seccato: sono le 20 e 15 e sto per uscire dallo studio dopo una giornata di lavoro. Posso dare un'occhiata a cosa c'è sul blog e se mi va scrivere due righe o devo chiedere permesso a te?
    A Venanzio: mi hai convinto, sei un vice guardiano di una peociera. Risulta anche a me che tale rispettabilissima categoria sia composta tutta da persone di capacità e di umorismo pari ai tuoi.

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  61. Venanzio Flavio, Proconsole16 dicembre 2010 alle ore 23:29

    Vorrei sbagliarmi, ma mi sembra che il giurista cesareo – deviando dalla tutela del pubblico interesse, ossia ciò solo che qui interessa - mi attribuisca una deminutio capitis, per la circostanza, come egli ben conosce – se è vero che è convinto di avermi individuato - che provengo da calle Furlanetto, ossia una delle zone più povere di Chioggia: mia madre è originaria del suburbio, mio padre di via della Fossetta (in realtà, la zona è appellata diversamente).

    Il disprezzo che dimostra per il ceto socio - economico da cui provengo, e che in ogni caso ha inequivocabilmente indicato, in forza di una superiorità (???) che pacificamente non gli spetta, oltre che motivo di meditazione ogni qual volta che questo “signore” reclamerà il suo voto, (perché anche i “ludri” votano), impone la previa valutazione della di lui nobiltà.

    Ad onta del disprezzo largamente offertomi – penso di avere adeguatamente dimostrato qual è il mio scanno - sono affermato professionalmente, (NON VIVO DI PROCEDURA); e, assicuro, se, per contro, fossi uscito da una famiglia di “piazza” ed “agiata”, a quest’ora Berlusconi sarebbe “operaio mio”.

    Ai colleghi che partecipano alla discussione, sia con l’intervento che con la divulgazione (stamani, incredibilmente, pure in sede di udienze civili), alcuni dei quali “in calore”, raccomando (nuovamente) la moderazione, per ragioni di decoro personale (di matti, per ora, ne basta uno).

    Venanzio Flavio

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  62. il problema è che ci si mette "in gioco" in un blog, si deve saper accettare il rischio di fare brutte figure e non uscire sempre bene.
    Quindi confermo e sottoscrivo il post che dà il risultato dell'incontro Venanzio- Max Aprile 1 a 0.
    Commento del dopopartita: Venanzio uomo partita Sky. Possesso palla 75%, grandi occasioni gol.
    Aprile gioco scarso, pessima condizione atletica, permaloso (come sempre), poca fantasia, voto: 5

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  63. Venanzio come regalo di Natale ha promesso di rivelare la sua vera identità.

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  64. Venanzio Flavio, Proconsole17 dicembre 2010 alle ore 09:18

    RIVELAZIONE NATALIZIA!RIVELAZIONE NATALIZIA!
    RIVELAZIONE NATALIZIA!RIVELAZIONE NATALIZIA!RIVELAZIONE NATALIZIA!RIVELAZIONE NATALIZIA!RIVELAZIONE NATALIZIA!RIVELAZIONE NATALIZIA!RIVELAZIONE NATALIZIA!RIVELAZIONE NATALIZIA!

    il mio vero nome è Romano Tiozzo Pagio, e sono il vostro beneamato ex Sindaco.

    Venanzio Flavio

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  65. Lancio un'idea: che Venanzio e Pongo siano in realtà la stessa persona?
    Pensateci

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  66. Venanzio Flavio, Proconsole17 dicembre 2010 alle ore 10:05

    Sono l’unico, autentico ed inimitabile Venanzio Flavio: il post odierno e mattutino (distinto come alla data del 17/12/2010 ad ore 00:18), comparso ad apparentemente a mia firma, è in realtà uno squallido e rozzo apocrifo.

    Questo misero strumento, che rende il suo autore ancora più piccolo e torvo di quanto madre matura lo ha giustamente reso e caratterizzato nella realtà, vedrà il di lui confronto con le responsabilità di cui all’art. 494 Cod. Pen. - Sostituzione di persona, ed imparerà il meschino che la repressione della falsità personale è estesa pure alla tutela dello pseudonimo, ottenendo: a) lui, la rivelazione della mia identità personale, al compimento e conclusione delle indagini preliminari; b) io, la certezza che non potrà risarcire neppure il danno di un centesimo, poiché soggetto sospeso sul vuoto patrimoniale.

    Non vorrei sbagliarmi, ma ritengo che trattasi di soggetto che – evocando il noto giudizio di Elio Ballarin – senz’altro “perpetua ai posteri el muso da mona del pare”.

    Venanzio Flavio ha acceso il suo profilo su Facebook, e la sua mail è: venanzioflavio@yahoo.it

    Le ipotesi, pure comparse stamani, che insinuano e riconducono la mia persona a due ben noti e politicamente estinti ceffi (piuttosto cambio sesso!!!), non solo sono parimenti ingiuriose, ma non tengono conto del mio avvenuto e storico carteggio – sempre su questo blog - con l’amico "Pongo" Gallimberti, mentre ho sollecitato – giusto ieri sera – al Blogmaster di inaugurare la sezione su Biancaneve Romano ed i suoi sette (neri) nani (più uno), anch’egli anticipatamente destinatario delle mie attenzioni nel commento delle ben note tre fotografie riprese al Granaio: argomenti trancianti dell’ignobile sospetto.

    Ringrazio il Collega che mi ha tempestivamente avvisato (mi trovo a Venezia, 2 sez. civile, carego de fredo).

    Venanzio Flavio

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  67. Deluso da Venanzio & Co17 dicembre 2010 alle ore 12:08

    Leggendo quest'ultimo posto mi viene un solo pensiero: "Se' tuti esaurii".
    Ma si può continuare a cazzeggiare in questo modo con tutti i problemi seri che ha la gente? State sputtanando il blog che era nato come una cosa seria. Bene ha fatto un certo Pasquino ad andarsene e a mandarvi tutti a ....
    ....lavorare, avvocati (o presunti tali) compresi!
    Delusione assoluta

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  68. BUFFONI. PENSATE AI PROBLEMI DELLA CITTA' INVECE DI GONGOLARVI CON IL VOSTRO BEL SCRIVERE, TRONFIO DI PAROLONI E CITAZIONI MA VUOTO DI VERI CONTENUTI. VERGOGNATEVI.
    STATE PRENDENDO IN GIRO TUTTI.
    COMPARATO, SMETTI DI PUBBLICARE QUESTE CAZZATE.
    LA GENTE SCRIVA E FIRMI COL PROPRIO NOME, PROPONGA COSE SERIE, AVANZI SFIDE, LANCI IDEE. BASTA CON QUESTE CAZZATE (SCUSATE LA RIPETIZIONE MA NON SONO NE' AVVOCATO NE' POLITICANTE) E DISCUTIAMO DELLE COSE VERE!

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  69. A Venanzio, scendi dal piedistallo e vattene a f.....

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  70. scusate,una volta che ero consigliere dicevo che ero l'ultimo dei pirla,ora che non sono consigliere sono ANCORA più ultimo dei pirla. Scrivo anch'io alla vai che se ben ma non condivido per niente queste parole.
    Questo è un posto LIBERO stiamo pubblicando quasi tutto,ben vengano gli interventi di qualità e anche quelli meno serie,non ho pubblicato pochissime cose.

    Un bicchiere d'acqua può essere visto mezzo pieno oppure mezzo vuoto,le cose non sono bianche o nere.

    Condivido che in questi ultimi post il blog sia un po' troppo d'attacco ma vedrete che presto non sarà così.

    Ringrazio cmq tutti degli interventi e che mi sembrano perfettamente in buona fede.

    grazie ancora

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