venerdì 27 maggio 2016

BANDIERA BLU, SONDAGGIO DEL LICEO: IL 27% DEI CHIOGGIOTTI NON LA CONOSCE


la playlist degli interventi

Dietro al conseguimento della Bandiera Blu da parte di Chioggia e Sottomarina, fin dal 2014, c'è il lavoro di molte parti in causa, che non si esaurisce alla pulizia dell'acqua. Lo ha evidenziato un progetto della 4^D del liceo Veronese, indirizzo scienze applicate, assieme al Centro di Educazione Ambientale del Comune, presentato stamane in sala consiliare: l'iniziativa, diretta dalla professoressa Roberta Predonzan, ha messo in rilievo la conoscenza che i cittadini hanno del traguardo promosso dalla FEE (Foundation for Environmental Education), e le cose ancora da fare per continuare a mantenerlo in futuro.

Lungo l'anno scolastico, i ragazzi hanno realizzato un video e distribuito un questionario alla cittadinanza: il campione è rappresentato da 120 persone, di ogni età ed estrazione sociale, con forte presenza di studenti. Il 73% dei chioggiotti dice di conoscere la Bandiera Blu, e il fatto che la città ne sia in possesso. Per mantenerla, dono necessarie secondo i cittadini proprio le iniziative di educazione ambientale come questa, ma sono ancora molte le persone -specie i giovani- senza una conoscenza efficace del proprio territorio. La responsabilità di promuovere il conseguimento della bandiera blu spetta, secondo il campione, in primis al Comune, poi le associazioni di categoria. Nel sito anche sezioni di storia, arte, architettura, turismo, avifauna: notevoli gli aspetti di biodiversità e le specie da tutelare. Non solo vincoli e divieti, ma nuove forme di opportunità culturali ed economiche, per l'85% degli interpellati.

Nel suo intervento, il sindaco Casson ha parlato di un «lavoro molto qualificato, utile a garantire ottenimento del riconoscimento, sono grato ai ragazzi e ai professori». Casson nota come sia «diventato complicato ottenere la bandiera blu, moltissimi adempimenti sono richiesti rispetto a un tempo». Dal canto suo, l'assessora Elena Segato ribatte che «la scuola promuove il territorio, il futuro siete voi ragazzi. La bandiera blu non è solo acqua pulita ma anche educazione ambientale, uno dei parametri che dà maggior punteggio. I quotidiani dovrebbero riempire le pagine di questo progetto».

La professoressa Predonzan, insegnante di scienze, definisce «un'avventura e un viaggio» il percorso con gli studenti, che ha richiesto l'aiuto di molti attori. «Scopo della scuola è sviluppare competenze, la UE chiede di promuovere la cittadinanza attiva. I sentimenti di tutela vengono da una conoscenza della materia. I ragazzi si sono impegnati anche nella comunicazione via web, realizzata per intero». Luigi Zennaro, dirigente scolastico, replica: «Orgoglio personale per la crescita anche futura degli allievi come cittadini, in quest'isola culturale prima che geografica».

Per il Centro Educazione all'Ambiente, Davide Scarpa rivela che «lavorare con i ragazzi è un piacere, li ho visti maturare assieme al progetto che incontra le richieste dell'organismo che assegna la Bandiera Blu. Importante valorizzare le aree naturalistiche nell'ambito delle spiagge che la richiedono, perché hanno la funzione di depurare l'acqua». Il progetto, spiega Scarpa, è cominciato da un'indagine conoscitiva, dalla visita ed esplorazione delle aree fino alla produzione di strumenti didattici. Il materiale è disponibile nel sito del liceo, linkato da quello del Comune, per cittadini e turisti.

1 commento:

  1. Poco ha a che fare la bandiera blu col deposito del GPL in Val da Rio. Ed hanno pure il coraggio di parlare di “educazione ambientale”.
    Chissà se i ragazzi nelle loro ricerche hanno visto la piramide di sabbia costruita nel nostro porto, visibilissima da chi passa per via Maestri del Lavoro e dal “ponte lungo”.
    Chissà se insegnati ed Amministratori hanno riferito loro di che cosa si tratta.

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