domenica 8 novembre 2015

“FEDERICA”, LA TENACIA DI UNA GUERRIERA

Ieri in data 08/11/2015 è avvenuto il rilascio di una giovane tartaruga marina, appartenente alla specie Caretta caretta, a 6 miglia dalla foce dell’Adige (vicino all’area 1 delle Tegnùe). Tale esemplare si era spiaggiato il 3 ottobre a Chioggia e recuperata con la collaborazione della Capitaneria di Porto e della Stazione Idrobiologica di Chioggia. Al momento del prelievo presentava un gran numero di balani su tutta la superficie del corpo, ma grazie all’intervento dei volontari della rete WWF del Veneto ed alla clinica “del Benvenuto” del Dr. Tarricone la tartaruga è stata curata e rimessa in sesto pronta per tornare nel suo habitat naturale. La liberazione ha avuto inizio alle 9.30 e tutta l’operazione è stata assistita dal M3 dell’Isamar Diving Center Davide Mantovan, dal direttore dell’Oasi WWF Dune degli Alberoni Paolo Perlasca, dall’Assessore all’Ambiente del Comune di Chioggia Elena Segato, dal biologo Luca Tiozzo e dal subacqueo Luca Renier. L’operazione è stata un successo e la tartaruga, battezzata Federica, ha potuto così prendere il largo e proseguire il suo cammino verso il mare aperto, suo ambiente naturale. Da tempo ormai gli addetti e i volontari del progetto NETCET operano per salvaguardare e proteggere le tartarughe dell’Adriatico, e cercano di collaborare soprattutto coi pescatori, anche della marineria di Chioggia, la più importante nell'Alto Adriatico. Molto c’è ancora da fare in questo campo anche se questa si è rivelata senz’altro una vittoria per chiunque abbia partecipato a tale operazione. Ognuno può certamente contribuire ad aiutare questi volontari nel salvaguardare degli animali che fanno parte del patrimonio naturale di tutti. Per eventuali segnalazioni si può contattare il numero di  Pronto Intervento del Coordinamento Tartarughe Marine Litorale Veneto (cell: 348.2686472) o le Capitanerie di Porto al numero 1530. Una semplice segnalazione spesso può fare la differenza tra la vita e la morte.

Nessun commento:

Posta un commento

Per inserire i commenti (purtroppo) è necessario inserire un proprio account Google -anche attraverso uno pseudonimo- con il quale commentare gli articoli, in quanto arrivano centinaia di commenti spazzatura con proposte oscene e non riusciamo più a gestire. Non è nostra intenzione schedare o rintracciare in qualche modo chi commenta anonimamente; anzi lasciamo in tal senso la massima libertà al lettore di non declinare le proprie generalità, restando però nell'ambito del buon gusto e della corretta educazione nel commentare senza offendere alcuno. Siamo certi di essere compresi in questa esigenza, e per questo Chioggia Azzurra ringrazia.